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All Seasons

Season 1

  • S01E01 La disfatta dei Dardanelli

    • October 10, 2017
    • Rai 3

    Delle tante, sanguinose battaglie combattute durante la prima guerra mondiale, quella dei Dardanelli è sicuramente una delle più ricche di contenuti e di interrogativi, sia a livello militare che geopolitico.

  • S01E02 Nicola II, l'ultimo zar

    • October 11, 2017
    • Rai 3

    Nicola II Romanov è l'ultimo zar dell'impero russo, il sovrano travolto dalla Rivoluzione d'Ottobre. Un personaggio contraddittorio, schiacciato dalla personalità ingombrante della moglie e da quella ancor più invadente del monaco siberiano Rasputin e, soprattutto, incapace di collocarsi sulla scena politica russa con un ruolo da protagonista, in uno dei momenti più cruciali della sua storia. Dalle iniziali aperture ai bisogni del popolo, passando per la tragica scelta dell'entrata in guerra, fino all'arresto e all'esecuzione che lo vede perire orribilmente insieme alla famiglia, la puntata ripercorre la storia di una delle figure più tragiche della storia mondiale.

  • S01E03 I treni del sole: la migrazione interna degli anni cinquanta

    • October 12, 2017
    • Rai 3

    La grande migrazione interna degli anni 50 e 60 è stata un fenomeno epocale che ha fatto del Paese una nazione moderna e industriale. Sotto la spinta delle grandi trasformazioni di quegli anni si consuma la fine del mondo contadino e povero che, per secoli, aveva caratterizzato l'Italia. Spinti dalla miseria, dalla mancanza di lavoro e dall'arretratezza strutturale dell'agricoltura, centinaia di migliaia di persone, soprattutto dal Mezzogiorno, partono sui cosiddetti treni del sole verso le città industriali del nord dove il boom economico ha fatto decollare lo sviluppo dell'industria e dei servizi. Mentre le campagne si spopolano, cresce vertiginosamente la popolazione dei grandi centri urbani. Si moltiplicano anche i problemi dovuti all'eccessivo inurbamento, come quello degli alloggi.

  • S01E04 Il Duce e l'America

    • October 13, 2017
    • Rai 3

    La puntata esplora un aspetto poco conosciuto del fascismo, vale a dire i suoi rapporti con il futuro nemico, Gli Stati Uniti. Rapporti che sono cordiali, ottimi addirittura, per almeno un decennio. In quel periodo gli americani subiscono il fascino di Benito Mussolini, che all’epoca si presenta come baluardo dell’anticomunismo in Europa. Dalla marcia su Roma e almeno fino alla seconda metà degli anni 30, democrazia americana e dittatura fascista sono in sintonia sui principali temi politici ed economici. Successivamente la guerra d’Etiopia del 1935, la successiva guerra di Spagna e soprattutto il lento e inesorabile avvicinamento di Mussolini alla Germania di Adolf Hitler, rendono gli americani sempre più diffidenti nei confronti del Duce. Fino alla rottura inevitabile e insanabile dell’entrata in guerra dell’Italia a fianco del III Reich il 10 giugno 1940. Atto che il presidente Roosevelt e l’intera nazione americana vivono come una vera e propria pugnalata alla schiena.

  • S01E05 Carlo Magno

    • October 16, 2017
    • Rai 3

    Un condottiero e un politico che con le sue gesta ha segnato un periodo della storia antica. Carlo è a capo di un popolo germanico, i franchi, ma unisce sotto il segno di Cristo molti paesi di quella che secoli dopo diventerà l’Europa. Il suo obiettivo è diffondere la croce tra i popoli pagani, difendere la Chiesa di Roma e fondare il sacro romano impero spostandolo a nord, nel cuore del continente. Dopo aver perso il contatto con l’Africa del nord conquistata dagli arabi, con Carlo Magno l’Europa si divide definitivamente anche dall’oriente bizantino. Ma qual era il progetto di Carlo? Imporre una sola cultura, una sola religione, un’unica amministrazione e anche una moneta unica a popoli diversi e divisi tra loro? E il progetto è riuscito?

  • S01E06 Caporetto: prima della battaglia

    • October 19, 2017
    • Rai 3

    La prima delle tre puntate che "Passato e presente" dedica al centenario di Caporetto è dedicata agli eventi che precedono la battaglia. Insieme al professor Labanca, andremo a scoprire come i due eserciti contrapposti - italiani da una parte, austro-ungarici e tedeschi dall'altra - si sono preparati allo scontro. Analizzeremo le condizioni sociali in cui versavano le due nazioni in quella delicata fase storica. Soprattutto andremo a contestualizzare tutto ciò, all'interno del 1917: un anno chiave per le sorti non solo per l'Italia e l'Austria Ungheria, ma per ogni paese coinvolto nella prima guerra mondiale.

  • S01E07 Nome di battaglia: Lenin

    • October 18, 2017
    • Rai 3

    Vladimir Il′ič Ul'janov, detto Lenin, è il padre della Rivoluzione d'Ottobre, l'uomo a cui si deve l'ideologia e la strategia del comunismo. In lui si fondono il grande teorico, il politi e l'uomo d'azione. La sua è una storia di incredibili successi e di grandi sconfitte che hanno segnato in maniera indelebile il Novecento. Dal 1903, quando un gruppo di venti individui da lui guidati si distacca dal Partito operaio socialdemocratico russo e si attribuisce il nome di bolscevichi, Lenin dà vita ad un partito che in soli quattordici anni conquista il potere in Russia. La puntata ricostruisce l'epopea di Lenin dall'esilio in Svizzera fino al rientro in patria che avviene con l'aiuto della Germania, disposta a tutto pur di provocare il collasso della Russia. Dopo il fallimento del tentativo rivoluzionario di luglio, Lenin, ad ottobre, sferra l'azione armata decisiva per conquistare il potere.

  • S01E08 Prigionieri italiani degli Alleati

    • October 19, 2017
    • Rai 3

    In grande maggioranza i prigionieri italiani vengono catturati sul fronte africano, dove nel 1943 le forze dell'asse subiscono la definitiva sconfitta. Vengono trasferiti negli Stati Uniti, in Inghilterra e nei paesi del Commonwealth, e le loro condizioni di prigionia sono più che accettabili. Vivono in ambienti puliti, hanno sufficiente vestiario e un'abbondante alimentazione. Sono utilizzati come lavoratori, soprattutto nel settore agricolo, ma qualche volta anche in occupazioni legate allo sforzo bellico, nonostante il divieto delle Convenzioni internazionali. Paradossalmente le loro condizioni peggiorano, quantomeno sotto il profilo psicologico, dopo l'8 settembre 1943. Con l'Armistizio nasce la speranza di tornare a casa, ma gli italiani rimangono prigionieri. Il difficile rapporto degli alleati con il governo Badoglio non consente la loro liberazione. Anzi, per tutti loro lo status di prigionieri permarrà anche dopo la fine della guerra, fino al rientro a casa.

  • S01E09 La finale della discordia: la Coppa Davis in Cile

    • October 20, 2017
    • Rai 3

    Dicembre 1976. L’Italia, trascinata dal suo giocatore più rappresentativo, Adriano Panatta, giunge in finale del più prestigioso torneo di tennis per nazioni: la Coppa Davis. L’altra finalista è il Cile, e gli incontri si disputare a Santiago, dove tre anni prima, il generale Pinochet, con un colpo di stato, ha rovesciato il legittimo governo del presidente Allende. In Italia prende il via un serrato dibattito circa l’opportunità della partecipazione alla finale, che gli interventi di politici artisti e diplomatici. La squadra azzurra partirà per il Cile, e vincerà la Coppa, ma la partita decisiva, il doppio, riserverà un colpo di scena.

  • S01E10 Caporetto: la battaglia

    • October 23, 2017
    • Rai 3

    La battaglia di Caporetto, o dodicesima battaglia dell'Isonzo, venne combattuta durante la prima guerra mondiale tra il Regio Esercito italiano e le forze austro-ungariche e tedesche. Lo scontro, che cominciò alle ore 2:00 del 24 ottobre 1917, rappresenta la più grave disfatta nella storia dell'esercito italiano, tanto che, non solo nella lingua italiana, ancora oggi il termine Caporetto viene utilizzato come sinonimo di sconfitta disastrosa.

  • S01E11 Tucci, l'esploratore del Duce

    • October 24, 2017
    • Rai 3

    Studioso dell'Oriente, grande conoscitore di lingue e civiltà come quella indiana, tibetana o nepalese, ma anche indomito esploratore di regioni che nei primi decenni del Novecento erano ancora largamente inesplorate. Giuseppe Tucci è una figura poco conosciuta ed estremamente affascinante. In particolare, si analizza come l'ansia di conoscenza di questo pioniere si intreccia con le mire della politica estera fascista e di Mussolini in particolare verso l'Oriente. Una storia che inizia con le visite in Italia di due grandi personaggi della cultura e della società indiana del novecento: il poeta Tagore e il mahatma Gandhi.

  • S01E12 Anna Frank e la memoria negata

    • October 25, 2017
    • Rai 3

    Adesivi con l'immagine di Anna Frank con la maglia della Roma lasciati sugli spalti dello Stadio Olimpico dai tifosi della Lazio. L'ennesima tremenda offesa nei confronti di un simbolo dell'Olocausto, che lascia sgomenti e suscita reazioni durissime, a partire dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella che chiede provvedimenti esemplari nei confronti dei responsabili. La storia di Anna Frank è una delle più commoventi e rappresentative della Shoah. Perpetuata nella memoria grazie al Diario che la ragazza, appena quindicenne, scrisse nel periodo in cui insieme alla famiglia rimase nell'alloggio segreto di Amsterdam finché il nascondiglio non venne scoperto dai nazisti. Anna Frank deportata prima ad Auschwitz e poi nel campo di concentramento di Bergen Belsen muore di tifo nel marzo del 1945. Della sua famiglia si salvò solo il padre.

  • S01E13 Trotsky, la rivoluzione impossibile

    • October 26, 2017
    • Rai 3

    Intellettuale raffinato, teorico della rivoluzione permanente. Odiato, combattuto, deportato, esiliato e poi inseguito per tutto il mondo fino alla vendetta in Messico per mano di un sicario. Il suo nome è Lev Davidovic Bronstein, meglio conosciuto con il nome di Trotsky, uno dei grandi padri della Rivoluzione d’ottobre, creatore e guida dell’Armata Rossa. Dopo la morte di Lenin, la sua sarà una parabola discendente, costellata da una progressiva perdita di potere e dal conflitto con Stalin sia sui temi della politica interna che di quella estera: Trockij è a favore dell’appoggio risoluto a tutti i movimenti rivoluzionari degli altri Paesi, mentre Stalin punta sul consolidamento dello stato e del regime sovietico. E’ la teoria del socialismo in un solo paese. Ma non si tratta soltanto di un contrasto ideale. I due uomini hanno un temperamento opposto.

  • S01E14 Carlo VIII in Italia

    • October 27, 2017
    • Rai 3

    Le truppe di Carlo VIII, con la loro formidabile e sconosciuta artiglieria, nel febbraio 1495 conquistano il regno di Napoli. Una conquista che spaventa i potenti d'Italia timorosi di una completa egemonia francese sulla penisola. Carlo VIII rappresenta una minaccia, va fermato e il 31 marzo 1945 nasce a Venezia la Lega antifrancese. Ne fanno parte Venezia, Ludovico Sforza duca di Milano detto il Moro, il Papato, Ferdinando Il Cattolico re di Castiglia e Massimiliano I d'Asburgo, assieme ad altri Stati italiani minori. Il comando è affidato a Gian Francesco III Gonzaga marchese di Mantova. Il suo mandato è quello di cacciare per sempre i Francesi dall'Italia. A Fornovo, vicino Parma, la battaglia decisiva. Dopo una giornata di scontri violentissimi, che causano tremila morti, re Carlo, nonostante la schiacciante superiorità numerica degli italiani, riesce a lasciare con le sue truppe l'accampamento e a tornare in Francia.

  • S01E15 Lutero il ribelle

    • October 30, 2017
    • Rai 3

    Sono passati esattamente 500 anni dalla comparsa dell'atto da cui prende il via la riforma protestante. Il 31 ottobre del 1517, a Wittemberg, Martin Lutero pubblica infatti le sue 95 tesi, con le quali si oppone alla prassi delle indulgenze, al supposto potere del papa sulle anime del purgatorio e alla venalità della curia romana. In primo piano le vicissitudini di Martin Lutero da quel momento in poi: mentre le sue tesi si diffondono in Europa, egli viene imputato di eresia. Il processo si tiene in Germania ed è Carlo V a condannarlo come eretico e nemico della cristianità.

  • S01E16 I profughi di Caporetto

    • October 31, 2017
    • Rai 3

    Dopo la disfatta del 24 ottobre 1917, il fronte italiano è nel caos. Gli eserciti germanici avanzano verso il Piave, la ritirata è massiccia, veloce e poco organizzata. I civili si ritrovano a fuggire anch'essi, in un esodo che sembra non avere mai fine: la storia di chi è rimasto e ha dovuto affrontare le durezze dell'occupazione austro ungarica; di chi è fuggito sui carri, con i sacchi sulla schiena trovando sistemazioni di fortuna; di chi è stato alla fine dislocato in altre zone d'Italia, dove spesso veniva trattato, dalla gente del posto, come un invasore, un parassita e veniva tacciato addirittura di essere un mangiatore di bambini.

  • S01E17 Stalin, l'età del terrore

    • November 1, 2017
    • Rai 3

    Passato alla storia come uno dei dittatori più sanguinari del novecento, Stalin è stato senza dubbio uno dei personaggi più importanti e controversi del secolo scorso: l'ascesa al potere negli anni successivi alla morte di Lenin, la trasformazione della Russia in un potenza militare e industriale, il patto di non aggressione con Hitler, gli anni del terrore, i gulag.

  • S01E18 La donna fascista

    • November 2, 2017
    • Rai 3

    Un aspetto poco conosciuto del periodo fascista riguarda il ruolo della donna: La donna del ventennio è tradizionale o moderna? Sottomessa o emancipata? Nelle intenzioni dei costruttori del regime la donna dell'era fascista deve restare a casa ed essere prima di tutto una madre prolifica. Ma mentre il regime cerca a suon di decreti di ridurne l'impiego negli uffici, il governo, attraverso le associazioni giovanili e di massa, le spinge all'esterno e le incoraggia a scoprire una nuova autonomia e una nuova coscienza di sé.

  • S01E19 Lawrence D'Arabia, il principe del deserto

    • November 3, 2017
    • Rai 3

    "Non tutti gli uomini sognano allo stesso modo, coloro che sognano di notte nei ripostigli polverosi della loro mente, scoprono al risveglio la vanità di quelle immagini, ma quelli che sognano di giorno sono uomini pericolosi perché può darsi che recitano i loro sogni ad occhi aperti per attuarli. Fu ciò che io feci". In questa citazione tratta dal suo libro autobiografico "I sette pilastri della saggezza" è racchiusa la filosofia di vita di uno dei personaggi più leggendari del XX secolo, il colonnello Thomas Edward Lawrence, meglio conosciuto come Lawrence d'Arabia, il "re senza corona degli arabi", morto in seguito ad un incidente di moto nel maggio del 1935. Durante gli anni della prima guerra mondiale Lawrence è stato il principale artefice della rivolta araba contro la dominazione ottomana a vantaggio degli inglesi.

  • S01E20 Memorie della deportazione

    • November 7, 2017
    • Rai 3

    Come si è formata e attraverso quali tappe la memoria della deportazione in Italia? Nell’immediato dopoguerra, a partire dal processo di Norimberga che si celebra nel novembre del 1945, cominciano ad affiorare le prime prove e testimonianze di quanto accaduto nei lager nazisti: da Auschwitz a Buchenwald, alla risiera di San Sabba. Quello della deportazione è un racconto straziante di cui le stesse vittime parlano a fatica. È l’indicibile e insieme l’inascoltabile, la peggiore pagina della storia dell’umanità che a stento può essere comunicata per la sua incredibile ferocia. Ma col passar del tempo le memorie, le testimonianze, a cominciare da quelle di Primo Levi, deportato ad Auschwitz, conquistano l’attenzione del mondo.

  • S01E21 Dunkerque: Operazione Dynamo

    • November 8, 2017
    • Rai 3

    Nel maggio del 1940 l’esercito anglo-francese è in difficoltà. I nazisti con un attacco improvviso hanno invaso l’Olanda e il Belgio e marciano spediti verso Parigi. Migliaia di soldati inglesi e francesi si trovano chiusi in un angolo a Dunkerque , città portuale francese sulla Manica. Davanti hanno i nazisti, alle spalle il mare. Churchill, nuovo primo ministro inglese, ordina la ritirata. Numerose navi inglesi partono da Dover per imbarcare i soldati, ma ci sono molti problemi: prima di tutto i bombardamenti dell’aviazione nazista dal cielo, poi le maree, che non permettono alle navi di grosso tonnellaggio di giungere fino a riva in alcune ore del giorno. Nonostante queste difficoltà si riescono a mettere in salvo in Inghilterra oltre 300.000 uomini. Un successo. E lo sarà a tal punto che ancora oggi quella che di fatto è stata una ritirata, viene celebrata dagli inglesi come una vittoria sul campo di battaglia.

  • S01E22 Pitigrilli, scrittore-spia

    • November 9, 2017
    • Rai 3

    Dino Segre, in arte Pitigrilli, torinese, è uno degli scrittori italiani più letti negli anni Venti. I suoi romanzi dipingono un mondo della borghesia disinvolto e spregiudicato, e ottengono un grande successo. Negli anni Trenta Pitigrilli diventa una spia dell'Ovra, la polizia politica fascista, pur avendo spesso problemi con il regime, che giudica immorali e poco "italiani" i suoi romanzi.

  • S01E23 La catena di montaggio

    • November 10, 2017
    • Rai 3

    La catena di montaggio nasce tra Ottocento e Novecento, quando l’ingegnere Frederick Taylor mette a punto il suo sistema di organizzazione scientifica del lavoro. Il processo produttivo viene scomposto in parti semplici e ogni operaio ne compie una. Il lavoro si squalifica, ma la produttività cresce in modo impressionante. Nel 1913 Henry Ford, seguendo i principi del “taylorismo”, introduce nella sua fabbrica di automobili la catena di montaggio. È un’ulteriore spinta verso la divisione del lavoro e l’aumento della produttività. Aumentano anche le proteste degli operai, che si sentono ridotti al ruolo di macchine, privi di qualificazione professionale. Ma Ford raddoppia la loro paga e li rende potenziali acquirenti delle auto che realizzano in fabbrica. Nasce il “fordismo” e con esso la società dei consumi. Così Ford innesca quel circuito che sarà alla base dell’impetuoso e inarrestabile sviluppo capitalistico del Novecento.

  • S01E24 Lyndon B. Johnson

    • November 14, 2017
    • Rai 3

    La scalata al potere è Lyndon B. Johnson, 36° Presidente degli Stati Uniti: le esperienze con il New Deal rooseveltiano; l'abilità nel gestire la campagna elettorale e nel tessere la rete di relazioni che utilizzerà nel momento in cui diventerà senatore e leader del partito democratico; la vicepresidenza e l’inattesa presidenza dopo l’assassinio di John Fitzgerald Kennedy. In primo piano, l'idea di società americana di Lyndon B. Johnson, riassunta nella "Great society", i provvedimenti in materia di diritti civili e le più importanti riforme dal New Deal: i contributi casa, i sussidi scolastici, i fondi per le famiglie povere e le madri sole, ma anche la riforma sanitaria con il Medicare. L'escalation della guerra del Vietnam e le proteste dei campus universitari e dei mezzi di informazione, lo porteranno il 31 marzo 1968 a rinunciare alla candidatura per un secondo mandato.

  • S01E25 Nikita Krusciov

    • November 15, 2017
    • Rai 3

    Diventato a quasi sessant'anni il primo successore di Stalin, Nikita Krusciov ha rappresentato in una certa fase storica le speranze di un cambiamento dall'interno del socialismo sovietico. Sarà la repressione della rivolta ungherese, nel 1956, a deludere le aspettative del mondo intero sul segretario del Partito Comunista. L'ambivalenza di Krusciov avrà modo rivelarsi anche nel corso degli anni successivi, fra episodi stupefacenti, come la protesta all'Assemblea generale delle nazioni unite e la crisi dei missili di Cuba, dopo la quale sarà estromesso e confinato in una dacia fino alla sua morte.

  • S01E26 Giorgio La Pira, politica e utopia

    • November 16, 2017
    • Rai 3

    Quarant'anni fa, scompariva Giorgio La Pira, un'originale quanto importante figura del panorama politico italiano del dopoguerra. In primo piano, lo sguardo geopolitico di La Pira in alcuni dei decenni più drammatici della Guerra Fredda e il suo tentativo, per certi verso utopistico, di contribuire a superare conflittualità storiche attraverso vie pacifiche . "La Pira è stato un politico un po' atipico rispetto alla diplomazia tradizionale, però direi che è stato atipico nel senso di profetico", afferma il Cardinale Pietro Parolin.

  • S01E27 Ernest Hemingway

    • November 17, 2017
    • Rai 3

    Amore e guerra è il binomio che accompagna gran parte della vita di Ernest Hemingway, tra i più importanti scrittori del Novecento, morto suicida a 62 anni. Sposato quattro volte, Hemingway è sul fronte della prima e della seconda guerra mondiale, e tra un conflitto mondiale e l'altro, sui campi di battaglia della guerra civile spagnola, schierato dalla parte dei repubblicani. La vita avventurosa di Hemingway filtra anche nei suoi romanzi di grande successo: da "Addio alle Armi" a "Per chi suona la Campana", fino a "Il vecchio e il mare", ultimo lavoro che gli vale il Premio Nobel nel 1954.

  • S01E28 Elisabetta e Filippo

    • November 20, 2017
    • Rai 3

    Il 20 novembre del 1947, nell'Abbazia di Westminster a Londra, si celebrano le nozze tra Elisabetta di Windsor e Filippo Mountbatten. Elisabetta ha 21 anni, è figlia del re Giorgio VI ed è l'erede presuntiva al trono d'Inghilterra. Filippo ha 26 anni, è un lontano cugino di Elisabetta. Per sposare Elisabetta rinuncia al proprio cognome, si converte alla religione anglicana e diventa cittadino britannico. In questo modo esce dalla linea di successione al trono di Grecia e Danimarca, essendo l'unico figlio maschio di un fratello del re Costantino. Per il Regno Unito, ancora stravolto dalle ferite della seconda guerra mondiale e dallo sfaldamento dell'Impero, il matrimonio tra Elisabetta e Filippo rappresenta una ripresa, una possibilità di sguardo fiducioso e pieno di ottimismo verso il futuro. La morte prematura del padre di Elisabetta, nel 1952, la rende regina, Capo della chiesa anglicana e Capo del Commonwealth, mentre a Filippo è riservato il ruolo non facile di principe consorte.

  • S01E29 L'inquisizione e l'eresia dei Catari

    • November 21, 2017
    • Rai 3

    L'Inquisizione nasce per volontà della Chiesa nel periodo medievale, quando i Catari, che predicano la necessità di un ritorno alla carità evangelica, si scagliano contro l'opulenza del clero e il potere temporale del Papa. Per reprimere e contrastare i movimenti eretici che a partire dal XII secolo si diffondono in Europa vengono istituiti vari tribunali inquisitori, risultato di complessi intrecci fra governanti e inquisitori. Nel 1478 è la Corona di Spagna a istituire un altro Tribunale molto gerarchizzato per colpire non solo gli eretici ma anche altri categorie di peccatori. Ci sono fasi più o meno cruente dell'Inquisizione, ma sulla sua storia aleggiano molte leggende nere.

  • S01E30 Internati militari italiani: voci dalla prigionia

    • November 22, 2017
    • Rai 3

    La complessa vicenda degli internati militari italiani, gli Imi, quei soldati che, catturati dopo l'8 settembre del 1943 dai tedeschi, si rifiutano di continuare a combattere a fianco dei nazifascisti e per questo vengono deportati. Agli Internati non viene riconosciuto lo status di prigionieri di guerra e di conseguenza nemmeno la Croce Rossa può offrire loro alcun aiuto. Vengono invece impiegati nell'industria bellica tedesca, sottoposti a maltrattamenti, ridotti alla fame, nonché pressati continuamente ad aderire alla Repubblica Sociale Italiana. Una volta finita la guerra e tornati a casa, gli ex internati militari italiani passano velocemente, dall'entusiasmo di essere sopravvissuti, alla frustrazione della vergogna e dell'oblio. A distanza di tempo però, riaffiorano ricordi, foto, testimonianze e diari degli Imi, come quello di Vittorio Vialli, che fu compagno di prigionia di Giovannino Guareschi.

  • S01E31 Gheddafi

    • November 23, 2017
    • Rai 3

    E' il 20 ottobre 2011. Presso Sirte, non lontano dal luogo dove è nato, si conclude dopo 42 anni di dittatura l'avventura umana e politica di uno dei leader arabi più discussi e controversi della storia: il colonnello libico Muammar al-Gheddafi. Dal colpo di stato del 1 settembre 1969, realizzato quando ha solo 27 anni, Gheddafi - il cui nome in arabo significa "colui che edifica" - percorre come un turbine la scena politica internazionale tra disegni politici irrealizzabili e conflitti militari, soprattutto con gli Stati Uniti di Ronald Reagan. Dittatore spietato o folle visionario? Punto d'equilibrio nel complesso quadro geopolitico africano e mediorientale o tiranno e istigatore del terrorismo internazionale? A pochi anni dalla conclusione del suo regime e dalla sua fine cruenta è possibile pronunciare un giudizio storico su Gheddafi?

  • S01E32 Le donne dell'Italia del boom

    • November 24, 2017
    • Rai 3

    L'Italia del "boom economico", gli anni in cui il benessere delle famiglie aumenta e nasce il consumismo di massa. E in cui cambiano il ruolo della donna e il mondo del lavoro. Degli anni del boom si impennano le vendite dei prodotti per l'igiene e la cura della casa, i cosmetici e le creme di bellezza. La donna abbandona la sottoveste e reggicalze e adotta reggiseno, slip e collant. Compra pantaloni e minigonne e non esce più di casa senza ombretto, profumo e rossetto. Per la prima volta, i mezzi di comunicazione di massa raggiungono tutti gli strati della popolazione. Cambia il modo di produrre e consumare, di sognare, e soprattutto di vivere il presente e progettare il futuro. Iniziano le prime trasmissioni televisive della Rai. L'Italia intera viene catapultata nella modernità.

  • S01E33 Ippolito Nievo, il romanzo e Garibaldi

    • November 27, 2017
    • Rai 3

    La notizia della scomparsa in mare di Ippolito Nievo, appena ventenne, si diffuse il 17 marzo 1861, giorno della proclamazione del regno d’Italia. Patriota, giornalista e musicista, riuscì a imporsi giovanissimo come uno dei più importanti scrittori italiani. Il romanzo “Confessioni di un italiano” fa da ponte tra le tendenze del romanticismo e quelle del verismo. Sul piano politico, Nievo è un mazziniano convinto, consapevole delle necessità dell’appoggio popolare al fine di avere una “rivoluzione nazionale, sicura e durevole”. Ma Nievo è anche un soldato, che partecipa con i Cacciatori delle Alpi di Garibaldi alla seconda guerra di Indipendenza e all’impresa dei mille. Nominato vice Intendente di Finanza, denuncia le ruberie compiute durante l’impresa garibaldina e trova la morte in mare proprio mentre si reca a Torino con i libri contabili della spedizione. Garibaldi si lamenterà di aver perso uno dei suoi compagni “più prodi”.

  • S01E34 Papa Luciani

    • November 28, 2017
    • Rai 3

    "Mostrato più che dato" è l'epitaffio che si legge sulla tomba di Giovanni Paolo I, papa per 33 giorni. Un breve periodo che gli è stato sufficiente per entrare nel cuore di migliaia di fedeli, grazie soprattutto al suo stile informale e quasi dimesso. Papa Luciani ha passato una vita il più possibile lontano dai riflettori, ma paradossalmente la sua morte è stata sezionata in tutte le sue parti, fatta oggetto di illazioni, indagini e ricostruzioni.

  • S01E35 Settembre 1943: l'esercito allo sbando

    • November 29, 2017
    • Rai 3

    Dopo lo sbarco in Sicilia degli alleati e la caduta del fascismo il nuovo governo italiano tratta con gli alleati per uscire dalla guerra. I tedeschi capiscono quello che sta per accadere e danno il via all'Operazione Alarico, con cui mandano consistenti truppe nella penisola. Mentre le trattative per l'armistizio vanno avanti tra ambiguità e tentennamenti da parte italiana, i nostri vertici militari si preparano al mutare degli eventi. In un documento, la Memoria Op. 44, si danno disposizioni su come reagire alla probabile rappresaglia tedesca dopo l'armistizio, e si indicano chiaramente i nostri ex alleati come il nuovo nemico. Nonostante tutto, però, l'8 settembre coglie il governo impreparato. Gli ordini non vengono diramati, i vertici dello Stato e delle forze armate abbandonano la capitale e lasciano i comandi territoriali, in Italia e all'estero, privi di indicazioni.

  • S01E36 Il canale di Suez

    • November 30, 2017
    • Rai 3

    La prima idea di collegare il Mar Mediterraneo all'Oceano Indiano, tagliando l'istmo di Suez, risale a cinquecento anni prima di Cristo. I tentativi di unire Africa e Asia attraverso un canale si susseguono per secoli, ma soltanto nel 1800 si approda al primo progetto concreto. Il cantiere viene aperto nel 1859 e dieci anni più tardi il canale di Suez diventa una realtà. Il tracciato corre interamente sul suolo egiziano, ma i veri proprietari del canale sono per decenni i Paesi stranieri, principalmente Inghilterra e Francia. La presenza delle due potenze crea contraddizioni e provoca squilibri, in un tratto di terra che, nel ventesimo secolo, diventa più di una volta teatro di conflitti internazionali.

  • S01E37 La strage di Palazzo D'Accursio

    • December 1, 2017
    • Rai 3

    Tra il 1919 e il 1920, l'Italia deve affrontare una profonda crisi economica e sociale: la disoccupazione in città e in campagna ne è l'aspetto più drammatico. Nella Valle Padana si registra una rapida ripresa organizzativa del movimento contadino attraverso un sistema di leghe socialiste e cattoliche. A Bologna, la più lunga vertenza agricola mai organizzata in Italia, si conclude il 25 ottobre 1920 con la firma del cosiddetto capitolato rosso che segna una grande vittoria per braccianti e contadini. A farsi carico dell'offensiva contro il movimento contadino sono i fascisti che, riforniti di armi e di camion dagli agrari, si ergono a tutori dell'ordine e dei valori patriottici mentre danno all'assalto le sedi delle leghe, delle camere del lavoro, delle cooperative. A Bologna, il 21 novembre 1920, le squadre d'azione sferrano l'attacco decisivo: nel corso della cerimonia inaugurale della nuova amministrazione a Palazzo d'Accursio, sparano contro la folla raccoltasi in piazza Maggiore.

  • S01E38 Il Santo Graal

    • December 4, 2017
    • Rai 3

    Forse una pietra, un piatto o un calice, ma comunque un oggetto dotato di un potere straordinario, capace perfino di dare l'immortalità. E' il Santo Graal, uno dei più affascinanti miti del passato. Il mito viene messo su carta per la prima volta dal poema Perceval o il Conte du Graal, dello scrittore francese Chrétien de Troyes, composto alla fine del XII secolo. Si tratta di un vero e proprio successo che verrà replicato con numerose varianti per tutto il Medioevo. Dopo qualche secolo di scarso interesse, se non di vero e proprio oblio, il tema del Graal torna alla ribalta con Richard Wagner e la sua opera Parsifal. Ma come nasce il mito del Graal? E perché è definito santo? Qual è il significato più attendibile di questa antica leggenda che tra poemi rivisitazioni e mistificazioni arriva intatto con il suo mistero fino ad oggi?

  • S01E39 Kennedy vs Nixon

    • December 5, 2017
    • Rai 3

    Le elezioni presidenziali americane del 1960 vedono un giovane candidato democratico, John Fitzgerald Kennedy, contro il vice presidente in carica, il repubblicano Richard Nixon, in una campagna elettorale dominata dai temi della politica internazionale e della guerra fredda. Se Nixon si propone come uomo di esperienza e garante delle continuità, Kennedy si presenta come volto nuovo della politica americana e quando ottiene la candidatura per il Partito democratico conquista tutti con il discorso sulla "nuova frontiera". Ma sono i confronti televisivi tra i due candidati - vera novità di queste elezioni presidenziali - che consentono a Kennedy di acquisire quel vantaggio che lo porterà alla Casa bianca. Kennedy sa usare meglio di Nixon il mezzo televisivo, si mostra più disinvolto e sicuro davanti alle telecamere e vince una battaglia elettorale che cambia per sempre la natura della competizione politica. E non solo in America.

  • S01E40 Tina Anselmi, una vita per la democrazia

    • December 7, 2017
    • Rai 3

    Tina Anselmi nasce nel 1927 a Castel Franco Veneto e muore, sempre nel suo paese, nel 2016. È stata partigiana, sindacalista, ministro della Repubblica ed è sempre stata all'interno della Democrazia Cristiana, ricoprendo incarichi importanti. Nel 1976 la Anselmi passa alle cronache per essere la prima donna, nella storia dell'Italia unita, a diventare ministro della Repubblica. Qualche anno dopo, nel 1978, il suo partito la incarica di gestire i rapporti con la famiglia Moro durante i difficili giorni del rapimento. Nel 1981 viene incaricata di presiedere la commissione parlamentare sulla P2. Nonostante gli attacchi, difenderà il suo operato fino alla fine.

  • S01E41 L'eredità di Cavour

    • December 8, 2017
    • Rai 3

    Camillo Benso conte di Cavour è uno dei grandi protagonisti del Risorgimento italiano. Noto per il suo acume, per l'intelligenza politica e la capacità di conciliare le diverse anime che hanno contribuito all'Unità nazionale, è però meno conosciuto per altri aspetti del suo carattere. Il vuoto lasciato dalla sua fine non fu facile da colmare, perché il progetto iniziato dal grande statista era incompleto. All'Italia mancavano ancora il Veneto e Roma. Nel 1866 il Regno d'Italia riuscì ad annettere il Veneto, ma fu soltanto nel 1870, dopo la sconfitta dell'imperatore francese a Sedan, che venne vinta la resistenza delle truppe pontificie. Roma era libera e l'Italia aveva la sua capitale. Il progetto di Cavour era finalmente realizzato.

  • S01E42 Giotto e la scoperta della realtà

    • December 11, 2017
    • Rai 3

    Fu tra gli artisti più celebri e rivoluzionari della storia dell'arte, ma sul suo conto ci sono pochissime certezze storiche a partire dal suo vero nome, dal suo volto, da luogo e data di nascita. E' il paradosso di Giotto, l'uomo che traghettò l'arte italiana dal Medioevo all'età moderna. La nascita di Giotto è fissata per convenzione nel 1267, probabilmente nella campagna fiorentina del Mugello, ma con un forte legame alla città di Firenze. Le testimonianze più importanti del suo lavoro, che raccontano molto dell'atmosfera religiosa del tempo, sono nella Basilica superiore di Assisi dove Giotto traduce in affreschi le leggende sulla vita di San Francesco, narrate da Bonaventura di Bagnoregio nella biografia ufficiale del santo del 1266. Altra opera monumentale sono gli affreschi dalle Cappella degli Scrovegni a Padova, dove Giotto dipinge storie che attingono all'Antico Testamento.

  • S01E43 L'Iran di Khomeini

    • December 12, 2017
    • Rai 3

    Diventato all'inizio degli anni sessanta uno dei leader dell'opposizione al regime dello Scià Reza Pahlavi, Ruhollah Khomeini diventa nel 1979 la guida della rivoluzione che porta alla nascita della repubblica islamica in Iran. Questo importante e controverso personaggio politico e religioso sarà destinato a suscitare grandi speranze nel suo paese quanto odi ed ostilità da parte di molti paesi, occidentali e non. Molti sono stati i grandi eventi che lo hanno reso protagonista: la crisi degli ostaggi americani in Iran, la guerra Iran-Iraq, le minacce contro tutti i nemici del suo popolo e del regime.

  • S01E44 Tambroni e la piazza

    • December 13, 2017
    • Rai 3

    Quattro mesi, dal 26 marzo al 22 luglio 1960: un governo brevissimo in un periodo in cui l’Italia sta vivendo il boom e Roma si prepara a ospitare le Olimpiadi. È il contestatissimo governo DC guidato da Fernando Tambroni, il cui nome rimarrà legato alla violenta repressione di alcune manifestazioni di piazza.

  • S01E45 Evita Perón

    • December 14, 2017
    • Rai 3

    Maria Eva Ibarguren nasce nel 1919, figlia illegittima del latifondista argentino Juan Duarte. Ed essere figlia illegittima fa nascere in lei un sentimento che caratterizzerà tutta la sua vita: l'indignazione dinanzi alle diversità di trattamento e alle ingiustizie.

  • S01E46 Le donne della Costituente

    • December 15, 2017
    • Rai 3

    Alla fine della seconda guerra mondiale, le italiane - in particolar modo quelle che hanno lottato nella resistenza - chiedono di poter partecipare attivamente alla rinascita politica della nazione. Ottengono così il diritto di farsi eleggere, al pari degli uomini. Nel 1946, 21 donne vengono elette nell'Assemblea Costituente, e tra loro anche quattro deputate che entrano a far parte alla Commissione dei 75, incaricata di redigere la nuova costituzione. Col contributo delle donne presenti all'Assemblea Costituente viene formalmente sancito nella Costituzione il principio di uguaglianza tra i sessi. Traguardi importanti ma non decisivi, che rappresentano solo la prima tappa di un lungo percorso verso il riconoscimento di una sostanziale parità, tanto nelle istituzioni quanto in famiglia e nel lavoro.

  • S01E47 Gli emigranti e Marcinelle

    • December 18, 2017
    • Rai 3

    Dopo la Seconda Guerra mondiale, l'Italia deve affrontare una profonda crisi economica e sociale. Il lavoro manca e gli italiani lo cercano all'estero, dove c'è bisogno di manodopera. Il 23 giugno del 1946 viene siglato un protocollo d'intesa tra il governo italiano e quello belga che prevede il trasferimento di cinquantamila minatori italiani in Belgio, in cambio di duemilacinquecento tonnellate di carbone ogni mille minatori.

  • S01E48 Giacomo I d'Inghilterra: la congiura

    • December 19, 2017
    • Rai 3

    Da più di quattro secoli nel Regno Unito si ricorda il 5 novembre come il giorno del complotto che risale al 1605, ordito da un gruppo di cattolici contro Re Giacomo. Il piano dei cospiratori era quello di uccidere il re, i membri del governo e i deputati, facendo saltare in aria con la polvere da sparo la camera dei Lord in occasione dell’apertura di una sessione del suo primo Parlamento. Il complotto fu ideato da Robert Catesby e a lui si unirono altri cattolici, stanchi delle vessazioni della Chiesa Anglicana. Il piano però venne scoperto, e uno dei congiurati, Guy Fawkes, fu sorpreso nei sotterranei del Parlamento mentre armeggiava in vista dell’attentato con 36 barili di polvere da sparo.

  • S01E49 Quando Lenin cantò con Mussolini

    • December 20, 2017
    • Rai 3

    All'inizio del XX secolo la Seconda Internazionale socialista è dominata dalla corrente riformista. Ma se il socialismo ha accantonato la rivoluzione, due oscuri militanti sono decisi ad attuarla: Vladimir Il'ič Ul'janov, detto Lenin, e Benito Mussolini. Li dividono tredici anni di differenza, i paesi di provenienza, le origini sociali e familiari, la formazione politica e culturale. Ad unirli, però, sono gli insegnamenti di Marx e la determinazione a metterli in pratica.

  • S01E50 Dino Grandi, l'uomo che sconfisse Mussolini

    • December 21, 2017
    • Rai 3

    Entrato nel fascismo dopo esser scampato a un attentato, Dino Grandi diventa in poco tempo uno dei leader del fascismo in Emilia-Romagna, pur essendo, sin dal '21 spesso su posizioni radicalmente diverse da quelle di Benito Mussolini. Con l'esame di documenti inediti come il "Diario di Lisbona", ripercorriamo la figura di questo fascista atipico, portatore a più ripresa di una visione alternativa della politica, sia interna che estera. L'alterità di Dino Grandi si manifesta chiaramente nell'ordine del giorno che nella notte tra il 24 e il 25 luglio '43 porta alla caduta di Mussolini e al ritorno dei pieni poteri alla Monarchia. Una svolta che segna per sempre il futuro non solo del fascismo ma anche della carriera politica di Grandi.

  • S01E51 Tunisia: le radici della rivolta

    • December 22, 2017
    • Rai 3

    Il 17 dicembre 2010, in un paese della Tunisia centrale un giovane di 26 anni, Mohamed Bouazzizi, si cosparge di benzina e si dà fuoco. Un gesto che apre la grande stagione delle cosiddette primavere arabe, che porterà anche alla fuga dal Paese del presidente tunisino Ben Alì.

  • S01E52 Garibaldi e i Mille

    • January 8, 2018
    • Rai 3

    Giuseppe Garibaldi: probabilmente l'eroe nazionale che più di ogni altro ha inciso sull'immaginario pubblico e privato degli italiani. Quando si parla dell'eroe dei due mondi è difficile scindere la figura mitica da quella storica, soprattutto nel racconto dell'impresa che lo ha consacrato come uno dei grandi protagonisti del Risorgimento italiano. Nella notte tra il 5 e il 6 maggio del 1860, due piroscafi salpano da Quarto per raggiungere la Sicilia. A bordo ci sono poco più di mille volontari, che hanno risposto all'appello di Garibaldi. Il generale è stato incerto fino all'ultimo, perché inizialmente il suo obiettivo era marciare su Roma, ma Nino Bixio e Francesco Crispi lo hanno convinto ad andare in Sicilia, per sostenere le rivolte scoppiate nell'isola contro il governo borbonico. L'Italia è divisa tra il Regno di Sardegna, lo Stato Pontificio e il Regno delle Due Sicilie, ma gli italiani vogliono cacciare i dominatori stranieri e creare uno stato libero e unitario.

  • S01E53 Costituzione: il caso Togliatti

    • January 9, 2018
    • Rai 3

    La Costituzione italiana, entrata in vigore il primo gennaio 1948, rappresenta oltre che il punto d'arrivo di un cammino iniziato con la lotta antifascista e la Resistenza, il segno concreto di una sintesi tra idee e sensibilità politiche e culturali diverse, che si ritrovano nel valore fondante della Carta Costituzionale, nei suoi principi ispiratori e nei diritti che riconosce e garantisce a tutti i cittadini senza distinzioni. Ma come si pervenuti a questa sintesi? E qual è lo scenario sociale, economico, e politico in cui il progetto costituente avanza?

  • S01E54 Italo Balbo. Il fascista scomodo

    • January 10, 2018
    • Rai 3

    Italo Balbo, classe 1896, originario di Quartesana, in provincia di Ferrara, agli inizi degli anni ’20 aderisce al fascismo e diventa un sostenitore dello squadrismo e dell’olio di ricino. A Milano conosce Mussolini e conquista la sua fiducia, al punto da essere nominato quadrumviro della Marcia su Roma e membro del Gran Consiglio del Fascismo. Presto, però, la fiducia del Duce si tramuta in timore a causa della personalità ingombrante ed esuberante di Balbo. A “Passato e Presente”, il programma di Rai Cultura in onda sabato 19 ottobre alle 20.30 su Rai Storia Paolo Mieli e il professor Mauro Canali ripercorrono la parabola della vita di Italo Balbo dal 1923, quando viene indicato da “La Voce repubblicana” come il mandante dell’omicidio di don Minzoni, ed è costretto a dimettersi da Comandante della Milizia, passando per le celebri trasvolate atlantiche, fino alla nomina a Governatore della Libia, con la quale Mussolini allontana da Roma un gerarca diventato troppo celebre. In Libia, Balbo si occupa di politiche inclusive nei confronti degli arabi, libera i prigionieri dai campi di concentramento, fa arrivare i coloni italiani, valorizza i siti archeologici come Leptis Magna e fa costruire la Litoranea che collega l’Egitto alla Tunisia: la via Balbia. Contrario alle leggi razziali e all’alleanza con la Germania, quando l’Italia entra in guerra Balbo rientra nei ranghi e si prepara a fronteggiare gli Inglesi. Pochi giorni dopo l’inizio del conflitto, il 28 giugno del 1940 l’aereo su cui si trova Balbo viene abbattuto dalla contraerea italiana per una serie di tragici errori. Dopo la morte Balbo entra in un cono d’ombra e, dopo essere stato sepolto in Libia, il suo corpo viene riportato a Orbetello, dove tutto era cominciato, insieme ai suoi Atlantici.

  • S01E55 Alla conquista del west

    • January 11, 2018
    • Rai 3

    Alla fine della Guerra Civile, nel 1865, gli Stati Uniti sono un Paese ferito e diviso. Negli ex stati secessionisti del Sud, cova ancora il risentimento verso i vincitori, incarnato da personaggi come Jesse James, che ha combattuto in una milizia paramilitare sudista e, dopo la Guerra, si ricicla come rapinatore di banche, il primo nella storia degli Stati Uniti. Per allentare la tensione nel Sud, il leader del Paese dopo la morte di Lincoln, il Generale Ulysses Grant, offre ai suoi concittadini la prospettiva di un nuovo inizio, con la colonizzazione delle terre ancora vergini dell’ovest, sfruttando l’espansione della ferrovia. È l’inizio della cosiddetta "Conquista del West", che avrà come prima conseguenza lo scontro con i nativi americani, gli Indiani delle Grande Pianure, guidati dal capo guerriero Cavallo Pazzo. Per vincere questa nuova guerra, a ovest, il governo federale invia un generale dalla personalità contradditoria, ma dall’indubbio coraggio: George Armstrong Custer.

  • S01E56 Qin Shi Huangdi - Il primo imperatore della Cina

    • January 12, 2018
    • Rai 3

    Terzo secolo avanti Cristo: la Cina è ancora un paese diviso in più stati, spesso in lotta tra loro. Il giovane re di uno di questi stati, lo stato di Qin, consigliato dal suo ambizioso e lungimirante primo ministro, Li Si, riesce attraverso la strategia militare e politica ad avere il sopravvento su tutti gli altri e ad unificare il paese, dichiarando se stesso imperatore con accezione divina. Oltre a unificare il paese, Qin Shi Huangdi ne uniforma la scrittura e ne modifica l'apparato politico e amministrativo, distruggendo le famiglie feudali e creando una burocrazia dipendente esclusivamente dall'imperatore. Una struttura che, perfezionata dalle dinastie imperiali successive, caratterizzerà il sistema cinese fino al 1912. Ma l'imperatore è anche l'artefice dei grandi simboli storici cinesi, che tutti conosciamo: la Grande Muraglia e l'Esercito di Terracotta.

  • S01E57 1968: il Belice

    • January 15, 2018
    • Rai 3

    E' il 15 gennaio 1968. Un violento terremoto devasta una valle nella Sicilia occidentale. È una zona difficilmente accessibile, quasi sconosciuta, tanto che gli inviati del Tg sbagliano l'accento. Da quel giorno il nome della valle diventerà Bèlice e non Belìce come dovrebbe essere. Lo Stato, messo di fronte alla prima grande catastrofe del dopoguerra, mostra tutta la sua impreparazione. Il Governo non trova di meglio che favorire la partenza degli sfollati e introdurre una accise di 10 lire al litro sulla benzina, per sostenere le spese della ricostruzione.

  • S01E58 Adriano imperatore

    • January 16, 2018
    • Rai 3

    Adriano, l'imperatore reso celebre della penna di Marguerite Yourcenar, diventa imperatore nell'anno 117, alla morte dell'imperatore Traiano, che lo adotta poco prima della fine. Adriano è un imperatore diverso da quelli che lo hanno preceduto: vara un programma di riforme, abbandona l'espansionismo bellico, conduce una politica mirata alla difesa e al consolidamento dei confini e cerca in ogni modo di raggiungere quello che considera in bene fondamentale, la pace. Adriano è anche appassionato di arte e cultura, scrive poesie, è un mecenate generoso. Ma la sua vera passione è l'architettura. II Pantheon di Roma, il Ponte Elio, il Tempio di Venere e soprattutto Villa Adriana, sono solo alcune delle sue creazioni. La puntata ricostruisce la complessa vicenda umana, politica e sentimentale di un imperatore, che segnerà in maniera indelebile la storia del più importante impero dell'antichità.

  • S01E59 La notte dei lunghi coltelli

    • January 17, 2018
    • Rai 3

    Tra le notti più cupe e sanguinose del nazismo ce n'è una che segna l'affermazione definitiva del Terzo Reich. È quella passata alla storia come la notte dei lunghi coltelli, in cui Hitler stesso, pistola in pugno, guida un'operazione spietata contro i suoi oppositori, tra i quali vecchi amici come Ernst Röhm, capo delle S.A, la milizia armata del partito nazionalsocialista. Nella notte tra il 29 e il 30 giugno del 1934 le SS di Heinrich Himmler fanno irruzione in un albergo di Bad Wiessee, in Baviera, dove è in corso un raduno delle SA. È un bagno di sangue di tre giorni che dalla Baviera si estende fino a Berlino e ad altre città della Germania. Alla fine si conteranno circa 200 persone uccise e oltre 1000 arrestate. Nelle liste di proscrizione compilate da Goering e Himmler, ci sono molti personaggi scomodi che vanno eliminati.

  • S01E60 El Alamein: la battaglia

    • January 18, 2018
    • Rai 3

    Seconda guerra mondiale. Nel gennaio 1941 Mussolini deve chiedere aiuto a Hitler contro gli inglesi sul fronte nordafricano. Nei mesi successivi sbarca sulla costa libica l'Afrikakorps di Erwin Rommel E Il generale tedesco conquista rapidamente la Cirenaica. L'offensiva continua con successo finché, in maggio, le truppe italo-tedesche arrivano ad El Alamein, a circa 60 chilometri da Alessandria d'Egitto. La campagna sembra vinta, e il successo rende più sopportabile ai soldati italiani le loro pesanti condizioni di vita. Ma è solo un illusione. Lo scenario cambia quando entra in gioco il generale britannico Bernard Law Montgomery aiutato dai mezzi modernissimi che giungono dagli Stati Uniti: come i carri armati Shermann e i cannoni semoventi. La sera del 23 ottobre '42, le truppe britanniche guidate dal generale Montgomery sferrano l'offensiva contro l'esercito dell'Asse comandato dal generale Rommel.

  • S01E61 Rosie e le americane in guerra

    • January 19, 2018
    • Rai 3

    Nel dicembre 1941 gli Stati Uniti entrano in guerra e danno inizio a un imponente piano di riconversione industriale con l'obiettivo di trasformare la produzione civile in produzione bellica. Molti uomini sono al fronte a combattere e tocca a milioni di donne americane entrare nelle fabbriche e nei cantieri come operaie, saldatrici, meccaniche, tecniche specializzate. Il nuovo modello femminile americano è "Rosie the riveter", protagonista di una canzoncina dell'epoca e poi ritratta in diversi manifesti: una ragazza carina, ma anche forte e determinata, che va in fabbrica al posto del suo fidanzato Charlie, impegnato in guerra con i marines. Le donne entrano nell'Esercito, nella Marina e nell'Aeronautica come segretarie, dattilografe, addette alle comunicazioni, autiste. Ma molte di loro sono occupate anche in mansioni più specialistiche, come dirigere il traffico aereo, tracciare le rotte, seguire i radar. Una massiccia campagna mediatica sostiene e incoraggia il fenomeno.

  • S01E62 Arduino, re d'Italia

    • January 22, 2018
    • Rai 3

    La parabola di re Arduino, una delle figure più popolari e leggendarie apparse sul proscenio della storia tra il decimo e l'undicesimo secolo. Con lui, durante il medioevo, la zona del Canavese conosce il suo momento storico più significativo. Dopo aver sconfitto e ucciso Pietro, vescovo di Vercelli, ed essere per questo stato scomunicato e dichiarato decaduto, nel 1002 Arduino riesce a farsi incoronare Re d'Italia sfruttando il malcontento dei grandi feudatari contro lo strapotere dei vescovi. Arduino è un re rivoluzionario per i suoi tempi, e prova senza successo a lottare contro l'imperatore di Germania Enrico II. Nel 1014, abbandonato da tutti, è costretto a deporre le insegne regali, e si ritira nel monastero di Fruttuaria, vicino a Torino, dove muore.

  • S01E63 Paolo VI e i preti ribelli del '68

    • January 23, 2018
    • Rai 3

    E' il 14 novembre 1967. L'Università Cattolica viene occupata dagli studenti, che protestano contro l'aumento delle tasse universitarie. I centocinquanta ragazzi che invadono l'ateneo vengono sgombrati dalla polizia dopo poche ore, ma la protesta non si ferma. Il mondo cattolico è in fermento da tempo. Il Concilio Vaticano II, voluto da papa Giovanni XXIII, avrebbe dovuto riformare la chiesa di Pietro, ma i suoi sviluppi tardano a realizzarsi. I fedeli ne sentono il bisogno, ma l'insofferenza è anche tra i sacerdoti. Uno dei primi segnali è il libro di don Milani: "Lettera a una professoressa", che denuncia l'ingiustizia di un sistema scolastico che penalizza i poveri e favorisce i ricchi. Dopo le università vengono occupate le cattedrali, e molti fedeli si schierano accanto a sacerdoti come don Pino Setti, che manifesta contro la guerra del Vietnam, o come don Mazzi, solidale con gli occupanti del duomo di Parma.

  • S01E64 1938: le leggi razziali

    • January 24, 2018
    • Rai 3

    Sono trascorsi 80 anni da una della pagine peggiori della storia d'Italia, quella delle cosiddette "Leggi razziali" del 1938, quando il regime fascista vara la legislazione antisemita, conseguenza naturale del progetto di Mussolini e del fascismo di forgiare un nuovo italiano. Le Leggi razziali sono undici provvedimenti tra atti e decreti regi che segnano l'avvio della discriminazione degli ebrei nella società italiana: dall'espulsione dei bambini dalle scuole ai licenziamenti nella pubblica amministrazione, alla pesante limitazione dei loro diritti. una pagina vergognosa che presenta però aspetti contraddittori per il fascismo, che vede proprio in questa circostanza incrinarsi il consenso che si è fin qui guadagnato tra gli italiani.

  • S01E65 Ebrei in fuga dal nazismo

    • January 25, 2018
    • Rai 3

    Il 1938 rappresenta uno spartiacque per gli ebrei di tutta Europa: prima di allora, dal 1935, solo la Germania nazista aveva una legislazione razziale. Ma nell'estate del 1939, ormai, le norme antiebraiche sono entrate nell'ordinamento giuridico di molti paesi: l'Ungheria, la Romania, la Slovacchia, la Polonia, l'Italia, oltre all'Austria annessa al Terzo Reich. Per centinaia di migliaia di ebrei l'unica via di salvezza, malgrado le incognite e le difficoltà di un trasferimento all'estero, è abbandonare il proprio paese d'origine. Sono Gustav Schroeder, capitano del Transatlantico St. Louis, che riesce a salvare i 937 passeggeri, per la maggior parte ebrei, respinti dagli Stati Uniti e dal Canada; l'allenatore di calcio Arpad Weisz, ungherese, che trova riparo in Italia ma poi, costretto a trasferirsi in Olanda dopo la promulgazione delle leggi razziali, viene deportato ad Auschwitz.

  • S01E66 Eichmann, il contabile dello sterminio

    • January 26, 2018
    • Rai 3

    L'11 aprile del 1961 a Gerusalemme inizia il processo al criminale nazista Adolf Eichmann che si conclude con la sua condanna a morte per impiccagione. il primo processo che si svolge in Israele, alla presenza di testimoni - i sopravvissuti alla Shoah - e che facilitò anche l'apertura in Europa di altri processi contro criminali nazisti. Un processo che la professoressa Anna Foa analizza con Paolo Mieli in questa puntata di "Passato e Presente". Adolf Eichmann, considerato il principale responsabile e organizzatore delle deportazioni degli ebrei nei campi di concentramento nazisti, al termine della guerra si rifugia sotto falso nome in Argentina così come altri ufficiali delle SS. Qualche anno dopo, nel 1959, gli agenti del Mossad all'oscuro del governo di Buenos Aires, lo catturano e lo portano in Israele. Durante tutto il processo la sua difesa resterà sempre la stessa: si dichiara "non colpevole" e dice di "avere solo eseguito degli ordini" ai quali non poteva sottrarsi.

  • S01E67 La battaglia di Azio

    • January 29, 2018
    • Rai 3

    Il 2 settembre 31 a.C. si combatte la Battaglia di Azio, una delle più famose e importanti del mondo antico. Al largo della costa occidentale greca, la flotta navale di Ottaviano e Agrippa sconfigge quella di Marco Antonio e della sua amata Cleopatra regina d'Egitto. Un evento che il professor Alessandro Barbero racconta con Paolo Mieli in questa puntata di "Passato e Presente". Nel corso della battaglia la regina dà ordine alle sue navi di ritirarsi e Antonio abbandona la flotta per seguirla. Il conflitto si protrae per qualche mese ma il vincitore è ormai Ottaviano. Agli amanti più celebri della storia non resta che il suicidio. Lui si uccide con la spada. Lei si fa mordere da un aspide.

  • S01E68 Gandhi, la grande anima

    • January 30, 2018
    • Rai 3

    Mohandas Karamchand Gandhi nasce nel 1869 quando l'India è ancora una colonia dell'Impero britannico. A 13 anni si sposa con un matrimonio combinato e giovanissimo si trasferisce a Londra per studiare legge. Diventato avvocato, ritorna in India. Una ditta lo incarica di difendere i propri interessi in una causa che si dibatte in Sudafrica. Qui il giovane Gandhi prende le difese dei suoi connazionali sfruttati e inizia il percorso che lo porterà a entrare nel Congresso Nazionale indiano con un nuovo obiettivo: l'indipendenza dell'India.

  • S01E69 La Stasi, l'occhio segreto della DDR

    • January 31, 2018
    • Rai 3

    La Stasi: la polizia segreta della Germania orientale che mise in essere un sistema di controllo senza precedenti della vita pubblica e privata del Paese. Dalla sua nascita, nel 1950, fino alla sua dissoluzione nel 1990, La Stasi è stata l'occhio segreto con cui il regime comunista della Ddr spiava i suoi cittadini. Anche a livello internazionale, la Stasi era all'avanguardia sia nello spionaggio che nel controspionaggio ed Erik Mielke e Markus Wolf sono stati gli uomini che hanno reso il ministero tedesco una macchina perfetta, un "Grande Fratello" paranoico capace di controllare la vita dei propri cittadini e condizionare la politica internazionale fino al crollo del muro di Berlino, che segna anche la fine della Stasi.

  • S01E70 Alba de Céspedes, la voce di Clorinda

    • February 1, 2018
    • Rai 3

    Alba De Cespedes dagli anni '30 ha parlato alle donne attraverso i personaggi dei suoi libri: donne libere e indipendenti, che incarnavano le aspirazioni delle nuove italiane. Discendente di Carlos Manuel de Cespedes, considerato dai cubani "il padre della patria" per essere stato l'iniziatore della prima rivolta contro gli spagnoli, Alba è una donna colta, internazionale, capace di uno sguardo indipendente sull'Italia e sulle questioni femminili. Il primo libro di Alba viene censurato dal regime fascista e, dopo l'8 settembre, con il nome di Clorinda, la sua voce incita da Radio Bari alla Resistenza. Nel dopoguerra Alba fonda e dirige la rivista letteraria "Il Mercurio". La sua firma è ormai garanzia di successo. I romanzi "Dalla parte di lei" e "Quaderno proibito", sono campioni di vendite. Negli anni '60 Alba si trasferisce a Parigi, dove, nel '68, vive dall'interno il movimento studentesco del maggio francese.

  • S01E71 Il caso Montesi, uno scandalo politico

    • February 2, 2018
    • Rai 3

    E' stato uno dei casi di cronaca più celebri e discussi del secondo dopo guerra: il caso Montesi. Un giallo che ha segnato la storia del costume italiano e in cui, per la prima volta, cronaca nera e politica entrano in contatto in modo pericoloso. Nel 1953 una ragazza viene trovata morta sul litorale di Torvaianica vicino a Roma. All'inizio si pensa ad una morte accidentale, ma grazie alla stampa emergono nuove inquietanti verità: la ragazza forse è morta durante un festino a base di droga e poi portata sulla spiaggia. un mistero che conquista le prime pagine dei giornali e che sconvolge - in particolare modo - la vita di un politico, Attilio Piccioni (esponente di punta della Dc), in quanto suo figlio Piero sarebbe coinvolto nel caso. Il processo scagionerà tutti, ma il mistero resterà irrisolto. Chi ha ucciso Wilma Montesi?

  • S01E72 Wilson e la pace di Versailles

    • February 6, 2018
    • Rai 3

    Molte sono le speranze che accompagnano l'inizio della conferenza di pace di Versailles, con cui si cerca di dare un futuro di pace all'Europa dopo la carneficina della Prima Guerra Mondiale. Fu il presidente americano Woodrow Wilson a portare all'attenzione dei grandi capi di stato i famosi 14 punti,e fu lui a proporre la creazione di una Società delle Nazioni che dovrà risolvere pacificamente le controversie fra gli Stati. Un tentativo che vent'anni dopo, con l'inizio della Seconda Guerra Mondiale, si mostrerà fallimentare ma a cui è doveroso tornare a riflettere.

  • S01E73 Edda Ciano, la figlia del Duce

    • February 7, 2018
    • Rai 3

    I fascisti la chiamavano eccellenza, "l'eminenza grigia" del regime, ma Edda Ciano Mussolini, è prima di tutto la figlia del Duce, senza marchi ufficiali che non siano quelli dell'uniforme da crocerossina. Edda nasce a Forlì il 1° settembre 1910 ed è registrata all'anagrafe con l'indicazione di "N.N." al posto del nome materno. Edda non è una bimba qualunque, ma la figlia di Benito Mussolini, definita dalle cronache dell'epoca un "maschiaccio ribelle". Edda è una fascista convinta, una madre severa e la moglie del ministro degli Esteri: Galeazzo Ciano, il delfino di suo padre. A Galeazzo è legata da una sorta di sodalizio per la vita, che la indurrà a difenderlo contro tutti fino alla fine. Il 25 luglio 1943, Ciano insieme ad altri gerarchi, aderisce all'ordine del Giorno Grandi, che approvato dal Gran Consiglio del Fascismo, vede la fine di Mussolini, un'azione che gli costerà l'accusa di alto tradimento e che segnerà l'inizio del dramma personale di Edda.

  • S01E74 Churchill e il suo re

    • February 8, 2018
    • Rai 3

    Dalla nascita, nel 1874, fino al 1965, quando muore colpito da un ictus. Padre parlamentare conservatore, madre americana e figlia del proprietario del New York Times, il giovane Churchill entra in Parlamento nel 1900, dando vita a una carriera politica che passa attraverso due guerre e innumerevoli colpi di scena. Trionfatore della seconda guerra mondiale, protagonista della Guerra Fredda, nel 1953, per volere della regina Elisabetta, viene insignito dell'Ordine della Giarrettiera e riceve inoltre il Premio Nobel per la Letteratura. Ma il suo cuore comincia ad accusare i primi colpi. Nel 1955, minato nel fisico, Churchill si dimette. La regina gli offre il titolo di Duca, ma Churchill preferisce rimanere alla Camera dei Comuni, dove resta come parlamentare fino al 1964. Alla sua morte, un anno dopo, la regina gli concede l'onore dei funerali di Stato, che non veniva concesso a un commoner da oltre un secolo.

  • S01E75 Il dramma giuliano-dalmata: dalle foibe all'esodo

    • February 9, 2018
    • Rai 3

    La tragedia delle foibe e il dramma delle decine di migliaia di esuli costretti a lasciare l'Istria e la Dalmazia alla fine della seconda guerra mondiale. Orrore, paura, scontri ideologici e delicati equilibri geopolitici sono alla base di un terribile evento che coinvolge un popolo di oltre duecentomila italiani costretti a lasciare la propria terra e ad incamminarsi lungo un doloroso viaggio. Un capitolo tragico della nostra storia, riemerso dall'oblio solo a partire dagli anni '90 e tuttora oggetto di studi e ricerche con particolare attenzione alle fonti jugoslave che consentono di offrire un quadro più chiaro del dramma dell'esodo Giuliano-Dalmata.

  • S01E76 Il Piave mormorava

    • February 12, 2018
    • Rai 3

    Una canzone rimasta nell'immaginario degli italiani, "Il Piave mormorava": una canzone che rievoca l'epopea di Caporetto e delle battaglie del Piave. Le strofe patriottiche, su una musica a tempo di marcia, raccontano la guerra difensiva che gli italiani sono decisi a vincere per riscattare l'onore dell'Italia.

  • S01E77 Diderot, Raynal e la tratta degli schiavi

    • February 13, 2018
    • Rai 3

    La tratta degli schiavi è una pratica ignobile che arricchisce l'Europa per secoli. Dopo la scoperta dell'America, il commercio degli schiavi ha un incremento vertiginoso e il golfo di Guinea, da dove salpa la maggior parte delle navi, viene ribattezzato il "golfo degli schiavi". Uomini, donne e bambini vengono catturati nell'entroterra africano dai negrieri. Ma sul finire del XVIII secolo, le coscienze europee cominciano a ribellarsi. Gli illuministi francesi denunciano l'abominio che si nasconde dietro la tratta degli schiavi. "La storia delle due Indie", l'opera con cui Raynal e Diderot descrivono la realtà dello schiavismo, facendo compiere al mondo occidentale il primo passo che porterà all'abolizione della vergognosa tratta.

  • S01E78 Nenni e Mussolini

    • February 14, 2018
    • Rai 3

    23 marzo 1919, Piazza San Sepolcro, Milano. Nel salone del circolo dell’Alleanza Industriale e Commerciale, Benito Mussolini, direttore del giornale “Il Popolo d’Italia”, riunisce i suoi seguaci. Mussoliniani, futuristi, sindacalisti rivoluzionari, arditi - cento o duecento persone al massimo - si ritrovano insieme, dando vita ai Fasci Italiani di combattimento.

  • S01E79 Sadat, il Rais del nuovo Egitto

    • February 15, 2018
    • Rai 3

    Anwar al Sadat viene eletto presidente dell'Egitto nel 1970. Dopo la nomina imprime un forte cambiamento alla politica del suo amico e predecessore. Si avvicina alla religione islamica e contemporaneamente apre all'economia di mercato. In politica estera si distacca dall'Unione sovietica, tradizionale alleato, e si avvicina agli Stati Uniti. La vera svolta di Sadat è quella sullo scacchiere mediorientale. Dopo la Guerra del Kippur contro Israele, che consente all'Egitto di tornare in possesso della penisola del Sinai, Sadat avvia un processo di pace con lo stato ebraico, che porterà agli accordi di Camp David, nel 1978, e l'anno successivo alla firma di un trattato di pace tra Egitto e Israele. Il mondo tributa ai due firmatari, Sadat e Begin, l'onore del Premio Nobel per la pace, ma il mondo arabo è tutto contro il rais egiziano, considerato un traditore. Nel 1981 un fondamentalista islamico uccide Sadat proprio nel giorno in cui si festeggiano i successi della Guerra del Kippur.

  • S01E80 Giacomo Lercaro, il cardinale destituito

    • February 16, 2018
    • Rai 3

    E' 12 febbraio 1968: Il cardinale Giacomo Lercaro, arcivescovo di Bologna, si dimette per motivi di salute, dalla cattedra di San Petronio. In un'Italia, sconvolta dal terremoto del Belice, alle prese con il primo governo organico di centrosinistra e con le prime avvisaglie della contestazione giovanile, le dimissioni di Lercaro sembrano una notizia minore. In realtà è stato papa Paolo VI a chiedere al cardinale di rinunciare al suo incarico. Dietro le dimissioni si nasconde uno scontro interno alla curia romana, e una frattura su uno dei più sanguinosi confitti del '900: la guerra in Vietnam.

  • S01E81 Masaniello e la rivolta di Napoli

    • February 19, 2018
    • Rai 3

    Si chiamava Tommaso Aniello D'Amalfi, ma è passato alla storia come Masaniello, reso famoso nel 1647 dalla rivolta del popolo di Napoli contro il sistema fiscale introdotto dalla monarchia spagnola. Un sistema di tasse iniquo, che vessava su gran parte del popolo il peso di guerre sempre più lunghe e costose. Nei dieci giorni di luglio che vedono la città di Napoli messa a ferro e a fuoco dai rivoltosi e dal 'popolo civile', il giovane e scaltro pescivendolo Masaniello assurge a ruolo di capo militare per il coordinamento delle azioni in città. Ma presto il capopopolo entra in conflitto con la corrente borghese e moderata della rivolta, capeggiata dal giurista Giulio Genoino. Masaniello cade vittima di un attentato il 16 luglio 1647. Anche a causa della tragica fine il mito di Masaniello, pescatore e Re di Napoli, si diffonde subito in Europa e anche nei secoli successivi incarna l'archetipo delle rivolte popolari.

  • S01E82 La legge Merlin

    • February 20, 2018
    • Rai 3

    Il nome di Lina Merlin è legato al suo disegno di legge sulle case chiuse, presentato nel 1948 e trasformato in legge solo il 20 febbraio 1958, dopo una battaglia politica durata dieci anni. La Merlin non vuole solo chiudere le case di tolleranza, vuole che lo Stato smetta di sfruttare le prostitute percependo una tassa sul loro lavoro; vuole che queste donne, che di fatto vivono come recluse, escano dallo stato di schiavitù in cui sono costrette; vuole che riacquistino i diritti civili e la piena cittadinanza. I politici parlano delle prostitute con le categorie ottocentesche di Cesare Lombroso. Queste donne sono considerate antropologicamente delle deviate, delle minorate, scarti dell'umanità. Ci si preoccupa delle malattie che possono veicolare, ma non delle loro condizioni di vita. Contro tutto questo si batte con tenacia e alla fine con il trionfo, la Merlin.

  • S01E83 Il bombardamento di Londra

    • February 21, 2018
    • Rai 3

    I drammatici giorni del bombardamento di Londra da parte dell'aeronautica tedesca. Dopo la caduta della Francia, nell'estate del 1940, il III Reich si prepara a sferrare l'attacco per mare e nei cieli alla Gran Bretagna. Ha inizio la cosiddetta battaglia d'Inghilterra che culmina negli attacchi aerei della Luftwaffe contro Londra e altre città inglesi. La capitale del Regno Unito è di giorno e di notte sotto i bombardamenti che provocano decine di migliaia di vittime tra la popolazione civile e danni ingentissimi alla città. Ma l'Inghilterra, guidata dal primo ministro Winston Churchill, non si piega, resiste, e infligge alla macchina da guerra di Hitler, soprattutto grazie ai piloti della Raf, la prima pesante sconfitta.

  • S01E84 Margaret Thatcher, la Lady di ferro

    • February 22, 2018
    • Rai 3

    Margaret Ilda Roberts, meglio nota col cognome del marito, Thatcher, nasce nel 1925 a Grantham, una cittadina dell'Est dell'Inghilterra da una modesta famiglia della provincia. Studia ad Oxford, si appassiona alla politica e al partito conservatore, in cui comincia a far carriera quando ha solo 25 anni. A 44 diventa ministro, cinque anni dopo viene eletta leader del partito conservatore. Diventerà la "Lady di ferro". Le idee e il carattere deciso che le valgono l'appellativo segnano un'ascesa quasi irrefrenabile che porterà Margaret Thatcher a Downing Street, la prima donna nella storia inglese a diventare primo ministro. Ma, nel 1990, al suo terzo mandato, il suo partito si spacca. Dopo undici anni al timone della Gran Bretagna, la Lady di ferro rassegna le dimissioni.

  • S01E85 Lo stratagemma del cavallo di Troia

    • February 26, 2018
    • Rai 3

    Il cavallo di Troia: probabilmente lo stratagemma più celebre della storia. Dopo dieci anni di guerra Ulisse, secondo il racconto dell'Odissea, riesce con l'inganno ad entrare dentro le mura della città. I greci fingono di desistere dall'assedio facendo partire le loro navi, ma lasciano sulla spiaggia, davanti le mura della città, un immenso cavallo di legno che al suo interno contiene però proprio Ulisse con i suoi soldati migliori. Un inganno, quello del cavallo, ma non l'unico perché Ulisse ne era maestro: scaltro, ingegnoso, estremamente furbo, mente a compagni, re e persino agli dei. Inganni, astuzie e stratagemmi che gli permetteranno di scampare alla morte durante il suo lungo viaggio di ritorno verso Itaca. L'inganno del cavallo lo racconta l'Odissea e stranamente non l'Iliade che pure racconta la storia di Troia. Ma chi l'ha scritta l'Odissea? Di sicuro non Omero.

  • S01E86 Saddam Hussein

    • February 27, 2018
    • Rai 3

    L'esecuzione per impiccagione chiude la vicenda politica e personale dell'uomo che per 24 anni, dal 1979 al 2003, ha dominato l'Iraq con una sanguinosa dittatura. Leader del partito Baath, Saddam Hussein governa con piglio progressista e socialista, guidando la modernizzazione e la secolarizzazione dell'Iraq. Tra le azioni di governo di Saddam Hussein l'abolizione, quasi immediata, della Sharia, la legge islamica, e l'adozione di un sistema legislativo di tipo occidentale. Per contro già dai primi anni il raìs impone un ferreo controllo sul paese fondato sul terrore e la violenza, sui massacri di sciiti e curdi, sul dominio assoluto dei sunniti, la minoranza che ha imposto il proprio potere. Il mondo scopre Saddam nell'estate del 1990 quando le sue truppe invadono il Kuwait, ma la sua fine inizia nel marzo 2003, quando l'alleanza anglo-statunitense attacca l'Iraq accusando il regime di Saddam Hussein di avere legami con Al Qaeda e di detenere armi nucleari, chimiche e biologiche.

  • S01E87 L'America del jazz: da New Orleans al mondo

    • February 28, 2018
    • Rai 3

    La musica jazz fa la sua apparizione agli inizi del '900 a New Orleans, città crocevia di merci, di etnie, di musiche e culture diverse. Quelli della nascita del jazz sono gli anni in cui gli Stati Uniti entrano in un'era di prosperità senza precedenti, ma la sua "epoca eroica" si conclude bruscamente alla fine del 1929 con la grande crisi economica che riduce sul lastrico moltissimi musicisti. A partire dal 1943, però, l'esercito americano avvia una enorme produzione discografica per i reparti al fronte. Si tratta dei V disc, i dischi della vittoria su cui viene inciso il migliore jazz dell'epoca. Spediti in Europa e nel Pacifico, insieme ad apparecchi per ascoltarli, i V disc hanno lo scopo di tenere alto il morale e fare sentire i soldati più vicini al loro paese, agli affetti che hanno lasciato e naturalmente per propagandare in modo indiretto l'«american way of life».

  • S01E88 1968: la battaglia di Valle Giulia

    • March 1, 2018
    • Rai 3

    In Italia le prime occupazioni universitarie iniziano nel 1966, quando gli studenti vogliono partecipare alla gestione degli atenei. Nel 1967 il movimento cresce, manifesta apertamente contro la società dei consumi e contro la guerra del Vietnam. In autunno, le grandi occupazioni di Trento, Milano e Torino aprono la strada al '68. Il 1° marzo dello stesso anno, a Roma, a Valle Giulia, avviene uno scontro senza precedenti nella storia della Repubblica italiana, il primo scontro tra manifestanti e polizia. Il bilancio di quella mattinata di scontri durata diverse ore è di un centinaio di feriti, 228 fermi e si conclude con dieci arresti. La società e la politica sono impreparate a capire. Anche gli intellettuali si dividono su quanto accaduto. Ma per i giovani italiani del '68, la battaglia di Valle Giulia diventa immediatamente un simbolo della contestazione studentesca.

  • S01E89 D'Annunzio, l'esteta della politica

    • March 2, 2018
    • Rai 3

    Protagonista indiscusso della scena letteraria italiana a cavallo tra Otto e Novecento, Gabriele D'Annunzio entra per la prima volta in parlamento nel 1897, eletto alla Camera dei Deputati. E' la prima vera esperienza concreta di un percorso politico che lo porterà all'occupazione di Fiume. D'Annunzio diventa il Comandante, dando vita ad un'esperienza che sarà fondamentale per molti giovani dell'epoca e di cui restano oggi documenti importanti come "La Carta del Carnaro".

  • S01E90 Sivio Pellico: le mie prigioni

    • March 5, 2018
    • Rai 3

    Scrittore, patriota, martire del Risorgimento: chi è veramente Silvio Pellico? L'autore del celebre "Le Mie Prigioni", che racconta la sua esperienza nel carcere austriaco dello Spielberg, è una figura complessa del nostro Risorgimento. In primo piano, le tappe salienti della vita di Pellico: dall'infanzia solitaria in Piemonte, fino agli anni milanesi, col teatro, la politica, la carboneria e l'arresto che segna per sempre la sua vita. In carcere Pellico, laico e liberale, si converte al cattolicesimo, fino a diventare, negli anni, un terziario dell'ordine francescano, dimenticando - in qualche modo - quegli ideali che anni prima lo portarono a fondare il periodico Conciliatore, voce importante del patriottismo risorgimentale. La puntata è stata realizzata con la collaborazione dell'Associazione Nazionale Case della Memorie.

  • S01E91 Gino Bartali, il Giusto nazionale

    • March 6, 2018
    • Rai 3

    Tra il 1934 e il 1954, Gino Bartali è per tutti l'asso del ciclismo italiano. Durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale Bartali compie un altro tipo di impresa: salva 800 ebrei dalle deportazioni nazifasciste.

  • S01E92 Cinecittà, la Hollywood sul Tevere

    • March 7, 2018
    • Rai 3

    Alla fine degli anni Venti, il settore cinematografico è investito dalla crisi economica, ma una serie di investimenti privati e statali prima e l'avvento del sonoro poi, rappresentano il possibile rilancio della produzione nazionale. Gli anni Trenta vedono così, in Italia, la riorganizzazione dei vecchi stabilimenti di produzione, la costruzione di nuovi dotati di apparecchiature all'avanguardia e l'ammodernamento delle sale cinematografiche per le proiezioni. Nel 1937, ai margini della città di Roma, viene inaugurata la Città del Cinema, Cinecittà. Gli stabilimenti su via Tuscolana diventano ben presto il fiore all'occhiello del Regime. Nella stessa area sorgono anche le nuove sedi dell'Istituto Nazionale Luce e del Centro Sperimentale di Cinematografia. Dal settembre 1943, gli stabilimenti di Cinecittà vengono occupati dai Nazisti e trasformati in un campo di concentramento per prigionieri Alleati.

  • S01E93 Carla Lonzi e il femminismo

    • March 8, 2018
    • Rai 3

    Il femminismo degli Settanta e Ottanta, attraverso la figura di Carla Lonzi. Critica d'arte e poetessa tra le più influenti della sua generazione, Carla Lonzi sul finire degli anni Sessanta decide di abbandonare la sua attività professionale per dedicarsi anima e corpo all'impegno politico nei movimenti femministi. Scrive su il Manifesto di "Rivolta femminile", partecipa con posizioni mai schematiche al dibattito sull'aborto e sulla libertà sessuale. Scrive libri che dividono e fanno discutere, accompagnando la crescita dei movimenti femministi fino alla sua scomparsa, il 2 agosto 1982.

  • S01E94 Anita Garibaldi, eroina del Risorgimento

    • March 9, 2018
    • Rai 3

    Anita Garibaldi: la moglie dell'eroe dei due mondi, ma anche un'eroina del Risorgimento, una patriota che combatte prima in Brasile per l'indipendenza della sua terra, lo stato di Santa Caterina, poi in Italia, a Roma, dove Garibaldi difende la Repubblica Romana dai francesi che vogliono riportare Pio IX sul trono di Pietro. Ma la Repubblica cade, Garibaldi con Anita e i suoi volontari lasciano la città per raggiungere Venezia che ancora resiste agli austriaci. Durante la fuga Anita muore. Nasce il suo mito. Ma perché si crea questo mito e in cosa consiste?

  • S01E95 1527: il sacco di Roma

    • March 12, 2018
    • Rai 3

    Il 23 ottobre del 1520 Carlo V d'Asburgo viene incoronato imperatore. I suoi domini attraversano l'Europa da est a ovest, con la sola interruzione delle regioni del nord Italia. Inizia così la discesa delle truppe di Carlo V lungo la penisola. Un esercito che conta trentamila uomini e il cui fulcro è costituito da mercenari tedeschi, i lanzichenecchi.

  • S01E96 Edoardo e Wallis, un amore proibito

    • March 13, 2018
    • Rai 3

    La storia d'amore tra il principe di Galles Edoardo VIII e l'ereditiera americana Wallis Simpson. Edoardo, figlio di Giorgio V, è nato nel 1894 e fin dall'infanzia è stato educato per diventare re. E' bello, atletico, elegante, e a 18 anni è già un principe di fiaba. Nel 1931 incontra la donna della sua vita. Wallis Simpson, una giovane americana che proviene da una famiglia borghese di Baltimora ed è sposata con l'industriale inglese Ernst Simpson. Alla morte del padre Giorgio V, Edoardo annuncia che salirà al trono accompagnato proprio da Wallis Simpson, che è ancora sposata. Si apre così una crisi politica e istituzionale senza precedenti, conclusa con l'abdicazione di Edoardo a favore del fratello minore Alberto duca di York, che diventa re Giorgio VI. Dopo l'abdicazione, Edoardo diventa duca di Windsor e il 3 giugno 1937 sposa Wallis Simpson nel Castello di Candé a Monts, in Francia con una cerimonia privata che viene disertata dall'intera famiglia reale.

  • S01E97 Paolo VI

    • March 14, 2018
    • Rai 3

    Paolo VI: il pontefice che guidò la Chiesa dal 1963 fino alla morte, nel 1978. Un uomo che attraversò anni segnati da tensioni sociali, liberalizzazione dei costumi, laicizzazione della società, grandi crisi internazionali.

  • S01E98 La casa negli anni del boom

    • March 15, 2018
    • Rai 3

    Gli anni del boom, tra il 1958 e il 1963, attraverso le trasformazioni avvenute nel modo di arredare e vivere la casa.

  • S01E99 Aldo Moro: la trattativa

    • March 16, 2018
    • Rai 3

    È 16 marzo 1978. A Roma, in via Mario Fani, nella zona nord della Capitale, un commando delle Brigate Rosse sequestra il presidente della Democrazia Cristiana, Aldo Moro e uccide gli uomini della sua scorta. Due giorni dopo i terroristi diffondono il loro primo comunicato, con una foto Polaroid del rapito. Ma il giorno cruciale è il 29 marzo: in pieno centro di Roma le Br fanno ritrovare tre scritti di Moro, tra i quali una lettera di cinque pagine al ministro dell'Interno, Francesco Cossiga. È il primo atto di una trattativa che ha proprio in Moro, più volte ministro e Presidente del Consiglio, il primo negoziatore.

  • S01E100 Le cinque giornate di Milano

    • March 19, 2018
    • Rai 3

    Il 1848 è un anno cruciale della storia europea, il continente è attraversato da moti rivoluzionari in cui le aspirazioni democratiche e repubblicane della borghesia in ascesa si mescolano con le rivendicazioni nazionaliste e indipendentiste di tanti popoli ancora sottomessi ai grandi imperi. Milano, capitale del Lombardo-Veneto, da più di un secolo sotto la dominazione austriaca, insorge e per cinque giorni impegna le truppe del maresciallo Radetzky in una furiosa battaglia urbana. Alla fine il popolo milanese riesce a cacciare gli austriaci. La guida politica dell'insurrezione è divisa tra i democratici, capeggiati da Carlo Cattaneo, e i moderati, guidati dal podestà Gabrio Casati. Il primo vuole salvaguardare il carattere popolare della rivolta, mentre i moderati di Casati chiedono l'intervento dei Savoia. Carlo Alberto decide di intervenire, e muove le sue truppe piemontesi contro l'Austria, dando inizio alla Prima guerra d'indipendenza.

  • S01E101 Dichiarazione Balfour: le origini di Israele

    • March 20, 2018
    • Rai 3

    Poche parole in una lettera possono cambiare il corso della storia? Se a scrivere queste parole è un importante politico inglese durante la prima guerra mondiale, la risposta è sì. E' Lord Balfour, ministro degli Esteri inglese, che nel novembre del 1917 scrive a Lord Rotschild, sostenitore della causa sionista, e lo rassicura sul fatto che l'Inghilterra favorirà l'insediamento di un focolare nazionale per il popolo ebraico in Palestina. La prima guerra mondiale è ancora in corso, l'impero Ottomano è alle corde e già si pensa a come riorganizzare i territori mediorientali: le parole di Balfour saranno il primo mattone su cui si fonderà il futuro stato d'Israele. Da quel momento al 1948 (anno della fondazione di Israele) passa molto tempo, un tempo duro per gli ebrei, il tempo della Shoah, ma una cosa è certa: senza quelle poche parole, il popolo di Mosè, non avrebbe avuto la sua terra promessa.

  • S01E102 Il processo a Giordano Bruno

    • March 21, 2018
    • Rai 3

    La genesi e lo sviluppo del processo che porta al rogo Giordano Bruno, a partire dall'agosto del 1591, quando - dopo oltre quindici anni vissuti da esule - il filosofo rientra in Italia su invito di un nobile veneziano, Giovanni Mocenigo, entusiasta delle sue dottrine. Mocenigo diventa allievo del filosofo di Nola, ma presto tra i due cominciano gli attriti. Il nobile è convinto che Bruno non voglia condividere con lui le sue conoscenze e che nasconda segreti. Il filosofo è infastidito, tenta di liberarsi da una situazione ormai sgradevole, ma suscita il risentimento del suo ospite, che si vendica denunciandolo all'Inquisizione. Comincia così il lungo processo, che porterà otto anni più tardi Giordano Bruno sul rogo. Il filosofo chiede scusa per gli errori commessi, ma non arretra quando gli vengono contestate le sue dottrine. Il tribunale sottopone a Bruno otto proposizioni ereticali, estratte dagli interrogatori e dai libri, affinché le abiuri formalmente.

  • S01E103 Lenin e la disfatta del socialismo in Italia

    • March 22, 2018
    • Rai 3

    Aprile 1917: Lenin parte dalla Svizzera per raggiungere la Russia. Promette la pace e l'instaurazione del socialismo. In Italia come in molti altri paesi d'Europa il suo nome è sconosciuto a molti, ma nel giro di pochi mesi diventa il beniamino di proletari, contadini, e simpatizzanti. Il mito di Lenin contagia anche il partito socialista italiano, i massimalisti conquistano la maggioranza, Turati e Treves sono messi in minoranza. Dopo la rivoluzione d'ottobre e la presa del potere da parte dei bolscevichi, il partito socialista rafforza questa sua adesione aderendo alla Terza Internazionale, l'Internazionale comunista. E alla fine di un lungo travaglio, nell'ottobre del '22, si arriverà all'espulsione dei riformisti. Poche settimane dopo il fascismo andrà al potere.

  • S01E104 La Chiesa ortodossa

    • March 29, 2018
    • Rai 3

    Nel 1054, la reciproca scomunica del patriarca Michele Cerulario, capo della Chiesa d'oriente, e di papa Leone IX, sancisce la rottura definitiva tra Costantinopoli e Roma. Da quel momento, l'Occidente e l'Oriente cristiano cominciano un percorso parallelo che dà origine a due a tradizioni teologiche differenti. In Italia, la presenza degli ortodossi risale a più di mille anni fa. Le prime comunità greco-ortodosse si costituiscono dopo la caduta di Costantinopoli in mano turca, nel 1453. La più antica è fondata a Venezia, nel 1498, quando i greci ottengono il permesso di costruire la loro chiesa e di celebrare messa col rito bizantino. Nei secoli successivi, si formano altre confraternite a Napoli, ad Ancona, a Livorno, a Trieste e, con l'unità d'Italia, diventano più stabili. Nel 2017, si stima che gli ortodossi in Italia siano arrivati a un milione e ottocento mila. Di questi, i romeni rappresentano la maggioranza.

  • S01E105 Il Santo Sepolcro

    • March 30, 2018
    • Rai 3

    Gerusalemme, 326 dopo Cristo. L'imperatore Costantino decide di erigere un santuario per proteggere il Santo Sepolcro e onorare la Risurrezione di Cristo. All'edificio viene data forma rotonda, secondo la tradizione romana per i mausolei imperiali. Nel nome del figlio di Dio, viene realizzato un edificio imponente, sovrastato da una cupola maestosa che poggia su un colonnato interno. Al centro, la Santa Grotta, una piccola cella scavata nella roccia, che contiene un letto di pietra. La tomba e il suo valore simbolico, saranno in seguito oggetto di attacchi e devastazioni. Gli arabi la distruggono quasi completamente, ma viene ricostruita dai Crociati e la struttura realizzata corrisponde oggi alla basilica del Santo Sepolcro propriamente detta. Il santuario, che comprende in origine una basilica a cinque navate e la rotonda dell'Anastasi, cioè della risurrezione, è frutto di rimaneggiamenti e nuove edificazioni.

  • S01E106 Le feste di primavera

    • April 2, 2018
    • Rai 3

    L'equinozio di primavera è il giorno che segna la fine dell'inverno e il risveglio della natura. Da sempre popoli diversi hanno celebrato questo passaggio con riti e feste popolari diversi tra loro, ma accomunati da simboli universali come l'uovo, che per tante culture rappresenta il Cosmo, la nascita e la forza della creazione. A Roma il rito più importante è quello legato alla dea della natura, Cibele, la magna mater. Con l'avvento del Cristianesimo la rinascita della natura coincide con la rinascita dell'umanità e la resurrezione del suo Salvatore, Gesù Cristo. Ma retaggi di antichi riti pagani si ritrovano nelle feste popolari del Medioevo, come nei "roghi della vecchia", che diventano i "falò di San Giuseppe", nei "calendimaggio", con le cerimonie degli "alberi fioriti" che si trasformano negli "alberi della cuccagna", e nelle "infiorate". Con l'illuminismo molti culti vengono abbandonati e la rivoluzione francese crea nuove festività.

  • S01E107 Il '68 nei paesi dell'Est

    • April 3, 2018
    • Rai 3

    Il 1968 nei paesi socialisti dell'est Europa non è solo la Primavera di Praga. Anche a Varsavia e Belgrado, come in altre città di Cecoslovacchia, Polonia e Jugoslavia gli studenti scendono in piazza e danno vita a vivaci contestazioni, come i loro coetanei delle democrazie occidentali. Gli studenti protestano per migliorare le loro condizioni, ma anche per cambiare la società. Chiedono più libertà di espressione e più democrazia. Ma mai le loro rivendicazioni assumono toni anticomunisti o si trasformano in tentativi eversivi. Sventolano bandiere rosse e agitano i ritratti di Marx, Lenin e Che Guevara, ma chiedono più giustizia sociale, in paesi dove lo strapotere degli apparati burocratici ha prodotto diseguaglianze. Le loro battaglie vengono represse più o meno brutalmente e si chiudono tutte nell'arco di pochi mesi.

  • S01E108 Martin Luther King

    • April 4, 2018
    • Rai 3

    Tra la fine degli anni '50 e l'inizio degli anni '60, Martin Luther King diventa il capo del Congresso dei leader cristiani degli Stati del Sud e leader indiscusso del movimento per i diritti civili. Un impegno che lo porta ad appoggiare pubblicamente il partito democratico e - il 2 luglio 1964 - a vedere la firma del presidente Johnson sul Civil Right Act: la segregazione nelle scuole, sul posto di lavoro e nelle strutture pubbliche viene dichiarata illegale. E il 10 dicembre 1964, a Oslo, Martin Luther King riceve il Premio Nobel. Quattro anni dopo, il 4 aprile 1968. il reverendo esce sul balcone del Lorraine Hotel di Memphis dove alloggia e un proiettile sparato da un fucile di precisione lo colpisce alla testa. Il delitto di Martin Luther King suscita l'indignazione di tutte le coscienze civili del mondo. Particolarmente toccanti le parole di Bob Kennedy, che annuncia la morte di King davanti a una folla sgomenta.

  • S01E109 Iran 1979: la crisi degli ostaggi

    • April 5, 2018
    • Rai 3

    Nel 1979, In Iran, l'ayatollah Komeini prende il potere dopo una rivoluzione che toglie dalla scena politica iraniana lo scià Reza Palhavi. Ma gli iraniani temono ingerenze degli Stati Uniti per riportarlo al potere. Per questo un gruppo di studenti rivoluzionari compie un gesto mai visto prima: invade l'ambasciata americana e prende in ostaggio oltre 50 persone. La notizia del sequestro rimbalza su tutti i telegiornali. Il presidente americano Carter inizia una trattativa che si protrarrà per ben 444 giorni. Gli ostaggi saranno liberati, ma questa vicenda costa a Carter la rielezione a presidente: il 4 novembre 1980, infatti, a vincere sarà Ronald Regan. Gli ostaggi lasceranno l'Iran il giorno del giuramento del nuovo presidente, il 20 gennaio 1981. Da quel momento, tra Iran e Stati Uniti scende un gelo diplomatico, che si scioglierà solo molti anni dopo.

  • S01E110 Orazio Antinori e l'esplorazione coloniale

    • April 6, 2018
    • Rai 3

    Nella seconda metà dell'Ottocento l'Europa diventa imperialista. L'apertura del Canale di Suez, il prodigioso sviluppo industriale e i progressi della tecnologia, come la navigazione a vapore, favoriscono un'espansione coloniale di proporzioni planetarie. Nascono parallelamente in molti paesi europei le Società geografiche, istituzioni scientifiche che organizzano viaggi e spedizioni conoscitive in Africa, Asia, Sud America e Oceania. Una stagione esaltante che sollecita negli europei il gusto per l'avventura, per l'ignoto e per l'esotico, come i romanzi di Verne e Salgari testimoniano. Le finalità scientifiche di questi viaggi si mescolano a quelle politiche e commerciali e quasi sempre le esplorazioni diventano sopralluoghi per meglio conoscere i territori da conquistare. Anche l'Italia ha la sua Società geografica, che incoraggia le ambizioni coloniali di una nazione giovane e desiderosa di entrare nel gioco delle grandi potenze.

  • S01E111 Don Giussani, il servo di Dio

    • April 10, 2018
    • Rai 3

    Luigi Giovanni Giussani, o più semplicemente "Don Giussani", il fondatore di Comunione e Liberazione. Nato a Desio, in Brianza, nel 1922, a 11 anni entra in seminario e a 22 viene ordinato prete nel Duomo di Milano. Nel 1954 lascia il seminario e per un decennio è professore di religione al liceo "Berchet" di Milano. Don Giussani si rende conto che per quei ragazzi, il cristianesimo è poco più di una tradizione di famiglia. Fonda quindi i primi gruppi di "Gioventù studentesca" all'interno dell'"Azione Cattolica". Ma la diocesi non lo vede di buon occhio e nel 1965 viene sostituito alla guida del movimento. Negli anni seguenti dà vita ai primi gruppi di "Comunione e Liberazione", che nei primi anni '70 si separa definitivamente dall'"Azione Cattolica". Nel 1982 papa Giovanni Paolo II riconosce ufficialmente la Fraternità di "Comunione e Liberazione", di cui don Giussani è presidente.

  • S01E112 Operai dal '68 all'autunno caldo

    • April 11, 2018
    • Rai 3

    All'inizio degli anni '60, dopo un decennio di immobilismo, riprendono le lotte operaie. Modifiche dei ritmi produttivi divenuti insostenibili, riduzione dell'orario, miglioramenti delle condizioni di lavoro nelle fabbriche, considerate alla stregua di lager, sono le richieste che avanzano gli operai. Le rivendicazioni vengono portate avanti da una nuova generazione di lavoratori: giovani, in gran parte immigrati dal sud, insofferenti delle stesse rappresentanze sindacali, responsabili di non tutelare al meglio gli operai. Rabbia e malcontento dei lavoratori sfociano in proteste sempre più dure che nel biennio 1968-69 trovano un punto cruciale di svolta. Fino ad arrivare al cosiddetto autunno caldo, quando le richieste dei lavoratori, dopo una lunga e tesissima vertenza, verranno soddisfatte.

  • S01E113 L'attentato a Togliatti

    • April 12, 2018
    • Rai 3

    Un giovane studente di giurisprudenza, Antonio Pallante, tende un agguato fuori dalla camera dei deputati a Palmiro Togliatti. I colpi sparati dalla pistola di Pallante feriscono gravemente il leader comunista che viene immediatamente trasportato in ospedale. La notizia dell'agguato rimbalza in tutto il Paese, suscitando un'immediata ondata di sdegno e timore per le conseguenze che possono verificarsi nel già teso clima politico. Nel giro di poche ore i lavoratori danno il via a uno sciopero generale di protesta, e si teme l'inizio di una guerra civile di cui è difficile prevedere gli sbocchi. È grazie all'impegno di gran parte dei dirigenti politici comunisti e di quelli sindacali che le proteste non sfociano in un'insurrezione generale e, dopo alcuni momenti di grave tensione, le agitazioni rientrano. Il ritorno alla normalità non sarà tuttavia immediato, anzi, il ricordo dell'attentato a Togliatti e delle giornate del luglio '48 resterà per molto tempo nella mente degli italiani.

  • S01E114 Le elezioni del '48

    • April 13, 2018
    • Rai 3

    Paolo Mieli, insieme al prof. Agostino Giovagnoli, ci racconta le elezioni del '48.

  • S01E115 Roberto Ruffilli, ucciso dalle BR

    • April 16, 2018
    • Rai 3

    II 16 aprile 1988, a Forlì, le Brigate Rosse uccidono Roberto Ruffilli, professore universitario ed esperto di storia politica. Roberto Ruffilli è un uomo discreto. Vive e lavora in Emilia Romagna, è amico di Romano Prodi ed è democristiano. Negli anni '80, Ciriaco De Mita vuole che sia lui ad occuparsi di strutturare proposte per una riforma costituzionale, che il segretario vuole imporre nell'agenda politica. Nasce così la commissione parlamentare Bozzi, in cui Ruffilli è protagonista. Nel 1985 il lavoro della commissione finisce, ma non si trova un accordo politico per attuare le proposte. Ruffilli, che dal 1983 è senatore, viene rieletto anche durante le elezioni del 1987. Continua a lavorare ad ipotesi di riforme, fino al 1988, quando un commando delle BR lo uccide con tre colpi di pistola in casa sua.

  • S01E116 Luigi XIV, il Re Sole

    • April 17, 2018
    • Rai 3

    Un motto che è un programma di governo, passato alla storia: "L'État c'est moi", "Lo Stato sono io". A firmarlo - indicando così i chiari intenti assolutistici e di accentramento statale che erode il potere nobiliare - è il re di Francia Luigi XIV. Per tutti il Re sole. Un personaggio che trasforma il suo regno in una delle maggiori potenze europee del XVII secolo. Re dal 1643, a soli cinque anni, Luigi rimane sotto la tutela della madre e del cardinale Mazzarino sino alla morte di quest'ultimo (1661), quando annuncia alla corte che nulla si sarebbe più fatto senza il suo ordine. La lunga, faticosa e costosa costruzione della Reggia di Versailles (dal 1622 al 1690), coincide con questo piano politico. La sua grande opera pubblica non serve solo a mostrare all'Europa intera la sua maestosità, ma è un modo per ridurre l'antica feudalità a "nobiltà di corte", obbligandola a fare da brillante comparsa a Versailles, mentre nelle province il potere passa nelle mani dell'intendente regio.

  • S01E117 La radio dell'Italia liberata

    • April 18, 2018
    • Rai 3

    Estate 1943. Da quando l'esercito alleato sbarca coi primi mezzi in Sicilia, il comando americano per la guerra psicologica comincia a lavorare per diffondere tra gli italiani la convinzione che gli Alleati sono "i buoni", i liberatori. Lo faranno attraverso i giornali e, soprattutto, la radio, utilizzando quel che resta delle apparecchiature dell'EIAR in gran parte distrutte dai tedeschi durante la ritirata. La prima stazione che comincia a trasmettere nell'Italia liberata è Radio Palermo, con diffusione regionale. Seguita, dopo l'8 settembre, da Radio Bari che raggiunge il nord Italia e l'altra sponda dell'Adriatico. Vi convergono intellettuali e scrittori di idee antifasciste fuggiti da Roma, che insieme alla musica e all'intrattenimento, inviano in tutta Italia, notizie dal fronte, messaggi ai partigiani e inviti al sabotaggio del nemico. In pochi mesi, a seguito dell'avanzata alleata iniziano le trasmissioni Radio Napoli, Radio Roma, Radio Firenze.

  • S01E118 Papa Benedetto XVI

    • April 19, 2018
    • Rai 3

    Il papato di Joseph Ratzinger, riletto a partire dal gesto delle sue dimissioni, a lungo meditate e annunciate dopo l'inizio dell'anno della fede, l'11 febbraio 2013. Un evento accaduto solo sei volte in duemila anni di storia della Chiesa. L'ultima, seicento anni prima, ai tempi di Celestino V, il papa del "gran rifiuto". Perché questa scelta? Il pontificato di Benedetto XVI inizia otto anni prima nel 2005, quando viene eletto 264° successore di Pietro, sul soglio pontificio. Perché proprio lui? Quale Chiesa si trova a guidare? Molti si aspettano un papa "crociato" contro il relativismo. Ma Benedetto sceglie un'altra strada, che lo porta, tra l'altro, a riannodare il dialogo con le altre religioni. Deve anche affrontare una Via Crucis dolorosa, quella degli scandali finanziari e del caso dei preti pedofili. Da qui, forse, anche la decisione di "rompere" un tabù di secoli con un gesto forte: le dimissioni.

  • S01E119 Red Scare, la paura rossa

    • April 20, 2018
    • Rai 3

    La capillare campagna contro i sovversivi che le autorità americane scatenarono nel biennio 1919-1920, in risposta all'eco della rivoluzione bolscevica in Russia.

  • S01E120 Il Mezzogiorno e lo stato unitario

    • April 23, 2018
    • Rai 3

    Il 7 settembre 1860, accolto da una folla festante, Giuseppe Garibaldi entra a Napoli. Qualche giorno prima Francesco II, re delle Due Sicilie, ha lasciato la città. Finisce così, dopo 126 anni di dominio, il regno dei Borbone in Italia. Come è stato possibile che in meno di quattro mesi mille volontari abbiano avuto la meglio sul più potente stato preunitario? Crisi economica, incapacità dei vertici militari ed errori in politica estera non bastano a spiegare il collasso del Regno di Francesco II. Il Mezzogiorno si arrende quasi senza combattere a Garibaldi e a Vittorio Emanuele II. Eppure la ribellione contro la nuova monarchia sarà aspra e violenta e solo dopo molti anni l'esercito sabaudo riuscirà a debellare il banditismo.

  • S01E121 I Mondiali del 1938

    • April 24, 2018
    • Rai 3

    Il 4 giugno 1938 si apre in Francia la terza edizione dei campionati del mondo di calcio. Ma gli eventi che stanno sconvolgendo l'Europa condizionano la manifestazione. Non partecipano la Spagna, in piena guerra civile, e l'Austria annessa alla Germania dopo l'Anschluss del marzo 1938. Anche Argentina e Uruguay hanno rinunciato alla trasferta in Europa. Così come l'Inghilterra che declina l'invito a sostituire l'Austria. A contendersi la coppa Rimet sono 15 squadre, tra cui l'Italia detentrice del titolo mondiale vinto nel 1934 e dell'oro olimpico conquistato nei giochi di Berlino del 1936. La nazionale azzurra, guidata dal tecnico Vittorio Pozzo, è la grande favorita del torneo insieme alla squadra ungherese e alla nazionale brasiliana. Spinti dalla propaganda di regime, nell'anno che rappresenta il culmine del consenso al fascismo, gli azzurri di Pozzo vogliono confermarsi come i migliori al mondo.

  • S01E122 Gli Scout e la Resistenza

    • April 25, 2018
    • Rai 3

    Il tentativo di Mussolini di "fascistizzare" la gioventù italiana legata alle organizzazioni cattoliche: tra il 1927 e il 1928, il governo scioglie tutte le formazioni e organizzazioni non facenti capo all'Opera Nazionale Balilla, comprese le organizzazioni scoutistiche. Il papa Pio XI intuisce il pericolo che corre la Chiesa e decide di trovare un accordo con il regime. Così l'11 febbraio 1929 vengono firmati i Patti Lateranensi. Malgrado l'accordo raggiunto, Mussolini punta al controllo totale delle masse giovanili e della loro educazione. Dopo la momentanea chiusura dei circoli dell'Azione Cattolica e l'enciclica "Non abbiamo bisogno", il regime e la Santa Sede giungono ad un ulteriore compromesso nel settembre del 1931. Non tutto il mondo cattolico però è concorde nella scelta di scendere a patti con il regime. Da tempo esistono in Italia delle minoranze che si oppongono al fascismo continuando segretamente le proprie attività associative.

  • S01E123 La catastrofe di Chernobyl

    • April 26, 2018
    • Rai 3

    Chernobyl (Ucraina), 26 aprile 1986: esplode uno dei quattro reattori della centrale nucleare situata a 104 chilometri a nord della capitale Kiev e a 16 chilometri dal confine con la Bielorussia. Dopo pochi secondi dalla prima avviene una seconda esplosione, ancora più forte. La nube radioattiva si alza per oltre un chilometro sopra la centrale. A un primo ed immediato bilancio le vittime sono 31, oltre 500 i feriti: ma gli effetti del materiale radioattivo rilasciato nell'atmosfera colpiscono come un killer invisibile le aree limitrofe. La città più vicina alla centrale è Pripyat, a soli 3 chilometri. Le autorità sovietiche decidono di evacuare tutti i 50 mila abitanti. Viene mobilitato l'esercito e organizzato un convoglio di 1200 autobus. In poche ore Pripyat diventa una città fantasma. Nei giorni successivi la nube tossica sorvola gran parte dell'Europa, costringendo i governi di molti stati a prendere misure precauzionali per la salute delle popolazioni.

  • S01E124 La battaglia di Stalingrado

    • April 27, 2018
    • Rai 3

    Nella tarda estate del '42, a circa un anno dall'inizio dell'Operazione Barbarossa, la Wehrmacht nazista arriva alle porte di Stalingrado, considerata obiettivo chiave per il suo ruolo nell'apparato industriale dell'Unione sovietica. Hitler ordina ai generali di conquistare il più velocemente possibile la città che porta il nome del suo acerrimo nemico, in modo da poter puntare agli immensi giacimenti petroliferi del Caucaso e risolvere la penuria di carburante che attanaglia il suo esercito. Le speranze tedesche di una rapida avanzata si scontrano contro la strenua resistenza dell'Armata rossa che si difende strada per strada, casa per casa, fino a rompere l'assedio e ad accerchiare a sua volta i tedeschi e i suoi alleati, tra i quali c'è anche il contingente italiano. Da Stalingrado, nel febbraio del '43, inizia la travolgente avanzata dell'esercito russo che lo porterà, due anni dopo, alla conquista di Berlino e alla definitiva sconfitta del nazismo.

  • S01E125 Carlo Alberto, il sovrano riformatore

    • April 30, 2018
    • Rai 3

    E' stato chiamato il sovrano riformatore, il re tentenna, il principe di Carignano. Carlo Alberto di Savoia è una delle figure più importanti del nostro risorgimento. E' il ritratto di un giovane liberale, influenzato dalla cultura francese che dopo i moti del 1821, quando fa una concessione generosa ai rivoluzionari, torna nei ranghi della famiglia Savoia, trasformandosi in un sovrano diviso tra riformismo e conservatorismo. Negli anni '40 dell'800 però il rapporto di Carlo Alberto con Gioberti e D'Azeglio lo porta a diventare un punto di riferimento per molti patrioti che sognano un'Italia libera dall'invasore. E così, dopo aver concesso ai suoi sudditi il cosiddetto Statuto Albertino, trasformando di fatto la monarchia assoluta sabauda in una monarchia costituzionale, si lancia nella guerra contro gli austriaci, dalla quale uscirà sconfitto.

  • S01E126 Il '68 milanese

    • May 1, 2018
    • Rai 3

    Il '68 milanese comincia qualche settimana prima, il 17 novembre 1967, con l'occupazione dell'Università Cattolica. Per quanto tutto si concluda in pochi minuti con lo sgombero immediato dei giovani occupanti, l'iniziativa inaugura di fatto il '68 milanese che prosegue nei mesi successivi con altre occupazioni: dalla Statale agli storici licei milanesi Parini e Berchet. Nei primi mesi dell'anno il clima di scontro nelle scuole e nelle piazze si amplia e diventa sempre più acceso. Gli studenti non si limitano a protestare contro ritardi e carenze del sistema scolastico ma avanzano richieste di trasformazione radicale sul piano politico, sociale e culturale. Tra i momenti più significativi del '68 milanese l'occupazione della Triennale il 30 maggio e su un piano più spettacolare, la contestazione con lancio di uova sugli invitati alla serata inaugurale della Scala il 7 dicembre.

  • S01E127 1938: Hitler in Italia

    • May 2, 2018
    • Rai 3

    Settant'anni fa, all'inizio del maggio 1938, Hitler arriva in Italia con gran parte dell'establishment nazista per una visita ufficiale di una settimana. E' un passaggio fondamentale nella storia dell'alleanza tra la Germania nazista e l'Italia fascista e nel rapporto tra il Fuhrer e Mussolini. Tutto era iniziato molto tempo prima, quando con la Marcia su Roma Mussolini aveva conquistato il potere e Hitler era ancora un agitatore politico nella Germania di Weimar. Durante i sette giorni in Italia, Hitler visita anche Napoli e Firenze oltre a Roma, assistendo a parate militari, manovre navali ed esercitazioni dell'aeronautica militare. E quando torna in Germania i destini dei Paesi e dei due dittatori saranno ormai indissolubilmente legati.

  • S01E128 Il maggio francese

    • May 3, 2018
    • Rai 3

    Nella Francia del 1968 fermenti e tensioni che covano da tempo esplodono in una dura contestazione che ha nei giovani e negli studenti delle università il motore principale. Si protesta contro la riforma universitaria e le rigide regole in vigore nel campus. In breve la miccia accesa a Nanterre si propaga a Parigi dove gli studenti occupano la Sorbona. Il 3 maggio lo sgombero degli occupanti provoca i primi scontri tra studenti e forze dell'ordine. Violenti incidenti e cortei infiammano le vie e le piazze della Capitale. La Francia sembra sull'orlo dell'insurrezione fino alla presa di posizione di De Gaulle e alle contro-manifestazioni che mettono fine alla fase più dura della protesta. Ma il maggio francese è tutt'altro che sconfitto. I fermenti di partecipazione e di impegno di quei giorni di maggio segnano un passaggio epocale nella storia del Novecento.

  • S01E129 Karl Marx: il pensiero rivoluzionario

    • May 4, 2018
    • Rai 3

    Karl Marx nasce il 5 maggio del 1818 a Treviri, in una famiglia borghese di religione ebraica. La sua famiglia vanta una lunga tradizione di rabbini, ma il destino del giovane Karl sarà segnato dalla formazione illuministica del padre. Il periodo universitario, presso la facoltà di Giurisprudenza a Bonn, è caratterizzato da una vivace goliardia e dall'incontro con la donna che amerà per tutta la vita: Jenny von Westphalen. La vita professionale di Marx comincia invece a Colonia, come collaboratore della Gazzetta Renana. In seguito alla chiusura del giornale Marx è costretto a emigrare in Francia, ed è nella capitale francese che nasce il sodalizio con Friedrich Engels. Nel 1848 Marx ed Engels pubblicano il Manifesto del Partito Comunista e individuano il motore della storia nella lotta tra le classi. Intanto il movimento operaio europeo continua a crescere e nasce l'Associazione Internazionale dei lavoratori: Marx è una delle forze trainanti del gruppo.

  • S01E130 La fine dell'Impero romano

    • May 7, 2018
    • Rai 3

    Nella seconda metà del V secolo l'Impero romano d'occidente è ormai vicino al collasso. Roma è caduta due volte nelle mani dei barbari, nel 410 per mano dei goti di Alarico, e nel 455 con i vandali di Genserico. Gli ultimi imperatori sono figure deboli, fantocci in mano all'esercito o a Costantinopoli, la capitale dell'Impero romano d'oriente: ora, le sorti dell'Impero sono nelle mani dei generali, quasi tutti di origine barbara. E barbari sono anche i mercenari che compongono le fila del suo esercito. Nasce il regno romano germanico guidato da Odoacre, che lascerà presto il suo posto al regno degli Ostrogoti e al loro capo, Teodorico.

  • S01E131 La primavera di Praga: il socialismo di Dubcek

    • May 8, 2018
    • Rai 3

    Il 5 gennaio 1968 Alexander Dubcek viene eletto segretario del partito comunista cecoslovacco al posto di Antonin Novotny. Dubcek si fa carico delle istanze di rinnovamento che attraversano la società cecoslovacca già dall’inizio degli anni Sessanta. La prima mossa è l’abolizione della censura, chiesta a gran voce da studenti e intellettuali. Poi vara un ‘Programma d’azione’ che sul piano politico vuole coniugare socialismo e democrazia e su quello economico combattere gli eccessi della burocrazia. E’ la ricerca di un “socialismo dal volto umano”. Il vento della Primavera di Praga però preoccupa Mosca e gli altri paesi del blocco comunista. Nella notte tra il 20 e il 21 agosto truppe del Patto di Varsavia invadono la Cecoslovacchia. Gli abitanti della città oppongono una resistenza non violenta, nei primi mesi Dubcek e i suoi uomini rimangono al loro posto, ma restano anche i carri armati in un paese che di fatto è sotto occupazione.

  • S01E132 Delitto Moro: il giorno dopo

    • May 9, 2018
    • Rai 3

    Il giorno dopo il delitto Moro, oltre agli effetti politici immediati, a cominciare dalle dimissioni del ministro degli Interni, Francesco Cossiga, sono lo shock e la commozione a prevalere. L'Italia intera partecipa al dolore della famiglia Moro che rispettando le volontà dello statista ucciso respinge i funerali di Stato e fa celebrare le esequie in forma strettamente privata a Torrita Tiberina. Una scelta lacerante e insanabile. Tre giorni dopo, un funerale senza bara in suffragio di Aldo Moro viene celebrato nella basilica di San Giovanni in Laterano da papa Paolo VI, amico di vecchia data del leader della Democrazia Cristiana.

  • S01E133 Pearl Harbour 1941: attacco all'America

    • May 10, 2018
    • Rai 3

    Con un attacco a sorpresa, il 7 dicembre 1941 l'aviazione giapponese bombarda la flotta americana alla fonda nella base hawaiana di Pearl Harbour. Il bilancio dell'attacco è gravissimo per gli statunitensi, oltre duemila i morti, sette le corazzate perdute. Il rapporto di forze nel Pacifico è di colpo rovesciato, il Giappone si è assicurato la superiorità marittima ed aerea. Un trauma indelebile che provoca una reazione immediata: l'8 dicembre il Congresso americano dichiara guerra all'Impero nipponico. È la svolta decisiva che segnerà la storia della Seconda Guerra Mondiale.

  • S01E134 Legge 180: la rivoluzione di Basaglia

    • May 11, 2018
    • Rai 3

    Il neurologo e psichiatra veneziano Franco Basaglia nel novembre del 1961 va a dirigere il manicomio di Gorizia. Da qui parte la sua riflessione sulla malattia mentale che lo porterà in circa un ventennio a rivoluzionare la psichiatria. Basaglia, insieme a un gruppo di psichiatri, infermieri e intellettuali, vuole scardinare la legge manicomiale del 1904, un residuo storico, che concepisce l'ospedale psichiatrico come uno strumento per mantenere l'ordine pubblico e tutelare la moralità attraverso la segregazione dei soggetti "pericolosi". Gorizia diventa ben presto la fucina di un esperimento inedito che prosegue nell'ospedale psichiatrico di Trieste dal 1968.

  • S01E135 Ignazio di Loyola e i gesuiti

    • May 14, 2018
    • Rai 3

    Difensori dei poveri e servitori dei potenti. Uomini di corte e missionari. Educatori degli emarginati e precettori dei principi. Liberi pensatori ma ubbidienti fino alla morte Chi sono i gesuiti e cos'è la Compagnia di Gesù, un ordine fondato sul modello di un'armata? Fedeli al motto "perinde ac cadaver" "ubbidienti come un corpo morto", come hanno potuto conciliare una totale obbedienza alla Chiesa di Roma con l'intrepida avventura in continenti sconosciuti? Dalla vocazione di Ignazio di Loyola alla stesura degli "esercizi spirituali", dalla nascita dell'ordine alle missioni in estremo Oriente di Francesco Saverio e di Matteo Ricci, dal sistema dei collegi allo scontro con le corone europee per la formazione della classe dirigente, dalla soppressione alla rinascita, "Passato e Presente" ripercorre la storia della Compagnia di Gesù.

  • S01E136 Giovanni Giolitti: lo statista

    • May 15, 2018
    • Rai 3

    Per molti anni, agli albori del XX secolo, Giovanni Giolitti è stato l'uomo più potente d'Italia. Ha guidato numerosi governi, ha formato un compatto sistema di potere, ha portato il paese verso uno sviluppo economico mai avuto in precedenza. Ma come tutti gli uomini di potere la vicenda di Giolitti contiene una zona d'ombra: lo scandalo della banca romana in primis, ma anche l'ambiguo atteggiamento nei confronti della rapida ascesa del fascismo. Giolitti è stato uno dei pochi personaggi storici capace di dare il suo nome a un'epoca: su tutti i libri di storia il periodo che va dal 1903 al 1914 è chiamato infatti l'età Giolittiana.

  • S01E137 La Chiesa di Giovanni Paolo II

    • May 16, 2018
    • Rai 3

    E' stato uno dei pontificati che hanno rivoluzionato la Chiesa, cambiato i tradizionali rapporti tra le religioni e abbattuto i muri del comunismo. Primo papa straniero dopo più di quattrocento anni, e il primo in assoluto proveniente dall'Europa dell'est, Giovanni Paolo II ha viaggiato più di tutti i suoi predecessori messi insieme, ha saputo creare un rapporto speciale con i giovani, grazie soprattutto alle Giornate Mondiali a loro dedicate, e con gli ebrei, considerati i fratelli maggiori dei cristiani. Ma Wojtyla durante il suo pontificato ha dovuto affrontare anche alcuni clamorosi scandali. Primo fra tutti quello dei preti pedofili; e poi il caso dello Ior, la banca Vaticana, coinvolta nel crack del Banco Ambrosiano; le accuse di eccessivo dirigismo e la prelatura personale nei confronti dell'Opus Dei, che hanno messo a rischio l'unità della Chiesa. Luci e ombre di un pontificato di ventisette anni, che ha cambiato per sempre la storia della Chiesa Cattolica.

  • S01E138 Guglielmo Giannini, l'uomo qualunque

    • May 17, 2018
    • Rai 3

    E' il 27 dicembre 1944. Mentre al Nord si combatte ancora contro i nazifascisti, nella Roma ormai liberata, esce un nuovo settimanale che nel giro di una mattina vende 25.000 copie: L'Uomo Qualunque. Nella testata, una grande vignetta disegnata da Giuseppe Russo, un vecchio caricaturista, raffigura, dietro una "U" in rosso, un uomo sotto un torchio manovrato da mani ignote. Sembra un giornale umoristico ma la nota in quarta di copertina spiega che così non è. Autore di tutti gli articoli di quel primo numero, fondatore e direttore del periodico è un canzonettista, commediografo, sceneggiatore e giornalista abbastanza noto: Guglielmo Giannini. Il nuovo periodico, che nel 1946 diventa il giornale più venduto d'Italia, si pone dalla parte della conservazione e con salaci invettive e insulti volgari, si scaglia contro il sistema partitico nascente, cui contesta di essere al potere e il diritto a condurre l'epurazione.

  • S01E139 La propaganda nella Grande Guerra

    • May 18, 2018
    • Rai 3

    Nell'inverno del 1914 l'idea di una guerra rapida e di movimento si infrange contro la potenza di fuoco dei cannoni e dell'artiglieria. Il conflitto si trasforma in una guerra di logoramento combattuta in gran parte nelle trincee. Di fronte alla necessità di guidare le grandi masse di soldati, di controllare e dirigere i loro sentimenti, così come quelli di tutta la popolazione, ogni governo belligerante scopre il valore stra­tegico della propaganda. Vengono utilizzati tutti gli strumenti che la tecnologia mette a disposizione. Fotografie, giornali, cartoline, disegni satirici. In Italia la propaganda viene inizialmente rivolta al fronte interno, cioè quello dei civili. Per vincere la guerra bisogna trovare risorse. Tra il 1914 e il 1918 lo stato italiano ricorre a sei prestiti di guerra nazionali che verranno pubblicizzati con grandi manifesti appesi nei teatri, nelle stazioni ferroviarie, sui muri delle città.

  • S01E140 Nerone, imperatore di Roma

    • May 21, 2018
    • Rai 3

    Nel 2010 è stata eretta ad Anzio, la sua città natale, la statua commemorativa di Nerone Cesare Augusto Germanico, l'ultimo imperatore della dinastia Giulio Claudia che ha governato l'impero romano dal 54 al 68 d.c. Una targa ne celebra la politica pacifista e riformista. L'immagine di Nerone data dagli storici Tacito, Svetonio e Dione Cassio è quella di un tiranno vanesio e sanguinario che non esita a uccidere madre e moglie o a dare alle fiamme la città di Roma. Ma sono storici ostili all'imperatore per la loro appartenenza all'aristocrazia del Senato, la classe latifondista contro la quale Nerone conduce una lunga battaglia per ridurne privilegi e ricchezze a favore degli elementi emergenti della società: liberti, commercianti e cavalieri. Sono stati gli studiosi moderni, tra i quali l'italiano Mario Attilio Levi e gli storici anglosassoni e romeni, ad attuare invece una revisione critica della figura e dell'opera di Nerone, cercando di ricostruire una verità più equilibrata.

  • S01E141 194: la legge della discordia

    • May 22, 2018
    • Rai 3

    La legge 194 compie quarant'anni. Dopo anni di battaglie delle donne del movimento femminista e del partito radicale, e dopo un iter parlamentare lungo 5 anni che ha diviso il paese, nel 1978 una norma sancisce la possibilità per le donne italiane di interrompere una gravidanza indesiderata gratuitamente, presso le strutture pubbliche, entro i 90 giorni dal concepimento. Sostenuta dal servizio di informazione su contraccezione e maternità svolto dai consultori, l'applicazione della 194 ha permesso di ottenere significativi risultati, con la quasi totale scomparsa degli aborti clandestini. Ma il tema dell'aborto non ha mai smesso di essere controverso e gli attacchi alla legge non sono mancati. Dopo il fallito tentativo di abrogazione con il referendum del 1981, nell'ultimo decennio è stata altissima la percentuale di ginecologi che hanno scelto l'obiezione di coscienza, facendo riapparire la piaga degli aborti clandestini e i viaggi per abortire all'estero tra le donne più abbienti.

  • S01E142 Le stragi di mafia del '92

    • May 23, 2018
    • Rai 3

    Il 20 gennaio 1992 la Cassazione conferma in via definitiva le condanne del maxiprocesso di Palermo, che nel 1987 aveva smantellato il vertice di Cosa Nostra. Totò Riina, capo indiscusso della mafia, decide di vendicarsi dei referenti politici che non sono stati in grado di "aggiustare" la sentenza e il 12 marzo fa uccidere Salvo Lima, democristiano, uomo di punta della corrente andreottiana in Sicilia. La scia di sangue prosegue con gli attentati ai giudici Falcone e Borsellino fino ad arrivare alle bombe di Firenze, Milano e Roma nel 1993. L'uccisione di Falcone non è solo una vendetta per gli esiti del maxiprocesso. E' anche la volontà di bloccare preventivamente l'uomo che sta per diventare Procuratore nazionale antimafia, e dunque un pericolosissimo nemico. La morte di Borsellino è avvolta da un mistero ancora più fitto. Il magistrato era venuto a conoscenza della "trattativa" appena avviata da alcuni uomini del Ros dei Carabinieri con i vertici della mafia.

  • S01E143 1918: scoppio di una fabbrica

    • May 24, 2018
    • Rai 3

    Venerdì 7 giugno 1918. Un'esplosione scuote la Sutter e Thévenot, a Castellazzo di Bollate, in provincia di Milano. Si tratta di una delle molte fabbriche impiantate negli anni della prima guerra mondiale nel triangolo industriale per soddisfare il fabbisogno del comando militare. La deflagrazione provoca oltre cinquanta morti e circa 300 feriti, in gran parte donne. Da tempo qui come nel resto del paese le donne rivestono un ruolo cruciale per il funzionamento non solo dell'industria, ma di tutta la macchina statale, divenendo una componente essenziale di quello che è stato definito il "fronte interno".

  • S01E144 Il 1848 e la Repubblica Romana

    • May 25, 2018
    • Rai 3

    1848. Gli Stati italiani e l'Europa sono attraversati da moti rivoluzionari. Il sovrano dello Stato della Chiesa, papa Pio IX, affida l'incarico di formare un governo a Pellegrino Rossi, che però viene assassinato. I disordini che scoppiano inducono il pontefice a lasciare la città e a rifugiarsi a Gaeta, mentre a Roma viene proclamata la Repubblica e si prepara la stesura di una nuova costituzione. Papa Pio IX chiede aiuto alle potenze cattoliche. L'esercito di Luigi Napoleone Bonaparte, sbarcato a Civitavecchia, attacca Roma dove sono arrivati Mazzini, Garibaldi e volontari da tutta la penisola. Dopo una prima vittoria di Garibaldi e la tregua che segue, i francesi si riarmano e attaccano nuovamente la città costringendo alla resa Garibaldi e i suoi uomini. Con il rientro del papa a Roma e l'abrogazione della costituzione termina l'effimero esperimento della Seconda Repubblica romana.

Season 2

  • S02E01 Il Re e il generale Diaz

    • October 29, 2018
    • Rai 3

    Al centro di questo primo appuntamento, due personaggi chiave per le sorti del primo conflitto, che Mieli analizza con il professor Marco Mondini: Vittorio Emanuele III, il re soldato, e il generale Armando Diaz, il duca della vittoria, chiamato dal sovrano l'8 novembre 1917 a sostituire il generale Luigi Cadorna come Capo di Stato Maggiore dell'esercito italiano dopo Caporetto. Nel momento peggiore del conflitto, in un clima di sfiducia e di diffidenza da parte degli alleati sulla determinazione dell'Italia a resistere e a riscattarsi dalla terribile sconfitta, il re soldato e il generale Diaz sapranno riportare l'esercito italiano sulla strada giusta, fino alla liberazione di Trento e Trieste e alla conclusione vittoriosa del conflitto.

  • S02E02 L'odissea dei prigionieri

    • October 30, 2018
    • Rai 3

    Sono 600 mila i soldati italiani fatti prigionieri durante la Prima Guerra Mondiale e portati nei campi di prigionia di Austria e Germania. Quasi 300 mila dopo la disfatta di Caporetto. Le condizioni della detenzione sono durissime, al punto che 100 mila di loro moriranno di malattie, di fame e di stenti. L'Austria e la Germania, strette nella morsa del blocco navale imposto dai Paesi dell'Intesa, non riescono a sfamare i loro cittadini e i loro soldati, tantomeno le centinaia di migliaia di prigionieri che affollano i loro lager. Così chiedono al nemico di provvedere al loro sostentamento inviando aiuti alimentari. Francia e Inghilterra accettano, l'Italia no. Il governo italiano e il Comando supremo dell'esercito, in primo luogo il generale Cadorna, sono convinti, infatti, che molti soldati italiani abbiano disertato o si siano arresi al nemico senza combattere, specie a Caporetto.

  • S02E03 Trento e Trieste

    • October 31, 2018
    • Rai 3

    La rivendicazione territoriale su Trento e Trieste è uno dei motivi per cui l'Italia entra nel primo conflitto mondiale. I primi di novembre del 1918 avviene lo sfondamento delle linee austroungariche, con la decisiva vittoria di Vittorio Veneto, e il 3 novembre le due città vengono occupate dai soldati italiani: l'esercito del generale Diaz entra nelle strade accolto da una popolazione stremata ma festosa. Lo stesso giorno l'Italia firma l'armistizio con l'Austria Ungheria. Il 4 novembre sui tetti delle due città sventola il tricolore. Molti irredentisti (gli italiani di nazionalità austroungarica che sognavano la liberazione) hanno perso la vita in guerra, come il trentino Cesare Battisti o il capodistriano Nazario Sauro, e non hanno visto realizzato il proprio sogno; per altri, quelli tornati a casa come il triestino Giani Stuparich, è il coronamento di una lunga battaglia.

  • S02E04 Mutilati del corpo e dell'anima

    • November 1, 2018
    • Rai 3

    Nella Grande guerra intere generazioni morirono nelle trincee, sotto le bombe dell'artiglieria e i proiettili delle mitragliatrici. Solo in Italia 600 mila morti, un milione di feriti gravi, tra cui 500mila mutilati. I proiettili dilaniavano i corpi, frantumavano gli arti, distruggevano i volti. La classe medica non aveva mai visto simili devastazioni fisiche, al punto che i sanitari impegnati in prima linea ebbero enormi difficoltà a fronteggiare gli orrori della guerra. Già dopo i primi mesi la sanità militare è al collasso al punto che vengono mobilitati per il fronte anche gli studenti di medicina. Ma sarà proprio la necessità di far fronte a questa carneficina che paradossalmente promuoverà progressi importantissimi in campo medico. E' evidente all'Istituto ortopedico Rizzoli (IOR) di Bologna dove sono conservati documenti di grande valore storico e clinico: sono le cartelle cliniche dei ricoverati provenienti dai fronti del Carso e del Trentino fra il 1915 e il 1922.

  • S02E05 Il mito del combattente

    • November 2, 2018
    • Rai 3

    Fin dai primi mesi della Grande Guerra si assiste, un po' in tutti i paesi coinvolti, a una "glorificazione" della figura del combattente. In lui non solo sono riposte le sorti del conflitto, ma diventa anche un modello di uomo per la società e la cultura del paese. In Italia il mito del combattente è sfruttato intensamente dalla macchina propagandistica. Immagini e slogan che esaltano gli ex soldati generano in molti la certezza che proprio i combattenti saranno i capofila del rinnovamento politico e morale del dopoguerra. Un rinnovamento che tenterà di interpretare l'Associazione Nazionale Combattenti, nata nel 1919 accanto all'Opera Nazionale Combattenti, ma che si scontrerà ben presto con la visione diversa portata dal fascismo.

  • S02E06 Stupor mundi o Anticristo?

    • November 5, 2018
    • Rai 3

    Federico di Svevia, imperatore del Sacro Romano Impero, è da sempre considerato uno dei personaggi più affascinanti della storia europea. L’uomo più eccezionale del suo tempo, per interessi, cultura e capacità di vedere un mondo nuovo. Lo “stupor mundi”, come Federico venne definito, stupisce i suoi contemporanei, è amato e adorato, ma alle tante opinioni positive fanno da contraltare altrettante negative. Per i detrattori Federico II è addirittura l’Anticristo. Una contraddizione che sembra la cifra della sua esistenza, quella di uomo capace di tutto e del contrario di tutto: di organizzare una crociata e di essere scomunicato; di cacciare i musulmani dalla Sicilia e di fondare una città islamica in Puglia. Il giudizio su di lui continua a dividere anche gli storici contemporanei, che oscillano tra visioni superomistiche e interpretazioni che cercano di ricondurre la sua immagine a un’improbabile normalità. La verità è un dibattito ancora aperto.

  • S02E07 Hoover e l'FBI

    • November 6, 2018
    • Rai 3

    Per quasi cinquant'anni è stato al comando incontrastato dell'Fbi, il servizio di sicurezza del più importante paese del mondo: gli Stati Uniti d'America. Uomo spregiudicato, dai metodi a cavallo tra il lecito e l'illecito, John Edgard Hoover, è il potentissimo ed eterno capo dell'Fbi, dal 1926 al 1974. Hoover ha lavorato con otto presidenti, ha vissuto il proibizionismo e l'era dei grandi gangster, la grande depressione del '29, la Seconda Guerra Mondiale, la Guerra Fredda, il Maccartismo, le contestazioni giovanili degli anni '60. Qualcuno l'ha definito "la peggior canaglia d'America" eppure Hoover rimane una delle figure più controverse, ambigue e affascinanti della storia del XX secolo.

  • S02E08 Mario Scelba, lo stratega della Celere

    • November 7, 2018
    • Rai 3

    Il nome di Mario Scelba è strettamente legato all'esperienza come ministro dell'Interno negli anni roventi del secondo dopoguerra. Sei anni che vedono il politico siciliano misurarsi con la riorganizzazione delle forze dell'ordine in termini di uomini, mezzi e strategie. In particolare, spicca l'impiego, portato alla massima efficienza, dei reparti mobili della Celere. Altrettanto importante, però, è il percorso politico di Scelba che muove i primi passi a Caltagirone, con il fondamentale sostegno del concittadino don Luigi Sturzo, fondatore e primo segretario del Partito Popolare. La vicinanza politica a Sturzo segnerà in modo indelebile il cammino di Scelba prima nel Partito Popolare e poi nella Democrazia Cristiana.

  • S02E09 La Repubblica di Weimar

    • November 8, 2018
    • Rai 3

    La Repubblica di Weimar rappresenta una parabola all'interno della storia della Germania e dell'Europa. La sua storia dura quattordici anni e può essere suddivisa in tre fasi principali: la prima, dal 1918 al 1923, dominata dalle difficoltà poste dall'uscita dal conflitto, dalla firma del durissimo Trattato di pace con gli Alleati, dal biennio rivoluzionario, dalla crisi della Ruhr e dall'iperinflazione; la seconda, dal 1924 al 1929, i cosiddetti anni d'oro della Repubblica, che vedono il superamento della spirale inflazionistica e dell'isolamento tedesco, inaugurando così un periodo di distensione internazionale e di grande fioritura artistica. La terza fase, l'ultima, dal 1930 al 1933, in cui il vento della destra autoritaria soffia sempre più forte sulle deboli istituzioni democratiche e fino a portare alla nomina a cancelliere del nemico numero uno della Repubblica: Hitler.

  • S02E10 La notte dei cristalli

    • November 9, 2018
    • Rai 3

    L'orrore inizia nella notte del 9 novembre 1938. Con premeditato cinismo da parte dei gerarchi nazisti, e con il diffuso consenso della popolazione ubriacata dalla propaganda antisemita, viene prima favorito e poi apertamente scatenato l'assalto alle case, alle fabbriche, ai negozi degli ebrei. Tutto viene contrassegnato con il marchio di infamia della stella gialla e la scritta "Achtung Juden". Le violenze dilagano rapidamente in tutte le città del Reich, non solo in Germania, ma anche in Austria e Cecoslovacchia. E' la data che segna l'inizio della fese più violenta delle persecuzioni antisemite condotte dai nazisti. In ventiquattro ore, trentamila ebrei vengono arrestati, spinti sui treni e inviati nei campi di concentramento. Novantuno persone vengono uccise, 267 sinagoghe incendiate, 7.500 negozi distrutti. La strage passerà alla storia come la "notte delle vetrine infrante" o la "notte dei cristalli", die Kristallnacht.

  • S02E11 La Repubblica napoletana

    • November 12, 2018
    • Rai 3

    1798. Le armate francesi attraversano l'Europa e portando i principi e i valori della rivoluzione e della repubblica. Napoleone Bonaparte ha creato Repubbliche sorelle ispirate a quelle giacobine. Cosa accade a Napoli?

  • S02E12 La Guerra d'Etiopia e la Chiesa

    • November 13, 2018
    • Rai 3

    3 ottobre 1935. Le truppe italiane avanzano in territorio etiope. Senza una formale dichiarazione di guerra, inizia un'imponente guerra coloniale. Più di mezzo milione di soldati vengono impegnati nel conflitto. Una pagina della nostra storia riletta dal professor Alberto Melloni e da Paolo Mieli a "Passato e Presente". L'Italia preparava da mesi l'intervento militare, mesi nei quali la diplomazia internazionale aveva provato inutilmente a far recedere Mussolini dal suo intento. Anche il Papa Pio XI aveva espresso perplessità verso il conflitto, ma poi la ferma reazione del Duce e la posizione del clero italiano, che appoggia quasi all'unanimità la guerra, spingeranno Pio XI a mantenere un profilo basso e prudente. Sono pochi coloro che si rendono conto che proprio mentre il regime tocca il punto più alto di popolarità, è cominciato il rovinoso percorso verso la Seconda Guerra Mondiale.

  • S02E13 Fenoglio e la Resistenza tra le righe

    • November 14, 2018
    • Rai 3

    ll 25 aprile del 1945 l’Italia è finalmente libera dall’oppressione nazifascista. La Resistenza ha dato un contributo fondamentale alla lotta di liberazione ma già nell’immediato dopoguerra il racconto delle imprese partigiane resta ai margini del dibattito pubblico, soffocato dalle tensioni politiche interne e internazionali. Mentre la storiografia si interroga, la letteratura reagisce per prima al processo di rimozione: in pochi anni si susseguono le memorie e i romanzi di Elio Vittorini, Giorgio Bocca, Italo Calvino, Renata Viganò, Cesare Pavese, Elsa Morante, Luigi Meneghello, Nuto Revelli, Mario Rigoni Stern e altri ancora. Sarà soprattutto lo scrittore-partigiano Beppe Fenoglio a trovare le parole giuste per raccontare la Resistenza con "Una questione privata", il romanzo pubblicato nel 1963 che per molti, a partire dallo stesso Italo Calvino, rappresenta l’opera che tutti i partigiani sognano di scrivere.

  • S02E14 Elezioni in America 1952: Eisenhower-Stevenson

    • November 15, 2018
    • Rai 3

    Stati Uniti, 1952. Nel pieno della guerra di Corea e nell’infuocato clima della guerra fredda, gli americani devono eleggere il nuovo Presidente. I due candidati impegnati a contendersi la Casa Bianca sono il repubblicano Dwight Eisenhower e il democratico Adlai Stevenson. Da un lato il popolare generale della seconda guerra mondiale, lo stratega dello sbarco in Normandia; dall'altro il governatore dell’Illinois, l’intellettuale liberal dai grandi ideali e dalla grande abilità retorica. È una campagna elettorale che passerà alla storia, perché c'è un nuovo mezzo di comunicazione a influenzare l'esito della competizione: la televisione. E con essa, la possibilità di realizzare degli spot elettorali. Eisenhower si serve di un’agenzia pubblicitaria che confeziona dei messaggi brevi che lo vedono protagonista, Stevenson, invece, non vuole comparire negli spot, convinto che i candidati non si possano “vendere” al pubblico come fossero saponette.

  • S02E15 Panagoulis e la Grecia dei Colonnelli

    • November 16, 2018
    • Rai 3

    1976: muore in un misterioso incidente stradale il patriota Alekos Panagulis. Un uomo capace di opporsi al regime dei Colonnelli in Grecia. La puntata ne ricostruisce un profilo attraverso le vicende della sua vita: dall'esercito all'opposizione, all'attentato contro Papadopulos e alla durezza del carcere, fino all'amore con la giornalista italiana Oriana Fallaci e la misteriosa scomparsa.

  • S02E16 Robespierre, l'incorruttibile

    • November 19, 2018
    • Rai 3

    Considerato da alcuni il primo dittatore moderno e da altri il grande martire della Rivoluzione, per tutti è l'incorruttibile, uomo di straordinaria fermezza. Il suo nome è inscindibilmente legato agli eventi rivoluzionari che hanno segnato la storia d'Europa. Prima avvocato di provincia e poi leader carismatico, convinto sostenitore della Costituzione ma anche teorico del Terrore, Robespierre è una delle figure più controverse della modernità, che continua a dividere gli studiosi e ad alimentare intorno alla propria persona un mito. Ricostruire un ritratto oggettivo di Robespierre è difficile quanto muoversi tra le contraddizioni e le ambiguità dell'uomo.

  • S02E17 La Resistenza e le donne

    • November 20, 2018
    • Rai 3

    Estate 1943, comincia la lotta partigiana, tra i combattenti molte donne che conquistano, nel corso dei mesi, rispetto e riconoscenza anche da parte di grandi intellettuali come Leo Valiani e Alessandro Galante Garrone. Nonostante il contributo alla Resistenza, però, già in occasione dei grandi festeggiamenti per la liberazione, il 25 aprile 1945, si assiste a un chiaro tentativo di minimizzare il ruolo delle donne: le grandi aspettative di emancipazione devono essere messe da parte. Saranno riprese alla metà degli anni sessanta anche attraverso uno storico documentario di Liliana Cavani prodotto dalla Rai: "La donna nella resistenza". E' l'inizio di una riscoperta che incrocerà inevitabilmente i movimenti di liberazione e di emancipazione delle donne degli anni successivi.

  • S02E18 Fidel Castro entra all'Avana

    • November 21, 2018
    • Rai 3

    Nel 1952 il dittatore Fulgenzio Batista prende il potere a Cuba con un colpo di stato. Tra i suoi oppositori si distingue un giovane avvocato cubano: Fidel Castro. Dopo l’assalto alla caserma Moncada con un manipolo di uomini, Castro viene arrestato e passa tre anni in carcere. Poi viene graziato e fugge in Messico dove organizza la rivoluzione che nell’arco di tre anni spazzerà via Batista e darà a Cuba una nuova storia.

  • S02E19 L'adulterio femminile non è più reato

    • November 22, 2018
    • Rai 3

    In Italia l'adulterio femminile era considerato reato fino al 1969: prima di allora le donne che tradivano il marito rischiavano la denuncia e la galera, mentre un uomo era spesso giudicato con simpatia.

  • S02E20 Il giuramento di fedeltà al fascismo

    • November 23, 2018
    • Rai 3

    E' il 1923: a pochi mesi dalla Marcia su Roma e dall'instaurazione del primo governo Mussolini, il neoministro della Pubblica Istruzione Giovanni Gentile vara la riforma integrale della scuola, "la più fascista delle riforme". Nel giro di pochi anni l'impianto gentiliano risulterà inadeguato rispetto alle esigenze del Fascismo divenuto nel frattempo Regime totalitario: scuola, università e accademie di cultura diventano terreno di propaganda mescolando forza e consenso, intimidazioni e lusinghe. Ma imporre riti, slogan, programmi non era sufficiente. Bisognava "fascistizzare" il corpo docente. Con un'iniziativa senza precedenti, il Regio Decreto 1227 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale l'8 ottobre 1931 obbliga tutti i professori universitari a giurare fedeltà al Regime Fascista.

  • S02E21 Aureliano e la difesa dell'Impero

    • November 26, 2018
    • Rai 3

    Nel III secolo d. C. l’impero romano è scosso da una crisi che ne anticipa la fine. Una crisi innescata da numerose epidemie, ma soprattutto dai barbari che premono ai confini dell’Impero. È il periodo dell’anarchia militare, l’esercito sceglie imperatori-soldato. Nel 270 d. C. Lucio Domizio Aureliano viene eletto imperatore per acclamazione dalle legioni di stanza a Sirmio, nell’attuale Serbia. Figlio di contadini della Pannonia, Aureliano è un soldato, amato dai suoi commilitoni, che lo chiamano manus ad ferrum, pronto a dar di spada. A Roma ordina l’inizio della costruzione delle Mura che prendono il suo nome: le Mura Aureliane, una possente cinta muraria che ancora oggi è possibile ammirare. Ma il vero nemico da combattere per difendere l’Impero è ai confini.

  • S02E22 Leo Longanesi, una voce controcorrente

    • November 28, 2018
    • Rai 3

    Personalità eccentrica e sempre fuori dagli schemi, Leo Longanesi è stato molte cose nella sua vita: giornalista, pittore, sceneggiatore, umorista, ma soprattutto maestro di almeno due generazioni di intellettuali.

  • S02E23 La conferenza di Teheran

    • November 29, 2018
    • Rai 3

    La prima occasione di confronto tra i tre Grandi della Seconda guerra mondiale - Franklin Delano Roosevelt, Winston Churchill e Joseph Stalin - è la Conferenza di Teheran che prende il via 28 novembre 1943. Un evento raccontato, in questa puntata, dal professor Mario del Pero con Paolo Mieli. Il Presidente degli Stati Uniti d'America, il Primo Ministro di Gran Bretagna e il Premier dell'Unione Sovietica discutono del futuro assetto del continente europeo dopo che i nazisti saranno stati sconfitti, gettando le basi per la spartizione della Germania in zone di influenza. Nella capitale persiana, i tre grandi leader alleati definiscono anche la strategia da adottare nella fase finale della guerra, pianificando, tra l'altro, l'operazione Overland: il grande sbarco in Normandia che cambierà il corso della Seconda guerra mondiale.

  • S02E24 Bourguiba, il padre della Tunisia

    • November 29, 2018
    • Rai 3

    Dopo decenni di lotta, nel 1956 Habib Bourguiba conduce la Tunisia all'indipendenza, conquistandosi per sempre il titolo di "padre della Tunisia". Il paese nordafricano era un protettorato francese dal 1881. Bourguiba ottiene l'indipendenza senza spargimenti di sangue, cosa che gli fa ottenere le simpatie del mondo occidentale, insieme all'impronta fortemente laica che dà al suo programma di riforme. Abolisce la poligamia, elimina l'istituto del ripudio, solo maschile, e introduce il divorzio, dando alle donne tunisine un grado di emancipazione di tipo europeo. Nei trent'anni di presidenza Bourghiba modernizza la Tunisia e la battaglia più dura sarà quella di fare uscire il paese dalla condizione di sottosviluppo economico. Non ci riuscirà mai pienamente e per sedare le numerose rivolte sociali dovrà spesso inasprire i tratti autoritari del suo regime monopartitico.

  • S02E25 La strage di Avola

    • November 30, 2018
    • Rai 3

    E' il 1968: da metà novembre ad Avola, in provincia di Siracusa, è in corso lo sciopero dei braccianti. I lavoratori chiedono l'eliminazione delle gabbie salariali e l'uniformità negli orari di lavoro. Inutilmente. Davanti alle proteste, gli agrari fanno muro senza offrire nessuna concessione. La protesta s'infiamma e il 2 dicembre i braccianti esasperati bloccano la statale per Noto. La polizia interviene. Prima con i lacrimogeni, poi con i fucili. Due braccianti, Angelo Sigona e Giuseppe Scibilia restano uccisi, i feriti sono 48. È una strage. In terra vengono raccolti centinaia di bossoli. Sdegno e rabbia attraversano tutto il Paese e Avola diventa un simbolo nella lotta dei lavoratori per il riconoscimento dei diritti e delle libertà sindacali.

  • S02E26 Garibaldi in Sicilia

    • December 3, 2018
    • Rai 3

    La “spedizione dei Mille” guidata nel 1860 dal generale Giuseppe Garibaldi è sicuramente l’episodio cruciale del nostro Risorgimento. Con lo scopo di appoggiare le rivolte scoppiate nell’isola e sconfiggere il governo borbonico, i Mille sbarcano l’11 maggio a Marsala e, senza incontrare nessuna resistenza, si incamminano verso Palermo. La prima tappa è Salemi che sarà proclamata, anche se solo per un giorno soltanto, capitale d’Italia. La successiva vittoria nella battaglia di Calatafimi spianerà la strada verso Palermo e contribuirà alla mitizzazione dell’eroe dei due mondi.

  • S02E27 Galeazzo Ciano, la parabola tragica

    • December 4, 2018
    • Rai 3

    Il matrimonio con Edda, primogenita di Benito Mussolini, segna in modo significativo la vicenda umana e la carriera politica di Galeazzo Ciano. Prima come diplomatico, poi come capoufficio stampa e ministro, Ciano spicca il volo. Detestato dagli altri gerarchi che vedono in lui il favorito, la nomina nel 1937 a Ministro degli Esteri attira su di lui una nuova dose di ostilità e sarcasmo. Di lì a poco inizierà la fase discendente della sua parabola, che attraverso l'alleanza con la Germania di Hitler e la catastrofe della guerra, svolge il suo filo tragico fino al 25 luglio del 1943, giorno in cui Ciano, insieme alla maggioranza del Gran Consiglio, vota contro il Duce. Una decisione che gli costerà prima l'arresto e poi il plotone d'esecuzione, l'11 gennaio del 1944.

  • S02E28 1969: il viaggio di Nixon a Roma

    • December 6, 2018
    • Rai 3

    Il 27 febbraio 1969 il 37° presidente degli Stati Uniti d'America, Richard Nixon, arriva in viaggio diplomatico a Roma. E' una delle tappe del suo viaggio in Europa, il cui obiettivo è illustrare agli alleati della Nato il nuovo corso della politica estera statunitense. La superpotenza occidentale attraversa un momento critico: sono trascorsi tre anni dall'inizio della guerra in Vietnam e sono già morti 30 mila soldati, la protesta interna e internazionale è esplosa, i rapporti diplomatici con la Cina e la Russia sono ai minimi storici. Nixon contrappone il disegno della "Grande Distensione" e la possibilità di successo del dialogo bipolare.

  • S02E29 Enrico IV: l'abiura e il trono

    • December 7, 2018
    • Rai 3

    Ne corso del 500 la Francia è lacerata da violente guerre di religione tra cattolici e protestanti che indeboliscono la monarchia, già minacciata dalla volontà espansionistica della Spagna. Enrico di Borbone sale al trono come Enrico IV dopo essersi convertito al cattolicesimo.

  • S02E30 La Dichiarazione universale dei diritti umani

    • December 10, 2018
    • Rai 3

    Il 10 dicembre 1948 Eleanor Roosevelt annunciava, davanti all'Assemblea delle Nazioni Unite a Parigi, l'approvazione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani con l'augurio che diventasse la "Magna Carta" degli uomini di tutto il mondo.

  • S02E31 Ovidio, il poeta scomodo

    • December 11, 2018
    • Rai 3

    L’impero di Augusto porta a Roma pace, ricchezza e fermento culturale. Il giovane Ovidio diventa presto uno dei massimi poeti dell’età augustea, insieme a Virgilio, Orazio e Tibullo. Li sostiene Mecenate, ricco amico e consigliere di Augusto. Ma mentre Virgilio celebra le origini di Roma e Orazio ne esalta le antiche virtù, Ovidio canta la gioia dei sensi e racconta le stravaganti e lussuriose avventure degli dei di Roma. Proprio per i temi trattati, forse, Augusto caccia Ovidio da Roma e lo esilia sul Mar Nero, ai confini dell’Impero. Altre possibili cause dell’esilio, legate a scandali di corte o complotti politici, non sono mai state chiarite. Dopo dieci anni d’esilio Ovidio muore solo, lontano dalla città eterna.

  • S02E32 1908: il terremoto di Messina

    • December 12, 2018
    • Rai 3

    28 dicembre 1908. È l'alba quando una scossa del settimo grado della scala Richter fa tremare la terra tra Messina e Reggio Calabria. Il sisma devasta le due città. È il più grande terremoto della storia italiana, uno dei più devastanti della storia mondiale. Le notizie dell'accaduto arrivano a Roma solo la sera del 28 dicembre. Il governo in carica, presieduto da Giovanni Giolitti, si mobilita immediatamente, ma il disastro ormai è avvenuto. Le vittime saranno oltre centomila. Navi russe e inglesi, di stanza nel Mediterraneo, si precipitano a portare soccorso. Nei giorni successivi, da ogni parte del mondo arrivano aiuti, viveri, vestiti, denaro. Ci vorranno anni affinché le due città possano risollevare la testa. Insieme al professor Villari l'analisi dei fatti e le conseguenze sociali e politiche che hanno reso questo terribile episodio una data spartiacque della storia italiana.

  • S02E33 Elezioni in America 1964: Johnson-Goldwater

    • December 13, 2018
    • Rai 3

    Stati Uniti, 1964: a pochi mesi dalla tragedia di Dallas, il Paese è in lutto per l'omicidio del presidente Kennedy. A sostituirlo alla Casa Bianca è il vicepresidente Lyndon Johnson, che riesce a far approvare la storica legge sui diritti civili, voluta dal suo predecessore. Si avvicinano le elezioni presidenziali; Johnson si candida, proponendo agli americani la "Great Society" ossia l'obiettivo di una società dove la ricchezza vada di pari passo con la giustizia sociale e la solidarietà. Gli si contrappone il repubblicano Barry Goldwater, senatore dell'Arizona, che si è opposto alla legge per i diritti civili e che molti giudicano un pericoloso estremista in politica interna, nonché guerrafondaio. Gli spot elettorali rispecchiano la forte contrapposizione tra i due candidati. Quelli di Johnson mirano a instillare negli elettori la paura di un Goldwater che porterà l'America alla Guerra nucleare, mentre lo sfidante cerca in tutti i modi di difendersi.

  • S02E34 San Paolo e la Chiesa

    • December 14, 2018
    • Rai 3

    Paolo di Tarso, ebreo convertito al Cristianesimo, non ha mai personalmente conosciuto Gesù di Nazareth, ma è stato il suo più instancabile missionario. Paolo non ha esitato a scontrarsi, nel corso del Concilio di Gerusalemme, con gli apostoli più vicini a Gesù, Giacomo e Pietro. Ha ribadito l’universalità del messaggio di Cristo, svincolandolo dal rispetto della legge mosaica. Con i suoi scritti ha contribuito, in maniera decisiva, a diffondere il Cristianesimo per tutto l’Impero Romano, tanto che qualcuno lo ritiene il vero fondatore di questa religione. Paolo troverà la morte a Roma, durante le persecuzioni dell’imperatore Nerone, ma il suo pensiero teologico, che è anche alla base della riforma Protestante, fa discutere e riflettere ancora oggi.

  • S02E35 L'imperatore Diocleziano

    • January 7, 2019
    • Rai 3

    Gaio Aurelio Valerio Diocleziano si proclama imperatore, davanti alle truppe, il 20 novembre del 284 d.c., durante la crisi politica del III secolo, segnata da cinquant'anni di anarchia militare. Per gestire l'enormità dell'impero, Diocleziano fonda prima la diarchia, con il suo fedele compagno di battaglie Massimiano, e poi la tetrarchia con due cesari e due augusti. L’obiettivo è creare un potere che possa difendere l’impero sia dai nemici esterni che premono su vari fronti, sia dai nemici interni, i cristiani e i manichei. Diocleziano avvia numerose riforme fiscali e amministrative, ma dopo 21 anni al potere, nel 305, nel pieno del successo, abdica e si ritira a Spalato. Un gesto che resta un enigma per i suoi contemporanei.

  • S02E36 La Francia di Charles De Gaulle

    • January 8, 2019
    • Rai 3

    Il generale Charles De Gaulle: un uomo molto discusso, ma anche il personaggio centrale della Francia degli anni '40. Per i francesi, che lo eleggono nel 1945 capo del governo provvisorio, è il salvatore della patria. Ma, infastidito dalla dialettica tra i partiti politici e dai riti della democrazia parlamentare, un anno dopo la sua elezione lascia ogni responsabilità di governo. Nel 1958 sarà la guerra d'indipendenza algerina a riportare De Gaulle al centro della scena politica nazionale, proprio in uno dei momenti più difficili della storia francese. Nel dicembre del 1958 viene eletto Presidente della Quinta Repubblica francese, carica che ricoprirà fino al 1969.

  • S02E37 Alle radici dell'immigrazione

    • January 9, 2019
    • Rai 3

    Quando è iniziata l'immigrazione straniera di massa verso l'Italia? I flussi in arrivo nel nostro Paese non sono un fenomeno recente. L'analisi storica rivela una dinamica consolidata da almeno cinquant'anni, con una crescita esponenziale negli ultimi venticinque. Il racconto inizia quando, a partire dalla fine degli anni Sessanta, si insedia in Sicilia una folta comunità di pescatori e braccianti tunisini. Le forti tensioni sociali scaturite da quella prima immigrazione portano ai primi interventi legislativi in tema di cittadinanza e accesso al lavoro, accompagnati dai primi respingimenti. Nel 1988 l'uccisione a Villa Literno del sudafricano raccoglitore di pomodori Jerry Masslo, suscita un moto di indignazione popolare e segnala nascita dei movimenti antirazzisti in Italia. La legislazione si adegua ai cambiamenti della società e cerca di regolare la materia dei flussi migratori.

  • S02E38 La ritirata di Russia

    • January 10, 2019
    • Rai 3

    Il 22 giugno 1941 scatta l'operazione Barbarossa. Le armate del III Reich invadono l'Unione Sovietica. Mussolini, alleato di Hitler, non vuole restare a guardare e invia sul fronte russo un corpo di spedizione di 60 mila uomini a cui si aggiungono un anno dopo altri 220 mila soldati. La partecipazione italiana alla campagna di Russia si rivela subito un azzardo. Mezzi insufficienti e risorse inadeguate all'enorme sforzo bellico sono alla base di una rovinosa disfatta che culmina in una drammatica e disastrosa ritirata. Tra morti e dispersi il bilancio delle perdite e di oltre 90 mila uomini.

  • S02E39 Enrico Mattei: la sfida del petrolio

    • January 11, 2019
    • Rai 3

    Enrico Mattei è stato uno dei grandi protagonisti del "miracolo economico" italiano. Nominato commissario liquidatore dell'Agip nel 1945, Mattei si rende conto delle potenzialità dell'azienda e decide di salvarla e rilanciarla, confortato anche dai ritrovamenti di metano in Val Padana. Nel 1953 viene eletto presidente dell'Ente Nazionale Idrocarburi, per la cui creazione si è molto battuto, e gestisce di fatto la politica energetica dell'Italia. Con l'ENI, negli anni '50, Mattei cerca di opporsi al cartello delle "sette sorelle" per l'approvvigionamento petrolifero nei paesi arabi, ma il 27 ottobre 1962 muore in un misterioso incidente aereo in provincia di Pavia. Un incidente su cui si sono addensati molti dubbi, ma su cui le autorità giudiziaria non è riuscita a stabilire una verità certa.

  • S02E40 Caligola, l'eccesso al potere

    • January 14, 2019
    • Rai 3

    Terzo imperatore di Roma, Gaio Cesare Germanico, detto Caligola, è descritto dagli autori antichi scellerato, crudele e incapace di comprendere il ruolo che rivestiva. Un’immagine spietata e spesso estrema, che solleva però molti dubbi. Le informazioni esistenti su Caligola arrivano principalmente dal biografo Svetonio, molto attento al “gossip” dell’epoca, spesso a scapito della veridicità dei fatti. Gran parte del materiale ha infatti scarsa rilevanza storica e in realtà poco ha a che fare con le azioni reali di Caligola.

  • S02E41 La fine dell'Impero ottomano

    • January 15, 2019
    • Rai 3

    I decenni che dalla fine dell'800 alla prima guerra mondiale portarono alla dissoluzione dell'impero ottomano e alla nascita della repubblica turca nel 1923, in un crescente processo di globalizzazione. La storia della Turchia di quel periodo viene riletta dai tentativi di riforma delle strutture imperiali alle spinte secessioniste dei movimenti nazionali; dalla crisi violenta della coabitazione islamo-cristiana alla nascita di uno Stato-nazione turco riconosciuto a livello internazionale, ma anche indebolito dalla fine del suo pluralismo interno.

  • S02E42 La primavera tragica di Jan Palach

    • January 16, 2019
    • Rai 3

    5 gennaio 1968. Con l'elezione di Alexander Dubcek a segretario del Partito Comunista cecoslovacco ha inizio la cosiddetta Primavera di Praga. Dubcek si impegna ad avviare un vasto programma di riforme che incontra però la decisa reazione dell'Unione Sovietica e in agosto le truppe del patto di Varsavia entrano a Praga. In primo piano la resistenza passiva della popolazione che trova il suo simbolo in Jan Palach, un ventunenne studente di filosofia che il 16 gennaio 1969, per protesta contro l'occupazione, sacrifica la propria vita in modo terribile: si da fuoco in piazza San Venceslao, nel centro di Praga. Jan Palach muore dopo tre giorni di agonia.

  • S02E43 La nascita del Partito popolare italiano

    • January 17, 2019
    • Rai 3

    18 gennaio 1919: in un albergo romano, un piccolo gruppo di persone riunite attorno a don Luigi Sturzo, dà vita al Partito Popolare. Per la prima volta i cattolici italiani, hanno un loro partito di riferimento. Spaventata dall'avanzata del partito socialista, la gerarchia ecclesiastica rimuove il "non expedit", la disposizione di Pio IX che impedisce ai cattolici di partecipare alla vita politica, una protesta contro lo Stato Italiano per la perdita del potere temporale e la mancata indipendenza della Santa Sede. Il nuovo partito otterrà ottimi risultati alle elezioni, ma avrà vita breve. Nel 1926 il fascismo lo metterà fuori legge e il suo fondatore, don Luigi Sturzo sarà costretto prima alle dimissioni e poi all'esilio.

  • S02E44 La Conferenza di Parigi

    • January 18, 2019
    • Rai 3

    La Conferenza di Pace che si apre a Parigi nel gennaio del 1919, a poche settimane dalla fine della Prima Guerra Mondiale, è vista da molti come una grande occasione per costruire un futuro di tranquillità e prosperità. Ma ben presto queste speranze si infrangono contro gli interessi di ciascuno Stato, che minano quell'unità d'intenti fra i vincitori apparentemente granitica. La questione tedesca, il destino dei nuovi stati nati dopo la fine dell'impero austro-ungarico, la questione dei confini orientali dell'Italia, che rivendica con forza Fiume, sono solo alcuni delle questioni cruciali della Conferenza. Con l'utilizzo di documenti provenienti dall'Archivio Storico Diplomatico del Ministero degli Esteri "Passato e Presente" ripercorre uno degli eventi chiave della storia del ventesimo secolo.

  • S02E45 Annibale, il nemico di Roma

    • January 21, 2019
    • Rai 3

    La seconda guerra punica è stata la “guerra mondiale” dell’antichità nel Mediterraneo. Il generale punico Annibale Barca, carico di rivalsa verso la città che aveva messo in ginocchio la sua patria Cartagine, nel 219 a. C. provoca i Romani assediandone la città alleata di Sagunto in Spagna. Di lì col suo esercito attraversa l’Europa, valicando i Pirenei con i suoi elefanti, fino alle Alpi. Infligge una serie di clamorose sconfitte ai Romani nelle battaglie del Ticino, della Trebbia, del Trasimeno, e infine a Canne in Puglia. A Zama, in Africa, nel 202 a.C. Annibale viene sconfitto dall’esercito di Publio Cornelio Scipione: una battaglia che vale la guerra.

  • S02E46 Guido Rossa, l'operaio che sfidò le BR

    • January 22, 2019
    • Rai 3

    Gli anni '70 sono in gran parte percorsi dalla violenza politica. Anche per la generazione del '68, dopo la strage di Piazza Fontana, la violenza diventa una risorsa per contrastare i temuti disegni reazionari della destra. È in questa fase che nascono anche i primi nuclei di lotta armata che hanno nelle Brigate Rosse il loro vertice più organizzato e agguerrito, e che toccano il loro apice con il sequestro e l'uccisione di Aldo Moro. Magistrati, forze dell'ordine, giornalisti, sono i principali bersagli del terrorismo brigatista. Ma il 24 gennaio del 1979 a cadere vittima dei terroristi è anche un operaio genovese, un delegato di fabbrica iscritto al PCI: Guido Rossa. L'assassino di un esponente della classe operaia rappresenta un clamoroso salto di qualità e una scelta strategica da parte dei brigatisti che avrà significative conseguenze.

  • S02E47 Il Concilio Vaticano II

    • January 23, 2019
    • Rai 3

    È il 25 gennaio 1959 quando Giovanni XXIII, papa da soli tre mesi, stupisce il mondo annunciando il Concilio Ecumenico per la Chiesa universale. Il Concilio Vaticano II inizia l'11 ottobre 1962. Duemilacinquecento vescovi riuniti in San Pietro, un evento grandioso non solo per la Chiesa, ma per l'intera umanità ancora sconvolta dalla guerra mondiale che aveva provocato milioni di vittime e portato distruzione e miseria. La Chiesa si apre al mondo e al dialogo, cogliendo i segni dei tempi e calandosi nella realtà storica. Il Concilio Vaticano II si conclude sotto la guida di Paolo VI, tre anni dopo, l'8 dicembre 1965.

  • S02E48 Le origini dell'antisemitismo nazista

    • January 24, 2019
    • Rai 3

    L'antisemitismo affonda le proprie radici nei primi secoli del Cristianesimo. Con il tempo un pesante bagaglio di leggende, di odi e di calunnie si accumula sulle spalle del popolo di Davide che viene discriminato ed emarginato in tutti i paesi del Vecchio Continente. In Germania, nel XIX secolo, l'odio razziale si intreccia con l'ideologia del Volk, nata dall'aspirazione all'unità nazionale, conquistata solo nel 1871. Il popolo per eccellenza, per i tedeschi, è l'ariano, i cui i tratti esteriori sono il supposto riflesso delle qualità interiori. E' soprattutto il radicamento nella nazione a garantirne la superiorità morale e spirituale. Nulla, però, fa presagire quello che il Terzo Reich sarà capace di fare solo qualche decennio più tardi con l'obiettivo della distruzione del popolo ebraico.

  • S02E49 Exodus 1947

    • January 25, 2019
    • Rai 3

    11 luglio del 1947. Un vecchio piroscafo, stipato di profughi ebrei, prende il largo da un piccolo porto nel sud della Francia diretto in Palestina. E' l'inizio di un'odissea e di un braccio di ferro politico e diplomatico che passerà alla storia come l'affare "Exodus". Da una parte c'è il governo inglese, che detiene il mandato sulla Palestina e non intende aprire le frontiere della regione alle decine e decine di migliaia di ebrei, sopravvissuti al nazismo, che non hanno una casa dove tornare. Dall'altra, il movimento sionista, deciso ad usare il problema dei rifugiati come argomento a sostegno della causa per la quale si batte da decenni: la creazione di uno stato ebraico in Palestina. Dopo la Shoah, la riluttanza dei paesi democratici ad accogliere gli scampati e la determinazione con cui questi ultimi cercano a qualunque prezzo di raggiungere la Palestina sono, per i sionisti, prove inconfutabili della necessità storica di Israele.

  • S02E50 La Roma dei Re

    • January 28, 2019
    • Rai 3

    Le origini di Roma si confondono con la leggenda. Gli storici latini di età imperiale attribuiscono la fondazione della città a un re di origine divina, Romolo, che il 21 aprile del 753 a.C. traccia alle pendici del colle Palatino il recinto sacro che delimita il nuovo villaggio. A lui succedono tre re latini e tre re etruschi, l’ultimo dei quali, Tarquinio il Superbo, viene cacciato nel 505 a. C. quando Roma diventa una Repubblica. Ma i dati archeologici non coincidono con la leggenda. Gli scavi indicano che il Palatino era occupato già nel 1000 a.C. e da qui i primi romani potevano controllare gli scambi commerciali che avvenivano attraverso il Tevere tra i greci del sud e gli etruschi del nord. Più dell’intervento divino, nel futuro potere di Roma sembra abbia inciso la posizione geografica.

  • S02E51 De Gasperi e il Fascismo

    • January 29, 2019
    • Rai 3

    Alcide De Gasperi entra nel Partito popolare nel 1919, anno della sua fondazione. Nel 1922 assiste alla salita al potere di Benito Mussolini. Da una parte ne condanna subito i modi violenti, ma dall'altra, insieme al Partito popolare dà l'appoggio al primo governo fascista. De Gasperi cerca di opporsi, senza successo, all'approvazione della legge Acerbo, che modifica in senso maggioritario legge elettorale e favorisce la vittoria dei fascisti alle politiche del 1924. Dopo poco, il delitto Matteotti e poi le leggi fascistissime trasformano il governo Mussolini in un regime. De Gasperi è un sorvegliato speciale della polizia politica fascista, viene minacciato dagli squadristi e nel 1927 viene arrestato con l'accusa di aver tentato l'espatrio clandestino. Rimane in carcere sedici mesi e quando esce è politicamente isolato e senza lavoro. Trova un'occupazione presso la biblioteca vaticana, che diventa anche un rifugio dalle persecuzioni del regime.

  • S02E52 L'Inghilterra dei Beatles

    • January 30, 2019
    • Rai 3

    All'inizio degli anni Sessanta, una band formata da quattro ragazzi di Liverpool, i Beatles, scala in poco tempo le classifiche musicali, prima d'Inghilterra e poi di tutto il mondo. I Beatles fanno il tutto esaurito ovunque, le ragazze per loro urlano e si strappano i capelli. Il gruppo riceve ogni giorno migliaia di lettere dai fan e dove arriva provoca disordini a causa della folla che lo acclama. È la "Beatlemania". Il successo porta i Beatles a essere "più famosi di Gesù Cristo", come dichiarerà in una celebre e controversa frase il loro leader John Lennon. Negli anni Sessanta, quando il fermento giovanile trova sbocco nelle proteste e nelle manifestazioni di massa e i gruppi radicali sognano un mondo diverso, la loro musica fa da colonna sonora, segnando non solo la storia della musica, ma un'intera epoca.

  • S02E53 Hollywood va alla guerra

    • January 31, 2019
    • Rai 3

    Dopo l'attacco a Pearl Harbour, il 7 dicembre 1941, e l'ingresso nel secondo conflitto mondiale, il governo degli Stati Uniti stringe un'alleanza con Hollywood per combattere la guerra anche sul fronte della comunicazione e della propaganda. Tutti i film devono rispettare le regole stilate dall'Office of War Information per stimolare lo spirito patriottico ed educare la popolazione americana ai comportamenti più consoni da adottare in tempo di guerra. Il regista Frank Capra realizza "Why We Fight", una serie di sette documentari che spiegano agli americani le ragioni del conflitto, che prima di essere uno scontro tra nazioni è una lotta tra la democrazia e la tirannide. Molti attori si arruolano, e quelli che rimangono a casa girano il paese per favorire le campagne di arruolamento e l'acquisto dei war bond, i buoni di guerra con cui si finanzia lo sforzo bellico.

  • S02E54 Khomeini e la Rivoluzione iraniana

    • February 1, 2019
    • Rai 3

    Autunno 1978. Una pesante crisi economica travolge l’Iran. Le riforme dello Shah Reza Pahlevi, che governa il suo paese da dittatore col sostegno americano, hanno fallito e gli introiti della vendita del petrolio si perdono tra i meandri di un sistema farraginoso e corrotto. In molte città scatta la protesta e, mentre i capi delle diverse forze di opposizione vengono soppressi o arrestati, dal suo lungo esilio di Najaf, in Iraq, l’ayatollah Khomeini, capo della chiesa sciita iraniana, diventa il catalizzatore della rivolta. Una volta rientrato in patria dopo un anno speso in Francia, il 1 febbraio 1979, Khomeini sarà acclamato da tutti come il nuovo leader, colui che darà finalmente al paese un governo democratico, vicino al cuore dell’Iran sciita.

  • S02E55 La Sicilia de I Viceré

    • February 4, 2019
    • Rai 3

    Pubblicato per la prima volta nel 1894, il capolavoro di Federico De Roberto, "I Vicerè" è al centro di questa puntata di "Passato e Presente". Discendenti in linea diretta dai dominatori spagnoli, dai cui il titolo "vicerè", gli Uzeda vantano origini principesche e il filo conduttore del romanzo è costituito dalla lotta tra familiari per un'eredità. Sullo sfondo, gli eventi della storia nazionale: la spedizione dei Mille, la rivolta di Palermo del '66, la presa di Roma. Il romanzo è un atto di denuncia sociale contro la mentalità, le pratiche e le istituzioni dell'antico regime, ma descrive anche la tragica continuità di quelle pratiche nell'Italia post unitaria.

  • S02E56 Eugenio Colorni, un militante per l'Europa

    • February 5, 2019
    • Rai 3

    Classe 1909, milanese, filosofo, politico, antifascista socialista ed europeista, Eugenio Colorni, dopo aver frequentato gli istituti più prestigiosi del capoluogo lombardo, nel 1930 si laurea in filosofia. Leibniz e Benedetto Croce saranno i suoi punti di riferimento. Al contrario di molti intellettuali, non si piega al fascismo ma fa della sua avversione una coerente e attiva ribellione. Dal 1935 è membro del Centro Interno socialista. La sua è una lotta politica senza compromessi contro il regime mussoliniano e contro l'intero sistema capitalistico-borghese. Arrestato e confinato a Ventotene nel 1938, con l'ex comunista Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi di Giustizia e Libertà, discute del futuro del Vecchio Continente ed è con loro che nell'inverno tra il 1940 e il '41, viene concepito il progetto di una federazione di Stati europei di cui gettano le basi politiche in quello che verrà conosciuto come il Manifesto di Ventotene.

  • S02E57 La Francia di Vichy

    • February 6, 2019
    • Rai 3

    È uno dei periodi più oscuri della Francia contemporanea. All'indomani della clamorosa sconfitta contro la Germania di Hitler del maggio-giugno 1940, il paese viene diviso in due, la parte settentrionale, Parigi compresa, resta sotto l'occupazione nazista. A sud viene creata la zona libera, con capitale Vichy, una rinomata località termale. Inizia la stagione del collaborazionismo, segnata oltre che dalle durezze della guerra e della spietata repressione dei nazisti, anche da episodi terribili come i rastrellamenti di massa degli ebrei francesi ai quali, con la complicità della polizia, segue la deportazione nei campi di concentramento, da cui solo pochi faranno ritorno.

  • S02E58 Elezioni in America 1968: Nixon-Humphrey

    • February 7, 2019
    • Rai 3

    Le elezioni del 1968 sono tra le più tormentate dell'intera storia americana. Gli americani vanno al voto in un anno cruciale: in marzo il Presidente uscente, scosso dall'andamento della guerra del Vietnam, rinuncia a ricandidarsi. In aprile viene ucciso il leader afroamericano Martin Luther King e la notizia scatena violenze e causa vittime (40 i morti) in oltre cento città del Paese. In giugno muore Robert Kennedy, uno dei candidati in corsa per la Presidenza, ucciso, come il fratello cinque anni prima, dagli spari di un fanatico. In agosto, la Convention democratica - che sceglie come candidato Hubert Humphrey - si svolge tra violenti scontri in strada tra forze dell'ordine e giovani contestatori dell'establishment del partito. Humphrey, Vicepresidente uscente, dovrà vedersela con il repubblicano Richard Nixon, tornato sulla breccia dopo la sconfitta subita nel 1960 contro John Kennedy. E sarà lui questa volta a spuntarla, anche grazie a una manovra elettorale senza scrupoli.

  • S02E59 Fiume: l'epurazione di Tito

    • February 8, 2019
    • Rai 3

    Il 10 febbraio ricorre il "Giorno del Ricordo" dedicato alle vittime delle foibe, all'esodo giuliano-dalmata e al complesso delle vicende storiche che hanno sconvolto il confine orientale italiano, durante e dopo la fine del Secondo conflitto mondiale. Orrori per molti anni confinati nell'oblio, ma anche violente trasformazioni operate alla luce del sole, come lo spopolamento della città di Fiume, voluto dal regime di Tito, o la grande illusione dei comunisti monfalconesi, sfociata nella repressione di regime nell'isola carcere di Goli Otok.

  • S02E60 I Patti Lateranensi

    • February 11, 2019
    • Rai 3

    Dopo la conquista del potere, Mussolini capisce che, per allargare il suo consenso, deve trovare un accordo con la Santa Sede per risolvere la cosiddetta "questione romana", lo storico contrasto tra Stato e Chiesa che ha accompagnato l'unificazione italiana. L'11 febbraio 1929, dopo anni di trattative segrete, vengono stipulati i Patti Lateranensi, firmati da Mussolini e dal segretario di Stato il Cardinale Pietro Gasparri. I Patti comprendono tre documenti: il Trattato, la Convenzione Finanziaria e il Concordato. Con la caduta del fascismo e l'apertura della Costituente la questione dei rapporti tra Chiesa e stato si riproporrà e troverà il suo esito nel dibattuto articolo 7 della Costituzione.

  • S02E61 La Comune di Parigi

    • February 12, 2019
    • Rai 3

    Marzo 1871. Parigi è stretta da mesi dall'assedio delle truppe prussiane. La guerra franco-prussiana è finita a Sedan, Napoleone III è prigioniero. La Terza Repubblica è stata proclamata, ma Parigi rifiuta di arrendersi. La città che resiste ai cannoni, al freddo, alla fame, rappresenta una sfida per il Governo di Difesa Nazionale: il capo dell'esecutivo, Adolphe Thiers ordina all'esercito di requisire i cannoni di Montmartre che i parigini hanno acquistato attraverso una sottoscrizione pubblica, lanciata, fra gli altri, da Victor Hugo. La città si ribella e insorge. I soldati fraternizzano con gli insorti, i generali vengono fucilati e la folla occupa caserme, prefetture e la sede del municipio, l'Hotel de Ville. Il 28 marzo viene proclama la Comune.

  • S02E62 François Mitterrand

    • February 13, 2019
    • Rai 3

    Militante di destra legato al regime di Vichy, Mitterrand passa nel 1942 alla Resistenza e debutta in politica nel '46 con la sinistra. Un anno dopo, trentunenne, è il più giovane ministro di Francia. Convinto che il partito socialista debba diventare forza di governo, tratta con i comunisti e ottiene, alla fine, un risultato storico: unire la sinistra alle elezioni. Si impone come leader della “gauche” e il 10 maggio 1981 i francesi lo portano all’Eliseo. Mitterand sarà presidente per due mandati e per 14 anni conoscerà fama, gloria e potere.

  • S02E63 Il ritiro sovietico dall'Afghanistan

    • February 14, 2019
    • Rai 3

    24 dicembre 1979. L’Unione Sovietica invade l’Afghanistan. I russi sono convinti che la guerra sarà breve, ma si scontrano subito con la resistenza dei Mujaheddin, i soldati di Dio. Gruppi di guerriglieri divisi per appartenenza etnica, idee politiche o zone di provenienza, ma tutti uniti per raggiungere un unico obiettivo: cacciare l'invasore sovietico dal loro paese. Per gli 80mila uomini della 40esima armata sovietica si tratta di fronteggiare una vera e propria guerra di popolo, contro un nemico capace di affrontare condizioni estreme senza lasciarsi piegare, indifferente al tempo e alla sofferenza. Tra questi c’è il più abile e carismatico capo della resistenza afghana. Il suo nome è Ahmad Shah Massoud. Dopo nove anni di conflitto, le tattiche sovietiche si sono fatte più efficaci, gli uomini più esperti, ma i problemi restano sempre gli stessi: l’impossibilità di controllare il territorio, la vulnerabilità delle vie di comunicazione e l’ostilità della gente.

  • S02E64 Il bombardamento di Montecassino

    • February 15, 2019
    • Rai 3

    Fronte italiano, inverno 1944. Gli angloamericani, bloccati dai nazisti sulla linea Gustav, decidono di bombardare l'abbazia di Montecassino. Gli alleati si sono convinti che i tedeschi abbiano insediato il loro comando all'interno del monastero, ma si sbagliano. Nel convento ci sono invece una dozzina di monaci e oltre un migliaio di profughi. E' un attacco di enormi dimensioni: oltre 200 "fortezze voltanti", modello b-17 e b-25, sganciano circa 400 tonnellate di bombe. L'antica abbazia, uno dei tabernacoli della cultura cristiana fondata da San Benedetto verso il 529 d.C., è completamente distrutta.

  • S02E65 I servi della gleba

    • February 18, 2019
    • Rai 3

    "La casa di Dio che si crede una, è dunque divisa in tre: gli uni pregano, gli altri combattono, gli altri infine lavorano. Coloro i quali lavorano sono chiamati servi". Questo passo dello storico Adalberone di Laon restituisce un'immagine della società intorno all'anno Mille, uno specchio abbastanza fedele della cosiddetta "prima età feudale". Nell'Italia in cui si stanziano i Longobardi, dopo la dissoluzione dell'impero romano, la maggior parte dei contadini non sono più schiavi: sono ex-schiavi, liberti, nel sistema longobardo detti aldii. Costoro sono uomini liberi, ma per le leggi degli imperatori romani, conservate dai re longobardi, non possono abbandonare la terra che lavorano. E' quest'obbligo verso la terra che secoli dopo spingerà i giuristi del basso Medioevo a inventare la figura del "servo della gleba", un contadino cioè che non è schiavo di un padrone, ma è legato alla terra (la "gleba") che coltiva.

  • S02E66 Mariano Rumor

    • February 19, 2019
    • Rai 3

    E' stato cinque volte Presidente del Consiglio; più volte ministro degli Esteri; segretario della DC; fondatore della più potente corrente democristiana, la dorotea; ha dovuto gestire l'inizio della strategia della tensione, la crisi petrolifera e la prima grande riforma delle pensioni. La carriera di Rumor si interrompe bruscamente, messo da parte proprio dai suoi amici più stretti e fidati. Coinvolto nello scandalo Lockheed, da cui uscirà completamente scagionato, conclude il suo percorso umano e politico nel 1990 come senatore della Repubblica.

  • S02E67 Solidarność

    • February 20, 2019
    • Rai 3

    Solidarnosc, in polacco "Solidarietà", è stato un movimento di massa che a partire dal 1980, nel giro di pochi anni, è riuscito a cambiare la storia della Polonia e non solo. Solidarnosc è stato infatti il primo sindacato libero, indipendente dal governo, a esser sorto in un regime comunista dell'Est. A guidarlo, un elettricista di nome Lech Walesa. Dall'elezione, nel 1978, del Papa polacco Karol Wojtyla, agli scioperi ai cantieri Lenin di Danzica, dalla reazione del regime con l'imposizione della legge marziale e l'omicidio di Popieluszko, sino alle elezioni del 1989, le prime semilibere in un Paese d'oltre cortina.

  • S02E68 Pancho Villa e la Rivoluzione messicana

    • February 21, 2019
    • Rai 3

    Il 20 novembre 1910: con la sollevazione armata contro la dittatura del generale Porfirio Diaz, ha inizio la Rivoluzione Messicana, la prima del XX secolo. Un’epopea di lotte, insurrezioni, colpi di stato e governi militari che rappresenta oggi uno dei capitoli più attuali e controversi della storia contemporanea. Uno dei protagonisti della Rivoluzione Messicana, Doroteo Arango Aràmbula, più noto come Pancho Villa è un fuorilegge rifugiatosi sulle montagne per sfuggire alla giustizia, che si schiera a fianco delle forze insurrezionali e fino alla fine lega il suo destino a quello del Messico in fiamme. Un bandito, un Robin Hood messicano, il leggendario “General invencible” della Divisione del nord, che diventa persino un mito hollywoodiano.

  • S02E69 Savonarola: santo o eretico?

    • February 25, 2019
    • Rai 3

    Firenze, fine '400. In uno dei periodi di massimo splendore della capitale del Rinascimento, la città è sotto il controllo di Lorenzo de' Medici, la cui condotta politica viene aspramente criticata da Girolamo Savonarola, un frate domenicano che nelle sue prediche appassionate lancia strali contro la ricchezza e contro lo sfruttamento del popolo da parte dei governanti. Con la cacciata dell'erede di Lorenzo, Piero, nel 1494, attira su di sé moltissimi nemici: dal partito dei Medici fino alle potenze rivali di Firenze come Milano, la Spagna e soprattutto la Chiesa di Roma e il suo pontefice, Alessandro VI, Rodrigo Borgia. Il pontefice scomunica Savonarola per le sue accuse al papato di corruzione e decadenza: la città, temendo le ripercussioni di questa interdizione, lo processa per eresia e nel 1498 lo condanna al rogo.

  • S02E70 Montanelli, inviato di guerra

    • February 26, 2019
    • Rai 3

    Indro Montanelli è stato il più noto inviato e opinionista italiano. Il rinomato giornalista, nato a Fucecchio in Toscana nel 1909, fin da giovanissimo collabora con numerosi giornali in Italia e all'estero. Convinto sostenitore del fascismo, nel 1935 parte per l'Eritrea. Nel 1937 segue, come inviato de "Il Messaggero", la guerra civile spagnola. Poi, con lo scoppio della seconda guerra mondiale, si fa notare come corrispondente da quasi tutti i fronti di guerra, in particolare durante il conflitto russo-finlandese del 1939-40. Nel dopoguerra si afferma come brillante opinionista sulle colonne de "Il Corriere della Sera". Torna sul fronte di guerra nel 1956, durante la rivolta d'Ungheria che racconta attraverso articoli memorabili e come sempre fuori dal coro.

  • S02E71 1933: l'incendio del Reichstag

    • February 27, 2019
    • Rai 3

    27 febbraio 1933. Il Palazzo del Reichstag, sede del Parlamento tedesco, viene distrutto da un incendio. Hermann Goering accusa i comunisti: molti tesserati e funzionari del partito, tra cui i comunisti bulgari Georgi Dimitrov, Blagoj Popov e Ernst Torgler, vengono arrestati perché ritenuti colpevoli, insieme a Marinus van der Lubbe, di avere preso parte all'incendio del Reichstag. Il giorno dopo Hitler ottiene dal presidente Hindenburg la firma di un decreto d'emergenza. È il primo di una serie di decreti che progressivamente sospendono gran parte dei diritti civili garantiti dalla costituzione della Repubblica di Weimar. Il 21 settembre 1933 a Lipsia si apre il processo ai presunti incendiari del Reichstag.

  • S02E72 Piano Fanfani: una casa per gli italiani

    • February 28, 2019
    • Rai 3

    1949. L’Italia, uscita a pezzi dalla guerra, deve essere ricostruita. Una vasta parte della popolazione vive in condizioni terribili. Uno dei “cavalli di razza” di Alcide De Gasperi, al Governo dal 1946, è il giovane Amintore Fanfani: aretino, economista, vicino alle idee di Giuseppe Dossetti e di Giorgio La Pira. Nel 1949 Fanfani, ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale nel quinto governo De Gasperi, propone un piano imponente volto a costruire migliaia di nuove case per gli italiani che hanno meno possibilità. Il Piano Ina Casa verrà approvato dal governo portando alla costruzione, nel 1963, di 335 mila nuove case distribuite in ogni angolo del paese, cambiando radicalmente la vita a quasi tre milioni di italiani.

  • S02E73 Pio XII: i dubbi e il silenzio

    • March 1, 2019
    • Rai 3

    Un papa da alcuni esaltato, da altri condannato senza riserve. Nato nella seconda metà dell’Ottocento da famiglia nobile legata alla politica pontificia, scelse quasi naturalmente di diventare sacerdote. Entrato in giovane età nella diplomazia vaticana, si fece presto notare per la sua capacità lavorativa e per l’abilità nel muoversi tra le varie correnti della Segreteria di Stato. Nunzio in Germania e Segretario di Stato di Pio XI, venne chiamato a succedergli alla vigilia del secondo conflitto mondiale. Sotto Pio XII la Chiesa dovette confrontarsi con la duplice sfida della guerra e dei totalitarismi. La tanto dibattuta questione dei “silenzi” del papa di fronte alla Shoah non può essere compresa isolandola da tale contesto.

  • S02E74 Venezia e il Ghetto ebraico

    • March 4, 2019
    • Rai 3

    29 marzo 1516. La Repubblica di Venezia obbliga gli ebrei ad abitare nell'area dove anticamente erano situate le fonderie, "geti" in veneziano. Nasce il primo ghetto della storia. Agli ebrei ashkenaziti che vivono nel ghetto (definiti in tal modo in quanto provenienti dalla Germania) viene concessa come sola attività la gestione dei banchi di pegno, a tassi stabiliti dalla Serenissima; inoltre, in cambio della libertà di culto e della protezione in caso di guerra, hanno l'obbligo di indossare un segno di identificazione e di sottostare a una serie di regole. Nonostante il ghetto sia il risultato di una misura restrittiva, diventerà nel tempo un crocevia cosmopolita, nel quale si affermeranno la cultura e le professioni liberali: i medici ebrei saranno i migliori dell'epoca.

  • S02E75 Legge Acerbo: notte del liberalismo

    • March 5, 2019
    • Rai 3

    Nel 1923 viene varata la riforma maggioritaria: la Legge Acerbo. Una delle leggi elettorali italiane con vita più breve.

  • S02E76 I ragazzi di Villa Emma

    • March 6, 2019
    • Rai 3

    Il 17 luglio 1942 un treno si ferma alla stazione di Nonantola, piccolo paese in provincia di Modena. Scendono 40 ragazzi, accompagnati da 9 adulti. Sono ebrei tedeschi e austriaci in fuga dalle persecuzioni razziali naziste. Il Reich ha smembrato le loro famiglie, deportato e ucciso i loro genitori. Per scampare allo stesso destino, i fuggitivi cercano di raggiungere con ogni mezzo possibile la Palestina, da anni meta designata dell'emigrazione ebraica dall'Europa. Per oltre un anno saranno ospitati in una residenza di campagna, aiutati e protetti dalla comunità locale. È la storia dei "ragazzi di Villa Emma".

  • S02E77 Elezioni in America 1980: Reagan-Carter

    • March 7, 2019
    • Rai 3

    Tra la crisi economica e il riaccendersi di tensioni internazionali, le elezioni del 1980 si svolgono in un periodo decisamente complicato per gli USA. A contendersi il posto alla Casa Bianca il democratico Jimmy Carter, presidente uscente, e il repubblicano Ronald Reagan, ex attore e poi governatore della California. Se, da un lato, la presidenza Carter annovera tra i suoi successi il raggiungimento dello storico trattato di pace tra Egitto e Israele, firmato nel 1978 a Camp David, dall'altra, assiste a un evento, pochi mesi prima delle elezioni, che terrà i cittadini americani con il fiato sospeso per mesi: dopo la rivoluzione islamica del 1979, un gruppo di diplomatici americani fu preso in ostaggio dai rivoluzionari e tenuto prigioniero nell'Ambasciata di Teheran, in Iran.

  • S02E78 Maria Montessori, maestra di vita

    • March 8, 2019
    • Rai 3

    Da oltre un secolo Maria Montessori è tra gli scienziati italiani più conosciuti e celebrati all'estero. Le sue scoperte scientifiche e soprattutto i suoi studi in campo pedagogico hanno conosciuto una diffusione straordinaria: scritto nel 1909, "Il metodo della pedagogia scientifica" è stato tradotto in tutte le lingue e applicato nelle scuole di tutto il mondo. In primo piano aspetti poco noti del suo percorso di vita, a partire dagli anni della formazione e delle scelte che la portano a diventare medico, psichiatra, docente di antropologia all'Università di Roma, prima dell'affermazione in campo pedagogico. Ne emerge anche una figura di primo piano del femminismo, impegnata nelle attività sociali e vicina al mondo della politica. Dopo l'ascesa di Mussolini, Maria Montessori avrà un rapporto difficile con il fascismo: i contrasti la porteranno a lasciare l'Italia nel 1933 e a viaggiare in molti Paesi, dove diffonderà la sua teoria educativa.

  • S02E79 La dinastia dei Severi

    • March 11, 2019
    • Rai 3

    Dopo la morte di Marco Aurelio, la storia passa "da un impero d'oro a un impero di ferro arrugginito". Tuttavia, a cavallo tra il II e il III secolo d.C., la dinastia avviata dall'imperatore africano Settimio Severo attua un programma di rinnovamento urbanistico che trasforma Roma, realizzando i presupposti del sogno augusteo di un impero universale. Suo figlio e successore, Caracalla, costruisce a Roma le terme più grandi dell'Impero, e promulga nel 212 d. C. la "Constitutio Antoniniana", editto storico attraverso cui concede la cittadinanza romana a tutti i cittadini dell'impero, a esclusione degli schiavi e dei prigionieri. Gli epigoni della dinastia dei Severi sono Elagabalo e Severo Alessandro, imperatori giovanissimi, guidati nelle loro scelte dalle donne della corte: da Giulia Domna a Giulia Mesa, le donne dei Severi ricoprono un ruolo importante nella cultura e nella politica dell'epoca.

  • S02E80 Gli attentati al Duce

    • March 12, 2019
    • Rai 3

    Dominatore incontrastato della macchina organizzativa del regime e del partito, Benito Mussolini è ovunque. La sua onnipresenza contribuisce, con i suoi riti e con i suoi simboli, ad accrescere il culto del capo, al punto tale che le masse popolari iniziano ad attribuirgli qualità straordinarie, addirittura mitiche. Ma dopo l'affare Matteotti, qualcuno, non più abbagliato dal mito del Duce, inizierà a pensare di agire contro Mussolini. Si parte dal 4 novembre del 1925, quando Tito Zaniboni, ex deputato socialista progetta il primo attentato contro il capo del governo, sventato poco prima che si compia. Da mesi l'attentatore è sorvegliato dagli agenti dell'Ovra. Anche il secondo agguato, quello del 7 aprile del 1926, ordito dall'anziana irlandese Violet Gibson, si rivela un insuccesso.

  • S02E81 SS, le milizie del Führer

    • March 13, 2019
    • Rai 3

    Nate nel 1921 con il compito di difendere Adolf Hitler, le Sturmabteilung (SA), squadre d’assalto, non si dimostrano totalmente affidabili. Per questo motivo il Fuhrer dà vita, nel 1923, al primo nucleo delle SS, costituito da uomini obbedienti, pronti a morire per difenderlo da tutti i nemici interni ed esterni al partito. Nel 1929, il numero dei membri delle SS, sotto il comando di Heinrich Himmler, aumenta rapidamente, una crescita ostacolata solo dalle SA. Nel 1934 il contrasto tra SA ed SS si risolve in quella che verrà ricordata come “La notte dei lunghi coltelli”: Ernst Rohm, capo delle SA, e molti altri dirigenti vengono eliminati, portando così le SS di Heinrich Himmler a rafforzare il proprio potere nel partito, fino a creare una vera e propria élite, il cui accesso è vincolato all’esibizione di un albero genealogico risalente almeno al 1750 come attestato di purezza ariana.

  • S02E82 Aldo Moro, Segretario della DC

    • March 14, 2019
    • Rai 3

    Alla fine degli anni '50 i governi a maggioranza DC cadono uno dopo l'altro. Per rafforzare la compagine di Governo c'è bisogno di nuovi alleati. Il segretario del partito e Presidente del Consiglio Amintore Fanfani spinge per un'alleanza con i socialisti, incontrando però l'opposizione della nuova corrente dei "dorotei", l'anima più moderata della Democrazia Cristiana, contraria a uno spostamento a sinistra del governo. Amintore Fanfani verrà sfiduciato dal suo stesso partito, che nominerà al suo posto, come segretario di partito, nel 1959, Aldo Moro. In evidenza anche il coinvolgimento delle componenti progressiste e democratiche del Paese nel Governo della Repubblica. Il nuovo leader non cestinerà però il progetto del suo predecessore: l'idea di un centrosinistra verrà, al contrario, ripresa e rivalutata, sebbene con tempi e modi diversi.

  • S02E83 Francesco Crispi, un democratico autoritario

    • March 15, 2019
    • Rai 3

    La vicenda politica di Francesco Crispi attraversa quasi tutto l'Ottocento italiano. Da eroe del Risorgimento e paladino delle idee democratiche e repubblicane, negli ultimi anni della sua vita diventerà il simbolo di un potere autoritario e imperialista. Dunque, nella prima parte della sua vita, il siciliano Francesco Crispi, nel corso del Risorgimento, si batté contro il potere dei Borbone nel Sud Italia e organizzò con Giuseppe Garibaldi l'impresa dei Mille. Dopo l'Unità, il realismo politico lo indusse ad abbandonare gli ideali repubblicani e a diventare monarchico. Nel 1887 diventò primo ministro, e i suoi governi avviarono un grande piano riformatore per rendere moderna ed efficiente l'architettura istituzionale del nuovo Stato. Noto il suo impegno anche nelle riforme sociali, come quella sanitaria che per la prima volta affida allo Stato la responsabilità della salute dei suoi cittadini.

  • S02E84 Ivan il Terribile

    • March 18, 2019
    • Rai 3

    Il primo sovrano russo ad assumere il titolo di Zar: Ivan Iv. Governa dall'età di 13 anni è passato alla storia come "Ivan il terribile".

  • S02E85 Il delitto Pecorelli

    • March 19, 2019
    • Rai 3

    Roma, 20 marzo 1979, ore 20.30. Carmine Pecorelli, direttore del settimanale "OP", lascia la redazione del giornale. Qualche minuto più tardi, il corpo del giornalista giace senza vita sui sedili della sua auto. Quattro colpi di pistola hanno tolto dalla scena un uomo controverso, abile quanto scomodo, capace di accedere a dossier e segreti della storia della Prima Repubblica: dal golpe Borghese allo scandalo petroli, al caso Moro. Ma chi ha ucciso Mino Pecorelli e perché? L'uccisione di Pecorelli resta un enigma che lunghe istruttorie e tre gradi di giudizio non sono riusciti a sciogliere, un giallo costellato di identikit vaghi, indizi nascosti e ritrovati, reticenze, testimonianze contraddittorie e depistaggi.

  • S02E86 La nascita dei Fasci di combattimento

    • March 20, 2019
    • Rai 3

    23 marzo 1919, Piazza San Sepolcro, Milano. Nel salone del circolo dell'Alleanza Industriale e Commerciale, Benito Mussolini, direttore del giornale "Il Popolo d'Italia", riunisce i suoi seguaci. Mussoliniani, futuristi, sindacalisti rivoluzionari, arditi - cento o duecento persone al massimo - si ritrovano insieme, dando vita ai Fasci Italiani di combattimento.

  • S02E87 Viaggio verso la Luna

    • March 21, 2019
    • Rai 3

    Siamo nel luglio 1969 quando Neil Armstrong e Buzz Aldrin fanno la prima storica passeggiata sulla Luna. La corsa che porta a quel traguardo comincia 12 anni prima, quando i Russi, in piena guerra fredda, mandano nello spazio lo Sputnik, il primo satellite artificiale. In questa competizione, sono i sovietici ad aggiudicarsi i primi importanti risultati con l'invio nello spazio del primo essere vivente, la cagnetta Laika, e del primo uomo, il maggiore Yuri Gagarin. Ma saranno gli americani ad avere la meglio: nel 1968, infatti, grazie a ingenti investimenti, gli USA fanno compiere, per la prima volta, il giro della Luna a tre astronauti con la missione Apollo 8, per arrivare l'anno successivo sul suolo lunare con l'Apollo11.

  • S02E88 I martiri delle Fosse Ardeatine

    • March 22, 2019
    • Rai 3

    Settantacinque anni fa, il 23 marzo 1944, i Gruppi di Azione Patriottica attaccano una colonna del battaglione di polizia tedesca Bozen in Via Rasella a Roma. Vengono uccisi trentadue soldati, un altro morirà più tardi per le ferite riportate. Per rappresaglia, il giorno successivo, un plotone tedesco, comandato da Herbert Kappler giustizierà 335 italiani alle Fosse Ardeatine. Tra le vittime ricordiamo anche Giuseppe Cordero Lanza di Montezemolo, Pilo Albertelli e il giovane Orlando Orlandi Posti.

  • S02E89 La Spagna della Reconquista

    • March 25, 2019
    • Rai 3

    Una storia di convivenza tra arabi, cristiani ed ebrei, ma anche di alterne alleanze, lotte e guerre. È la “Reconquista”: settecentocinquanta anni di storia spagnola che rappresentano un equilibrio complesso, all’interno del quale si incontrano culture diverse, che daranno vita a uno dei periodi più fecondi della storia europea. Da una parte ci sono i conquistatori arabi, che nell’VIII secolo invadono la penisola iberica e creano la favolosa al-Andalus; dall’altra, i regni cristiani, arroccati al nord della penisola, che cercano per secoli di cacciare gli invasori e riprendersi i territori perduti. La lunga storia di Al-Andalus si interromperà definitivamente nel 1492, con la capitolazione dell’ultima roccaforte: Granada. La Spagna riconquistata dal cristianesimo vivrà un periodo di grande fioritura, anche grazie alla scoperta del Nuovo Mondo, un’epoca allo stesso tempo piena di contraddizioni, che in meno di un secolo porterà la Spagna alla decadenza.

  • S02E90 Carlo Rosselli: socialismo e libertà

    • March 26, 2019
    • Rai 3

    Attivista e intellettuale antifascista. Erede di una famiglia di fede mazziniana, Carlo Rosselli inizia nei primi anni Venti a impegnarsi in politica, avvicinandosi al partito socialista. Sono gli anni durissimi del Congresso di Livorno, della crisi della democrazia liberale e dell'avvento del fascismo, di cui Rosselli è sin dall'inizio deciso oppositore. Inviato al confino, scrive la sua opera teorica più importante, "Socialismo liberale" e qualche anno dopo costituisce il movimento "Giustizia e libertà" che diventerà il polo d'attrazione per molti antifascisti, soprattutto giovani. L'omicidio di Carlo e Nello Rosselli, avvenuto in Francia nel giugno del '37, resta uno dei delitti politici più clamorosi del secolo scorso.

  • S02E91 La Società delle Nazioni

    • March 27, 2019
    • Rai 3

    La Società delle Nazioni nasce per volontà del presidente americano Woodrow Wilson che ne specifica la natura in 14 punti: deve essere un'organizzazione sovranazionale con il compito di vigilare sul mantenimento della pace, sul disarmo, sulla libertà di commercio, sulla soluzione delle controversie territoriali per vie diplomatiche, e deve promuovere la cooperazione tra Paesi grandi e piccoli e il loro sviluppo. Dopo essersi fatta carico per 10 anni delle spinose questioni lasciate aperte dal conflitto e dal nuovo ordine mondiale, dopo aver contribuito efficacemente alla gestione dei profughi, al contenimento delle epidemie, alla criminalizzazione della tratta di esseri umani e dello sfruttamento del lavoro e alla protezione dei minori, negli anni '30 la Società delle Nazioni, dinanzi alla crisi globale e all'ascesa dei totalitarismi, fallisce nel suo obiettivo primario, quello di difendere la pace.

  • S02E92 Benedetto Croce, civile e politico

    • March 28, 2019
    • Rai 3

    Benedetto Croce, è stato il più importante intellettuale italiano tra la fine dell'Ottocento e la prima metà del Novecento. Autore di numerosi libri di filosofia, ma anche di letteratura, estetica e storia, Croce partecipa attivamente alla vita politica italiana sin dal 1910, quando viene nominato senatore per censo da Sonnino. Alla vigilia della prima guerra mondiale prende parte al dibattito sull'intervento, assiste all'ascesa del fascismo e nel '25 è lui a scrivere il "Manifesto degli intellettuali antifascisti". Ma è a partire dal '43, dopo il 25 luglio e la firma dell'armistizio, che il suo impegno politico diventa determinante per salvare l'integrità dello Stato ed aiutare il difficile trapasso dalla monarchia alla repubblica.

  • S02E93 Claretta e Mussolini

    • March 29, 2019
    • Rai 3

    E' il 1926: a poche settimane dal fallito attentato di Violet Gibson al Duce, sulla scrivania di Benito Mussolini finisce la lettera della quattordicenne Clara Petacci che manifesta tutto il suo trasporto verso il capo del fascismo. Ma dovranno passare dieci anni prima che tra i due inizi una vera e propria storia sentimentale. La vicenda raggiungerà un vero e proprio punto di svolta solo nell'estate del 1943, quando, dopo il 25 luglio, entrambi sono fatti prigionieri e incarcerati. Liberati dall'esercito tedesco, Mussolini e la Petacci si ritrovano a Salò, dove si scambiano lettere molto dense sia dal punto di vista personale che da quello politico, e che rivivono attraverso le interpretazioni di Michele Placido e Maya Sansa.

  • S02E94 L'Impero bizantino

    • April 1, 2019
    • Rai 3

    330 d.C. L'imperatore romano Costantino sposta la capitale dell'impero da Roma a Bisanzio, spostando il baricentro politico ed economico verso Oriente. Prevale la cultura greco-ortodossa su quella romano-latina.

  • S02E95 Mussolini e i Balilla

    • April 2, 2019
    • Rai 3

    La "giovinezza" è stata una delle idee cardine del pensiero fascista, funzionale al programma mussoliniano della creazione dell'Uomo Nuovo. Il Duce reclama per sé tutti i figli degli italiani, giovani menti da plasmare e da rendere obbedienti alla causa rivoluzionaria delle camicie nere. Per loro, Benito Mussolini istituisce molte organizzazioni: l'Opera Nazionale Balilla, l'Opera Nazionale Maternità Infanzia, i Giovani Universitari Fascisti e la Gioventù Italiana del Littorio. L'era del fedelissimo Achille Starace segna il cambio di passo per le organizzazioni giovanili fasciste e per la società civile. L'Italia è militarizzata. Bambini e bambine, adolescenti, ragazzi e ragazze sono letteralmente presi dalla culla e accompagnati per mano fino alla trincea.

  • S02E96 Oscar Romero, il santo dei campesinos

    • April 3, 2019
    • Rai 3

    Monsignor Oscar Romero viene ucciso sull’altare il 24 marzo 1980, ventiquattro ore dopo la celebre omelia in cui chiedeva ai militari di porre fine alla repressione. Da allora il popolo salvadoregno chiede giustizia. Una giustizia arrivata con la santificazione, il 14 ottobre 2018, di papa Francesco che ha indicato la sua testimonianza come modello di vita per la Chiesa futura.I terribili anni Ottanta in Salvador sono raccontati da Lucia Annunziata, allora giovanissima inviata, che lo ha incontrato e che ha poi intervistato il mandante del suo assassinio. Annunziata ricorda che Romero le suggerì di andare a messa per comprendere il Salvador: “Ho capito dopo che questo era il punto e che questo era il modo di operare di Romero. Andare a messa ogni domenica, in qualunque chiesa, non solo quelle molto affollate. Era lì che capivi cosa succedeva nel Paese, in queste messe non solo si pregava, ma si davano informazioni. I preti, le chiese erano il luogo che connetteva le persone”.

  • S02E97 Elezioni in America 1992: Bush-Clinton

    • April 4, 2019
    • Rai 3

    Le elezioni presidenziali del 1992, le prime dopo la fine della guerra fredda, si svolgono in un clima politico particolare. Gli Stati Uniti sono trionfanti sul piano internazionale, dato il recente crollo comunismo e il rapido successo militare riportato contro l'Iraq nella prima guerra del Golfo, ma attraversano una crisi economica che colpisce le tasche e i posti di lavoro della classe media. Così, se il presidente uscente, il Repubblicano George Herbert Walker Bush, beneficia dei successi esteri, la situazione interna gli fa perdere consensi. A sfidare il presidente uscente, saranno il giovane Bill Clinton, già governatore dell'Arkansas, fautore di un rinnovamento del Partito Democratico, e un terzo candidato, il miliardario texano Ross Perot. Alla fine sarà Bill Clinton a spuntarla e a insediarsi alla Casa Bianca, interrompendo il lungo trend positivo dei presidenti repubblicani.

  • S02E98 1933: il rogo dei libri

    • April 5, 2019
    • Rai 3

    La sera del 10 maggio 1933, nella piazza del Teatro dell'Opera di Berlino, il ministro della Propaganda del Terzo Reich, Joseph Goebbels, organizza un grande rogo rituale in cui vengono bruciati i libri sgraditi al nazismo. Per Adolf Hitler, il consolidamento del potere non passa solo attraverso la soppressione della democrazia e del regime parlamentare, ma anche attraverso la conquista della cultura. Il cubismo, il dadaismo, l'impressionismo, l'espressionismo, e tutti i movimenti conosciuti come Avanguardie - che sovvertono la tradizione elaborando proposte di rottura col passato - sono considerati pericolosi perché mirano a stravolgere i valori fondanti della razza ariana. Il Terzo Reich intende proporre una cultura di Stato alternativa a quella degenerata, una cultura vincolante e totalitaria in grado di esprimere l'identità e lo spirito del popolo tedesco.

  • S02E99 Alessandro il Grande

    • April 8, 2019
    • Rai 3

    Nasce nella notte del 20 luglio 356 a.C. il condottiero più visionario di tutti i tempi: Alessandro il Grande. Alessandro, dopo aver unificato sotto il suo comando tutta la Grecia, nella primavera del 334 a.C. sferra un attacco contro l’Impero persiano, il più grande del tempo. Partito con l’intenzione di liberare le ex colonie greche, sconfigge ripetutamente i Persiani conquistando Babilionia e la capitale dell’impero, Persepoli. Spinto dal desiderio di raggiungere la fine del mondo conosciuto, supera i confini dell’odierno Pakistan e a arriva sino alla catena montuosa dell’Hindu Kush. Giunto in India sconfigge il re Poro, ma dopo otto anni di campagne militari e diciottomila chilometri percorsi, i suoi uomini, stanchi di combattere, vogliono tornare in Grecia. Rientrato nella capitale del nuovo impero, Babilonia, Alessandro muore nel 323 a.C.

  • S02E100 L'impresa di Fiume

    • April 9, 2019
    • Rai 3

    "La parola del nostro proposito è: 'Delenda Jugoslavia'. Ed è la parola della nostra salute. Ed è una parola di terribile importanza nazionale, com'era per Roma quella dell'Uticense. Lasciar fuggire l'occasione di dare un colpo decisivo all'avversario inconciliabile, perdere l'ora opportuna di stabilire il nostro predominio sul nostro mare con un'azione audace e sagace, è - secondo me - un vero delitto contro la patria inferma". Parole dalla lettera inedita al ministro degli Esteri italiano Carlo Sforza con cui Gabriele D'Annunzio sollecitava il nostro Paese a dare seguito all'impresa del 12 settembre 1919: l'occupazione della città di Fiume con alcuni legionari. Una lettera - proveniente dall'Archivio storico diplomatico del Ministero degli Esteri.

  • S02E101 Gorbaciov: fine di un impero

    • April 10, 2019
    • Rai 3

    11 marzo 1985. In Unione Sovietica Mikhail Gorbaciov viene eletto segretario generale del PCUS, la carica più alta nella gerarchia del partito e del paese. È il primo leader sovietico a essere nato dopo la Rivoluzione d'Ottobre. Le due parole d'ordine del suo piano di riforma sono "perestrojka" e "glasnost", ossia "Ristrutturazione" e "Trasparenza", a fronte di un Paese in crisi, soffocato da burocrazia, dogmatismo ideologico e corruzione. L'apertura all'Occidente, uno dei tratti distintivi della politica di Mikhail Gorbaciov, a partire dall'incontro con Margaret Thatcher nel 1984, un anno prima di essere eletto segretario generale, e nello specifico la sua capacità di instaurare rapporti politici e umani con Ronald Reagan, condurrà a una serie di accordi per la limitazione delle spese militari, contribuendo indirettamente al crollo del muro di Berlino e alla fine della Guerra Fredda.

  • S02E102 Gli architetti del Duce

    • April 11, 2019
    • Rai 3

    Nel 1922, quando Benito Mussolini prende il potere, il centro storico di Roma appare ancora come un agglomerato di quartieri stratificati nei secoli. Ma la città per il Duce deve essere trasformata: la nuova capitale fascista si deve collegare idealmente, e anche materialmente, all'antica Roma dei Cesari. Interi quartieri di origine medievale e rinascimentale vengono distrutti per far spazio ad antichi monumenti e a nuove strade. La febbre edilizia del regime attira nella capitale i migliori e più originali artisti e architetti: Enrico Del Debbio, Adalberto Libera, Mario Sironi, Luigi Moretti, Gaetano Minnucci, Marcello Piacentini. I loro nomi caratterizzeranno la storia dell'urbanistica della prima metà del '900.

  • S02E103 Il nucleare in Italia

    • April 12, 2019
    • Rai 3

    All'inizio degli anni '50, quella che era stata la più distruttiva tecnologia militare mai inventata sembra anche poter offrire una soluzione definitiva a tutti problemi di approvvigionamento energetico dell'umanità. L'energia nucleare, in Italia e nel mondo, nasce all'insegna di un paradosso che ne accompagnerà tutto lo sviluppo, tra paura e speranza. Per circa un decennio, in pieno boom economico, l'Italia si trova all'avanguardia del nuovo settore tanto da diventare, a metà degli anni '60, il terzo produttore al mondo di energia elettronucleare. La crisi, però, è già cominciata: i conflitti politici all'interno del centrosinistra e la nazionalizzazione dell'industria elettrica stanno dirottando altrove i grandi investimenti pubblici; il movimento pacifista anti-nucleare inizia a prendere di mira anche il nucleare civile e non più solo quello militare.

  • S02E104 Ultimi giorni di Gesù

    • April 19, 2019
    • Rai 3

    Le lacune biografiche e le discordanze tra i Vangeli sinottici e il Vangelo di Giovanni rendono difficile ricostruire la vicenda di Gesù, non solo per il periodo dell'infanzia, ma soprattutto per la passione e la morte. Ma quali sono le fonti più significative, in ambito non cristiano, che ci forniscono testimonianza sulla figura storica di Gesù e in particolare dei suoi ultimi giorni? Oltre ai Vangeli, quali altri testi accennano all'evento destinato a imprimere una svolta decisiva nella storia dell'umanità? La predicazione, la passione, la morte e la resurrezione del Nazareno affiorano in modo più o meno diretto nelle citazioni di alcuni storici dell'antichità: da Tacito a Svetonio fino a Flavio Giuseppe autore del controverso passaggio noto come "Testimonium flavianum".

  • S02E105 I bestiari medievali

    • April 22, 2019
    • Rai 3

    I bestiari sono un genere letterario che si diffonde a partire dal VII secolo d.C. I primi bestiari hanno origine da un testo greco, il "Fisiologo", ma durante il Medioevo verranno scritti in latino e poi in volgare. Lo scopo dei bestiari è la raccolta d'informazioni naturalistiche riguardanti gli animali che chiariscono allusioni, similitudini o metafore oscure delle Sacre Scritture. Rappresentazioni e allegorie costituiscono anche la lotta tra Cristo e diavolo, uno scontro che incarna l'opposizione tra bene e male, fondamentale in questo genere letterario: l'unicorno diventa l'immagine di Cristo, simbolo di purezza, mentre il drago, ossia il diavolo che inganna e uccide le sue vittime, diventa il male.

  • S02E106 Il biennio rosso

    • April 23, 2019
    • Rai 3

    Tra il 1919 e il 1920 l'Italia, da poco uscita dalla prima guerra mondiale, attraversa una fase di agitazioni sociali e di mutamenti negli equilibri politici. E mentre disoccupazione, inflazione e prezzi aumentano, le principali città italiane diventano teatro di una serie di violenti tumulti contro il carovita. È il cosiddetto Biennio Rosso, un periodo di lotte e manifestazioni che investe anche altri Paesi europei. Così come gli operai nelle fabbriche danno vita a una grande ondata di agitazioni sindacali per ottenere migliori condizioni di lavoro, anche i contadini nelle campagne del centro-sud si mobilitano per strappare ai proprietari terrieri contratti più favorevoli. "Fare come in Russia" diventa la parola d'ordine delle avanguardie che inneggiano alla rivoluzione socialista. I conflitti sociali conoscono il loro momento più drammatico nell'estate-autunno del 1920 con l'occupazione delle fabbriche che vede coinvolti circa mezzo milione di lavoratori.

  • S02E107 Le scrittrici della Resistenza

    • April 24, 2019
    • Rai 3

    Dal 1943 al 1945, in mezzo alla tragedia della guerra civile, la Resistenza dà alle donne italiane l'occasione di scoprirsi capaci, forti e autonome come mai prima. Come staffette o come partigiane, molte donne sono uscite dalle loro case per combattere con coraggio a fianco degli uomini, mentre le più colte hanno incitato alla lotta attraverso la stampa e le radio clandestine. Per le donne, questa partecipazione alla Resistenza ha coinciso con la convinzione di lottare per un mondo nuovo, aperto e democratico, che avrebbe riconosciuto loro nuovi diritti. Nell'immediato dopoguerra, le scrittrici antifasciste di quella generazione daranno voce a tutte queste aspirazioni, molte delle quali, purtroppo, resteranno deluse. Tra le voci femminili ricordate Alba De Cespedes, Natalia Ginzburg e Renata Viganò.

  • S02E108 Le radio clandestine nella Resistenza

    • April 25, 2019
    • Rai 3

    Dopo la caduta del fascismo e l'armistizio dell'8 settembre 1943, inizia la guerra di Liberazione. Civili e militari iniziano ad organizzarsi e a compiere azioni di guerriglia contro gli occupanti tedeschi. Le radio ufficiali e quelle clandestine diventano i mezzi per comunicare messaggi in codice oltre le linee nemiche, anche per supportare l'avanzata degli Alleati. Il Comitato di Liberazione Nazionale favorisce la creazione, in tutta Italia, di moltissime reti segrete per il recupero di informazioni di carattere strategico, militare e politico, da trasmettere al movimento partigiano. Le onde radio nella guerra percorrono strade immaginarie, diffondono la voce partigiana, riempiendo le case di coloro che hanno scelto di combattere il nazifascismo. Suscitano emozioni e danno speranza; sentimenti che si traducono poi in azioni di resistenza quotidiana.

  • S02E109 Gli amici inglesi di Hitler

    • April 26, 2019
    • Rai 3

    Quando Hitler sale al potere in Inghilterra pochi lo considerano una minaccia. È opinione diffusa che la Germania sia stata ingiustamente umiliata dal Trattato di Pace di Versailles. Così, a metà degli anni Trenta, di fronte alle rivendicazioni territoriali del Führer, gli inglesi danno inizio a una politica di "appeasement", con la ricerca a oltranza di un accordo con la Germania, anche perché, in quegli anni, nulla è più temuto dell'eventualità di un nuovo conflitto mondiale. Addirittura in Inghilterra c'è un piccolo, ma attivo, gruppo di aristocratici che manifesta un'aperta simpatia per il regime nazista, visto come baluardo contro i sovietici. Alcuni di questi uomini intraprendono una personale azione diplomatica per avvicinare la Gran Bretagna alla Germania. Quando sul finire degli anni Trenta le mire espansionistiche del Terzo Reich diventano concrete, sarà il primo ministro Neville Chamberlain a compiere le ultime, fallimentari azioni di "appeasement" con Hitler.

  • S02E110 Carlo Cattaneo: il pensiero e l'azione

    • April 29, 2019
    • Rai 3

    Intellettuale poliedrico di formazione illuminista, spirito pratico e battagliero, il milanese Carlo Cattaneo è uno dei protagonisti del Risorgimento italiano. Padre delle idee federaliste si confronta tenacemente con la corrente unitaria filo-sabauda che alla fine avrà la meglio. Discepolo del filosofo e giurista Gian Domenico Romagnosi, fondatore della rivista "Il Politecnico", si distingue anche sul terreno della lotta. Carlo Cattaneo assume la guida del consiglio di guerra durante le Cinque Giornate di Milano che si concludono con la cacciata degli austriaci di Radetzky dalla città. Ma soprattutto si batte fino all'ultimo giorno della sua vita per fornire alla società nel suo insieme strumenti e rappresentanza, libertà e autonomia, valorizzando la sua plurale articolazione.

  • S02E111 Chiesa e Mafia

    • April 30, 2019
    • Rai 3

    Nell'Italia del secondo Dopoguerra parlare di mafia è quasi vietato. La Chiesa non sfugge a questa regola e, preoccupata di arginare il pericolo comunista, ignora il fenomeno mafioso. Solo negli anni '70, grazie in particolare all'opera dell'arcivescovo di Palermo, il cardinale Pappalardo, la Chiesa diventa consapevole del pericolo che la mafia rappresenta. È il 9 maggio del 1993, Giovanni Paolo II ad Agrigento lancia il suo anatema contro i mafiosi: la reazione è feroce. Bombe contro le chiese e pallottole contro i preti. Don Giuseppe Puglisi e don Giuseppe Diana vengono uccisi a causa del loro impegno sociale. La parola finale viene pronunciata da Papa Francesco a Piana di Sibari, nel 2014, con la scomunica ai mafiosi.

  • S02E112 La donna che lavora

    • May 1, 2019
    • Rai 3

    La Costituzione italiana afferma che nel lavoro uomini e donne hanno diritto alla stessa retribuzione. Ma la realtà di quel periodo è ben diversa: per tutti gli anni '50 e '60 un gran numero di donne viene espulso dal mercato del lavoro, nonostante l'impetuoso sviluppo economico italiano. Quelle che lavorano sono sottoposte a sfruttamento - specie le braccianti in campagna e le lavoratrici a domicilio - e soffrono di una forte disparità salariale rispetto agli uomini. Nel corso degli anni '60 una serie di leggi, come quella che consente alle donne di entrare in magistratura, aprono la strada verso una più effettiva parità nelle condizioni di lavoro. E negli anni '70, con il movimento femminista, la battaglia per la parità nel lavoro diventa un capitolo importante nella più generale lotta per l'emancipazione femminile. Nel 1975 la rivoluzionaria riforma del diritto di famiglia cancella dal Codice civile la figura del capo famiglia e riconosce la completa parità uomo-donna.

  • S02E113 Leonardo da Vinci

    • May 2, 2019
    • Rai 3

    Un artista e inventore che incarnò lo spirito del suo tempo, il Rinascimento: Leonardo da Vinci. A lui, in occasione del Cinquecentenario della morte, è dedicato "Passato e Presente". La capacità artistica e la precoce intelligenza di Leonardo lo spingono nella bottega di Andrea del Verrocchio, stimato pittore e maestro della Firenze del XV secolo, ma posside anche una curiosità senza pari. La sua fascinazione per i grandiosi schemi naturali deriva dal contatto con le forze della natura. Nel 1480 è alla corte di Cosimo De' Medici e successivamente di Lorenzo il Magnifico. Qui avrà il suo primo approccio con la scultura. Tuttavia, l'ambiente fiorentino sembra non essergli più congeniale. Scrive allora una lettera, indirizzata al Duca di Milano Lodovico Sforza, che sembra essere più una sorta di curriculum vitae, in cui descrive le sue attitudini di ingegnere civile e costruttore di macchine belliche.

  • S02E114 Superga: la fine del Grande Torino

    • May 3, 2019
    • Rai 3

    Sono le 17:04 del 4 maggio 1949. L'aereo con a bordo l'intera squadra del Grande Torino si schianta sulla collina della Basilica di Superga. Scompare l'intera squadra. Il Grande Torino è una squadra fortissima, che ha dominato tutti i campionati (dal 1945 al 1949) in un periodo difficile per il Paese: quello della ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale. Mazzola, Gabetto, Loik, Bagicalupo sono alcuni dei giocatori che oltre a vestire la maglia del Toro, difendono anche i colori azzurri. Sono eroi per i bambini, sono idoli per la gente che, in quegli anni, si affida anche al calcio (e al nascente totocalcio) per ricominciare a sognare una vita migliore dopo gli anni bui della guerra e della dittatura.

  • S02E115 La Magna Charta

    • May 6, 2019
    • Rai 3

    La leggenda di Robin Hood, il ladro che ruba ai ricchi per dare ai poveri, ha origine da un fatto storico: le tasse imposte da Re Giovanni, salito al trono al posto di suo fratello Riccardo Cuor di Leone, partito per le crociate. Re Giovanni costringe i suoi sudditi a un regime fiscale insostenibile, un vero flagello per la popolazione. Siamo nell’Inghilterra del XIII secolo. Chiesa, re e nobili si contendono il potere. I baroni inglesi combattono contro Re Giovanni per chiedere libertà e diritti, e, dopo una serie di sanguinose lotte intestine, ottengono, nel 1215, la prima versione della “Magna Charta Libertatum”, la Charta considerata alla base del diritto costituzionale inglese.

  • S02E116 OVRA, la polizia del regime

    • May 7, 2019
    • Rai 3

    Nella storia del fascismo, il 1925 è un anno cruciale che segna il passaggio da un governo autoritario, ma ancora parlamentare, a un regime a partito unico. È la fine dello Stato liberale. Nell'arco di un biennio si rafforzano i poteri del capo di governo, mentre i partiti antifascisti vengono sciolti. Viene istituito il confino di polizia, reintrodotta la pena di morte e creato un Tribunale speciale per la difesa dello stato. Per le opposizioni non c'è più spazio. A garantire il nuovo ordine sarà un efficiente apparato repressivo e la famigerata Ovra, la polizia segreta fascista sempre in cerca di spie e informatori.

  • S02E117 Il compromesso storico

    • May 8, 2019
    • Rai 3

    La situazione italiana agli inizi degli anni ’70 è difficile: stagnazione economica, disoccupazione, terrorismo di destra e di sinistra. La formula del centrosinistra, con democristiani e socialisti, non garantisce più la stabilità dei governi. Nel 1973, dopo il golpe reazionario in Cile che ha imposto un regime dittatoriale, il segretario dei comunisti italiani, Enrico Berlinguer, propone alle forze democratiche del Paese una grande alleanza, il “compromesso storico”, che garantisca la democrazia in Italia.

  • S02E118 Magia e scienza nel Rinascimento

    • May 9, 2019
    • Rai 3

    Con il Rinascimento, l'uomo e la natura tornano al centro della riflessione filosofica. I filosofi naturali propongono un nuovo sguardo sulla realtà e cominciano ad approfondire le arti meccaniche che nel Medioevo erano considerate attività minori. Fioriscono studi e pubblicazioni di architettura, meccanica, idraulica, ottica, medicina. Le botteghe d'arte rinascimentali diventano laboratori in cui pittori e scultori studiano la prospettiva, le geometria descrittiva, le proporzioni del corpo umano. In questo contesto - che apre la strada alla rivoluzione scientifica di Cinquecento e Seicento - c'è anche un forte ritorno alla magia. Sono gli anni in cui l'astrologia si mescola e si confonde con l'astronomia, l'alchimia vede nascere i primi esperimenti di chimica.

  • S02E119 Sigmund Freud e il Mosè

    • May 10, 2019
    • Rai 3

    Tra Sigmund Freud e la chiesa cattolica è guerra aperta fin dall’inizio. Ancora negli anni ’50 il Vicariato di Roma, la diocesi di Pio XII, definiva «peccato mortale» il fatto che un cattolico si rivolgesse a uno psicoanalista e le opere di Sigmund Freud erano messe all’Indice. Un cambiamento avviene sotto il pontificato di Paolo VI, con l’ammissione che c’è un ruolo, se non per la psicoanalisi, almeno per la psicologia. Sigmund Freud, che aveva studiato le religioni, per lui assimilabili a una sorta di narcotico con cui l’uomo controlla la propria angoscia, nel 1934 inizia a scrivere “L’Uomo Mosè e il monoteismo”: avrà molti dubbi sulla sua pubblicazione perché le conclusioni esposte nel libro contengono la confutazione, a partire dall’identità di Mosè, della coscienza nazionale ebraica. Ma la figura di Mosè aveva già impegnato Freud anni prima, con la pubblicazione de “Il Mosè di Michelangelo”.

  • S02E120 L'imperatore Costantino e la Chiesa

    • May 13, 2019
    • Rai 3

    Costantino vince la famosa battaglia di Ponte Milvio dopo aver fatto porre il monogramma di Cristo sugli scudi dei suoi soldati. L'Impero, dopo l'editto di Milano del 313 d.C. e la battaglia di Adrianopoli, torna a essere unito nelle mani di un solo imperatore, in una monarchia d'investitura divina, saldata da un nuovo legame identitario, quello tra Stato e Chiesa. Nel Medioevo la memoria dell'imperatore cristiano ispira storie e leggende, tra cui quella della "Donazione di Costantino", un documento attraverso il quale l'imperatore avrebbe donato al Papa la città di Roma e i domini imperiali d'Occidente, consolidando il primato della Chiesa di Roma su gli altri patriarcati. Ma Lorenzo Valla nel 1440 dimostra che la donazione di Costantino è un falso: si tratta in realtà di un testo realizzato, forse in età carolingia a Roma o in Francia, per affermare la supremazia della Chiesa rispetto all'Impero in un periodo controverso e difficile.

  • S02E121 Cambogia: il genocidio

    • May 14, 2019
    • Rai 3

    E’ il 7 aprile 1975 quando I khmer rossi entrano a Phnom Pen, la capitale della Cambogia. La popolazione li accoglie festosamente, sperando di poter così tornare a condurre una vita normale e pacifica. È invece l’inizio di un regime liberticida e sanguinario, basato sul lavoro coatto e sulla delazione. Quando, nel gennaio ‘79 l’esercito del Vietnam entra a Phnom Pen, mettendo in fuga i khmer rossi, tutto il mondo viene a conoscenza dei massacri del regime di Pol Pot, un vero e proprio auto-genocidio. Il bilancio dei morti parla di circa 2 milioni di vittime, circa un quarto della popolazione dell’intero paese. Una pagina drammatica nella storia del paese che rappresenta una pesante eredità con cui non è ancora facile fare i conti.

  • S02E122 La battaglia di Solferino

    • May 15, 2019
    • Rai 3

    È l'alba del 24 giugno 1859 quando, su un fronte di circa 20 chilometri compreso tra Medole e San Martino, nel tranquillo scenario delle colline mantovane, l'armata alleata franco-piemontese e l'esercito austriaco si affrontano in uno degli scontri più cruenti della storia europea: la battaglia di Solferino. Questi gli antefatti. Il 23 aprile 1859 il presidente del consiglio del Regno di Sardegna Camillo Benso Conte di Cavour respinge l'ultimatum austriaco che intima ai piemontesi di smobilitare l'esercito. L'abile diplomazia del ministro sabaudo ha ottenuto l'appoggio della Francia di Napoleone III, a patto che la guerra sia dichiarata dall'Impero asburgico. E così dopo l'ultimatum, quell'alleanza stipulata quasi segretamente a Plombières diventa operante a tutti gli effetti. La seconda guerra di indipendenza è iniziata da circa due mesi quando si combatterà la battaglia di Solferino.

  • S02E123 Paura rossa a Hollywood

    • May 16, 2019
    • Rai 3

    All’inizio del 1947, la politica americana subisce un radicale mutamento di rotta: la presidenza Truman avvia la politica del contenimento con cui si impegna a opporsi all’espansione dell’influenza comunista. La paura diventa fobia e l’isteria investe tutti i settori della vita americana. Il mondo del cinema è messo sotto torchio dalla Commissione per le Attività antiamericane e dal senatore Joseph McCarthy, persuaso che nell’industria dell’intrattenimento si annidino migliaia di comunisti e di radicali. Le stelle di Hollywood si avvicendano sul banco dei testimoni e in molti casi, anche senza prove certe, i sospetti di simpatie rosse ne pregiudicano inesorabilmente la carriera.

  • S02E124 L'Africa di Livingstone

    • May 17, 2019
    • Rai 3

    È stato David Livingstone, esploratore e missionario scozzese, a svelare all’Occidente il cuore nero dell’Africa, un enorme territorio sconosciuto. Nella sua prima spedizione, nel 1855, Livingstone scopre le cascate Vittoria: il suo diario di viaggio riscuote un grande successo e fa di lui un mito. Nella seconda spedizione vuole percorrere il fiume Zambesi con un battello a vapore, ma le rapide lo bloccano. Gran parte del suo equipaggio muore e la sua reputazione crolla. Nel 1865 organizza una terza spedizione: vuole scoprire le sorgenti del Nilo. Ma di lui si perdono le tracce. Un giornalista americano, Henry M. Stanley, va alla sua ricerca e nel 1871 lo rintraccia in un villaggio sperduto. Il mondo ritrova il grande esploratore, ma Livingstone non fa in tempo a tornare in Inghilterra. Consumato dalla malaria, muore in Africa.

  • S02E125 La presa della Bastiglia

    • May 20, 2019
    • Rai 3

    In un contesto di forte malcontento popolare dovuto ad anni di crisi economica, la destituzione del ministro delle Finanze Jacques Necker da parte del sovrano Luigi XVI, è per il popolo di Parigi la prova inconfutabile della congiura aristocratica. Così, la mattina del 14 luglio 1789, gli abitanti del quartiere di Saint Antoine, si armano per insorgere. Di lì a poco i parigini assedieranno la prigione della capitale, la Bastiglia; anche se al momento dell’insurrezione ospita solo 7 prigionieri, la tetra fortezza carceraria è il simbolo dell’Ancien Régime. Annientata l'ultima resistenza delle guardie del comandante De Launay, la Bastiglia è presto conquistata da migliaia di rivoltosi. Luigi XVI, sconvolto, decide di riassumere Jacques Necker, confidando in una tregua, ma la protesta è ormai dilagata nelle maggiori città del Paese e anche nelle campagne. A dare adito all’insurrezione è la rabbia accumulata, la carestia e la disperazione della popolazione francese.

  • S02E126 Francesco Saverio Nitti: storia di un liberale

    • May 21, 2019
    • Rai 3

    Presidente del Consiglio e ministro del Tesoro: negli anni tra il 1918 e il 1920, Francesco Saverio Nitti è forse il politico italiano più importante del Regno d'Italia. Nato a Melfi, di origini umili, liberale - ma non giolittiano - fine intellettuale, uomo dal carattere difficile ma dotato di un'intelligenza fuori dal comune, Nitti prova a gestire il delicato periodo che arriva dopo la fine della prima guerra mondiale con riforme politiche e buon senso, ma fallirà. Le sue idee si scontrano con un movimento politico in forte ascesa, che arriva da destra: Benito Mussolini e il fascismo travolgono Nitti, che sarà personalmente bersaglio della violenza squadrista. Nitti, a metà degli anni '20, sarà costretto a emigrare in Francia. Tornerà in Italia con la fine della seconda guerra mondiale, ricoprirà nuovamente ruoli istituzionali, ma ormai ai margini della vita politica nazionale.

  • S02E127 Il generale Nicola Bellomo

    • June 22, 2019
    • Rai 3

    Il giorno dopo l’8 settembre 1943 il generale Nicola Bellomo si rende protagonista di un’azione eroica: alla guida di un nucleo di militari, si oppone ai tedeschi che vogliono distruggere il porto di Bari, prima di abbandonare la città. L’eroica impresa permetterà a Bellomo di consegnare agli Alleati una città libera e con le infrastrutture intatte. Il 28 gennaio 1944 il generale Bellomo sarà però arrestato dai militari inglesi con l’accusa di aver compiuto un crimine di guerra: l’episodio incriminato risale al 30 novembre 1941, quando il generale ordinò di sparare a due ufficiali inglesi che stavano tentando di fuggire da un campo di prigionia. Il processo, iniziato il 23 luglio 1945, a guerra non ancora conclusa, il primo in Europa contro un presunto criminale di guerra, si svolse nella quasi totale assenza di garanzie per l’imputato: il generale è accusato di aver fatto uccidere a freddo i due uomini e viene condannato a morte.

  • S02E128 Falcone e Borsellino, l'impegno e il coraggio

    • May 23, 2019
    • Rai 3

    Il 23 maggio 1992, la mafia uccide il giudice Giovanni Falcone, che stava per diventare Procuratore Nazionale Antimafia. Cinquantasette giorni dopo, il 19 giugno, Cosa nostra colpisce anche Paolo Borsellino, il magistrato che, con Falcone, aveva fatto parte del pool antimafia e costruito l'impianto del maxiprocesso di Palermo aperto nel 1986. La mafia non solo non è stata sconfitta, ma sferra il suo colpo più eclatante. Con gli attentati di Capaci e via D'Amelio scompaiono i due magistrati simbolo della lotta alla mafia. Quella lotta che aveva attaccato frontalmente Cosa nostra, portato alla sbarra i vertici e condannato - il 20 gennaio del 1992 - 360 imputati. Per il Paese, scosso nel profondo, è il momento della presa di coscienza.

  • S02E129 1944: Roma, città occupata

    • June 4, 2019
    • Rai 3

    In occasione del 75° anniversario, "Passato e Presente" propone una puntata speciale sulla liberazione di Roma. Paolo Mieli conduce un racconto di 80 minuti che si snoda a partire dai mesi precedenti l'arrivo degli Alleati nella capitale fino ai mesi successivi alla liberazione della città, ed è diviso in due parti. In questa prima parte il professor Amedeo Osti Guerrazzi approfondisce i 271 giorni dell'occupazione tedesca di Roma: le efferatezze compiute dalle bande naziste, le fragilità della Resistenza e quello statuto di "città aperta" che se ha salvato in parte il patrimonio artistico di Roma, non ha impedito che la città fosse violata né che le sue periferie fossero bombardate.

  • S02E130 1944: Roma, città liberata

    • June 4, 2019
    • Rai 3

    Il 4 giugno 1944, la V Armata dell'esercito americano entra a Roma e pone fine ai 271 giorni di occupazione nazifascista. Un'occupazione che aveva fatto conoscere alla popolazione civile le esperienze peggiori della Seconda Guerra Mondiale: la fame, le privazioni, le violenze, la morte. I romani vivono finalmente un momento che aspettavano da mesi. A partire dal 22 gennaio del 1944, con lo sbarco di Anzio, gli angloamericani avevano cercato di aggirare le forze nemiche e raggiungere rapidamente le mura della città eterna. Ma a causa delle incertezze dei vertici militari e della resistenza dei nazisti bisognerà attendere mesi prima che ciò avvenga. Mesi di lotte al fronte e nelle retrovie, dove si fa strada la lotta partigiana. L'arrivo degli Alleati viene ripagato da un'accoglienza calorosa ma non da parte di tutti. I bombardamenti subiti per mesi dalla popolazione civile hanno disseminato lutti e la convivenza con un nuovo esercito si rivela subito difficile in tempi di miseria.

Season 3

  • S03E01 La caduta del Muro

    • November 11, 2019
    • Rai 3

    Il 1989 è la fine di un mondo. Quello comunista, dopo 50 anni di dominio sull'Europa orientale. Un muro crolla sotto l'assalto dei cittadini che ha diviso per 40 anni, un dittatore in fuga è catturato e fucilato, un sindacato clandestino stravince le elezioni e una superpotenza globale si dissolve ed esce dalla Storia.

  • S03E02 Polonia 1989: la vittoria di Walesa

    • November 12, 2019
    • Rai 3

    Il 18 giugno 1989, la lista di Solidarnosc vince le prime elezioni semi-libere in Polonia dall'avvento del comunismo. È il primo risultato tangibile di una lunga battaglia in nome della democrazia compiuta da Lech Wałęsa e dal suo sindacato libero. Poco più di un anno dopo Wałęsa è eletto presidente della Repubblica, consacrazione del ruolo determinante svolto assieme a Papa Giovanni Paolo II nella trasformazione democratica del regime. Per la Polonia è l'inizio di un cammino che la porterà ad entrare nella Nato e nell'Unione Europea.

  • S03E03 Praga 1989: la rivoluzione di velluto

    • November 13, 2019
    • Rai 3

    Praga, 17 novembre 1989. Un pacifico corteo di studenti viene attaccato brutalmente dalla polizia. È l'inizio di una mobilitazione permanente contro il regime comunista, al potere in Cecoslovacchia dal 1948. Della protesta, che prende il nome di Rivoluzione di Velluto per il suo carattere non violento, assume la guida il drammaturgo Vaclav Havel, fondatore di Charta 77 e leader del Forum Civico, che si costituisce come opposizione aperta al regime. In pochi giorni la protesta da Praga si diffonde in tutto il Paese, coinvolgendo gli operai, la Chiesa e l'intera società civile. Al partito comunista non rimane che cedere alle richieste del Forum e fare spazio ad un cambiamento politico radicale. Poco più di un mese dopo l'avvio della protesta, il parlamento elegge l'ex dissidente Vaclav Havel Presidente della Repubblica Cecoslovacca.

  • S03E04 Romania 1989: la fine di Ceausescu

    • November 14, 2019
    • Rai 3

    21 dicembre 1989. Bucarest, Romania. Durante un grande raduno ufficiale in piazza Gheorghe Gheorghiu-Dej, una folla di manifestanti contesta apertamente Nicolae Ceausescu, il dittatore che detiene il potere nel Paese da quasi 25 anni. È l'inizio di una rivoluzione che, con l'appoggio dell'esercito, porterà in pochi giorni alla caduta del regime. Il dittatore, assieme alla moglie Elena e ad alcuni stetti collaboratori, prova a mettersi in salvo, ma viene catturato e processato davanti a un tribunale militare speciale. Il 25 dicembre viene emessa la sentenza: condanna a morte. Poche ore dopo, la notte di Natale, va in scena l'ultimo macabro capitolo della rivoluzione: i cadaveri di Nicolae ed Elena Ceausescu vengono mostrati in televisione alla popolazione romena e al mondo intero.

  • S03E05 La dissoluzione dell'Unione Sovietica

    • November 15, 2019
    • Rai 3

    Il 25 dicembre 1991 il presidente dell'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, Michail Gorbačëv, annuncia in diretta televisiva le dimissioni dal suo incarico. L'URSS non esiste più, la bandiera rossa viene ammainata per sempre dal Cremlino. È l'ultimo atto di un processo di dissoluzione che raggiunge il cuore del sistema sovietico dopo la caduta del Muro di Berlino e la progressiva fuoriuscita dei paesi dell'Europa centro-orientale dal Patto di Varsavia. A partire dal 13 gennaio 1991, quando a Vilnius in Lituania l'Armata rossa reprime nel sangue le manifestazioni popolari seguite alla dichiarazione di sovranità del popolo baltico. I tentativi di Gorbačëv di frenare le spinte scissionistiche dall'URSS si infrangono contro l'inarrestabile ascesa politica del presidente della Repubblica russa Boris Eltsin.

  • S03E06 Le elezioni del 1919

    • November 18, 2019
    • Rai 3

    16 novembre 1919. Si svolgono le prime elezioni politiche dalla fine della guerra. Molte sono le novità, a partire dalla legge elettorale, non più uninominale ma proporzionale. Notevolmente aumentata la platea degli aventi diritto: tutti i cittadini maschi maggiorenni e, tra i minori, tutti quelli che hanno combattuto in guerra. Il risultato dei seggi è dirompente. I socialisti raddoppiano i voti, il neonato partito popolare raccoglie un grande successo. Le formazioni liberali vedono dimezzati i propri voti, mentre i fasci di combattimento di Benito Mussolini - l'altra grande novità politica del momento - non riescono a eleggere neanche un candidato.

  • S03E07 L'Italia longobarda

    • November 19, 2019
    • Rai 3

    I Longobardi, un popolo nomade di origine scandinava, attraversano tutta l’Europa centrale e nel 568 d.C., guidati dal re Alboino entrano in un’Italia distrutta dalle “guerre gotiche”. Conquistano l’Italia del nord, formando il regno longobardo, e fondano due ducati sotto gli Appennini, il ducato di Spoleto e quello di Benevento. L’integrazione con i latini è faticosa: i longobardi professano la fede ariana e conservano i loro caratteri barbari, ma all’inizio del VII secolo la regina Teodolinda li avvicina alla Chiesa di Roma. Sorgono basiliche e monasteri. Nasce una nuova arte che fonde lo stile germanico con l’eredità romana. La loro avventura termina nel 774 d.C., quando il re dei franchi, Carlo Magno, scende in Italia con la sua armata e pone fine al loro regno.

  • S03E08 Il martedì nero di Wall Street

    • November 20, 2019
    • Rai 3

    Dopo la fine del primo conflitto mondiale, gli equilibri internazionali mutano radicalmente. L'Europa cede il suo primato economico agli Stati Uniti dove, durante gli anni Venti, la produzione e i profitti crescono a ritmo vertiginoso. Il mercato interno ha però una capacità d'acquisto limitata, che risulta insufficiente, mentre il mercato estero, dopo i primi anni caratterizzati da una forte domanda, comincia a rallentare la richiesta. Segnali ignorati dal mercato finanziario, che anzi, continua ad alimentare manovre speculative. L'ottimismo degli "anni ruggenti" sembra un sogno senza fine, ma il 29 ottobre del 1929 il risveglio sarà brusco: la borsa di Wall Street crolla, trascinando con sé le vite di milioni di americani.

  • S03E09 Don Franzoni, l'abate ribelle

    • November 21, 2019
    • Rai 3

    Dom Giovanni Franzoni è stato tra i più giovani padri conciliari italiani. A 35 anni Dom Franzoni è già abate dell’abazia di San Paolo fuori le mura a Roma. Il Papa Paolo VI lo tiene in gran conto. Poi tutto cambia. Nel corso degli anni l’abate radicalizza le sue posizioni fino ad avvicinarsi al partito comunista. Dimissioni da abate, sospensione a divinis, riduzione allo stato laicale. La parabola del monaco benedettino don Giovanni Franzoni è una storia affascinante ed amara, che interseca la storia del cattolicesimo italiano post-conciliare con la storia politica italiana, specie nel clima rovente degli anni Settanta.

  • S03E10 Le quattro giornate di Napoli

    • November 22, 2019
    • Rai 3

    Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 i nazisti occupano Napoli imponendo un regime di durissima repressione. Il nuovo comandante, il colonnello Walter Scholl, impone lo stato d’assedio, e ordina a tutti i cittadini la consegna delle armi. Il colonnello Scholl fa anche sgomberare l’intera fascia costiera, lasciando senza casa 200.000 abitanti, in una città già provata da anni di guerra e di bombardamenti aerei da parte degli alleati. Ma il provvedimento più duro è l’obbligo, per tutti gli uomini abili, di presentarsi per il lavoro obbligatorio. Questo avrebbe significato diventare schiavi dei tedeschi e rischiare la deportazione in Germania. Tutta la città cerca di nascondere i suoi uomini, e quando scattano i rastrellamenti da parte tedesca la popolazione insorge. Dal 28 settembre al 1° ottobre la battaglia delle Quattro giornate trasforma Napoli in un teatro di guerra.

  • S03E11 Gli stupri di guerra nel XX secolo

    • November 25, 2019
    • Rai 3

    Nel Ventesimo secolo le violenze sessuali sulle donne sono diventate parte integrante delle strategie offensive e propagandistiche degli eserciti in guerra. Solo di recente però, dopo le atrocità commesse nei conflitti in Bosnia e in Ruanda, la comunità internazionale ha saputo riconoscere le peculiarità dello stupro di guerra da un punto di vista giuridico, dichiarandolo crimine contro l'umanità. Allo scoppio della Prima guerra mondiale l'avanzata dell'esercito austroungarico in Serbia e di quello tedesco in Belgio sono accompagnati da stupri di massa. Dopo la rotta di Caporetto, anche le donne italiane subiscono i soprusi del nemico, con centinaia di casi accertati tra il Friuli e il Veneto. Ma è forse con la Seconda guerra mondiale che le violenze raggiungono l'apice. Ancora una volta anche le donne italiane pagano a caro prezzo la guerra, con le violenze inflitte prima dai nazisti, poi dalle truppe alleate in transito sulla penisola.

  • S03E12 Il primo viaggio intorno al mondo

    • November 26, 2019
    • Rai 3

    Sono passati cinquecento anni da quando, il 10 agosto 1519, una flotta spagnola di cinque navi, comandate dal portoghese Ferdinando Magellano, partì da Siviglia per un viaggio eccezionale. Il Capitan Generale è alla ricerca di un passaggio attraverso occidente per raggiungere le preziose isole delle spezie, le Molucche, situate nell'attuale Indonesia. La sua sarà una spedizione lunga e piena di avversità, nella quale Magellano troverà la morte. La prosecuzione della sua impresa svelerà la sfericità del globo e la possibilità di circumnavigarlo, mentre del primo viaggio intorno al mondo abbiamo notizia grazie al diario di bordo del nobile vicentino Antonio Pigafetta. Questo viaggio straordinario rientra nel contesto delle grandi scoperte geografiche che hanno disegnato il volto del mondo moderno.

  • S03E13 I processi di Mosca

    • November 27, 2019
    • Rai 3

    1 dicembre 1934. L'assassinio di Serghej Kirov, segretario del partito comunista a Leningrado e fedelissimo di Stalin, segna l'inizio del cosiddetto Grande Terrore. Epurazioni, deportazioni, processi e fucilazioni sconvolgono per quattro anni la Russia. La caccia ai traditori, scatenata da Stalin contro i presunti nemici del popolo e del socialismo, non risparmia nessun settore della società e dello Stato, compresi gli snodi vitali della sicurezza e delle Forze Armate. Tre grandi processi, che coinvolgono la vecchia guardia bolscevica, gli ex compagni di lotta di Lenin e dello stesso Stalin, rappresentano le tappe cruciali di un percorso spietato quanto inspiegabile che provoca circa due milioni di vittime.

  • S03E14 La Prima guerra del Golfo

    • November 28, 2019
    • Rai 3

    All'alba del 2 agosto 1990, i carri armati iracheni agli ordini del presidente Saddam Hussein invadono Kuwait City, dopo aver per settimane minacciato un attacco contro il Kuwait accusato di aver estratto illegalmente petrolio da pozzi a ridosso del confine. Per gli Stati Uniti, sostenitori del Kuwait, l'invasione è un atto di guerra a cui rispondere con l'invio di truppe nella regione. Inizia così la prima Guerra del Golfo, che durerà quasi sette mesi. Nel novembre 1990, il Consiglio di sicurezza dell'Onu, con la risoluzione n.678, impone a Bagdad di ritirare le sue forze dal Kuwait entro il 15 gennaio 1991. Saddam Hussein però rifiuta. Il 17 gennaio cominciano i raid aerei della coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti. I bombardamenti vengono trasmessi in diretta televisiva dalla Cnn. Poco più di un mese dopo, il 24 febbraio 1991, prende il via l'operazione di terra che in pochi giorni costringe l'Iraq ad accettare il cessate il fuoco.

  • S03E15 La rivolta di Reggio Calabria

    • November 29, 2019
    • Rai 3

    Nel 1970 nascono in Italia le Regioni, organi del decentramento politico e amministrativo già previsti nella Costituzione. Dopo mesi di discussione si decide che il capoluogo della Regione Calabria sarà Catanzaro e non Reggio Calabria, come tutti i reggini si aspettavano. E' la scintilla che fa scoppiare una delle rivolte urbane più violente e più lunghe dell'Italia repubblicana. Il sindaco di Reggio, il democristiano Pietro Battaglia, si pone alla testa di un movimento popolare per Reggio capoluogo. Viene proclamato uno sciopero generale della città a partire dal 14 luglio 1970. La gente scende in piazza, ma la risposta delle forze dell'ordine è di dura repressione. Per giorni la città è devastata da scontri e distruzioni. Ci sono anche morti, feriti e tantissimi arresti. Dopo pochi giorni, a guidare i reggini in rivolta arriva Ciccio Franco, sindacalista della Cisnal, che al grido di "boia chi molla" fa virare la protesta a destra.

  • S03E16 L'imperatore Claudio

    • December 2, 2019
    • Rai 3

    Tiberio Claudio Druso vive una giovinezza a latere della famiglia imperiale, all'ombra di personaggi amati dal popolo e da Augusto, come suo padre Druso e suo fratello Germanico, le cui glorie militari entusiasmano Roma. Ma proprio lui, il candidato più improbabile della dinastia di Augusto, deriso per la sua goffaggine, diventa imperatore all'età di 50 anni, acclamato dai pretoriani che avevano ucciso Caligola. Da imperatore, Claudio finanzia grandi opere pubbliche come l'acquedotto Claudio, la bonifica della piana del Fucino e la via Claudia Augusta, un collegamento che favorisce gli scambi tra i romani e i popoli germanici. Persegue una politica estera improntata all'apertura verso i popoli gallici. Inoltre, grazie alla sua campagna militare in Britannia, i Romani acquisiscono un primo importante avamposto oltre la Manica. Claudio muore in circostanze sospette. Prenderà il suo posto al comando di Roma il figlio adottivo Tiberio Claudio, Nerone.

  • S03E17 Suez, una porta verso l'oriente

    • December 3, 2019
    • Rai 3

    La prima idea di collegare il Mar Mediterraneo all'Oceano Indiano, tagliando l'istmo di Suez, risale a cinquecento anni prima di Cristo. I tentativi di unire Africa e Asia attraverso un canale si susseguono per secoli, ma soltanto nel 1800 si approda al primo progetto concreto. Il cantiere viene aperto nel 1859 e dieci anni più tardi il canale di Suez diventa una realtà. Il tracciato corre interamente sul suolo egiziano, ma i veri proprietari del canale sono per decenni i Paesi stranieri, principalmente Inghilterra e Francia. La presenza delle due potenze crea contraddizioni e provoca squilibri, in un tratto di terra che, nel ventesimo secolo, diventa più di una volta teatro di conflitti internazionali.

  • S03E18 Ferruccio Parri, il sogno di una nuova Italia

    • December 4, 2019
    • Rai 3

    La vicenda politica di Ferruccio Parri attraversa tutto il 900 fino al 1981, quando Parri muore, a novantadue anni, senza aver mai abbandonato la sua battaglia per un'Italia migliore. Con l'avvento di Mussolini al potere, tutte le sue energie vengono rivolte a contrastare il regime fascista. Sconta anni di carcere e di confino e, dopo il 25 luglio e la firma dell'armistizio con gli Alleati, diventa uno dei capi della Resistenza. Nel giugno 1945, Parri è chiamato a presiedere il primo governo dell'Italia liberata. La sua volontà è coinvolgere tutte i partiti antifascisti in un grande processo di ricostruzione morale, politica ed economica del paese per dar vita a una nuova Italia figlia della Resistenza. Ma la collaborazione è difficile e la sua esperienza come presidente del Consiglio ha vita breve. Negli anni successivi Parri resterà un protagonista nella storia del paese. Alla sua morte, viene seppellito a Genova, a poca distanza dalla tomba di Giuseppe Mazzini.

  • S03E19 La crisi del Kosovo

    • December 5, 2019
    • Rai 3

    La guerra del Kosovo è stata l'ultimo atto della serie di conflitti etnici che negli anni '90 hanno insanguinato l'ex Jugoslavia e l'ultima guerra europea del secolo scorso. A partire dalla fine degli anni Ottanta, il Kosovo - una provincia autonoma della Serbia, abitata in grande maggioranza da albanesi, ma considerata dai serbi come la sacra culla della loro nazione - diventa teatro di una contesa etnica sempre più violenta. Fra convivenza forzata, pulizie etniche ed esodi di massa, il conflitto fra serbi e kosovari albanesi va avanti fino alla primavera del 1999. Dopo un tentativo di soluzione diplomatica fallito a Rambouillet, l'intervento di una coalizione sotto l'egida della Nato porterà alla fine del conflitto nell'estate del 1999.

  • S03E20 Le spie di Cambridge

    • December 6, 2019
    • Rai 3

    Cambridge, anni '30. Cinque studenti della celebre università britannica di Cambridge vengono reclutati come spie dall'Unione Sovietica. Kim Philby e i suoi amici costruiscono coperture di facciata: apparentemente si comportano come uomini di destra ma, in realtà, sono fedeli alla causa comunista. Ricoprono ruoli strategici, si infiltrano nei servizi segreti occidentali. Abili doppiogiochisti, riescono a tessere trame segrete per decenni, attraversando la seconda guerra mondiale, fino a comporre scenari decisivi per la guerra fredda negli anni cinquanta. Le loro azioni si intersecano più volte nel corso degli anni con le sorti dell'Europa. Quando il gioco si scopre, quelli che per l'occidente sono traditori per l'Unione Sovietica diventano eroi.

  • S03E21 Pio IX, l'ultimo Papa Re

    • December 9, 2019
    • Rai 3

    Quello di Pio IX è stato il pontificato più lungo della storia della Chiesa. Nel corso del suo lungo regno, dal 1846 al 1878, papa Mastai Ferretti ha attraversato numerose e complesse stagioni. Indicato inizialmente come un campione del Risorgimento, grande riformatore e possibile federatore d'Italia, è passato poi, con incredibile rapidità, ad essere considerato un traditore degli ideali nazionali e acceso avversario di ogni innovazione istituzionale. E' l'uomo del Sillabo, nel quale condanna il modernismo, e della infallibilità del papa, solennemente proclamata nel corso del Concilio Vaticano I, ma allo stesso tempo è stato capace di dare grande impulso missionario all'azione della Chiesa, valorizzando enormemente il ruolo e il valore dei laici.

  • S03E22 Weiss e Gemelli, la psicanalisi e la Chiesa

    • December 10, 2019
    • Rai 3

    Trieste è stata la culla della psicoanalisi in Italia, grazie all'opera di scrittori triestini come Italo Svevo e Umberto Saba, e a medici come lo psichiatra di origine ebraica Edoardo Weiss che, insieme a Marco Levi Bianchini, è tra i primi traduttori in italiano dell'opera di Freud. L'avvento della psicoanalisi tuttavia, è stato ostacolato dalle resistenze della psichiatria tradizionale e dal fascismo, e proprio a causa del regime, Edoardo Weiss sarà costretto a lasciare il suo lavoro presso l'ospedale di Trieste. Anche la Chiesa Cattolica guarda con sospetto l'avvento della "nuova scienza" preoccupata dagli esiti materialistici delle dottrine di Freud. Grande avversario della psicoanalisi è Agostino Gemelli, il fondatore dell'Università Cattolica, che riuscirà a far chiudere la Rivista Italiana di psicoanalisi e a sciogliere il gruppo di medici che si era raccolto attorno alla persona di Weiss.

  • S03E23 La nascita dell'Università di Massa

    • December 11, 2019
    • Rai 3

    Alle soglie degli anni '60 l'università è sostanzialmente elitaria e frequentata dalla classe agiata. Nel 1961 un primo segnale di apertura è rappresentato dall'allargamento dell'accesso alle Facoltà universitarie ai diplomati degli istituti tecnici. Dopo questo primo passo, la riforma universitaria viene discussa a lungo (ad esempio intorno alla proposta del Piano Gui del 1965), ma mai realizzata organicamente. Nel 1968 il movimento studentesco denuncia la carenza di strutture didattiche e per la ricerca, i costi dell'istituzione universitaria, l'autoritarismo accademico. Nel dicembre del 1969 arriva la completa liberalizzazione con la legge Codignola. Il titolo di studio è speranza di ascesa sociale e un gran numero di nuovi studenti si riversa negli atenei delle grandi città. Negli anni '70 l'università è del tutto cambiata, non è più un'istituzione esclusiva: aumenta la presenza dei ceti meno abbienti, degli studenti-lavoratori e della componente femminile.

  • S03E24 La strage di Piazza Fontana

    • December 12, 2019
    • Rai 3

    Venerdì 12 dicembre 1969. Alle 16:37 una bomba esplode nell'atrio della Banca Nazionale dell'Agricoltura, in Piazza Fontana, nel centro di Milano. Si contano subito 13 morti - poi diventeranno 17 - e oltre 80 feriti. Anche a Roma, negli stessi minuti, lo scoppio di tre bombe provoca decine di feriti. È puro terrore. Ma ordito da chi? E a quale scopo? L'accertamento delle responsabilità riguardo la strage di Piazza Fontana ha avuto un iter giudiziario particolarmente lungo e complesso. Dopo circa una decina di processi, non ci sono che brandelli di verità e nessuna condanna in via definitiva.

  • S03E25 Niccolò Machiavelli: politico, diplomatico, letterato, commediografo

    • December 13, 2019
    • Rai 3

    Niccolò Machiavelli: politico, diplomatico, letterato, commediografo. Una personalità complessa, che viene però spesso semplificata o peggio travisata attraverso citazioni sommarie della sua opera. L’aggettivo “machiavellico” è diventato, oggi, sinonimo di un agire politico cinico, spregiudicato, di un modo di fare politica dove tutto è permesso in nome della ragion di Stato. In realtà Machiavelli è stato un acuto testimone del suo tempo e un pensatore che maturò una visione unitaria della patria e del senso di appartenenza di un popolo. Il suo sguardo è attento, seppure fortemente ironico, e il passaggio dalle speculazioni teoriche al registro apparentemente più leggero della commedia è un continuo fluire.

  • S03E26 Firenze capitale

    • January 6, 2020
    • Rai 3

    Quella di Firenze Capitale d'Italia è una storia oggi quasi dimenticata. Eppure è nel capoluogo toscano che l'Italia trovò il suo centro in una fase cruciale della sua storia, tra il 1865 e il 1871. Anni in cui a Roma regnava ancora il Papa, protetto dalla Francia di Napoleone III. È proprio in seguito a un accordo con Parigi che la capitale lascia Torino e viene trasferita in Toscana, culla della cultura e della lingua italiana. Un evento che muterà profondamente il volto urbanistico ed economico di Firenze. Ma fiorentini e torinesi come vissero quel cambiamento? E cosa rimane oggi di quell'esperienza?

  • S03E27 La Cassa per il Mezzogiorno

    • January 7, 2020
    • Rai 3

    Alla fine della seconda guerra mondiale i danni all'agricoltura e alle maggiori infrastrutture del Paese sono enormi, in particolare nel centro-sud. In questo quadro la ricostruzione diventa il tema centrale della vita nazionale, un grande slancio collettivo attraverso il quale gli italiani cercano di affrontare problemi antichi ed eredità storiche, come il divario tra Nord e Sud del paese. Nel 1946 nasce l'Associazione per lo sviluppo dell'industria nel Mezzogiorno, lo Svimez. Ma i tempi per una politica di questo tipo non sono maturi. Gli imprenditori italiani sono ancora legati a una visione limitata che privilegia l'interesse immediato delle loro aziende e cerca dallo Stato protezioni e agevolazioni, senza porsi i problemi complessivi del sistema-Paese. Bisognerà arrivare agli inizi degli anni '50 perché le idee di economisti come Pasquale Saraceno trovino una prima traduzione pratica.

  • S03E28 Futurismo tra arte e politica

    • January 8, 2020
    • Rai 3

    20 febbraio 1909, Marinetti pubblica sul quotidiano francese "Le Figaro" il Manifesto del futurismo. È l'atto di nascita di un movimento che nel giro di pochi anni cambia radicalmente l'arte italiana ed internazionale. Nel 1918, mentre la grande guerra è ancora in corso, esce il Manifesto del partito politico futurista. È il tentativo per Marinetti e soci di fare un salto di qualità e di portare anche nella politica italiana i principi rivoluzionari del movimento. Ma dopo la sconfitta alle elezioni del '19, in cui i futuristi si presentano assieme ai fascisti, il futurismo torna a occuparsi esclusivamente di arte. Dieci anni dopo il suo fondatore sarà nominato membro dell'Accademia d'Italia, voluto da Mussolini.

  • S03E29 La guerra bianca

    • January 9, 2020
    • Rai 3

    La “guerra bianca” combattuta tra italiani e austroungarici rappresenta un caso unico nello scenario della Prima guerra mondiale: per centinaia di chilometri, lungo il vecchio confine, le truppe del Regio esercito e quelle imperiali si sono combattute sulle vette più imponenti delle Alpi, ad altitudini spesso superiori ai tremila metri. La “guerra bianca” è stata una guerra aspra, affrontata in condizioni ambientali proibitive da eserciti che hanno impiegato ogni mezzo per sopraffarsi. E che hanno realizzato imprese ai limiti della resistenza umana e della tecnologia dell’epoca: strade e ricoveri costruiti sulle cime più impervie, insediamenti scavati nel ventre dei ghiacciai, intere montagne minate e fatte crollare per sopraffare il nemico.

  • S03E30 Don Giovanni Bosco

    • January 10, 2020
    • Rai 3

    Santificato nel 1934, don Giovanni Bosco dedica la vita all'assistenza e all'educazione dei ragazzi, soprattutto i più poveri, che inizialmente raduna nel suo primo oratorio, a Valdocco, nella periferia di Torino. Don Bosco vive negli anni centrali del 1800, un periodo di profonde trasformazioni politiche e sociali che portano all'unità d'Italia e alla fine del potere temporale della Chiesa. In particolare, Don Bosco offre la sua diplomazia a Pio IX per ricucire i rapporti tra Stato e Chiesa e per ottenere il riconoscimento del suo ordine religioso: la società dei Salesiani che si diffonde in Italia per poi esportare il modello pedagogico nel mondo, in primo luogo in Sud America.

  • S03E31 Napoleone in Italia

    • January 13, 2020
    • Rai 3

    Nel marzo del 1796 la Francia rivoluzionaria deve respingere gli assalti delle corone europee. Il campo di battaglia è la Germania, ma viene inviata un'armata anche in Italia. Ha un compito secondario: bloccare i soldati austriaci stanziati nella penisola. È formata da 30mila uomini male equipaggiati. Il nemico conta il doppio di unità. Ma alla sua guida c'è un generale di soli 27 anni destinato a cambiare il volto e la storia dell'Europa: Napoleone Bonaparte. Nel giro di sette mesi l'armata d'Italia sbaraglia gli austriaci e arriva fino a Vienna, costringendo l'impero asburgico alla resa. L'Italia del nord viene conquistata dai francesi, mentre i regni e i ducati della penisola si sollevano e si trasformano in repubbliche "sorelle" della repubblica francese. Parte così l'incredibile avventura del generale Bonaparte che diventa re d'Italia e imperatore dei francesi.

  • S03E32 Nino Andreatta, rigorista solidale

    • January 14, 2020
    • Rai 3

    Il 15 dicembre del 1999, mentre si discute la legge Finanziaria del primo governo D'Alema, Beniamino Andreatta viene colto da malore e in seguito da un'ischemia celebrale che lo fa entrare in coma. Per colui che è stato cinque volte Ministro della Repubblica Italiana inizia un calvario di sette anni. Andreatta, trentino di nascita e bolognese di adozione, da giovane professore di politica economica e finanziaria e allievo del cristianesimo sociale di Dossetti, diviene consulente economico del primo Governo Moro. Ma è nel ruolo di ministro del Tesoro del primo governo Forlani e poi confermato nel primo governo Spadolini che Andreatta compie uno dei passi che avranno maggiori conseguenze per la storia economica e finanziaria del nostro Paese: in accordo con l'allora governatore della Banca d'Italia, sancisce "il divorzio" tra quest'ultima e il Tesoro, una soluzione per arginare le modalità attraverso cui il sistema costruisce liquidità per autofinanziarsi in maniera drogata.

  • S03E33 Sandokan e il colonialismo

    • January 15, 2020
    • Rai 3

    Nel XVII secolo Inghilterra, Olanda e Francia fondano le rispettive Compagnie delle Indie orientali per spartirsi prima i commerci e poi le colonie del sud est asiatico. Verso la metà dell'800, durante il lungo regno della Regina Vittoria, la Compagnia britannica delle Indie orientali cede le sue prerogative amministrative alla corona, aprendo così la strada alla costituzione dell'Impero britannico. Tra gli avventurieri e governatori inglesi, il più famoso è James Brooke, il Raja bianco di Sarawak, soprannominato lo sterminatore di pirati. A lui si oppongono altri uomini entrati nella leggenda come eroi popolari che lottano contro la colonizzazione dei bianchi. Tra questi c'è Sandokan, un pirata di nobili origini, personaggio immaginario, creato sullo sfondo di una situazione storica reale, dallo scrittore Emilio Salgari.

  • S03E34 Il Proibizionismo in America

    • January 16, 2020
    • Rai 3

    Nel 1919 la crociata contro l'alcol, che era stata combattuta per più di un secolo negli Stati Uniti, ottiene quella che sembra una vittoria schiacciante. Il divieto di produrre, importare e vendere "liquori intossicanti" viene fissato nel 18° emendamento della costituzione. La legge sul proibizionismo entra in vigore nel gennaio del 1920 ma, fin dall'inizio, si dimostra di difficilissima applicazione. A fronte delle scarse risorse messe a disposizione dagli stati e dal governo federale a sostegno delle nuove norme, il mercato illegale degli alcolici alimenta un giro d'affari gigantesco e dà vita a potenti organizzazioni criminali. Mentre dilagano corruzione e delinquenza, si diffonde presto la consapevolezza del sostanziale fallimento dell'esperimento proibizionista. Eppure, ci vorranno 13 anni e una crisi economica senza precedenti perché l'America rinunci, con la ratifica di un nuovo emendamento costituzionale, al suo tentativo di cancellare per legge la discussa proibizione.

  • S03E35 Giovanni Ansaldo, il conservatore inossidabile

    • January 17, 2020
    • Rai 3

    Giovanni Ansaldo è stato una delle firme più prestigiose del giornalismo italiano. Nato a Genova nel 1895, da una famiglia dell'alta borghesia cittadina, è nipote del fondatore dei cantieri navali Ansaldo. Conseguita la laurea in Giurisprudenza e in procinto di intraprendere l'insegnamento accademico, Ansaldo viene chiamato dal socialista Giuseppe Canepa, direttore del quotidiano "il Lavoro", a far parte della sua redazione. Il giovane Giovanni accetta e inizia a pubblicare soprattutto articoli di attualità e di politica. La penna affilata che sferza il potere, la pungente ironia, la capacità immaginifica nel raccontare gli eventi, il costante riferimento al buon senso borghese, sono le caratteristiche che, in poco tempo, lo consacrano come uno dei giornalisti più autorevoli del panorama italiano.

  • S03E36 Il Presidente Roosevelt

    • January 20, 2020
    • Rai 3

    Franklin Delano Roosevelt è stato il 32° presidente degli Stati Uniti d'America, l'unico a essere stato eletto per più di due mandati consecutivi, vincendo le elezioni presidenziali quattro volte e rimanendo in carica dal 1933 alla sua morte, avvenuta il 12 aprile 1945, poco dopo aver dato inizio al suo quarto mandato. Grazie al suo piano di riforme noto come New Deal gli Stati Uniti riescono a superare la Grande Depressione seguita al crollo della borsa di Wall Street del 1929. Negli anni della seconda guerra mondiale, Roosevelt guida la nazione verso la vittoria contro i nazisti in Europa e i giapponesi nel Pacifico. E, nel febbraio del 1945, partecipa, insieme a Churchill e a Stalin, alla Conferenza di Yalta dove si decide il futuro assetto dell'Europa dopo la guerra.

  • S03E37 Sparta e Atene

    • January 21, 2020
    • Rai 3

    Sparta e Atene: due modelli diversi di organizzazione politica della Polis greca. Se ad Atene si realizza la democrazia fondata sulla partecipazione del popolo alla vita politica, a Sparta si preferisce l'oligarchia, basata sul potere di una ristretta fascia di cittadini privilegiati. E mentre Atene è ricordata per essere stata la patria di grandi pensatori e filosofi, Sparta è passata alla storia per la sua rigidissima preparazione militare che puntava a forgiare soldati invincibili rifiutando qualsiasi debolezza. Dopo essere state alleate per sconfiggere i persiani, dal 431 a.C. le due città si contendono il dominio del mediterraneo nel corso della guerra del Peloponneso.

  • S03E38 Andrej Sacharov

    • January 22, 2020
    • Rai 3

    Enfant prodige della fisica sovietica, nell'immediato dopoguerra Sacharov entra nel ristretto gruppo che lavora all'atomica sovietica. È l'inizio di una carriera folgorante che lo porta nel 1953 ad entrare nella prestigiosa Accademia delle Scienze. È alla fine degli anni Cinquanta, durante l'era Krusciov, che Sacharov inizia a criticare la corsa agli armamenti e la mancanza di democrazia del sistema sovietico, diventando, nel decennio successivo, il simbolo del dissenso. Un compito, una ragione di lotta che non abbandonerà per il resto della sua vita e che gli farà ottenere, nel 1975, il premio Nobel per la Pace.

  • S03E39 L'indipendenza dell'India

    • January 23, 2020
    • Rai 3

    Il lungo e tormentato cammino che ha portato l’India all’indipendenza. La rivolta dei sepoys, nel 1858, porta l’Impero britannico ad assumere il controllo diretto del territorio, precedentemente gestito tramite la Compagnia delle Indie orientali. Il movimento per l’indipendenza diventa di massa nel primo dopoguerra grazie a Gandhi, il profeta della non-violenza, con la marcia del sale e la pratica di digiuni e boicottaggi anti-inglesi, affiancato dall’impegno politico di Nehru. La lotta conosce battute d’arresto, ma alla fine arriva nel 1947 al raggiungimento dell’indipendenza, che pure passa per la spartizione del subcontinente in due nuovi Stati, India e Pakistan. Nel 1950, una Costituzione molto avanzata trasforma l’India in una Repubblica.

  • S03E40 I fratelli Sereni

    • January 24, 2020
    • Rai 3

    Di famiglia borghese, ebrea non ortodossa, i fratelli Enzo ed Emilio Sereni irrompono nel più tragico capitolo della storia del Novecento - dall'affermazione del fascismo alla fine della II guerra mondiale - con due visioni contrapposte: Enzo, sionista, insegue il sogno della creazione di un stato ebraico in Palestina; Emilio, antifascista, persegue l'ideale di una società comunista. I fratelli Sereni andranno incontro a destini diversi e per altro verso simili. Enzo muore nel 1944, a Dachau, senza poter assistere al compimento del suo sogno: la nascita dello Stato di Israele che si realizzerà quattro anni dopo. Emilio partecipa alla lotta di liberazione dal nazifascismo e diventa ministro della neonata Repubblica. Dopo una lunga vicenda politica nel Partito Comunista, Emilio si spegne nel 1977, dodici anni prima del crollo del Muro di Berlino e degli ideali per i quali aveva combattuto per tutta la sua vita.

  • S03E41 La liberazione di Auschwitz

    • January 27, 2020
    • Rai 3

    l campo di concentramento di Auschwitz, entrato in funzione nell'estate del 1940, si compone di tre campi principali e 46 sottocampi. Inizialmente è destinato a raccogliere i prigionieri di guerra e i tanti civili, soprattutto ebrei, che vengono rastrellati dall'esercito nazista nel suo percorso di conquista in Europa. I deportati sono destinati al lavoro forzato e nel corso della guerra milioni di prigionieri-schiavi, ad Auschwitz e negli altri lager nazisti, contribuiscono a mandare avanti l'industria civile e quella bellica della Germania. Quando viene decisa la "soluzione finale della questione ebraica", ossia lo sterminio di tutti gli ebrei d'Europa, il lager numero 2, Auschwitz-Birkenau, diventa il principale campo di sterminio del Reich. Oltre un milione e mezzo di persone vengono uccise nelle camere a gas, un milione delle quali ebree.

  • S03E42 Giovanna D'Arco

    • January 28, 2020
    • Rai 3

    Dal suo paesino di frontiera, Domrémy, la piccola Jean D’Arc assiste impotente alla lunga guerra che sconvolge la Francia, la guerra dei 100 anni, e all’occupazione degli inglesi. A 13 anni la ragazza sente le voci di due sante che la invitano a liberare la Francia e decide, allora, di indossare abiti maschili, imparare a schermare e raggiungere il delfino di Francia, Carlo di Valois, per convincerlo ad affidarle dei soldati con cui espugnare Orléans dall’assedio degli inglesi. L’impresa riesce e Giovanna d’Arco, la “pulzella d’Orléans”, porta Carlo a Reims, dove viene incoronato re di Francia. Lei, intanto, vuole conquistare Parigi, ma viene catturata dai nemici. Carlo non fa nulla per liberarla. Gli inglesi la affidano all’Inquisizione che la processa per stregoneria e la condanna al rogo. E’ il 30 maggio del 1431. Venti anni dopo re Carlo libererà la Francia dagli inglesi e, 500 anni dopo, la “pulzella” verrà proclamata santa.

  • S03E43 Pastrone e l'alba del cinema con Cabiria

    • January 29, 2020
    • Rai 3

    A cavallo tra la fine dell'800 e l'inizio del '900 in Italia si assiste alla nascita e all'affermazione dell'industria cinematografica. Tra i pionieri del settore c'è Giovanni Pastrone, un personaggio eclettico e precursore dei tempi: artista, contabile, produttore, inventore, poi addirittura medico. Pastrone, oltre a essere stato regista e autore occulto di "Cabiria", kolossal prodotto in Italia nel 1914 e intestato a Gabriele D'Annunzio per motivi "promozionali", può essere considerato il fautore di una nobilitazione del cinema, da strumento di intrattenimento per le masse a nuova forma d'arte. Torino, che negli stessi anni vede sorgere colossi dell'industria nazionale come la Fiat, è la culla dei progetti di Pastrone, che con Cabiria riesce a racchiudere arte e tecnologia in un unico contenitore, il cinema appunto, capace per questo di assumere i tratti dell'opera d'arte "totale" e più completa.

  • S03E44 I treni della felicità

    • January 30, 2020
    • Rai 3

    Nelle guerre novecentesche i conflitti si spostano dagli eserciti alla popolazione civile. Con il secondo conflitto mondiale la guerra è sempre più "totale" e non risparmia l'infanzia: penetra dall'alto sulle città, si trasforma in guerra civile, stravolge l'esperienza quotidiana e il mondo interiore dei bambini. Forgiati come piccoli soldati dal Fascismo, per i bambini italiani il primo trauma è la partenza dei padri, poi lo sfollamento, i bombardamenti, la fame. Dopo l'8 settembre del 1943, nell'Italia tagliata in due la guerra è più crudele di prima. Nel corso della ritirata, le truppe tedesche si scatenano contro la popolazione civile e anche i bambini sono nemici da sterminare. Nel dopoguerra, poi, tra le rovine materiali e sociali del paese, esplode il fenomeno dei ragazzi di strada.

  • S03E45 Rosa Parks

    • January 31, 2020
    • Rai 3

    Nel 1865, a conclusione della guerra civile americana, gli Stati Uniti aboliscono la schiavitù. Seguono altri provvedimenti che tendono a garantire diritti civili per gli afroamericani e la loro integrazione nella società. Ma dagli anni '80 si scatena la reazione dei razzisti bianchi e in molti Stati del sud vengono approvate leggi locali che limitano questi diritti, compreso quello di voto, e introducono una rigida segregazione razziale. Un quadro normativo che rimane pressoché inalterato fino alla metà del Novecento, mentre le disparità sociali ed economiche tra bianchi e neri crescono. Ma, dopo la Seconda Guerra Mondiale, le associazioni per i diritti civili degli afroamericani intensificano il loro attivismo. E il 1° dicembre 1955 Rosa Parks rifiuta di cedere il proprio posto a un bianco su un autobus di Montgomery, in Alabama, dove vige la segregazione.

  • S03E46 Metternich, l'arte della diplomazia

    • February 3, 2020
    • Rai 3

    Per oltre tre decenni, tra il 1815 e il 1848, Clemente di Metternich è stato il signore d'Europa, l'artefice di un ordine, che va sotto il nome di Restaurazione, che resta sostanzialmente immutato per un secolo e di un'epoca. Nonostante sia stato il trionfatore nel Congresso di Vienna, e l'abilissimo statista capace di sconfiggere Napoleone e di garantire all'Europa stabilità ed equilibrio, di Metternich prevale una valutazione negativa: carceriere dei popoli, custode dell'assolutismo, difensore dell'Ancien Regime fondato sull'ingiustizia e il privilegio. Metternich, soprattutto, resta sgradito all'Italia per la quale conia la famosa definizione di "espressione geografica". Ma è una lettura storicamente esatta? Oppure di Metternich si può offrire una descrizione meno negativa e perentoria?

  • S03E47 L'incontro di Jalta

    • February 4, 2020
    • Rai 3

    Febbraio 1945. Sono gli ultimi terribili mesi di guerra. Sul fronte occidentale gli Alleati, dopo lo sbarco in Normandia, devono affrontare un'accanita resistenza delle forze hitleriane che ritarda la loro avanzata verso Berlino. Sul fronte dell'Europa orientale, invece, le armate di Stalin avanzano inarrestabili e sono pronte a sferrare l'attacco finale che le porterà a Berlino. Ora che la guerra sta volgendo al termine è necessario affrontare i problemi del nuovo ordine post-bellico. Per questa ragione, il 4 febbraio 1945, in territorio sovietico, il Maresciallo Stalin, il presidente degli Stati Uniti Franklin Delano Roosevelt e il primo ministro britannico Winston Churchill decidono di incontrarsi a Yalta, in Crimea. L'incontro dei "Tre Grandi" costituisce forse la più importante partita diplomatica del Novecento.

  • S03E48 Salvatore Giuliano, il bandito di Montelepre

    • February 5, 2020
    • Rai 3

    Sicilia, 1 maggio 1947: centinaia di lavoratori si ritrovano con le loro famiglie a Portella della Ginestra per celebrare la Festa del Lavoro e manifestare contro il latifondismo, forti del risultato politico ottenuto in Sicilia dall'alleanza tra socialisti e comunisti. Sul posto è presente anche Salvatore Giuliano, bandito di Montelepre. Un personaggio analizzato dal professor Salvatore Lupo con Paolo Mieli in questa puntata di "Passato e Presente". La banda di Giuliano ha fucili, pistole e una mitragliatrice pesante puntata sul pianoro sottostante. A un cenno del loro capo, i criminali aprono il fuoco sulla popolazione. È una strage. Vengono assassinate 11 persone e ferite molte altre.

  • S03E49 L'Italia di Totò

    • February 6, 2020
    • Rai 3

    Antonio, principe de Curtis, in arte, Totò. Il più grande attore comico del cinema e del teatro italiano attraversa con la sua maschera inconfondibile oltre cinquant’anni di storia nazionale: dalla Prima Guerra Mondiale agli anni della ricostruzione e del boom economico. Artista popolare e allo stesso tempo profondamente complesso, l’attore napoletano è stato capace di cogliere e rappresentare i cambiamenti epocali della cultura e della società italiana, che hanno ridisegnato il volto del nostro Paese.

  • S03E50 Porzus, sangue sulla Resistenza

    • February 7, 2020
    • Rai 3

    Il 7 febbraio 1945 un commando delle formazioni d'assalto GAP del partito comunista attacca il comando della I Brigata Osoppo, una formazione partigiana di orientamento liberale che aveva il suo quartier generale nelle cosiddette malghe di Porzus. Sono 18 i partigiani uccisi dai comunisti, solo 3 i superstiti. La strage di Porzus è il più grave caso di scontro interno alla Resistenza italiana, e uno degli eventi più dibattuti della storia del biennio 1943-45. A chi va imputata la responsabilità della strage? Si tratta di una iniziativa personale del comandante dei GAP? Oppure i mandanti vanno cercati altrove? Che ruolo ha avuto il Partito comunista di Togliatti? Oggi il sito del massacro è classificato come monumento nazionale, ma queste domande hanno alimentato per decenni un acceso dibattito politico e storiografico.

  • S03E51 Foibe, l'eterno abbandono

    • February 10, 2020
    • Rai 3

    Il 10 febbraio in Italia si celebra il "Giorno del Ricordo", dedicato alle vittime delle foibe e alle decine di migliaia di esuli costretti a lasciare l'Istria e la Dalmazia alla fine della seconda guerra mondiale. Orrore, paura, scontri ideologici e delicati equilibri geopolitici sono alla base di un terribile evento che coinvolge un popolo di circa 250 mila italiani costretti a lasciare la propria terra, le proprie case, e ad incamminarsi in lungo doloroso viaggio. Una pagina di storia ripercorsa in questo appuntamento speciale dedicato al Giorno del Ricordo. Il rientro in Italia avviene spesso nel segno del dramma, alimentato da diffidenze e pregiudizi. Le foibe e l'esodo giuliano-dalmata rappresentano un capitolo tragico della nostra storia, riemerso dall'oblio solo a partire dagli anni '90 e tuttora oggetto di studi e ricerche.

  • S03E52 Marco Aurelio, l'imperatore filosofo

    • February 11, 2020
    • Rai 3

    Con l'imperatore Marco Aurelio, nel 161 d.C., la filosofia stoica sale al governo dell'impero romano. Marco Aurelio abbraccia lo stoicismo già in gioventù e ne segue i precetti. Come afferma nella sua raccolta di pensieri, i "Colloqui con se stesso", il dovere, la disciplina interiore e il distacco dalle cose materiali ispirano ogni sua azione, sia come uomo che come capo di Stato. E' richiamandosi a questi principi che affronta l'ascesa al trono imperiale e le tante difficoltà che lo incontra durante il regno, come la "peste antonina" e le campagne militari contro i Parti, in Oriente, e contro le popolazioni germaniche ribelli al Nord: i Quadi e i Marcomanni.

  • S03E53 Farinacci, il fascista intransigente

    • February 12, 2020
    • Rai 3

    12 febbraio 1925, Mussolini nomina Farinacci segretario del partito nazionale fascista. E' il riconoscimento del ruolo fondamentale avuto dal Ras di Cremona nei difficili mesi della crisi generata dal delitto Matteotti. Farinacci dedica tutte le sue energie alla riorganizzazione del partito, per farne il motore dello Stato e del regime. Ma il suo disegno si scontra presto con la volontà di Mussolini, deciso a mettere fine alle violenze squadriste e ad offrire un'immagine rassicurante del fascismo.

  • S03E54 Dresda 1945: l'inferno di fuoco

    • February 13, 2020
    • Rai 3

    E' durante la Grande Guerra che vengono effettuati i primi bombardamenti sulle città. Ma i primi studi teorici sulla guerra aerea iniziano al termine delle ostilità. In Italia è il generale Giulio Douhet a riconoscerne le potenzialità: l'aviazione, per lui, è l'unica arma in grado di risolvere rapidamente un conflitto, bombardando gli obiettivi militari, ma anche le città, per colpire il morale della popolazione. Queste tesi ottengono ovunque ampi consensi e nella seconda guerra mondiale, dopo i progressi compiuti dall'aviazione negli anni Trenta, trovano la massima applicazione. Ciò che accade a Dresda nel febbraio del 1945 è il culmine di un'escalation di terrore cominciato col bombardamento tedesco di Varsavia, nel settembre del '39. La capitale della Sassonia, la "Venezia sull'Elba" è devastata dai bombardieri alleati.

  • S03E55 Zanardelli: la svolta liberale

    • February 14, 2020
    • Rai 3

    Quando muore, il Times lo definisce "un grande italiano". Universalmente stimato per la sua coerenza, guida il Paese in una fase cruciale della sua storia e realizza riforme epocali. Eppure, Giuseppe Zanardelli (1826-1903) è una figura dimenticata della storia italiana. Nato a Brescia, nel 1848 Zanardelli si unisce ai patrioti risorgimentali che lottano per l'indipendenza dall'Austria. Dopo l'Unità d'Italia, eletto deputato nelle file della sinistra liberale, è più volte ministro, presidente della Camera e, infine, Presidente del Consiglio nel governo della "svolta liberale", che apre la strada all'età giolittiana. Il suo nome resta però indissolubilmente legato al Codice penale da lui firmato nel 1889, che abolisce la pena di morte.

  • S03E56 Processo a Madame Bovary

    • February 17, 2020
    • Rai 3

    Il 19 settembre 1851, Gustave Flaubert inizia la stesura del suo capolavoro: "Madame Bovary. Costumi di provincia", che esce a puntate tra il 1 ottobre e il 15 dicembre 1856, sulla Revue de Paris. La protagonista, Emma Rouault, è una donna insoddisfatta della sua condizione coniugale piccolo borghese, che cerca nella relazione amorosa extraconiugale un riconoscimento sociale e individuale da eroina romantica e, di fronte al fallimento del suo sogno, sceglie il suicidio. Il romanzo dà scandalo fino al punto da trascinare il suo autore in tribunale, con l'accusa di oltraggio alla morale pubblica e religiosa. Flaubert sarà assolto ed esentato dalle spese di giudizio, mentre "Madame Bovary", uscito in volume pochi mesi dopo il processo, grazie all'eco mediatica sollevata dal caso, diventa un successo letterario senza precedenti.

  • S03E57 L'Albania di Enver Hoxha

    • February 18, 2020
    • Rai 3

    Quando, alla fine del 1944, i partigiani albanesi sconfiggono le armate tedesche e i gruppi di fascisti e nazisti locali, alla guida del Paese si pone il Fronte di Liberazione nazionale che si autoproclama governo provvisorio. Presidente e ministro della difesa del nuovo governo è Enver Hoxha, il leader del partito comunista d’Albania. Nato a Argirocastro, con esperienze di studio all’estero, Hoxha segue da subito il modello sovietico e abbraccia in modo ortodosso l’ideologia stalinista. Rimane al potere per oltre 40 anni, isolando il paese dal consesso internazionale e trasformando l’Albania in una dittatura autarchica, nella quale è abolita ogni libertà civile, politica e religiosa: un paese dal quale nessuno può fuggire, pena la morte o la condanna a lunghi anni di carcere.

  • S03E58 Cosma Manera e la Legione Redenta

    • February 19, 2020
    • Rai 3

    Tra il 1916 e il 1920 il Maggiore dei Carabinieri Marco Cosma Manera è protagonista di una delle vicende più incredibili della nostra storia contemporanea: nel corso della Prima guerra mondiale e della rivoluzione bolscevica riesce a recuperare, inquadrare militarmente e riportare a casa migliaia di soldati di etnia italiana, nati nei territori "irredenti" (trentini, triestini e giuliani) che sono stati mandati a combattere dall'Impero asburgico sul fronte orientale della Galizia e sono caduti prigionieri dei russi, finendo dispersi nel vasto territorio dell'impero. Un'impresa che s'intreccia a quella della missione militare internazionale, organizzata dagli eserciti Alleati per contrastare la Rivoluzione bolscevica, e si spinge fino alle estreme steppe siberiane e alla Cina: un'impresa che definirà come "padre degli irredenti" il Generale dei Carabinieri Cosma Manera.

  • S03E59 La biennale del dissenso

    • February 20, 2020
    • Rai 3

    E' il 25 gennaio 1977. Carlo Ripa di Meana annuncia di voler dedicare la Biennale di quell'anno al tema del "dissenso" nei Paesi dell'Est. Da quel momento ha inizio una polemica senza esclusione di colpi. L'ambasciatore sovietico a Roma chiede formalmente al governo italiano di annullare il programma della Biennale. Il Pci si sente messo alle strette, fra un'opinione pubblica che lo vuole indipendente da Mosca e le pressioni sovietiche. Alcuni intellettuali e artisti vicini al Pci attaccano la Biennale per la scelta e diverse fondazioni non concedono gli spazi promessi per allestire le mostre. Dopo quasi un anno di polemiche, grazie al sostegno del Psi e di Bettino Craxi, da poco eletto segretario del partito, la fragile navicella della Biennale riuscirà a raggiungere il porto e a sbarcare i suoi protagonisti a Venezia. Il 15 novembre 1977 si inaugura la "Biennale del dissenso".

  • S03E60 I due Conclavi del 1978

    • February 21, 2020
    • Rai 3

    Il 1978 è passato alla storia come "l'anno dei tre papi". Per la prima volta nella storia, due conclavi si succedono a distanza di meno di due mesi l'uno dall'altro e scelgono due uomini molto diversi. Alla morte di Paolo VI, in agosto, viene eletto Albino Luciani, ma il suo pontificato dura appena 33 giorni. Il secondo conclave, quello di ottobre, porta all'elezione del primo papa non italiano: Karol Wojtyla. Luciani e Wojtyla sono due personalità molto distanti, eppure vengono scelti dallo stesso collegio cardinalizio. Che cosa succede nel segreto del conclave? Perché cambiano gli equilibri? Quale ruolo gioca la diplomazia internazionale e perché viene meno la secolare tradizione del papato italiano?

  • S03E61 Luisa di Prussia

    • February 24, 2020
    • Rai 3

    Luisa di Meclemburgo-Strelitz, la bella moglie del re Federico Guglielmo III di Prussia, grazie alla sua influenza sulle scelte politiche del marito, è passata alla storia come paladina dell’onore del suo paese. Dopo la sconfitta a Jena dell’esercito prussiano, alleato della Russia nelle guerre napoleoniche, Luisa incontra personalmente Napoleone per chiedergli di rivedere le pesanti condizioni imposte alla Prussia dal trattato di pace di Tilsit. L’incontro non sortisce alcun risultato, ma da quella pesante sconfitta la Prussia rinascerà più moderna e più forte, grazie a un importante programma di riforme che la regina, scomparsa a soli 34 anni, non potrà vedere compiuto. Per la Germania Luisa diventa il simbolo dello spirito prussiano e della sua capacità di risorgere.

  • S03E62 Turati e Kuliscioff, due vite una passione

    • February 25, 2020
    • Rai 3

    Anna Kuliscioff e Filippo Turati si conoscono a Napoli nel 1885 e iniziano un rapporto sentimentale e un sodalizio politico che durerà tutta la vita. La Kuliscioff ha un ruolo rilevante nel passaggio di Turati alle idee socialiste ed entrambi sono protagonisti del processo che porta alla nascita, nel 1892, del Partito dei lavoratori italiani, che diventa, un anno dopo, Partito socialista. Turati ne guida l'ala riformista e, durante il periodo giolittiano, offre l'appoggio socialista ai governi liberal-democratici. Sono anni in cui vengono approvate diverse riforme di carattere sociale, che migliorano le condizioni di vita delle classi lavoratrici. Tra queste, la legge per la tutela del lavoro femminile e minorile, elaborata dalla stessa Kuliscioff. Nel primo decennio del Novecento, inoltre, i due sono protagonisti di un acceso dibattito sul suffragio universale e sul voto alle donne.

  • S03E63 1947, la rottura tra De Gasperi e il PCI

    • February 26, 2020
    • Rai 3

    Il 2 febbraio 1947 il leader della Democrazia Cristiana, Alcide De Gasperi, vara un governo di coalizione con il Partito Socialista e il Partito Comunista. È la cosiddetta intesa tripartita, ultima espressione dei governi di unità antifascista nati durante la Resistenza. Il governo, nel suo breve percorso, si trova ad affrontare ostacoli e difficoltà di notevole portata: dalla firma del durissimo trattato di pace di Parigi agli snodi cruciali del cammino costituente, dalla crisi economica e sociale che grava sul Paese negli anni del dopoguerra, agli effetti della contrapposizione tra blocco occidentale e blocco comunista. Minata da contrasti interni e condizionata dal clima internazionale l’esperienza tripartita si conclude il 13 maggio con le dimissioni di De Gasperi.

  • S03E64 La Guerra dei sei giorni

    • February 27, 2020
    • Rai 3

    Alle 7.45 della mattina del 5 giugno 1967, l’aviazione israeliana bombarda a sorpresa le basi aeree egiziane, distruggendone quasi completamente la flotta aerea. Piste di decollo e le stazioni radar sono messe fuori uso. A poche ore di distanza la stessa sorte tocca alle basi siriane. L’attacco preventivo israeliano, guidato dal generale Moshe Dayan, dà inizio a una fulminea operazione militare che sarà ricordata come la “Guerra dei sei giorni”. La Guerra dei sei giorni è un conflitto lampo che, oltre a stravolgere gli equilibri del Medio Oriente, cambierà lo sguardo del mondo su Israele e imporrà all’attenzione generale l’esistenza di una “questione palestinese”.

  • S03E65 La parabola dell'IRI

    • February 28, 2020
    • Rai 3

    L'Iri, l'Istituto per la Ricostruzione Industriale, nasce nel 1933 per risanare il sistema bancario italiano colpito dalla crisi mondiale del '29 e rileva le tre maggiori banche di credito del paese. Dopo i risultati raggiunti durante il ventennio fascista, l'Iri continua a fungere da motore dell'economia nazionale per la ricostruzione postbellica. Interviene per lo sviluppo del Mezzogiorno, per il potenziamento della rete dei trasporti e di quella delle telecomunicazioni. Nell'Italia del miracolo economico l'Istituto di via Veneto mantiene ancora un ruolo propulsivo, ma, nella seconda metà degli anni Sessanta, l'ente non si adegua ai grandi cambiamenti in corso nell'economia mondiale e alle spinte che scuotono il mondo del lavoro e la società italiana. Una mancanza che in pochi anni trascina l'Iri in una spirale negativa e ne determina la fine.

  • S03E66 Santa Caterina da Siena

    • March 2, 2020
    • Rai 3

    È stata una delle donne più importanti del Medioevo. Ha saputo coniugare la vocazione mistica con l'azione politica. Ha saputo opporsi ai costumi della sua epoca, che volevano la donna madre di famiglia o monaca chiusa in clausura, e ha scelto di pregare il suo Dio in una celletta della casa paterna e al tempo stesso di muoversi nel mondo per salvare la Chiesa. È Caterina da Siena. Con le sue lettere e la sua presenza riesce a convincere Papa Gregorio XI a lasciare la sede di Avignone e tornare a Roma. Ma a Roma il suo sogno si infrange: il nuovo papa Urbano VI, non riesce a tenere unita la Chiesa. E con lo scisma d'occidente la Cristianità si divide. Caterina ha fallito, non mangia più e si lascia morire. Quella di Santa Caterina è una figura da capire e riscoprire.

  • S03E67 La guerra di Algeria

    • March 3, 2020
    • Rai 3

    L'Algeria è una colonia francese dal 1830 quando, il primo novembre 1954, una serie di attacchi in tutto il Paese da parte del Fronte di Liberazione Nazionale dà inizio alla più sanguinosa guerra di liberazione del continente africano. L'esercito francese tenta di reprimere con durezza la ribellione, ma ha difficoltà a contrastare la guerriglia della resistenza algerina. Anche i coloni francesi, un decimo della popolazione totale, si arma e combatte contro gli indipendentisti. La debolezza dei governi francesi fa precipitare la situazione e il primo giugno 1958 Charles de Gaulle, ritiratosi dalla politica dodici anni prima, torna in campo e viene nominato primo ministro. Ad Algeri, intanto, un gruppo di generali golpisti ha preso il potere con un colpo di stato e minaccia la stessa integrità delle istituzioni francesi. De Gaulle inizia una politica di dialogo, mentre in Francia cresce un movimento di opinione a favore della pace e dell'indipendenza algerina.

  • S03E68 Torino in guerra

    • March 4, 2020
    • Rai 3

    È la città più industrializzata d'Italia, ma anche la prima ad essere bombardata, nemmeno due giorni dopo l'entrata in guerra annunciata da Mussolini a Palazzo Venezia. Da quella notte tra l'11 e il 12 giugno 1940 per Torino comincia una stagione lunga e difficile, che la vedrà colpita decine di volte dai bombardieri nemici, progressivamente svuotata dai moltissimi sfollati riparati in campagna e ridotta alla fame dalla mancanza di rifornimenti. I raid nemici si intensificano a partire dal novembre del 1942. Poi, l'estate che segue il crollo del fascismo vedrà la liberazione dei detenuti politici, ma anche la disillusione del governo Badoglio e, infine, l'occupazione dei nazisti, che prendono la città il 10 settembre '43.

  • S03E69 La violenza contro le donne

    • March 5, 2020
    • Rai 3

    Nel dopoguerra le donne iniziano il percorso per la conquista della parità dei diritti fondamentali, così come sanciti dalla Costituzione italiana. Ma né l’impianto patriarcale della famiglia né la tradizionale violenza nelle relazioni familiari vengono intaccati. In grande ritardo rispetto ai mutamenti della società, la soggezione giuridica delle donne in famiglia viene smantellata e vengono abolite leggi discriminati nei loro confronti, come lo ius corrigendi e il delitto d’onore. Negli anni Settanta il movimento femminista mette al centro delle rivendicazioni l’autodeterminazione del proprio corpo: la nascita dei centri antiviolenza svela che la violenza domestica è molto diffusa e non è solo sessuale, ma anche psicologica ed economica. Un fenomeno trasversale, che riguarda tutte le classi sociali.

  • S03E70 Italiani giusti tra le Nazioni

    • March 6, 2020
    • Rai 3

    Al primo gennaio 2019, gli italiani “Giusti tra le nazioni” riconosciuti da Yad Vashem, il grande memoriale dell’Olocausto dello stato di Israele, sono 714 su un totale di 27.362 in 51 Paesi di tutto il mondo. Gli ebrei presenti in Italia nel settembre 1943, il periodo in cui ebbe inizio la Shoah nel nostro Paese, erano oltre 38 mila, di cui circa 33 mila italiani e 5 mila stranieri. Di questi, 7 mila furono deportati, mentre circa 31 mila non subirono né arresti né deportazioni. Una percentuale elevata rispetto a molti Paesi d'Europa, che non può essere ricondotta alla sola opera di salvataggio compiuta dai Giusti italiani. Ma chi sono i non ebrei italiani che hanno rischiato la propria vita per salvare gli ebrei dalla Shoah, compiendo imprese eroiche tali da essere riconosciute dalla Suprema corte israeliana ed essere, per questo, insigniti del titolo di “Giusti”? Hanno agito individualmente o all’interno di reti più estese e organizzate?

  • S03E71 Luigi Barzini, l'avventura del giornalismo

    • March 9, 2020
    • Rai 3

    Luigi Barzini è il testimone privilegiato degli eventi cruciali che segnano la prima metà del XX secolo e, all'inizio del Novecento, s'impone come star del giornalismo internazionale con i suoi avventurosi reportage dall'estremo oriente, dalla guerra di Libia e dalla Francia del primo conflitto mondiale. Con il suo stile asciutto ed essenziale, lancia un nuovo tipo di giornalismo, che diventa di moda. Durante il ventennio fascista, mentre il figlio Luigi junior ne segue le orme e diventa a sua volta inviato del "Corriere della Sera", Barzini padre collabora con Il Popolo d'Italia, la testata del regime, e dopo l'8 settembre segue il governo repubblichino a Salò. Una scelta che pagherà a caro prezzo negli anni successivi alla guerra.

  • S03E72 Alexandre Dumas e il Risorgimento italiano

    • March 10, 2020
    • Rai 3

    Alexandre Dumas è il celebre e prolifico romanziere francese noto al grande pubblico per i suoi avventurosi romanzi storici, tra i più noti “Il conte di Montecristo” e la trilogia de “I tre moschettieri”. Ha attraversato l’Ottocento, il secolo del romanticismo e dei moti rivoluzionari europei, non solo come scrittore, ma come patriota francese e come carbonaro italiano nel 1832, attività poco nota della sua vita. Qualche decennio dopo Dumas incontrerà Giuseppe Garibaldi, e darà un gande contributo alla diffusione del mito dell’eroe dei due mondi. Lo scrittore parteciperà personalmente alla spedizione dei Mille e ne racconterà le mitiche gesta nel volume “I Garibaldini”. Ma quanto c’è di romanzato sul personaggio di Garibaldi nella versione di Dumas?

  • S03E73 L'incendio del Narodni Dom di Trieste

    • March 11, 2020
    • Rai 3

    Trieste, 13 luglio 1920. A seguito degli incidenti del giorno precedente a Spalato, in Dalmazia, tra militari italiani e nazionalisti jugoslavi, durante i quali vengono uccisi due militari, i fascisti triestini promuovono un grande comizio in piazza dell'Unità. All'adunata partecipano oltre duemila persone. Il clima è molto teso. All'improvviso un partecipante viene accoltellato a morte e in piazza si diffonde subito la voce che l'assassino è slavo. In poco tempo diversi gruppi di manifestanti si sparpagliano per assaltare i simboli della cultura slovena in città. Il gruppo più numeroso circonda il Narodni Dom, la casa nazionale slava in piazza Oberdan, che ospita anche degli appartamenti, un caffè e l'Hotel Balkan. L'edificio viene circondato e dato alle fiamme.

  • S03E74 Vittorio Emanuele II

    • March 12, 2020
    • Rai 3

    In occasione del bicentenario della nascita, la vicenda di Vittorio Emanuele II, il primo re d’Italia. Salito al trono nel 1849, dopo l’abdicazione del padre Carlo Alberto, Vittorio Emanuele deve immediatamente firmare l’armistizio con gli austriaci dopo la sconfitta del Regno di Sardegna nella prima guerra d’indipendenza. E nei primi anni Cinquanta dell’Ottocento riprende, assieme al nuovo primo ministro Cavour, la lotta per l’unificazione del Paese. Percorso al quale Vittorio Emanuele offrirà un contributo determinante, tanto da renderlo un personaggio amatissimo anche dagli strati popolari più umili. Come testimonia la partecipazione di massa al lutto per la sua morte, avvenuta il 9 gennaio 1878.

  • S03E75 Parigi, la città dell'esilio

    • March 13, 2020
    • Rai 3

    La Francia è stato un paese tradizionalmente ospitale con gli esuli politici e il diritto di asilo è previsto sin dalla costituzione del 1793. In concomitanza con le varie ondate dei moti risorgimentali, centinaia di fuoriusciti fuggono nella capitale francese, per salvarsi dalle prigioni austriache. Durante il regime fascista, i leader dei principali partiti democratici, in particolare dopo le leggi fascistissime del 1926, passano le Alpi per evitare la repressione del regime e riorganizzare la lotta antifascista. Più di recente, negli anni '80 del '900, decine di terroristi di estrema sinistra si sono rifugiati in Francia, protetti dalla cosiddetta "dottrina Mitterrand" che ne impediva l'estradizione. Nel corso della storia, Parigi è diventata per molti italiani, e per diversi motivi, una seconda patria.

  • S03E76 Giovanni Paolo II

    • May 18, 2020
    • Rai 3

    Il 16 ottobre 1978, per la prima volta in 455 anni, è chiamato a guidare la Chiesa di Roma un pontefice straniero: l’arcivescovo di Cracovia, Karol Wojtyla, che prenderà il nome di Giovanni Paolo II. Nato il 18 maggio 1920, cento anni fa, Wojtyla sarà uno dei pontefici più longevi e carismatici della storia. In un quadro internazionale fortemente condizionato dallo scontro ideologico tra l’Occidente liberale e il blocco comunista, l’elezione al soglio di un papa che viene da oltrecortina, cresciuto nella cattolicissima Polonia, rappresenta l’avvio di una fase storica cruciale, che culminerà con il crollo del muro di Berlino nel 1989. Papa Wojtyla è uno dei protagonisti dei mutamenti epocali che segnano il passaggio al III millennio, con un intenso e dinamico pontificato segnato drammaticamente dall’attentato del 13 maggio 1981, a cui scampa miracolosamente. E’ stato proclamato santo il 27 aprile 2014.

  • S03E77 L'Italia scopre la mafia

    • May 22, 2020
    • Rai 3

    La presenza di Cosa Nostra nella vita istituzionale dell'Italia risale ai tempi della formazione dello Stato unitario. Eppure, per circa un secolo, della mafia in Italia non si è parlato, se non come di un fenomeno circoscritto alle tradizioni siciliane. Qualcosa comincia a cambiare agli inizi degli anni Sessanta grazie al coraggio di uomini e donne che decidono di combatterla apertamente, spesso a costo della vita. Tra questi Pio La Torre, promotore, insieme a Virginio Rognoni, della legge che ha introdotto il reato di associazione di tipo mafioso (416 bis) e che fu assassinato nel 1982. Un ruolo decisivo nella costruzione di una narrazione pubblica intorno alla mafia lo ricopre anche la televisione: prima con le inchieste sulla malavita, poi con una produzione di impegno civile come La Piovra, in onda sul piccolo schermo a partire dal 1984. Lo sceneggiato fu capace di rappresentare al grande pubblico il fenomeno della mafia imprenditoriale, i cui tentacoli si allungano dai piccoli spacciatori fino al cuore del potere politico. Mentre La Piovra riscuote in Italia un successo di pubblico senza precedenti e viene distribuita in tutto il mondo, a Palermo si svolge il Maxiprocesso, che porta alla condanna dei maggiori boss dell'epoca, come Totò Riina e Bernardo Provenzano. Il Maxiprocesso segna la prima grande vittoria dello Stato sulla mafia, ma anche l'inizio del periodo stragista di Cosa Nostra, che culminerà negli omicidi dei giudici Falcone e Borsellino.

  • S03E78 I Vichinghi

    • June 1, 2020
    • Rai 3

    Nel giugno 793, un gruppo di vichinghi provenienti dalla Norvegia saccheggia il monastero di Lindisfarne, sulla costa orientale dell'Inghilterra. E' con questa data che si fa convenzionalmente iniziare l'Era Vichinga. L'assalto al cenobio inglese è preceduto da almeno 200 anni di rotte commerciali e di razzie, ma è tra l'VIII e il IX secolo che si assiste a una straordinaria espansione. I vichinghi, detti anche Normanni - "uomini del nord", assediano Parigi, giungono fino in Groenlandia e poi ancora oltreoceano fino al Labrador canadese. Ad Est invece, attraverso i grandi fiumi russi, giungono fino a Bisanzio e a Bagdad, commerciando in pelli, pesce essiccato ed ambra. Le loro razzie finiscono quando, a mano a mano, diventano stanziali. La progressiva cristianizzazione eroderà l'identità di questo popolo, ma non cancellerà l'eredità lasciata dal loro passaggio in tutta Europa.

  • S03E79 1946. La nascita della Repubblica

    • June 2, 2020
    • Rai 3

    E' dal 1944, a guerra ancora in corso, che in Italia si discute della questione istituzionale; se il Paese, cioè, debba continuare ad essere una monarchia o diventare una repubblica. I partiti che formano il Comitato di Liberazione Nazionale chiedono al re Vittorio Emanuele III di abdicare, per la troppa contiguità avuta con il regime fascista durante il ventennio. A sorpresa è Palmiro Togliatti, appena tornato in Italia dall'Unione Sovietica, a proporre di rimandare la questione istituzionale a dopo la fine della guerra. E' la cosiddetta "svolta di Salerno". Al termine del conflitto si discute se a decidere tra monarchia e repubblica debba essere un referendum a suffragio universale o l'Assemblea costituente, il primo parlamento dell'Italia libera che ha il compito di redigere la nuova Costituzione. Alla fine, prevale l'idea di De Gasperi, che vuole un referendum da tenersi nello stesso giorno in cui si elegge l'Assemblea costituente. La data scelta è il 2 giugno. Quel giorno, l'89 per cento degli italiani aventi diritto si reca alle urne per votare. Lo spoglio delle schede è lungo e tormentato, ma alla fine la repubblica prevale con oltre 12 milioni e 700 mila voti, due milioni più della monarchia. Una contestazione sul meccanismo di conteggio dei voti crea un contrasto tra la monarchia e il governo; e rischia anche di esasperare le forti divisioni presenti nel paese, soprattutto tra nord e sud. Il 13 giugno, per evitare ulteriori lacerazioni, il re Umberto II decide di lasciare il paese per l'esilio, senza però riconoscere formalmente la Repubblica.

  • S03E80 1960. Le olimpiadi degli italiani

    • June 3, 2020
    • Rai 3

    Le Olimpiadi disputate a Roma nel 1960 segnano uno spartiacque tra lo sport dilettantistico del passato e quello professionistico moderno. Per la prima volta si parla di doping, per la prima volta un atleta viene pagato per indossare un certo tipo di scarpe e per la prima volta vengono venduti i diritti televisivi di un evento sportivo trasmesso in mondovisione. Così Roma diventa una grande ribalta mediatica, che offre all'Unione Sovietica e agli Stati Uniti, le due superpotenze impegnate nella guerra fredda, un terreno di scontro a distanza. Ma offre anche all'Italia, nel pieno del suo "miracolo" una vetrina dove esporre al mondo i suoi successi.

  • S03E81 Lo Statuto dei Lavoratori

    • June 4, 2020
    • Rai 3

    Il 20 maggio del 1970, dopo un lungo e travagliato percorso iniziato nei primi anni del dopoguerra, entra in vigore la legge n.300 - lo Statuto dei lavoratori, che, malgrado le modifiche apportate nell'ultimo decennio, continua ad essere il testo base del diritto del lavoro in Italia. Il padre della nuova legislazione è il giurista Gino Giugni, posto a capo della commissione che ne elabora il testo dal ministro del Lavoro del primo governo Rumor, il socialista Giacomo Brodolini. Con la legge n.300, i diritti e le libertà dei lavoratori, tra le quali quella sindacale, ottengono finalmente sanzione giuridica.

  • S03E82 Hitler-Mussolini. L'incontro del Brennero

    • June 5, 2020
    • Rai 3

    È il 18 marzo 1940. Benito Mussolini e Adolf Hitler si incontrano alla stazione del Brennero. È il quinto incontro tra i due dittatori. Si svolge in un momento chiave per la storia europea: quando Hitler, con l'invasione della Polonia, ha di fatto da qualche mese scatenato il secondo conflitto mondiale ed è prossimo ad attaccare la Francia. Punto cruciale dell'incontro del Brennero è la richiesta del Fuhrer al Duce di interrompere lo stato di non belligeranza dell'Italia ed entrare in guerra a fianco della Germania. Una richiesta a cui un esitante Mussolini dovrà adeguarsi, malgrado l'impreparazione militare italiana e un'opinione pubblica tutt'altro che favorevole alla guerra.

  • S03E83 Augusto, Princeps dell'Impero

    • June 8, 2020
    • Rai 3

    "A diciannove anni, a mie spese, ho arruolato un esercito con il quale ho liberato la Repubblica oppressa dal dominio dei faziosi", così inizia il testo delle "Res Gestae Divi Augusti", l'opera scritta da Ottaviano Augusto durante la sua lunga vita: il suo testamento politico, ma anche l'arma della sua propaganda. Augusto, princeps dell'impero, è il protagonista di "Passato e Presente". Il giovane Gaio Ottavio è pronipote di Giulio Cesare e, dopo il brutale assassinio dello zio, è designato dal testamento del medesimo come figlio adottivo e principale erede del suo patrimonio. Prende il nome di Ottaviano e, dopo una lunga serie di sanguinose lotte politiche, che si conclude con la vittoria ad Azio contro Antonio e Cleopatra, riesce a porre fine ai conflitti interni che da oltre un secolo assillano Roma. Augusto stesso esalterà la pace la prosperità del suo governo con un grande monumento: l'ara pacis augustae.

  • S03E84 Emilio Colombo l'ultimo dei Costituenti

    • June 9, 2020
    • Rai 3

    Emilio Colombo è stato uno dei politici più longevi della nostra Repubblica. Colombo ha solo 26 anni quando siede all'Assemblea costituente ed è uno dei più giovani padri della Costituzione Italiana. Nel '48 il giovane lucano viene eletto in Parlamento tra le fila della Democrazia Cristiana ed entra a far parte del IV governo De Gasperi come sottosegretario all'agricoltura. Segue la riforma agraria e la legge per il risanamento dei Sassi di Matera. Alla guida di diversi dicasteri nei governi successivi, alla fine degli anni '50 è tra i fautori della corrente dei dorotei, che riunisce la componente di centro del partito. Prudente su una possibile alleanza con i socialisti, ottiene comunque diversi ruoli nei governi di centrosinistra, ma, nel '64, da ministro del Tesoro, contribuisce alla crisi del I governo di Moro con una politica di rigore economico che blocca le riforme auspicate dai progressisti. Alla guida del suo primo e unico esecutivo, dal 1970 al 1972 promuove importanti riforme, tra le quali la legge sul divorzio. L'ultima parte della sua carriera è dedicata al Parlamento Europeo, del quale, nel '77, è eletto Presidente. Nel 2003 il presidente Ciampi lo nomina senatore a vita.

  • S03E85 10 giugno 1940. L'Italia in guerra

    • June 10, 2020
    • Rai 3

    Tra il 30 settembre del 1938, data della conferenza di Monaco, e il 10 giugno del 1940, data in cui annuncia l'ingresso dell'Italia nella Seconda guerra mondiale, Benito Mussolini passa dall'essere il "salvatore della pace" europea a colui che, schierandosi nel conflitto al fianco di Hitler, "pugnala alla schiena" la Francia, come dirà Roosevelt. Un percorso che passa attraverso l'invasione dell'Albania dell'aprile 1939, la successiva stipula del "patto d'acciaio" con la Germania, la dichiarazione di "non belligeranza" dopo l'invasione della Polonia da parte dei nazisti e la reazione di Francia e Gran Bretagna, l'incontro cruciale tra Mussolini e Hitler al Brennero nel marzo del 1940. Alla fine, il Duce, è convinto di poter banchettare a buon mercato al tavolo del vincitore, rompe gli indugi e il 10 giugno annuncia agli italiani che "l'ora delle decisioni irrevocabili" è arrivata e che "la dichiarazione di guerra è già stata consegnata agli ambasciatori di Gran Bretagna e Francia". Ma dietro l'illusione di partecipare a una "guerra lampo", manca una visione militare strategica, come testimonia il discorso pronunciato quel giorno dal balcone di Piazza Venezia a Roma, uno dei peggiori di Mussolini secondo l'opinione condivisa degli storici. Tra gli italiani, che fin lì hanno seguito il Duce a larga maggioranza, cominciano a serpeggiare dubbi e timori che in pochi giorni trovano conferma nel fallimentare attacco alla Francia, già sottomessa dai nazisti.

  • S03E86 La fine della guerra in Europa

    • June 11, 2020
    • Rai 3

    L'8 maggio 1945, a Berlino, il feldmaresciallo tedesco, Wilhelm Keitel firma l'atto di resa incondizionata della Germania al cospetto dei rappresentanti dei paesi vincitori: Stati Uniti, Inghilterra e Unione Sovietica e Francia. A meno di due settimane dalla morte del capo del fascismo, Benito Mussolini e del Fuhrer del III Reich, Adolf Hitler, la capitolazione tedesca segna la fine della guerra in Europa. Il Victory Europe Day, il giorno in cui tornò la pace in Europa dopo anni tra i più sanguinosi nella storia dell'umanità. Basti pensare che nel corso della Seconda Guerra Mondiale, iniziata il 1° settembre 1939 con l'invasione tedesca della Polonia, hanno perso la vita circa 60 milioni di persone.

  • S03E87 Da Hollywood a Via Veneto

    • June 12, 2020
    • Rai 3

    Il 27 gennaio 1949 si sposano a Roma il grande divo hollywoodiano Tyrone Power e la starlette della Metro Goldwin Mayer Linda Christian. In una Italia appena uscita dal difficile periodo del dopoguerra e della ricostruzione, le nozze sono il primo grande evento mondano che si consuma nel nostro Paese e diventano subito il "matrimonio del secolo". Nello stesso tempo inaugurano la stagione della cosiddetta "Hollywood sul Tevere". Grazie anche alle agevolazioni fiscali previste dalla Legge Andreotti, per tutti gli anni Cinquanta centinaia di troupe americane sbarcano in Italia per girare i loro film a Cinecittà, diventata uno dei più attrezzati centri per la produzione cinematografica. Sono gli anni d'oro del divismo e dei paparazzi, di via Veneto e della Dolce vita, immortalata per sempre da Federico Fellini. Roma diventa capitale glamour, centro della vita mondana e anche il nostro cinema produce divi di calibro internazionale, come Gina Lollobrigida o Sophia Loren. Con il miracolo economico e lo sviluppo poderoso dei media, il divismo trova anche altri canali per esprimersi, come la televisione, l'editoria rosa e i fotoromanzi, la musica leggera.

  • S03E88 La caccia alle streghe

    • June 15, 2020
    • Rai 3

    Tra il 1400 e il 1600 l'Europa è teatro di un'accanita e sanguinaria caccia alle streghe, che coinvolge circa 50 mila persone, per la maggior parte donne. In Italia, Spagna e Portogallo opera la Santa Inquisizione, mentre nei paesi del nord Europa i processi sono affidati direttamente ai tribunali civili. La Germania è il paese nel quale si svolgono la maggior parte dei processi e dei roghi (circa la metà del totale), mentre in Italia il maggior numero di esecuzioni si registrano in Trentino e nella zona alpina. Perché, proprio mentre la modernità avanza - grazie alle nuove scoperte scientifiche e alle esplorazioni geografiche - in Europa si diffonde la psicosi delle donne possedute dal maligno? Chi sono i maggiori responsabili e le vittime di una delle pagine più buie della nostra storia?

  • S03E89 1973. L'Italia dell'austerity

    • June 16, 2020
    • Rai 3

    Il 6 ottobre 1973, giorno della festività ebraica dello Yom Kippur, le truppe egiziane e siriane attaccano a sorpresa Israele nel Sinai e nel Golan, avanzando pericolosamente verso l'interno del paese. Due settimane dopo, però, Israele riesce a capovolgere la situazione e a respingere l'attacco, grazie anche ai massicci aiuti americani. Battuti sul piano militare, i paesi arabi decidono di vendicarsi contro gli Stati Uniti e l'Europa, alleati di Israele, imponendo un embargo petrolifero senza precedenti. In poche settimane il prezzo del petrolio aumenta di 4 volte, costringendo i governi occidentali ad adottare misure di contenimento del consumo energetico. In Italia si chiamerà "austerity".

  • S03E90 Il processo di Norimberga

    • June 18, 2020
    • Rai 3

    Norimberga, la città che il Fuhrer aveva scelto come teatro per le grandi adunate militari, è ormai un ammasso spettrale di rovine, quando, nel Novembre 1945, si apre il processo contro ventuno dei più importanti gerarchi nazisti. La quantità di documenti presentati dall'accusa è imponente e i massacri che essi portano alla luce sono senza precedenti. Lo stesso capo d'imputazione viene codificato per la prima volta: "crimini contro l'umanità". Il processo è seguito da 240 giornalisti - un numero eccezionale per l'epoca – e, per la prima volta, viene utilizzata la traduzione simultanea in 4 lingue. In tribunale vengono proiettate le immagini girate dai britannici e dagli americani al momento del loro ingresso nei campi di Mauthausen, Buchenwald, Dachau e Bergen-Belsen. L'eco di quelle immagini rimbalzerà ovunque, mostrando al mondo la spaventosa realtà che gran parte dell'opinione pubblica ancora ignorava.

  • S03E91 La svolta di Salerno

    • June 19, 2020
    • Rai 3

    Unità di tutte le forze antifasciste per la liberazione del paese dal dominio nazifascista. Rinvio della questione istituzionale e della deposizione della Monarchia alla fine della guerra. Formazione di un governo espressione delle forze politiche democratiche. Sono queste le linee politiche essenziali dettate dal leader comunista Palmiro Togliatti - in accordo con l'Unione Sovietica – al suo rientro in Italia dall'esilio, nel marzo del 1944: passano alla storia come "la svolta di Salerno", un passaggio cruciale per la vita del Paese nell'ultimo anno di guerra e negli anni a venire, accolto a fatica dalle forze politiche antifasciste dell'epoca, a partire dagli esponenti di spicco del PCI.

  • S03E92 Il mito di Roma nel Fascismo

    • June 22, 2020
    • Rai 3

    Il fascio littorio, il passo romano, il saluto romano sono solo alcuni dei simboli derivati dall'Antica Roma che il fascismo utilizza, e in gran parte reinventa, a scopo propagandistico e politico. Il richiamo alla romanità non si limita però soltanto all'apparato simbolico, ma si estende all'architettura e all'urbanistica. Architetti e urbanisti del regime sperimentano nella Capitale i più numerosi e discussi interventi: i cosiddetti sventramenti del centro storico. L'"uomo nuovo", che il fascismo si propone di forgiare, assume i tratti del cittadino romano, mentre il regime di Mussolini si vota a ripetere le gesta della Roma imperiale. Un obbiettivo che il fascismo pensa di aver raggiunto con la conquista dell'Etiopia, quando il mito della Roma imperiale sembra trasformarsi in realtà.

  • S03E93 La Milano del Boom

    • June 23, 2020
    • Rai 3

    Nel secondo dopoguerra, Milano deve affrontare una difficile ricostruzione. I bombardamenti alleati ne hanno distrutto case, palazzi, uffici amministrativi, musei. Per il capoluogo lombardo, però, è l’occasione di avviare una rinascita urbanistica e architettonica che, tra gli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso, cambia il volto della città. In quel periodo si costruiscono nuovi quartieri per dare alloggio agli sfollati e per accogliere il grande flusso di immigrati dalle regioni meridionali. Vengono eretti molti grattacieli, tra cui il Pirelli, che assurge a simbolo del boom. Milano, attraverso un modello di sviluppo imprenditoriale fatto di eccellenze individuali, diventa il volano dell’economia italiana e la cultura, con romanzi, saggi e pellicole cinematografiche, non mancherà di raccontare questi anni eccezionali, pur tra luci e ombre.

  • S03E94 La fine della Guerra Fredda

    • June 24, 2020
    • Rai 3

    La divisione del mondo in due blocchi, inaugurata alla fine della Seconda Guerra Mondiale, termina ufficialmente tra il 1989 e il 1991, con la caduta dei regimi comunisti dell'est e la dissoluzione dell'URSS. Ma il mondo bipolare, già dagli anni Settanta, è in crisi, e tanto i paesi del blocco sovietico quanto quelli occidentali sono attraversati da divisioni e conflitti. Alcuni paesi si rafforzano economicamente, l'Europa va avanti nel suo processo di integrazione, l'America, sconfitta in Vietnam, conosce una grave crisi. Nel frattempo, il raggiunto equilibrio militare tra i due blocchi porta ad una serie di accordi per la limitazione delle armi strategiche. A metà degli anni Ottanta che Michail Gorbaciov, l'uomo nuovo del Cremlino, lancia il progetto di un nuovo ordine mondiale che di fatto metta fine alla guerra fredda. Il fallimento del sistema sovietico porta alla sconfitta del "nuovo modo di pensare" di Gorbacev e gli USA appaiono come l'unica potenza vincitrice della guerra fredda. Ma la realtà è molto più complessa e nei decenni successivi si profila un nuovo mondo multipolare, dove si moltiplicano gli attori e i conflitti e torna lo spettro della guerra atomica.

  • S03E95 Giovanni Gentile

    • June 25, 2020
    • Rai 3

    Seguace della scuola idealistica italiana, fondatore con Benedetto Croce della rivista "La Critica", Giovanni Gentile è già agli inizi del Novecento uno dei filosofi più importanti e originali del nostro panorama. Dal punto di vista politico è cruciale, nel 1922, la nomina da indipendente a ministro della pubblica istruzione nel primo governo Mussolini. Poco dopo, Gentile aderisce al fascismo e diventa uno degli intellettuali più potenti e prestigiosi del regime, a capo di istituzioni importanti come l'Istituto di cultura fascista e l'Enciclopedia. Ruoli che lo rendono però anche molto esposto agli attacchi, sia dai sostenitori che dagli oppositori del fascismo. Il 15 aprile 1944, Gentile viene ucciso da un commando di partigiani.

  • S03E96 La Jugoslavia di Tito

    • June 26, 2020
    • Rai 3

    Il comunista Tito, con la sua scelta di non piegarsi alle direttive di Stalin nel giugno 1948, è passato alla storia come uno dei leader più influenti dell'Europa del dopoguerra. E il ruolo dei partigiani titini nella lotta contro le forze nazifasciste e la speciale posizione geografica della Jugoslavia hanno reso meno scontato fin dall'inizio il diritto della potenza sovietica ad esercitare sul governo di Tito la stessa egemonia imposta agli altri paesi dell'Europa orientale.

  • S03E97 La guerra di Crimea

    • June 29, 2020
    • Rai 3

    La guerra di Crimea, che vede contrapposta la Russia dello zar Nicola I e gli eserciti alleati di Turchia, Francia e Inghilterra, è il più grande conflitto internazionale dopo le guerre napoleoniche ed è considerata la prima guerra moderna: è la prima che viene documentata da un inviato e da un fotografo; la prima che impiega armi da fuoco efficaci, a canna rigata; la prima che usufruisce di un corpo di infermiere per assistere i feriti. In risposta a un tentativo di espansione russa a spese dell'Impero ottomano, gli alleati accerchiano l'esercito dello zar a Sebastopoli, sul Mar Nero, dove è ormeggiata la flotta russa. Decimati dal colera, iniziano un assedio logorante che durerà più di un anno. Anche il piccolo Piemonte entra in guerra, alla fine dell'inverno, per assicurare forze fresche agli eserciti alleati stremati. Cavour potrà così sedere al tavolo della pace e perorare la causa dell'indipendenza italiana in un consesso internazionale, stringendo un'importante alleanza con la Francia. Il prezzo della sconfitta russa sarà di quasi un milione di morti e darà all'Europa un assaggio di ciò che l'attende con la Prima Guerra Mondiale.

  • S03E98 Giuseppe Bottai, fascista critico

    • June 30, 2020
    • Rai 3

    Negli anni '20 Giuseppe Bottai è tra i personaggi più in vista del fascismo romano. La mattina del 28 ottobre 1922 si trova a 25 chilometri dalla Capitale, alla testa di una colonna di miliziani che conta circa 8000 uomini. Aspetta il segnale di Mussolini per marciare su Roma. Ex ardito, intellettuale, è sicuramente il più illuminato, colto e lungimirante tra i gerarchi che collaborano con il Duce. La sua carriera politica è un susseguirsi di successi: dalla redazione dell'ufficio romano del "Popolo d'Italia", all'elezione alla Camera dei deputati nella lista del Blocco nazionale. E poi, ministro delle Corporazioni, professore di Politica ed economia corporativa all'Università di Pisa, presidente dell'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, governatore di Roma e ministro dell'Educazione Nazionale. Il 25 luglio 1943 Bottai vota a favore dell'ordine del giorno Grandi, che sfiducia Mussolini, contribuendo a far cadere quel regime di cui egli stesso è stato fino a quel momento un ingranaggio fondamentale.

  • S03E99 Le stragi naziste

    • July 1, 2020
    • Rai 3

    Sono circa 6 mila gli episodi di violenza scatenati dai nazisti e dai fascisti in Italia tra il 1943 e il 1945, con un esito di 25 mila vittime inermi. Ma per quale ragione nazisti e fascisti uccisero indiscriminatamente? E quali furono le modalità stragiste più diffuse? I numeri in continuo aggiornamento dell'Atlante delle stragi naziste e fasciste - il database realizzato dall'Istituto Parri e dall'Anpi - contribuiscono a ridefinire la portata e il significato della strategia di guerra applicata, dal Sud al Nord della penisola, dagli occupanti tedeschi e dai collaborazionisti della Repubblica Sociale Italiana, a danno delle popolazioni locali. Dalle recrudescenze a Napoli, all'indomani della liberazione della città, fino ai più cruenti episodi di rappresaglia - come quello delle Fosse Ardeatine a Roma - o di rastrellamento - come nel caso di Monte Sole vicino a Bologna, fino ai meno noti episodi di strage per desertificazione, come quello di Pietransieri in Abruzzo.

  • S03E100 I fronti popolari

    • July 2, 2020
    • Rai 3

    Nell'agosto del 1935, il VII Congresso del Comintern dichiara ufficialmente, per la prima volta, che la Germania del Terzo Reich rappresenta il principale pericolo per la pace mondiale. La nuova parola d'ordine è la mobilitazione generale delle forze antifasciste. I partiti comunisti europei, pertanto, devono favorire la formazione di governi di Fronte popolare che siano espressione delle classi lavoratrici e che lottino contro il fascismo. Alle elezioni politiche che si tengono in Spagna nel 1936, i comunisti si schierano insieme ai repubblicani e ai socialisti nella coalizione di Frente Popular. Ma le attese rivoluzionarie che accolgono la vittoria delle sinistre verranno travolte dalla sedizione di Franco e dalla guerra civile. Nel maggio 1936, anche in Francia le elezioni politiche vedono le forze di sinistra schierarsi unite in una coalizione di Front populaire. E' un successo clamoroso. Ma il nuovo governo a guida socialista deve misurarsi con la grave depressione economica e la minaccia della destra reazionaria: l'auspicata rivoluzione pacifica si risolve in un nulla di fa.

  • S03E101 Expo Parigi 1900

    • July 3, 2020
    • Rai 3

    Il 14 aprile 1900 prende il via, a Parigi, la tredicesima Esposizione Universale, l'evento internazionale più importante dell'epoca. La capitale francese ha già ospitato la manifestazione quattro volte: nel 1855, nel 1867, nel 1878, e nel 1889. Ma questa edizione è il saluto al nuovo secolo, che si preannuncia carico di novità. Cinquanta milioni di persone giungono da ogni parte del pianeta, per vedere le meraviglie di un mondo in rapido cambiamento, a partire dalla prima linea del metrò. L'Expo parigina è il culmine di quella che sarà ribattezzata dagli storici la Belle époque. L'Europa immagina un futuro di pace e benessere. Ma non mancano le inquietudini, che da lì a poco si concretizzeranno con lo scoppio della Grande Guerra.

  • S03E102 Raffaello. L'arte e le idee

    • July 6, 2020
    • Rai 3

    Uno dei più grandi maestri del Rinascimento, Raffaello Sanzio, poco più che ventenne approda nella maestosa Roma di Giulio II, partendo dalla vivace Urbino dei Montefeltro, dove è cresciuto nella bottega del padre. E’ già un pittore affermato e il “Papa guerriero”, che sta cambiando il volto della città, gli commissiona gli affreschi delle stanze Vaticane. L’affresco delle stanze Vaticane è solo il primo di una lunga serie di prestigiosi incarichi, che continuano sotto il pontificato di Leone X e marcano la brillante carriera di Raffaello. Quando muore, a soli 37 anni, esattamente 500 anni fa, è il più importante artista e architetto del suo tempo: dirige la Fabbrica di San Pietro ed è anche il primo soprintendente ante litteram alle antichità.

  • S03E103 La guerra di Libia

    • July 7, 2020
    • Rai 3

    I primi di ottobre 1912, il bombardamento del porto di Tripoli da parte di incrociatori e corazzate della Regia Marina segna l’inizio dell’invasione italiana della Libia. L’operazione si inserisce nella guerra italo-turca, che l’Italia combatte dal 1911 contro l’Impero ottomano. Il conflitto si conclude a favore degli italiani, con il trattato di pace di Losanna del 12 ottobre. Ma la resistenza dei libici contro gli occupanti continua. Per avere il controllo completo della regione, gli italiani impiegheranno vent’anni, combattendo fino al 1931 un conflitto irregolare, fatto di operazioni di guerra e di guerriglia, che non risparmiano feroci atrocità contro i civili della Tripolitana e della Cirenaica. Dopo una colonizzazione avviata e mai del tutto decollata, la pagina degli italiani in Libia si chiude nel gennaio 1943, con l’ingresso delle truppe britanniche vittoriose a Tripoli.

  • S03E104 L'Italia dei consumi

    • July 8, 2020
    • Rai 3

    A partire dalla seconda metà dell'Ottocento, i luoghi e i modi del consumo in Italia si trasformano completamente. Una corsa inarrestabile, dalla piccola bottega su strada, al grande centro commerciale fuori città, fino all'e-commerce di oggi. Il primo segnale di cambiamento appare a Milano, a pochi anni dall'unità d'Italia, con la galleria Vittorio Emanuele II. Seguendo l'esempio dei passages parigini, la nuova galleria commerciale un luogo di passeggio coperto, dove i clienti possono ammirare i prodotti esposti in eleganti vetrine. Dieci anni dopo, sempre a Milano, nascono i primi grandi magazzini italiani. Le merci sono ora alla diretta portata dei clienti, che possono guardarle, toccarle, sceglierle. All'inizio si tratta solo di confezioni di lusso, ma, nel 1928, arriva il grande magazzino a prezzo unico, su modello americano. il punto di partenza di un cambiamento radicale, che si compie con il boom economico, quando, alla fine degli anni '50, la grande distribuzione entra nel settore alimentare e anche in Italia aprono i primi supermercati.

  • S03E105 Marco Polo e il Milione

    • July 10, 2020
    • Rai 3

    Il mercante veneziano Marco Polo è stato il primo viaggiatore a svelare al mondo occidentale le meraviglie dell’oriente e del grande impero del Catai. Partito giovanissimo da Venezia, nel 1271, insieme al padre e allo zio percorre l’intera via della seta e, in tre anni, raggiunge Shengdu, la capitale dell’immenso impero mongolo, che all’epoca comprende anche la Cina. Rimane alla corte dell’imperatore Kubilai Khan per quasi 20 anni. Tornato in Italia e catturato dai genovesi nella seconda guerra tra le repubbliche marinare di Genova e Venezia, in carcere detta a un cantastorie, Rustichello da Pisa, le sue memorie, che diventeranno “Il Milione”. Capolavoro della letteratura di viaggio, ma anche trattato enciclopedico sull’oriente, nonostante alcuni storici ne mettano oggi in dubbio la veridicità, a causa di alcune omissioni importanti sulla cultura cinese dell’epoca.

  • S03E106 Cavour

    • July 13, 2020
    • Rai 3

    Politico di genio, giornalista, statista, Camillo Benso conte di Cavour è un uomo dallo spirito curioso e appassionato. Prima di diventare l’uomo politico lungimirante che invia le truppe piemontesi in Crimea per sedere al tavolo dei vincitori e tessere così il complesso disegno diplomatico che porterà all’unità d’Italia, Cavour è un brillante uomo d’affari, che gestisce con profitto le tenute di famiglia, sperimentando metodi di gestione e strumenti di lavoro sempre all’avanguardia. Liberale curioso, Cavour viaggia alla ricerca di nuove idee e delle ultime novità in campo economico e tecnologico. Lontano dall’essere soltanto il freddo stratega che i manuali di storia hanno dipinto, la sua vita è attraversata anche da grandi amori: donne alle quali ha lasciato lettere cariche di passione.

  • S03E107 La Lega Araba

    • July 14, 2020
    • Rai 3

    Alla fine della Prima Guerra Mondiale, il sogno di creare una grande nazione araba sulle ceneri dell'impero ottomano in dissoluzione si infrange contro gli interessi di Francia e Inghilterra, che si spartiscono il Medio Oriente. Mentre crescono le istanze indipendentiste, intanto, nei paesi arabi il sentimento di frustrazione rinforza l'esigenza di unire le forze per porre fine agli appetiti stranieri. Il 22 marzo 1945, al Cairo, nasce così la Lega Araba.

  • S03E108 Malaparte un maledetto italiano

    • July 15, 2020
    • Rai 3

    Nato a Prato nel 1898, Curzio Malaparte, vero nome Kurt Suckert, è una delle personalità più controverse e affascinanti del panorama letterario italiano del secolo scorso. Volontario nella grande guerra, fascista intransigente negli anni del delitto Matteotti, inviato al confino nel 1933, è autore dei due grandi libri: Kaputt e La pelle. Nel Dopoguerra si avvicina a Palmiro Togliatti e, addirittura, secondo alcune ricostruzioni, si converte al cristianesimo in punto di morte.

  • S03E109 Lo sbarco in Normandia

    • July 16, 2020
    • Rai 3

    Inverno 1941. I tedeschi iniziano a costruire il Vallo Atlantico, un’imponente serie di fortificazioni lungo la costa europea, a difesa dei territori che hanno occupato. Churchill, Roosevelt e Stalin hanno appena deciso di coordinare le operazioni belliche dei loro tre Paesi in funzione antinazista, aprendo un nuovo fronte bellico nell’Europa Occidentale. Per gli alleati, il luogo naturale dal quale far partire il nuovo fronte sarebbe il passo di Calais: il punto in cui la traversata marittima dall’Inghilterra è più breve, con un facile accesso alla Germania. Ma la scelta sarà un'altra.

  • S03E110 Il Vietnam e la contestazione

    • July 17, 2020
    • Rai 3

    Noi la ricordiamo come ‘la guerra del Vietnam. I vietnamiti, invece, come ‘la guerra americana’, per distinguerla da quella che avevano combattuto fino a pochi anni prima contro la Francia. Il conflitto, che dal 1964 al 1975 ha impegnato gli Stati Uniti in Vietnam, provocando tra i 3 e i 4 milioni di morti, è stata una prova di forza epocale, dalla quale la prima superpotenza del mondo è uscita sconfitta non solo sul piano militare, ma anche su quello politico e morale. Una violenta contestazione ha accompagnato quegli anni di guerra e ha scosso l’America fino a metterne in crisi i valori fondamentali.

  • S03E111 Sant'Agostino

    • July 20, 2020
    • Rai 3

    Giovane ribelle, formidabile retore, sacerdote, vescovo, dottore della Chiesa, Agostino di Ippona ha dedicato la vita alla ricerca della verità ed è stato uno dei più grandi teologi del Cristianesimo. La sua opera immensa, dalle Confessioni a La città di Dio, ha segnato la storia della Chiesa e dell’intera filosofia occidentale. Dapprima fervido seguace della setta dei Manichei, Agostino si converte al Cristianesimo nel 387, dopo un decisivo incontro con il vescovo di Milano Ambrogio. Tornato in Numidia, l’odierna Algeria, sua terra natale, diventa vescovo di Ippona e lo rimane fino alla morte, partecipando intensamente alla vita della Chiesa e alla lotta contro le eresie. E’ il 28 agosto del 430. Poco dopo, la città viene saccheggiata e data alle fiamme, ma miracolosamente la sua immensa biblioteca viene risparmiata.

  • S03E112 La Beat Generation

    • July 21, 2020
    • Rai 3

    Tra gli anni Cinquanta e i Sessanta, negli Stati Uniti, un piccolo gruppo di scrittori e poeti newyorkesi usa la letteratura per sfidare i valori dominanti e il conformismo della società. Allen Ginsberg, Jack Kerouac, William Burroughs, Gregory Corso sono i fondatori del movimento letterario della “beat generation”, che presto trasferisce il suo centro a San Francisco. I poeti beat celebrano la vita di strada, l’alcool, la musica be-bop suonata nei fumosi locali jazz, denunciando materialità, repressione dei costumi e vuotezza spirituale. Con i loro testi e il loro stile di vita mettono in moto una vera e propria rivoluzione del pensiero che ispirerà i movimenti contestatari giovanili degli anni '60 e lascerà un’impronta profondissima nella cultura occidentale dei decenni successivi.

  • S03E113 La Strage di Cefalonia

    • July 23, 2020
    • Rai 3

    Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, l'esercito italiano si dissolve e i reparti militari all’estero non sanno come agire. Il generale Antonio Gandin, che a Cefalonia comanda i 12.000 uomini della Divisione Acqui, riceve ordini contraddittori, mentre i tedeschi, con un ultimatum, intimano agli italiani di cedere le armi. Soli e senza rinforzi, Gandin e i suoi uomini respingono l’ultimatum e scelgono di resistere ad oltranza, malgrado la disparità delle forze in campo. La battaglia di Cefalonia dura una settimana, al termine della quale gli italiani sono costretti alla resa. I tedeschi giustiziano brutalmente migliaia di soldati e ufficiali, provocando la più sanguinosa strage di militari italiani della Seconda guerra mondiale. Dopo anni di tentativi per rendere giustizia alle vittime di Cefalonia, il primo e unico processo sulla strage si è concluso il 18 ottobre 2013, con la condanna all’ergastolo dell’allora caporale Alfred Stork.

  • S03E114 La Guerra civile in Libano

    • July 24, 2020
    • Rai 3

    All’inizio degli anni ‘70 il Libano è un complesso mosaico di gruppi confessionali, sia cristiani, sia musulmani. Il Patto nazionale, siglato nel 1943, ha ordinato la spartizione del potere politico e istituzionale tra le diverse comunità in modo proporzionale al numero dei rispettivi appartenenti, concedendo la preminenza alla comunità cristiano-maronita, seguita da quella sunnita e poi da quella sciita. Negli anni, però, il rapporto numerico tra i vari gruppi è cambiato a scapito dei maroniti, grazie anche al massiccio ingresso nel paese di profughi palestinesi dell’esodo, che hanno stabilito in Libano la principale base operativa della resistenza. I musulmani libanesi, riuniti intorno al Movimento Nazionale del druso Kamal Jumblatt, rivendicano un adeguamento delle quote di potere e formano un unico fronte con la resistenza palestinese. Sul fronte opposto, le milizie della destra cristiano-maronita del Partito falangista di Pierre Gemayel.

  • S03E115 Le Crocerossine

    • July 27, 2020
    • Rai 3

    La storia dell'umanitarismo internazionale è strettamente legata alla nascita della Croce Rossa e all'opera prestata dalle donne sui campi di battaglia, a partire dalla seconda metà dell'800. Vicende ripercorse da Paolo Mieli con la professoressa Silvia Salvatici in questa puntata di ''Passato e Presente''. Le donne e gli uomini che hanno prima ispirato e poi realizzato la nascita del Comitato internazionale della Croce Rossa hanno contribuito a salvare le vite di milioni di persone, non solo in tempo di guerra, ma anche nei tempi di pace funestati da carestie, epidemie, migrazioni forzate. Le Convenzioni stipulate a Ginevra tra Ottocento e Novecento hanno progressivamente esteso le tutele e i diritti inizialmente riservati ai feriti degli eserciti in guerra, ai prigionieri e poi alle popolazioni civili, anche in tempo di pace. In Italia, dove il Comitato della Croce Rossa nasce nel 1864, l'opera del corpo delle infermiere volontarie, note come ''crocerossine,'' inizia nel 1908 e, a partire dalla Prima Guerra Mondiale, segna una presenza importante delle donne nella sfera pubblica.

Season 4

  • S04E01 Fuga Mundi, i primi monaci e Benedetto

    • November 16, 2020
    • Rai 3

    La nascita del monachesimo, dai primi asceti all’“ora et labora” della Regola di San Benedetto. Nel primo appuntamento, con Paolo Mieli c’è la professoressa Maria Chiara Giorda che torna al tempo dei primi cristiani: tra di loro c’è chi vive in maniera radicale i precetti evangelici di povertà e umiltà e dà vita a quelle forme di ascetismo che sono alla base delle future comunità monastiche. Tra questi asceti alcuni scelgono la solitudine estrema: sono gli eremiti, i padri del deserto, animati dalla “fuga mundi”, il rifiuto della società. Alcuni eremiti si uniscono poi negli stessi eremi per condividere la pratica della preghiera e altri aspetti della vita quotidiana: la cella, i pasti, il lavoro. Si formano così i primi monasteri e le prime comunità cenobìtiche, dal greco koinobìtes, colui che vive in comune. È questa la forma di monachesimo che si diffonde in occidente e che trova, nel VI secolo d.C., il suo pieno compimento nell’opera di San Benedetto e nella sua regola.

  • S04E02 J.F.K. Elezione di un presidente

    • November 17, 2020
    • Rai 3

    Nel 1960 a contendersi la Casa Bianca sono il candidato repubblicano, già vicepresidente di Eisenhower, Richard Milhous Nixon e quello democratico, il cattolico John Fitzgerald Kennedy. La campagna elettorale diventa il terreno di scontro tra due modi di concepire la democrazia. Mentre Nixon rappresenta la continuità con il passato, "libertà, uguaglianza, cambiamento" sono le nuove parole d'ordine che Kennedy introduce nel dibattito politico. I media diventano gli arbitri del confronto e la televisione, sempre più diffusa nelle case americane, fa emergere prepotentemente il potere dell'immagine. La politica, d'ora in poi, non sarà più la stessa.

  • S04E03 Badoglio. Un generale tra due guerre

    • November 18, 2020
    • Rai 3

    Nato a Grazzano Monferrato, in provincia di Asti, il 28 settembre 1871, Pietro Badoglio percorre tutti i gradini della carriera militare fino a diventare, nell’ottobre del ‘17, pochi giorni prima della battaglia di Caporetto, comandante del XXVII Corpo d’armata. Nei difficili mesi successivi a Caporetto è anche suo il merito della riorganizzazione del nostro esercito che porta alla vittoria. Il 24 novembre 1919 Badoglio è nominato Capo di Stato maggiore. È il coronamento di una carriera che più volte dovrà però fare i conti con la politica, compresa quella del regime fascista. E il 25 luglio ‘43, dopo la caduta di Mussolini, sarà proprio lui a essere incaricato dal re di portare l’Italia fuori da uno dei momenti più difficili della sua storia.

  • S04E04 Franco Antonicelli. La passione per la libertà

    • November 19, 2020
    • Rai 3

    Appassionato lettore e studioso di letteratura italiana e francese, Franco Antonicelli diventa antifascista alla fine degli anni Venti. Si avvicina ai circoli torinesi di “Giustizia e libertà”, subisce più volte l’arresto e anche il confino. Nel ’44 entra in clandestinità, dedicandosi alla lotta partigiana e diventando, alla fine della guerra, il capo del CLN piemontese. Anche nel dopoguerra, dalle file del partito liberale prima, poi di quello repubblicano e infine da indipendente di sinistra, Antonicelli continuerà a battersi fino alla morte per i valori della Resistenza.

  • S04E05 La rivoluzione messicana

    • November 20, 2020
    • Rai 3

    Negli anni dieci del XX secolo, in Messico, le contraddizioni politiche, economiche e sociali esplodono. Borghesi, operai e contadini non possono più sopportare l’oppressione e la miseria che da oltre trent’anni il regime di Porfirio Diaz impone loro. Un intero Paese è pronto a insorgere. A guidare la rivolta è il liberale Francisco Ignacio Madero, che, il 7 ottobre 1910, lancia l’insurrezione. È il primo atto di una rivoluzione lunga 10 anni, che infiamma e a trasforma il paese. Scenario caotico e cruento, la rivoluzione messicana è anche un’epopea popolata da figure leggendarie: da Pancho Villa a Emiliano Zapata, fino al giornalista statunitense John Reed, che ne ha cantato le gesta.

  • S04E06 1980. Il terremoto in Irpinia

    • November 23, 2020
    • Rai 3

    La sera del 23 novembre 1980 un sisma di magnitudo 6.9 sconquassa la terra devastando vaste aree dell’Irpinia e provocando 3000 morti. A 40 anni da quello che fu il sisma più violento registrato in Italia dopo la Seconda Guerra Mondiale, "Passato e Presente" ripercorre le diverse fasi della catastrofe che mise in ginocchio uno dei territori più poveri della penisola, contando, oltre ai morti, più di ottomila feriti e trecentomila senzatetto. Una tragedia che mise in luce l’inadeguatezza della macchina dello stato. A denunciare il colpevole ritardo dei soccorsi fu il Presidente della Repubblica Sandro Pertini in un memorabile discorso alla televisione che terminava con un appello alla nazione, in cui incitava a portare aiuti alla popolazione colpita dal terremoto. Un appello che fu recepito da migliaia di volontari che, nei giorni immediatamente successivi alla scossa, accorsero in massa in Irpinia. In studio con Paolo Mieli, il professor Giovanni De Luna analizza la tragedia, l’impatto che questa ebbe sul tessuto sociale, la risposta delle istituzioni e le modalità con cui la criminalità organizzata speculò sul disastro.

  • S04E07 Matteo Ricci missionario in Cina

    • November 24, 2020
    • Rai 3

    Padre Matteo Ricci, missionario gesuita, è il primo europeo a stabilire un solido ponte culturale tra oriente e occidente. Sbarcato a Macao nel 1583, si stabilisce nel sud della misteriosa Cina dei Ming, dove, insieme al confratello Michele Ruggeri perfeziona lo studio del cinese e redige il primo dizionario cinese-portoghese. Il suo straordinario percorso è raccontato da Paolo Mieli e dalla professoressa Michela Catto a “Passato e Presente”. Mettendo in pratica gli insegnamenti di Alessandro Valignano, Visitatore delle missioni gesuitiche d’Oriente, Ricci si fa “cinese in Cina”: studia e assorbe la cultura e i costumi locali - laddove ciò non sia incompatibile con i dogmi e la morale evangelica, per entrare in contatto con quel popolo. Riesce persino a completare lo studio dei classici confuciani e, a 20 anni dal suo arrivo in Cina, viene finalmente ammesso nella capitale Pechino, città che non lascerà mai più. L’imperatore Wanli gli accorda protezione e il titolo di mandarino, in cambio della traduzione in cinese dei testi fondamentali del sapere occidentale. Ricci conduce una vasta opera di apostolato, con un approccio che, aspramente criticato in passato, in tempi recenti è stato definito “del dialogo religioso”.

  • S04E08 Petronilla e il dottor Amal

    • November 26, 2020
    • Rai 3

    Amalia Moretti Foggia è una delle primissime donne in Italia a laurearsi in medicina, nel 1898. Approdata a Milano, entra in contatto con gli ambienti del socialismo e conosce le prime attiviste per l’emancipazione femminile, senza mai, però, diventare una militante. All’impegno politico Amalia preferisce l’azione diretta come medico a favore delle classi più svantaggiate, con particolare attenzione alle donne e ai fanciulli. A “Passato e Presente, la professoressa Maria Giuseppina Muzzarelli e Paolo Mieli ripercorrono la sua storia. Negli anni Trenta, Amalia inizia a collaborare con La Domenica del Corriere, con due rubriche di grande successo: una di medicina, firmata con lo pseudonimo di “dottor Amal”, e una di cucina, con la firma di Petronilla. Il dottor Amal e Petronilla diventano famosi in tutta Italia. Durante i razionamenti, in periodo di guerra, la sua sapienza culinaria, unita a quella medica, si riveleranno preziose per trasmettere alle lettrici regole igieniche e alimentari di base, proponendo piatti gustosi, nutrienti e a poco prezzo.

  • S04E09 Il Duca degli Abruzzi

    • November 27, 2020
    • Rai 3

    Ammiraglio, alpinista, esploratore, Luigi Amedeo, discendente del ramo Savoia-Aosta della famiglia reale sabauda e meglio noto come “il Duca degli Abruzzi”, è stato un avventuriero da belle époque e un eroe d’altri tempi. Le sue avventure sono ripercorse dal professor Francesco Perfetti e da Paolo Mieli a “Passato e Presente”. Tre circumnavigazioni del globo, l’ascensione al Cervino, la scalata del Monte St. Elia in Alaska, l’esplorazione del Polo nord e quella del massiccio africano del Ruwenzori, fino alla spedizione sul K2, sono alcune delle imprese con le quali ha segnato la storia mondiale delle esplorazioni, impressionando i suoi contemporanei e riempiendo le cronache dell’epoca. Comandante delle forze navali alleate durante la I Guerra Mondiale, Luigi Amedeo di Savoia decide, nel dopoguerra, di dedicarsi a un progetto di bonifica agricola in Somalia. Spirito aperto e avventuroso, che mal si adattava alle convenzioni sociali e politiche del suo tempo, sceglie alla fine di abbandonare per sempre l’Italia e chiede di essere sepolto in quell’ultima terra d’Africa che ha esplorato e amato.

  • S04E10 L'Italia di Giuseppe Verdi

    • November 30, 2020
    • Rai 3

    Giuseppe Verdi è il più grande musicista italiano dell’Ottocento, un artista prolifico che, con i suoi melodrammi, rivoluziona il mondo della lirica. Ma è anche un protagonista del Risorgimento. Di Giuseppe Verdi e degli ideali politici che hanno avvicinato le migliori menti del suo tempo, Paolo Mieli parla in studio con il professor Lucio Villari a “Passato e Presente”. La musica di Verdi diventa la colonna sonora di un’epoca e le arie delle sue opere vengono spesso cantate come inni dai popoli in rivolta. La politica entra nei suoi libretti e, nel 1861, anche nella sua vita. In quell’anno, infatti, Verdi accetta la proposta di Cavour e diventa deputato nel parlamento del nascente Regno d’Italia.

  • S04E11 La legge sul divorzio. Un lungo cammino

    • December 1, 2020
    • Rai 3

    Dopo un secolo di divisioni tra laici e cattolici e di ostracismo nei confronti delle donne - malgrado l’evidente crescita del loro ruolo all’interno del tessuto sociale - il primo dicembre 1970 viene approvata in Italia la legge sul divorzio. La legge Fortuna-Baslini passa alla Camera dopo un estenuante dibattito tra le forze politiche, con 13 proposte di legge presentate in Parlamento e affossate sistematicamente. Paolo Mieli ripercorre le tappe di questo lungo e travagliato percorso insieme alla professoressa Silvia Salvatici a “Passato e Presente”. Il dibattito sul divorzio ha accompagnato il Paese dall’Unità fino agli anni Settanta del Novecento, facendo di questo tema un terreno di scontro sul quale le forze politiche si sono accapigliate a più riprese. Neanche l’approvazione della legge placa gli animi. Dopo appena 4 anni dalla sua entrata in vigore, le forze cattoliche e conservatrici, guidate dalla Dc di Fanfani, raccolgono le firme necessarie a indire un referendum abrogativo. Il 12 maggio 1974, però, il voto popolare sceglie a grande maggioranza il No, aprendo la strada a una serie di conquiste nel campo dei diritti, che segneranno tutti gli anni Settanta.

  • S04E12 Il Medioevo fantastico

    • December 3, 2020
    • Rai 3

    Il Medioevo, l’età senza nome. Un’era di mezzo - lunga mille anni - tra l’antico e il moderno. Per gli illuministi si tratta di: “secoli bui”; per i romantici, invece, più che un periodo storico, il medioevo è un luogo dell’anima. Delle diverse interpretazioni del medioevo e del suo uso simbolico nelle epoche successive, Paolo Mieli parla con il professor Tommaso di Carpegna a “Passato e Presente”. Nei primi decenni dell’Ottocento il medievalismo si sovrappone infatti al movimento romantico stesso, mentre nell’Italia risorgimentale e post-unitaria il richiamo al medioevo è funzionale alla creazione di una cultura nazionale. L’uso strumentale di questo periodo storico continua anche durante il XX secolo: fascismo e nazismo se ne appropriano per sfruttarne simboli e suggestioni. Ma il fascino del medioevo resiste ancora oggi e diventa ambientazione privilegiata per film, libri e serie televisive di successo.

  • S04E13 Simone Weil contro il totalitarismo

    • December 4, 2020
    • Rai 3

    Simone Weil, una delle protagoniste della storia del pensiero filosofico e religioso del ‘900, per molti aspetti ancora attuale: a “Passato e Presente”, Paolo Mieli e il professor Emilio Gentile ne ricostruiscono la figura e il pensiero. Radicale e anticonformista, profonda e provocatoria, la Weil osserva in modo originale gli eventi drammatici del suo tempo: l’ascesa del fascismo e del nazismo, l’imporsi dello stalinismo in Unione Sovietica, la tragedia del secondo conflitto mondiale. Nel mondo che vede l’ascesa dei totalitarismi, la sua indagine si sofferma sul dispiegarsi di una macchina burocratica oppressiva, in grado di affermarsi sia nel sistema capitalista che in quello comunista. Sempre impegnata in prima linea nello studio e nella lotta in difesa degli oppressi - dall’esperienza in fabbrica a quella di volontaria nella Guerra di Spagna - Simone Weil trascura il proprio fisico gracile e muore a soli 34 anni senza poter assistere alla fine della guerra.

  • S04E14 Il cancelliere Willy Brandt

    • December 7, 2020
    • Rai 3

    Willy Brandt nasce a Lubecca nel 1913. Giovanissimo, entra nella gioventù socialista e, quando Hitler sale al potere, parte per Oslo dove organizza una cellula dell’opposizione al nazismo. Ritorna in Germania dopo la guerra e, nel 1949, entra al Bundestag con il partito socialdemocratico. Nel 1957 è sindaco di Berlino ed è in questa veste che, in una città divisa dal Muro, costruisce la sua popolarità. Un personaggio raccontato da Paolo Mieli e dal professor David Bidussa a “Passato e Presente”. Nel 1969 Brandt diventa cancelliere della Repubblica Federale tedesca e intraprende una politica di distensione nei confronti dell’Unione Sovietica, lavorando per allentare le tensioni della guerra fredda. La sua “Ostpolitik” porta alla firma di trattati distensivi con la Repubblica Democratica tedesca e con la Polonia. Il 7 dicembre 1970, durante una visita di Stato a Varsavia, Brandt pretende di fare una deviazione e, nel luogo in cui un tempo sorgeva il ghetto ebraico, s’inginocchia in silenzio davanti al monumento agli eroi della Resistenza. Quel gesto e la sua politica gli valgono nel 1971 il Premio Nobel per la pace.

  • S04E15 Il golpe borghese

    • December 8, 2020
    • Rai 3

    La notte tra il 7 e l’8 dicembre 1970 il principe Junio Valerio Borghese, capo dell’organizzazione di estrema destra Fronte Nazionale, guida un tentativo di colpo di Stato. I golpisti riescono a penetrare nel Ministero dell’Interno, con l’intento di catturare il Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat e il capo della Polizia Angelo Vicari, ma, prima che riescano a completare l’operazione, sopraggiunge una telefonata che li blocca. A “Passato e Presente”, Paolo Mieli e il professor Guido Panviniri costruiscono quella notte. A cinquant’anni di distanza dai fatti, il tentato Golpe Borghese è ancora oggetto di interrogativi irrisolti sul piano della ricostruzione storica. Si trattò solo di un golpe da operetta messo in cantiere da qualche vecchio nostalgico, o di un vero e proprio tentativo di colpo di Stato fermato all’ultimo momento per ragioni rimaste oscure?

  • S04E16 Carlo Azeglio Ciampi X presidente

    • December 9, 2020
    • Rai 3

    Cento anni fa, il 9 dicembre 1920, nasceva a Livorno Carlo Azeglio Ciampi, il decimo Presidente della Repubblica italiana. L’alto senso delle istituzioni, l’amore per la patria e il convinto europeismo, sono stati i principi ispiratori della sua lunga carriera politica, che lo ha portato dalla Banca d’Italia, a Palazzo Chigi, fino al Quirinale. A “Passato e presente”, Paolo Mieli ne ripercorre l’impegno politico insieme al professor Umberto Gentiloni. Dopo aver guidato l’esecutivo in una difficile fase di transizione e aver traghettato l’Italia nella moneta unica europea, come ministro del Tesoro nel governo Prodi, Ciampi giunge al Colle più alto di Roma nel maggio 1999 e fa della riscoperta dei valori risorgimentali e della ricostruzione dell’identità nazionale i punti cardine del suo settennato. Il Presidente Mattarella, in visita a Livorno lo scorso gennaio, ne ha ricordato l’integrità e l’impegno per la coesione del Paese, definendolo “l’uomo dell’orizzonte comune”.

  • S04E17 Traiano imperatore

    • December 10, 2020
    • Rai 3

    E ' il 98 d. C. quando, alla morte dell’anziano Nerva che lo ha adottato due anni prima, Marco Ulpio Traiano diventa imperatore. La professoressa Francesca Cenerini e Paolo Mieli lo raccontano nel nuovo appuntamento con “Passato e Presente”. Nato nell’odierna Andalusia, è un generale molto amato che, già sotto Domiziano, si è distinto per valore e capacità strategiche. La sua figura simboleggia il ritorno all’antico modello romano di semplicità e obbedienza, tanto che il Senato gli conferisce il titolo onorifico di optimus princeps. Traiano riforma la giustizia, limita la pressione fiscale e adotta una politica espansionistica. Nel 101 intraprende la prima delle due campagne militari contro la Dacia del re Decebalo – l’attuale Romania. Le imprese di quella guerra, che si conclude 5 anni dopo con la vittoria romana e il suicidio di Decebalo, sono celebrate dai bassorilievi della colonna traiana, dove possiamo leggerle ancora, come su di un antico storyboard. Diventata provincia romana, la Dacia frutta a Traiano l’oro necessario a costruire innumerevoli opere pubbliche in tutto l’Impero. Con Traiano l’Impero raggiunge la massima espansione e vive la sua età dell’oro.

  • S04E18 Movimenti antirazzisti in USA

    • December 11, 2020
    • Rai 3

    Alla fine della seconda guerra mondiale, in America, la Grande Depressione è ormai definitivamente alle spalle. L’occupazione torna a crescere, la prosperità è alle stelle. Il sogno americano sembra essere alla portata di tutti. In realtà, questo vale soltanto per la popolazione bianca. In tutto il paese, soprattutto negli stati del sud, la segregazione razziale è ancora riconosciuta dalla legge egli afroamericani sono trattati come cittadini di serie B. Una storia analizzata dal professor Mauro Canali e da Paolo Mieli a “Passato e Presente”. Occorreranno decenni di battaglie ai neri d’America per cambiare la loro condizione: dal rifiuto di Rosa Parks di cedere a un bianco il posto sull’autobus, alla lotta dei 9 studenti neri di Little Rocks, fino alle grandi marce non violente di Martin Luther King. Un cammino che non si è ancora concluso, come dimostrano le marce di Black Lives Matter, l’organizzazione antirazzista nata per protestare contro le uccisioni di afroamericani da parte della polizia.

  • S04E19 La fine della Jugoslavia

    • December 14, 2020
    • Rai 3

    Nel giugno 1991 Slovenia e Croazia proclamano la propria indipendenza, facendola sanzionare da plebisciti. È l’inizio della dissoluzione della Repubblica federale jugoslava. A “Passato e Presente”, Paolo Mieli e il professor Roberto Morozzo Della Rocca ripercorrono una storia dolorosa che si concluderà solo quattro anni dopo. Gli organi federali e i vertici militari – entrambi controllati dalla componente serba – accettano il fatto compiuto dell’indipendenza slovena, ma reagiscono duramente all’analoga iniziativa della repubblica croata, che ospita nei suoi confini consistenti minoranze serbe. A partire dalla primavera del 1992, il conflitto si sposta in Bosnia: una repubblica abitata da una popolazione mista, composta da bosniaci musulmani, bosniaci croati e bosniaci serbi. La Bosnia diventa teatro di una guerra violentissima, che avrà il suo apice nel lunghissimo assedio della capitale Sarajevo, il più lungo della storia moderna. Il conflitto, costato circa centomila vittime, si chiude il 21 novembre del 1995 con la firma, a Dayton, negli Usa, degli accordi di pace fra i governanti di Serbia, Croazia e Bosnia musulmana.

  • S04E20 Toro Seduto. Grande capo Sioux

    • December 15, 2020
    • Rai 3

    Sono passati 130 anni dalla morte di Toro Seduto, capo della tribù Unkpapa, della nazione Lakota Sioux. Condottiero in battaglia e guida spirituale del suo popolo, Toro Seduto è uno dei più famosi tra i nativi americani della storia. Per raccontarne l’affascinante storia a “Passato e Presente” Paolo Mieli ospita il professor Franco Cardini e propone anche il contributo filmato del professor Alessandro Martire, rappresentante della nazione Lakota Sioux in Italia e presso l'Alto Commissariato dei diritti dell'Uomo. Al nome di Toro Seduto si associa la più grande e famosa vittoria in battaglia degli indiani contro l’esercito degli Stati Uniti: quella di Little Bighorn, per la quale il grande capo riuscì a riunire una coalizione di Sioux, Cheyenne, Arapaho e altre tribù native, radunando oltre 3500 uomini. Al comando dell’esercito degli Stati Uniti, in quell’occasione, un'altra figura leggendaria dell’epopea del West: il tenente colonnello George Armstrong Custer, che in quella sanguinosa battaglia troverà morte e sconfitta.

  • S04E21 Giuseppe Prezzolini. Storia di un irregolare

    • December 16, 2020
    • Rai 3

    Nel 1908 Giuseppe Prezzolini fonda a Firenze, insieme a Giuseppe Papini, la rivista “La Voce”: si propone come grande organizzatore di cultura e raccoglie intorno alla nuova rivista i giovani più brillanti del panorama culturale italiano di inizio secolo. Sulle pagine de “La Voce” Prezzolini inizia una vivace polemica contro il sistema di potere giolittiano e, con le sue battaglie, diventa la prima figura di intellettuale militante in Italia. La sua storia viene ripercorsa dalla professoressa Alessandra Tarquini e da Paolo Mieli a “Passato e Presente”. Nel 1911 tuona contro la guerra di Libia, ma alla vigilia della Grande guerra assume una posizione interventista e partecipa al conflitto come volontario. La fine della guerra coincide con una forte disillusione e con l’abbandono dell’impegno intellettuale. Malgrado sia amico di Mussolini, Prezzolini non saluta con favore l’avvento del fascismo. Nel 1925 si trasferisce in Francia e nel 1930 negli Stati Uniti, dove insegna letteratura italiana alla Columbia University di New York. Dopo la Seconda guerra mondiale collabora con alcuni giornali italiani, ma rientra in patria soltanto nel 1962, per trasferirsi di nuovo in Svizzera pochi anni dopo. Vi resterà fino alla morte, nel 1982, all’età di 100 anni.

  • S04E22 1951. Inchiesta sulla miseria

    • December 17, 2020
    • Rai 3

    Nel 1950 l’Italia ha imboccato la strada della ricostruzione post-bellica, ma è ancora un Paese segnato da carenze strutturali e da un’economia arretrata, prevalentemente agricola. Soprattutto al Sud, contadini e braccianti rappresentano oltre il 60 per cento dei lavoratori, e i disoccupati e i poveri sono milioni. Nel settembre del 1951 un gruppo di parlamentari decide di promuovere un’indagine per conoscere meglio la realtà sociale del paese e avvia l’“inchiesta parlamentare sulla miseria e sui mezzi per combatterla”. Un’indagine approfondita da Paolo Mieli e dal professor Agostino Giovagnoli a “Passato e Presente”. Il lavoro di ricerca e di indagine si svolge lungo tutta la Penisola: l’arco alpino, il delta del Po, le regioni del sud, le isole e i quartieri poveri delle grandi città, come Milano e Roma. Dai risultati, resi pubblici nel luglio del 1953, emerge la fotografia di un’Italia affetta da un drammatico squilibro.

  • S04E23 Lincoln e l'abolizione della schiavitù

    • January 11, 2021
    • Rai 3

    Quando Lincoln viene eletto alla presidenza degli Stati Uniti d'America, nel novembre del 1860, la questione della schiavitù - del suo possibile rafforzamento o della sua graduale estinzione - divide il paese da anni e il neo-presidente è a capo dello schieramento che si oppone all'estensione territoriale della schiavitù. A “Passato e Presente”, la professoressa Raffaella Baritono e Paolo Mieli ripercorrono i passi che portarono all’abolizione della schiavitù. Sebbene quella di Lincoln sia una posizione moderata, che non mette in discussione l'esistenza costituzionalmente garantita dello schiavismo negli stati che già lo praticano, larga parte del Sud del paese respinge la sua vittoria come una minaccia esistenziale e sceglie la secessione. La guerra è inevitabile ma, tanto per Lincoln quanto per la maggioranza del Nord, si tratta di una guerra da combattere per ripristinare l'unione, non per abolire la schiavitù. Sarà la logica interna al conflitto a imporre una radicalizzazione degli obiettivi bellici che, nel gennaio del 1863, porterà al proclama di emancipazione e, tre anni più tardi, alla ratifica del XIII emendamento della Costituzione americana, quello che vieta la schiavitù nell'intera giurisdizione degli Stati Uniti.

  • S04E24 I Farnese

    • January 12, 2021
    • Rai 3

    Durante il Medioevo sono esperti militari al servizio del papato o dei comuni. Nel 1400 riescono ad inserirsi nelle file dell’aristocrazia romana ed entrare nella Curia, trasformandosi da soldati in cortigiani. Comincia così la storia dei Farnese che Paolo Mieli e il professor Alessandro Barbero ripercorrono a “Passato e Presente”. Una storia che riassume in maniera esemplare le caratteristiche delle grandi famiglie rinascimentali italiane. Un Farnese, nel 1534, viene eletto papa col nome di Paolo III e per contrastare la riforma luterana convoca il Concilio di Trento, sostiene il nuovo ordine dei gesuiti per difendere la fede cattolica e istituisce la congregazione del Santo Ufficio per combattere gli eretici. Come molti papi del Rinascimento ha una visione nepotista del potere, nomina cardinali i suoi nipoti e crea per il figlio un nuovo ducato, il ducato di Parma. La famiglia di guerrieri si trasforma così in una dinastia di principi. I suoi eredi, entrambi di nome Alessandro, il primo cardinale, il secondo condottiero al servizio del re di Spagna, determineranno i destini della Chiesa e dell’Europa.

  • S04E25 La Legione Straniera

    • January 13, 2021
    • Rai 3

    Nata nel 1831 per volontà del re Luigi Filippo, che doveva sostenere la campagna d’Algeria appena iniziata, la Legione straniera è un corpo speciale dell'esercito francese che arruola volontari di ogni nazionalità. Chi diventa legionario abbandona tutto e, all’occorrenza, persino l’identità. La Legione diventa così un riparo per molti avventurieri, perseguitati politici di ogni credo, criminali in fuga. Una caratteristica che ha fatto del legionario una figura romantica, che ha alimentato l’immaginario di tanto cinema e tanta letteratura. A “Passato e Presente”, Paolo Mieli ne ricostruisce la storia insieme al professor Ernesto Galli della Loggia. Nella realtà, quella della Legione Straniera è una storia lunga e controversa, piena di battaglie all’ultimo sangue e di atti di eroismo, ma anche macchiata da gravi episodi di violenza su civili e nemici. Ridimensionata per volere di De Gaulle dopo il coinvolgimento del 1° Reggimento Straniero Paracadutisti nel golpe in Algeria del 1961, la Legione è oggi un corpo scelto per le missioni dell’esercito francese nel mondo.

  • S04E26 Alberto Sordi l'italiano

    • January 14, 2021
    • Rai 3

    Il 15 giugno di cento anni fa, a Trastevere, nel cuore di Roma, nasceva l’italiano per eccellenza: Alberto Sordi. Un personaggio raccontato dalla professoressa Barbara Bracco e da Paolo Mieli a “Passato e Presente”. Sin dai suoi esordi in teatro e alla radio, l’attore, regista, doppiatore, autore, ha portato alla ribalta l’uomo comune, coi suoi tanti vizi e le sue poche virtù, colto nella sua prosaica autenticità. Nella sua lunghissima carriera cinematografica, che conta quasi duecento film, Alberto Sordi ha dato vita a personaggi che hanno raccontato l’Italia uscita dal secondo conflitto mondiale, alle prese con la ricostruzione e poi col miracolo economico, fino alla crisi degli anni Settanta. Ancora oggi, il suo contributo alla costruzione della maschera dell’italiano resta indelebile nella memoria collettiva.

  • S04E27 Nasser. L'ultimo faraone

    • January 15, 2021
    • Rai 3

    Grande protagonista della storia egiziana contemporanea, Nasser è uno dei più prestigiosi leader arabi del XX secolo. Dopo aver partecipato al colpo di stato militare che abbattuto la monarchia di re Faruk e avviato l’Egitto sulla strada della modernizzazione, Nasser, diventato Presidente della Repubblica, si afferma sulla scena internazionale, segnata dalla Guerra Fredda, con un disegno politico autonomo. A “Passato e Presente”, la professoressa Alessia Melcangi e Paolo Mieli ricostruiscono la vita dell’”ultimo faraone”. Primo passo di questo percorso è liberare il Paese dal pesante condizionamento esercitato dalla Gran Bretagna. Il 26 luglio 1956 Nasser annuncia la nazionalizzazione del Canale di Suez, portando il mondo a un passo da una nuova guerra globale. Ma i suoi progetti, in un’area delicata, sul piano geopolitico, come il Medio Oriente, rappresentano una missione troppo rischiosa, destinata ad infrangersi contro i timori dell’Occidente e, soprattutto, contro Israele, determinata a tutelare la propria sicurezza ad ogni costo.

  • S04E28 La decolonizzazione nel Nord Africa

    • January 19, 2021
    • Rai 3

    Dall’Algeria al Marocco, dall’Egitto alla Libia, alla Tunisia: la storia della colonizzazione e decolonizzazione del Nord Africa occupa un arco temporale che va dal 1830 al 1962, intrecciando i destini di popoli e nazioni tra l’epoca moderna e quella contemporanea. Un passaggio chiave di questa storia è la nascita dei nazionalismi nei paesi nordafricani a partire dalla prima metà del Novecento, in risposta alla gestione vessatoria di Gran Bretagna, Francia, Italia e Spagna. A “Passato e Presente”, la professoressa Leila El Houssi con Paolo Mieli ripercorre le vicende comuni e le singole traiettorie che hanno portato i paesi nordafricani a emanciparsi dal controllo europeo. Una lunga e sanguinosa stagione di scontri che culmina nella guerra tra Francia e Algeria, l’ultimo paese del Nord Africa a conquistare l’indipendenza.

  • S04E29 Salvo D'Acquisto

    • January 20, 2021
    • Rai 3

    Dopo l’Armistizio dell’8 settembre 1943, l’esercito tedesco occupa il territorio italiano, mentre le nostre forze armate si disgregano. I Carabinieri sono tra i pochi militari che rimangono al loro posto, in virtù delle funzioni di polizia che devono svolgere e grazie alla loro presenza capillare sul territorio. In quei giorni concitati, a Torrimpietra, una località a 30 chilometri da Roma, un’esplosione causata incidentalmente da un gruppo di paracadutisti tedeschi durante un’ispezione, viene fatta passare per un attentato. I tedeschi rastrellano per rappresaglia 22 civili, destinandoli alla fucilazione. Il vicebrigadiere dei carabinieri Salvo D’Acquisto, di stanza in caserma, si autoaccusa dell’atto e sacrifica la propria vita per salvare quella degli ostaggi. Un personaggio raccontato dalla professoressa Isabella Insolvibile e da Paolo Mieli a “Passato e Presente”. Medaglia d’oro al valor militare, Salvo D’Acquisto diventa il simbolo della dedizione e dello spirito di sacrificio dell’Arma e il suo gesto non rimarrà isolato. Durante i venti mesi di occupazione tedesca, infatti, altri carabinieri daranno la vita per proteggere le popolazioni civili, oppure supporteranno la Resistenza e la lotta di liberazione.

  • S04E30 La nascita del PCI

    • January 21, 2021
    • Rai 3

    Ottobre 1917. In Russia scoppia la rivoluzione. La conquista del potere da parte della fazione bolscevica diventa la nuova bussola dell’orientamento politico del partito socialista italiano. Nel 1919 i socialisti sono la maggiore forza del paese e in ottobre il loro segretario, Giacinto Menotti Serrati, decide per l’adesione alla Terza Internazionale, l’organizzazione dei partiti comunisti appena battezzata a Mosca. Comincia così la storia politica che portò alla nascita del Pci ripercorsa dal professor Silvio Pons e da Paolo Mieli a “Passato e Presente". In Italia, intanto, il 23 marzo 1919 Benito Mussolini ha fondato i Fasci italiani di combattimento e alla fine del 1920 comincia l’offensiva delle squadre fasciste, che dilaga con migliaia di spedizioni punitive contro le strutture sindacali, politiche e amministrative socialiste. Il 21 gennaio 1921, il Partito Socialista Italiano si riunisce al Teatro Goldoni di Livorno per il XVII congresso nazionale. Il partito è travagliato da profonde divisioni interne, tra le correnti riformista, massimalista e comunista. La frazione comunista, guidata da Amadeo Bordiga, di cui fanno parte Antonio Gramsci e Umberto Terracini, abbandona l’aula. Si trasferisce al teatro San Marco, dove viene decretata ufficialmente la costituzione del Partito Comunista d’Italia, sezione della Terza internazionale.

  • S04E31 Il genocidio in Ruanda

    • January 22, 2021
    • Rai 3

    Nel 1923 la Società delle Nazioni affida al Belgio le colonie tedesche del Ruanda e del Burundi. I belgi si trovano ad amministrare in Rwanda una popolazione che comprende gli allevatori guerrieri, i Tutsi, e i coltivatori, gli Hutu, che sono la maggioranza. I Tutsi, ritenuti più adatti al comando, vengono designati come alleati del potere coloniale. Gli Hutu, invece, vengono messi ai margini. Nel corso degli anni l’odio tra i due gruppi etnici cresce proporzionalmente al potere che i belgi attribuiscono alla minoranza Tutsi. Una storia dalle tragiche conseguenze, ripercorsa dal professor Marcello Flores e da Paolo Mieli a “Passato e Presente”. Nel 1933 l’amministrazione coloniale belga introduce la Carta d’identità, sulla quale deve essere specificata l’appartenenza etnica. Il 7 aprile del 1994, quando, dopo l’incidente aereo che ha ucciso il presidente Hutu Abyarimàna, inizia il genocidio dei Tutsi, quella carta d’identità rappresenterà il passaporto per la vita o per la morte. Ai posti di blocco, nelle chiese, lungo le frontiere, i Tutsi vengono fermati e massacrati a colpi di machete, senza che le forze Onu possano intervenire. Su una popolazione di poco più di 7 milioni di abitanti, di cui l’84 per cento Hutu e il 15 per cento Tutsi, si conteranno, in soli 100 giorni, quasi un milione di morti.

  • S04E32 La resistenza ebraica

    • January 25, 2021
    • Rai 3

    L’idea che abbiamo della Shoah è condizionata dal luogo comune secondo il quale gli ebrei in Europa si sarebbero lasciati sterminare senza opporre alcuna resistenza ai nazisti. La realtà è ben diversa e composita. A “Passato e Presente” la professoressa Anna Foa, insieme a Paolo Mieli, racconta un gran numero di episodi che contribuiscono a sfatare questa visione. Sia nei Paesi dell’Europa occidentale quanto, soprattutto, in quelli dell’Europa orientale occupati dalle truppe tedesche, in contesti bellici e sociali diversi ci sono state attività di resistenza ebraica, messa in atto da intere comunità o da singoli individui. Attività talvolta rimaste del tutto indipendenti, altre volte confluite in movimenti clandestini di stampo politico o patriottico. È quello che avviene anche in Italia, dove circa 2000 ebrei dopo l’8 settembre 1943 entrano nella Resistenza. Tra questi, Primo Levi, Leone Ginzburg, Vittorio Foa, Leo Valiani, Umberto Terracini, Emilio Sereni.

  • S04E33 Edith Stein e la religione nazista

    • January 26, 2021
    • Rai 3

    Edith Stein: un personaggio femminile di grande temperamento. Nata nel 1891 a Breslavia, in Germania, da una famiglia ebrea atea, si fa, da subito, paladina dei diritti delle donne e dei più deboli. A “Passato e Presente”, il professor Emilio Gentile e Paolo Mieli ne ripercorrono la vita. Già allieva del filosofo Edmund Husserl, a Gottinga, durante la Grande Guerra parte come infermiera volontaria per il fronte e al ritorno, a soli 25 anni, diventa assistente del maestro, unica donna in un mondo accademico tutto al maschile. Il suo percorso di conoscenza è segnato da due passaggi decisivi: nel 1921 si converte alla religione cattolica e, tredici anni dopo, prende i voti nell’ordine delle carmelitane e diventa suora con il nome di Teresa Benedetta della Croce. Brillante studiosa, Edith Stein, continua a battersi contro le persecuzioni subite dagli ebrei in Germania. Ne rimane vittima ella stessa, il 9 agosto 1942, nelle camere a gas di Auschwitz. Dichiarata beata nel 1987, Edith Stein è stata proclamata santa l’11 ottobre 1998.

  • S04E34 Shoah. Deportati, salvati e resistenti

    • January 27, 2021
    • Rai 3

    L’attenzione rivolta alla memoria sulla Shoah e sulle politiche antisemite del fascismo appare oggi come un elemento indiscusso, radicato nella comunità scientifica e nella società. Ma non è sempre stato così: a partire dalla fine della Seconda guerra mondiale, il percorso che ha portato a un grado di conoscenza approfondito sugli avvenimenti del 1938-45 è stato segnato da lunghi silenzi e da enormi sforzi compiuti per illuminare gli angoli più bui della nostra storia. Un percorso ricostruito dalla professoressa Liliana Picciotto - Storica della Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea di Milano - e da Paolo Mieli a “Passato e Presente”. Le leggi razziali, il ruolo dei fascisti nella deportazione e morte degli ebrei italiani, le iniziative per il salvataggio degli ebrei, il ruolo degli ebrei nella resistenza sono alcuni dei “capitoli” della storia che gli studiosi hanno contribuito a ricostruire a partire dagli anni Sessanta del Novecento. E un ruolo determinante in questa impresa di ricostruzione storica è stato svolto dal Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea di Milano.

  • S04E35 Maria José la regina di maggio

    • January 28, 2021
    • Rai 3

    Maria José, figlia del re del Belgio Alberto, ha 23 anni quando, l’8 gennaio 1930, alla cappella Paolina del Quirinale, sposa l’erede al trono d’Italia, Umberto di Savoia. Un evento sontuoso che celebra l’alleanza tra due importanti “corone cattoliche” d’Europa. Maria José ama profondamente l’Italia. Abituata a frequentare circoli intellettuali e a interessarsi di politica e attualità, non accetta di restare in disparte. Un personaggio raccontato da Paolo Mieli e dal professor Francesco Perfetti a “Passato e Presente”. Quando, durante la guerra, la situazione del paese si fa sempre più grave, cerca in ogni modo di arrivare alla pace e di salvare la monarchia. Il 9 maggio 1946, quando Vittorio Emanuele III abdica in favore del figlio Umberto. Maria Josè diventa finalmente regina, ma solo per un mese. Il 6 giugno, dopo la vittoria del fronte repubblicano al referendum, è costretta a partire col marito per l’esilio, dove si dedicherà agli studi storici pubblicando numerosi volumi.

  • S04E36 La scomunica del comunismo

    • January 28, 2021
    • Rai 3

    Nell’Italia del secondo dopoguerra, terminata la fase della collaborazione antifascista, lo scontro tra la Democrazia Cristiana e il Partito Comunista si fa durissimo. E anche sul piano internazionale sale la tensione tra il blocco sovietico e le potenze occidentali. In Estremo Oriente, mentre già si prepara la guerra tra le due Coree, la neonata Repubblica Popolare Cinese avvia una intensa campagna in favore dell’ateismo, colpendo ogni forma di religione. Ovunque nel mondo, i regimi comunisti perseguitano la Chiesa Cattolica, incarcerando vescovi e fedeli. Dal canto suo la Chiesa, su impulso del papa Pio XII, il primo luglio del 1949, stabilisce attraverso il Santo Uffizio che non possano essere ammessi ai sacramenti i fedeli che, “consapevolmente e liberamente”, si iscrivano o diano appoggio ai partiti comunisti. Per la Chiesa cattolica è l’inizio di una vera e propria crociata contro il comunismo.

  • S04E37 L'Apartheid

    • February 1, 2021
    • Rai 3

    Il termine Apartheid indica il sistema di segregazione razziale utilizzato - ufficialmente a partire dal 1948 - dal governo del Sudafrica per mantenere separata e sottomessa la maggioranza nera del paese. Dal 1910 in poi, una minoranza bianca ha detenuto il potere e gestito la totalità delle risorse di un territorio tra i più ricchi del pianeta, costringendo i neri ai lavori più umili. A “Passato e Presente”, Paolo Mieli e la professoressa Anna Maria Gentili ricostruiscono l’intricata situazione sudafricana. Un sistema basato sulla disuguaglianza, che la maggioranza nera della popolazione è stata costretta a subire per quasi tutto il XX secolo, mentre le proteste delle associazioni anti-apartheid venivano represse nel sangue e i loro leader incarcerati o uccisi. E’ solo dopo la liberazione del leader storico dell’opposizione nera, Nelson Mandela, nel 1990 e con la sua elezione a Capo di Stato nel 1994, che l’Apartheid viene finalmente abolita.

  • S04E38 FEB - La forza di spedizione brasiliana

    • February 2, 2021
    • Rai 3

    Paese dichiaratamente neutrale, il Brasile del dittatore Getulio Vargas, entra sorprendentemente nella Seconda Guerra Mondiale il 22 agosto 1942, dichiarando guerra a Germania e Italia. La decisione arriva dopo che gli Stati Uniti gli hanno offerto massicci aiuti economici per impiantare nel nord-est del paese le basi aeree di supporto alla guerra tra navi alleate e sottomarini tedeschi nell’Atlantico. Una storia raccontata dal professor Massimo de Giuseppe e da Paolo Mieli a “Passato e Presente”. Dopo l’ingresso del Brasile nel conflitto viene allora formata la FEB, la Forza di Spedizione Brasiliana, che entra in azione nel 1944, quando viene inviata in Italia a combattere sulla Linea Gotica. Malgrado la scarsa preparazione e la penuria di attrezzature e armamenti, i soldati brasiliani si distinguono vincendo alcune importanti battaglie nell’Appennino tosco-emiliano. Ancora oggi a Massarosa, Camaiore, Montese, Monte Castello, monumenti e lapidi ne testimoniano il passaggio. E tra gli abitanti di questi luoghi è rimasta viva la memoria di quei soldati allegri e simpatici, venuti da lontano a dare il loro contributo alla liberazione dell’Italia.

  • S04E39 Roma Capitale

    • February 3, 2021
    • Rai 3

    Il 3 febbraio 1871 il Parlamento del Regno d’Italia, riunito a Palazzo Vecchio, a Firenze, decreta il trasferimento della capitale a Roma, città da poco sottratta al potere temporale del Papa Pio IX. Inizia così un percorso lungo e complesso per adeguare la città, rimasta immutata per secoli, al nuovo compito che la attende. A 150 anni da quella data storica, Paolo Mieli e il professor Lucio Villari ripercorrono i mutamenti politici e urbanistici di Roma capitale a “Passato e Presente”. La trasformazione della città in capitale del Regno, infatti, riguarda non solo la struttura amministrativa dello Stato, ma anche le infrastrutture della città.

  • S04E40 Lo smemorato di Collegno

    • February 4, 2021
    • Rai 3

    Lo “Smemorato di Collegno”, è il nome che, nel 1927, la stampa affibbia a un uomo rinchiuso da un anno nel famoso manicomio del paese vicino a Torino. Come molti, nell’Italia del primo dopoguerra, dice di non ricordare nulla della propria identità, né del proprio passato. La Grande Guerra è finita da meno di dieci anni e i dispersi, o i reduci colpiti da amnesie non mancano. A “Passato e Presente”, Paolo Mieli e la professoressa Lisa Roscioni ripercorrono la storia dello smemorato di Collegno. Il suo caso riempie le cronache e divide l’opinione pubblica dell’epoca. Dopo la pubblicazione della sua foto nella rubrica sugli scomparsi di un settimanale a larghissima tiratura nazionale, infatti, due donne lo rivendicano come marito e padre dei loro figli. E mentre, con una di esse, lo Smemorato si costruisce una nuova vita, inizia il caso giudiziario che più di ogni altro appassiona l’Italia del Ventennio. Smemorato vittima della guerra o truffatore? Una vicenda intricata che vede sullo sfondo gli imbarazzi del Regime fascista e del Vaticano, negli anni che precedono il Concordato tra Stato e Chiesa.

  • S04E41 La peste nera del 1300

    • February 8, 2021
    • Rai 3

    Nel 1346, durante l’assedio di Caffa, avamposto commerciale genovese sulla via della Seta, l’esercito mongolo lancia con le catapulte i cadaveri dei soldati colpiti da un misterioso morbo oltre le fortificazioni della città. Mesi dopo, le navi genovesi che tornano nei porti italiani sono piene di cadaveri o di malati. Comincia così la storia della peste nera, raccontata dal professor Alessandro Barbero e da Paolo Mieli a “Passato e Presente”. L’Europa, ignara di che cosa significhi “contagio” e di come proteggersi da un’epidemia, viene colpita da una delle più gravi pestilenze che la storia ricordi. Un flagello che provocherà in circa un decennio circa 25 milioni di morti, quasi un terzo della popolazione complessiva. Una pandemia che cambia il volto del continente, dando, secondo alcuni, anche un impulso fondamentale allo sviluppo della medicina e della scienza moderna.

  • S04E42 Foibe. Una violenza senza confini

    • February 10, 2021
    • Rai 3

    Il 10 febbraio in Italia si celebra il “Giorno del Ricordo”, dedicato alle vittime delle foibe e alle decine di migliaia di esuli costretti a lasciare l’Istria e la Dalmazia alla fine della Seconda Guerra Mondiale. A “Passato e Presente”, Paolo Mieli ne parla con il professor Raoul Pupo. Conflitti nazionalistici, economici e ideologici sono alla base di un lungo elenco di stragi e violenze che coinvolgono il territorio dell’alto Adriatico e la Venezia Giulia, fino a trasformarlo in un vero e proprio laboratorio della violenza politica dell’età contemporanea. Nemmeno la fine della Seconda Guerra Mondiale pone fine allo stillicidio di violenze e intimidazioni, che avranno un ulteriore drammatico esito nell’esodo Giuliano-Dalmata, quando centinaia di migliaia di italiani saranno costretti a lasciare la propria terra e le proprie case. Le foibe e l’esodo giuliano-dalmata rappresentano un capitolo tragico della nostra storia, riemerso dall’oblio a partire dagli anni ‘90 e tuttora oggetto di studi e ricerche.

  • S04E43 Reza Pahlavi e Soraya. Una favola triste

    • February 12, 2021
    • Rai 3

    Diventato Scià dell’Iran a poco più di vent’anni, Mohammad Reza Pahlavi ha già un primo matrimonio alle spalle quando, il 12 febbraio 1951, sposa la diciannovenne Soraya Esfandiari Bakhtiari, bella e blasonata, appartenente ad una delle più importanti famiglie dell’aristocrazia del paese. Avvolte in un’atmosfera da Mille e una notte, le nozze dello Scià di Persia sono uno degli eventi più amati dalla stampa dell’epoca. Seguiranno anni intensi, sia per la coppia, che per la storia dell’Iran, fino all’epilogo che ha appassionato i rotocalchi di tutto il mondo. Nella primavera 1958 lo Scià, addolorato, è costretto ad annunciare la fine della sua unione con la bella e sfortunata Soraya, che non è riuscita a dargli l’erede maschio che assicuri continuità alla casata. Una favola triste che Paolo Mieli racconta insieme al professor Franco Cardini a “Passato e Presente”.

  • S04E44 Ambrogio e gli imperatori

    • February 15, 2021
    • Rai 3

    Ambrogio è il traghettatore che, nel IV secolo d.C., trasporta il mondo classico che si sta dissolvendo in una nuova epoca, quella in cui si afferma la società cristiana. In questo percorso emerge lo scontro tra potere religioso e potere politico, uno scontro destinato a durare secoli. A “Passato e Presente”, Paolo Mieli ne parla con la professoressa Rita Lizzi. Ambrogio nasce in una nobile famiglia romana di fede cristiana. L’imperatore Valentiniano lo nomina governatore di Milano, dove, nel 374, conquistato dalla sua onestà, il popolo lo acclama vescovo. Ambrogio vescovo diventa il difensore dei cattolici. Contrasta i culti pagani e il nuovo imperatore Graziano. Difende le sue chiese e la sua comunità dall’imperatrice Giustina, che appoggia gli eretici ariani. Con l’imperatore Teodosio raggiunge infine il suo obiettivo: il trionfo del cristianesimo nell’impero e la supremazia della Chiesa sullo Stato.

  • S04E45 Il disastro di Seveso

    • February 16, 2021
    • Rai 3

    Il 10 luglio 1976 una densa nube tossica contenente diossina fuoriesce dallo stabilimento Icmesa di Meda, a 30 chilometri da Milano, e si dirige verso Seveso. Per una settimana la stampa tace. Ma le piante cominciano a seccarsi, gli animali a morire e i bambini a mostrare gravi eruzioni cutanee. La zona viene evacuata, gli abitanti isolati e monitorati. Alle donne in gravidanza viene concessa la possibilità dell’aborto terapeutico. Le autorità non sanno come reagire. È la prima volta che un centro abitato di tali dimensioni viene contaminato dalla diossina. Paolo Mieli e la professoressa Silvia Cassamagnaghi ripercorrono il disastro di Seveso a “Passato e Presente”. Nell’Italia colpita dalla crisi economica, mondo politico e opinione pubblica si spaccano sia sul progetto di bonifica che sul diritto all’aborto, fino a mettere a repentaglio gli equilibri del compromesso storico. Accanto alla tragedia, però, il disastro di Seveso rappresenta un punto di svolta nelle coscienze degli italiani e del mondo intero rispetto ai rischi ambientali causati da un’industrializzazione indiscriminata. Si comincerà, dopo Seveso, a parlare di ecologia e di sviluppo armonico del territorio.

  • S04E46 Il fascismo all'estero

    • February 19, 2021
    • Rai 3

    La fine del primo conflitto mondiale vede nascere e crescere un po’ ovunque le associazioni di combattenti e i gruppi di veterani. Quando nel 1919, a Milano, Mussolini fonda i Fasci Italiani di Combattimento, vi confluiscono anche molti ex combattenti. E, con l’obiettivo di interpretare le aspirazioni nazionalistiche italiane, dentro e fuori confine, nel 1921 vengono aperti i primi fasci di combattimento all’estero: Lugano, Londra e, nel maggio dello stesso anno, il fascio di New York. Una realtà che Paolo Mieli e la professoressa Giulia Albanese analizzano a “Passato e Presente”. La propaganda accende l’entusiasmo di alcuni italo-americani, ma l’interesse per la fascistizzazione degli emigrati maturerà in Mussolini solo dopo la fondazione del Partito Nazionale Fascista e la Marcia su Roma del 1922. Con il successo politico del Pnf e la nomina di Mussolini a primo ministro, gli italiani nel mondo credono di vedere per l’Italia un futuro tra le grandi potenze mondiali. Fasci di combattimento nascono un po’ ovunque: Alessandria, Salonicco, Parigi, Berlino, Il Cairo, Smirne. Aumentando il consenso oltre confine tra i veterani, le élites professionali e le classi medio-basse, anche molti giornalisti e scrittori stranieri cominciano a parlare del leader italiano e delle sue camicie nere come di un esempio da seguire e da emulare.

  • S04E47 Il medioevo non esiste

    • February 22, 2021
    • Rai 3

    Il medioevo, l’età di mezzo, è stata tramandata come un’epoca buia, cupa, brutale e superstiziosa, tanto che per gli anglosassoni è la “dark age” e in italiano il termine medioevo è spesso utilizzato come sinonimo di arretratezza e ignoranza. A “Passato e Presente”, Paolo Mieli e il professor Alessandro Barbero “smontano” i luoghi comuni su questa epoca, raccontandone l’origine. In realtà, tra l’XI e il XIV secolo, l’Europa vive una fase di espansione e di grande vivacità, sia culturale che economica. La distorsione dei fatti comincia con il Rinascimento, che, mentre afferma se stesso, contesta ciò che lo ha preceduto. Il passo decisivo verso una visione deformata del medioevo viene però compiuto dalla storiografia protestante, che, denunciando la corruzione nella gestione del potere durante i secoli della dominazione papale, ne emette una condanna totale. I pensatori illuministi non faranno altro che riprendere, stigmatizzandoli, questi temi per esaltare la nuova epoca della ragione, consolidando così un giudizio sommario e negativo, ancora oggi duro a morire.

  • S04E48 Anni '70. La rivoluzione dell'etere

    • February 23, 2021
    • Rai 3

    All’inizio degli anni ‘70, in Italia, il mercato radiotelevisivo è ancora dominato dal monopolio della Rai, l’azienda radiotelevisiva di Stato. Dagli esordi, nel 1954, i telespettatori della tv sono aumentati progressivamente ed è cresciuta l’offerta, fatta di importanti programmi di inchiesta, varietà e sceneggiati. In quegli stessi anni, però, il monopolio della Rai inizia a incrinarsi, minato dalle emittenti straniere di confine, che vengono captate nell’Italia settentrionale, e da alcuni soggetti privati che decidono di trasmettere illegalmente in nome della libertà di espressione. Sta per cominciare, così, una “rivoluzione dell’etere”, ricostruita dalla professoressa Silvia Salvatici e da Paolo Mieli a “Passato e Presente”. Caso emblematico è quello di Telebiella. Il fondatore, l’ex regista Rai Peppo Sacchi, conduce una lunga battaglia legale che porterà alla storica sentenza del 1974, che dichiarerà legittime le trasmissioni via cavo, purché in ambito locale. Due anni dopo, nel 1976, una sentenza analoga liberalizzerà anche le trasmissioni via etere, innescando una vera e propria rivoluzione che nel giro di pochi anni vedrà moltiplicarsi le radio e le tv private su tutto il territorio nazionale.

  • S04E49 Juan Peron presidente

    • February 24, 2021
    • Rai 3

    E’ il 4 giugno 1943. Mentre in Europa le sorti della guerra stanno per cambiare a favore degli alleati, in Argentina un colpo di stato rovescia il governo conservatore e pone alla guida del paese il generale Fàrrell. La personalità più in vista del nuovo governo, però, è il colonnello Juan Domingo Peron, ministro del lavoro, che conquista il consenso delle masse diseredate con misure che ne migliorano le condizioni di lavoro e di vita. Il 24 febbraio 1946, Peròn stravince le elezioni e diventa il nuovo presidente dell’Argentina. A “Passato e Presente”, Paolo Mieli e il professor Raffaele Nocera raccontano la sua storia. Insieme alla popolarissima moglie Evita, che morirà prematuramente nel 1951, impone una politica di riforme che, grazie alla congiuntura economica mondiale, regala al paese un periodo di prosperità. Venerato dalle masse popolari e odiato dall’oligarchia, Peròn viene a sua volta deposto da un golpe militare il 19 settembre 1955, mentre l’ombra della crisi si allunga sull’Argentina. Una nave della Marina lo trasferisce in Uruguay, prima tappa di un esilio che durerà diciotto anni.

  • S04E50 Umberto Nobile. Un italiano al Polo Nord

    • February 25, 2021
    • Rai 3

    Con le sue imprese e i suoi fallimenti, Umberto Nobile ha scritto alcune delle pagine più avvincenti e controverse della storia dell’aeronautica e dell’esplorazione italiana. Pagine ripercorse dalla professoressa Isabella Insolvibile e da Paolo Mieli a “Passato e presente”. Nel 1926 il primo volo sul Polo Nord col dirigibile Norge, da lui progettato, ne fa una celebrità che il regime fascista sfrutta a proprio vantaggio. La seconda impresa al Polo, invece, si conclude tragicamente. I forti venti spingono il dirigibile Italia a schiantarsi contro il pack e poi lo trascinano via, con a bordo ancora 6 membri dell’equipaggio, che non verranno mai più ritrovati. Anche molti dei tentativi di soccorso per salvare i superstiti rimasti sul ghiaccio, dentro la famosa “tenda rossa”, hanno esito mortale. Nobile si salva, ma, perso il favore di Mussolini, diventa oggetto delle indagini di una commissione d’inchiesta che, nel 1929, lo dichiara colpevole dell’accaduto. Nobile lascia l’Aeronautica e si trasferisce prima in Unione Sovietica e poi negli Stati Uniti, dove insegna ingegneria. Rientrato in Italia dopo la guerra, diventa deputato nelle file del Pci e continua a battersi per ottenere il ribaltamento delle accuse a suo carico, soprattutto la più odiosa: quella di aver abbandonato i suoi uomini sul ghiaccio, salvandosi per primo.

  • S04E51 Achille Lauro il comandante

    • February 26, 2021
    • Rai 3

    Armatore, politico, editore, dirigente sportivo e produttore cinematografico. Achille Lauro è stato un personaggio centrale nella storia del nostro Paese tra gli anni ’50 e ’70 e ha creato un fenomeno politico di stampo populista - il “laurismo” - fondato su un vero e proprio culto della sua persona. È lui il protagonista del nuovo appuntamento con “Passato e Presente”. Ospite di Paolo Mieli, il professor Ernesto Galli della Loggia. Armatore per vocazione e per origini, Lauro prende a 20 anni le redini dell’impresa di famiglia. Per due volte ricostruisce da zero la sua flotta, distrutta da due guerre mondiali. A Napoli diventa per tutti “O’ Comandante”. Presidente del Napoli Calcio dal 1936, nel dopoguerra si avvicina alla politica con il partito monarchico. Nel 1952 diventa sindaco di Napoli. Lo sarà per altre due volte, nel 1956 e nel 1960, per poi dimettersi nel 1961, per vicissitudini giudiziarie. Gli anni 60 e 70 lo vedono in parlamento, prima con i monarchici poi con il Movimento sociale italiano Destra Nazionale. La sua parabola si chiuderà definitivamente soltanto negli anni 80, con il fallimento della Flotta Lauro e con la sua morte, nel 1982, a 95 anni.

  • S04E52 Aigues-Mortes. Luigi IX e le Crociate

    • March 1, 2021
    • Rai 3

    Quando Luigi IX sale al trono, il regno di Francia non ha uno sbocco al mare, un porto sicuro. Re Luigi, animato da una profonda fede cristiana che ne ispira le azioni, le scelte e lo stile di vita, quasi monacale, sogna di liberare Gerusalemme dai Saraceni, convertendoli al cristianesimo. Per questo nel 1240 decide di costruire un porto sul Mediterraneo, dal quale far partire la Crociata che organizzerà. Sceglie per il suo progetto il sito di Aigues-Mortes (acque morte), in Camargue: un’area paludosa occupata all’epoca soltanto da un monastero e nota per le sue saline. Una storia che Paolo Mieli e il professor Alessandro Barbero raccontano a “Passato e Presente”. Gli architetti del re la trasformeranno in cinquant’anni in una solida e fiorente cittadina fortificata, costruita secondo il modello urbanistico romano: un quadrilatero perfetto segnato da strade tra loro ortogonali. Da Aigues Mortes Luigi IX farà partire ben due Crociate, la settima e l’ottava, ergendosi a paladino della Chiesa. La seconda volta, però, non farà ritorno. Quando, nel 1481, la Provenza verrà annessa alla Francia, Marsiglia sostituirà Aigues-Mortes nel suo ruolo di crocevia del Mediterraneo.

  • S04E53 Pio XII e gli ebrei. I nuovi documenti degli archivi Vaticani

    • March 2, 2021
    • Rai 3

    Come preannunciato un anno prima da Papa Francesco, il 2 marzo 2020 i documenti riguardanti il pontificato di Pio XII, custoditi presso l’Archivio Storico della Segreteria di Stato del Vaticano, sono stati aperti e resi accessibili agli studiosi. Una vicenda approfondita dal professor Matteo Luigi Napolitano e da Paolo Mieli a “Passato e Presente”. Queste nuove carte stanno dimostrando come, dall’emanazione delle leggi razziali e per tutta la durata del secondo conflitto mondiale, gli ebrei italiani ed europei si siano rivolti al Vaticano per chiedere aiuto e come Papa Pacelli, attraverso il suo staff e una fitta rete di contatti tra religiosi e civili, abbia agito incessantemente per tentare di strapparli alla barbarie nazista. I documenti, ora finalmente accessibili, gettano una luce nuova sulla “leggenda nera” che ha avvolto il pontificato di Pio XII, testimoniando l’impegno profuso dalla Santa Sede per salvare ogni essere umano, a prescindere dal colore e dal credo.

  • S04E54 Charles Lindbergh, l'aviatore che sorvolò l'Oceano

    • March 3, 2021
    • Rai 3

    Charles Lindbergh entra nella leggenda nel 1927, quando, a 25 anni, a bordo di un piccolo monoplano, compie in solitaria un’impresa che non era mai riuscita a nessuno: la trasvolata dell’Atlantico, da New York a Parigi, senza scalo. Paolo Mieli e il professor Mauro Canali ripercorrono la vita di Charles Lindbergh a “Passato e Presente”. La sua fama diventa planetaria, ispira racconti letterari e cinematografici. Lindbergh diventa una figura chiave nello sviluppo dell’aviazione commerciale americana. Le principali linee aeree se ne contendono la consulenza e il nome. Un nome che, nella primavera del 1932, con il rapimento e l’uccisione di suo figlio, Charles junior, di 20 mesi, si trasforma in un incubo. Lindbergh si trasferisce allora in Europa, dove diventa ambasciatore onorario nel settore aeronautico. In questa veste visita gli impianti della Luftwaffe, restando ammirato dall’efficienza e dal progresso tecnologico della Germania nazista. Al suo ritorno negli Stati Uniti, nel 1939, convinto della superiorità tecnica tedesca, si batte per il non intervento dell’America in guerra, entrando in polemica con l’amministrazione Roosevelt. La sua reputazione è ormai compromessa dal sospetto del tradimento e dalle accuse di filo-nazismo.

  • S04E55 Le parole del regime

    • March 4, 2021
    • Rai 3

    Sin dalle prime battute della sua esperienza di governo, Mussolini, da ex giornalista e agitatore della sinistra massimalista, punta sulla parola per realizzare il suo obiettivo di trasformare l’Italia in uno Stato totalitario. A “Passato e Presente” Paolo Mieli e la professoressa Alessandra Tarquini “rileggono” le parole del regime. Dall’oratoria politica ai testi scolastici, ogni scritto è vagliato con attenzione dagli emissari del regime. La riforma della scuola messa punto da Giovanni Gentile nel 1923, inoltre, mette nero su bianco la necessità di implementare l’uso della lingua italiana, a scapito dei dialetti. La politica del Ventennio cercherà incessantemente di sradicare dal costume degli italiani l’utilizzo dei dialetti e delle parole straniere, in un crescendo che seguirà le diverse fasi storiche del regime: dall’autarchia, all’espansionismo colonialista, alla politica razziale. Con la fine della guerra e del fascismo, l’Italia si accorgerà della difficoltà di eliminare, di punto in bianco, con decisioni arbitrarie, tradizioni e retaggi secolari.

  • S04E56 Morte al tiranno. Anarchici del 1800

    • March 5, 2021
    • Rai 3

    Negli ultimi due decenni del XIX secolo una spaventosa ondata di attentati scuote l’Europa. A compierli sono per la maggior parte degli anarchici italiani. A “Passato e Presente”, Paolo Mieli analizza le vicende e le origini del terrorismo anarchico italiano con la professoressa Elena Papadia. Nel giugno 1894 Sante Caserio uccide con una pugnalata il Presidente della Repubblica francese Sadi Carnot. Nell’estate 1897 Michele Angiolillo spara tre colpi di rivoltella al presidente del Consiglio spagnolo Antonio Cánovas del Castillo. Ma la morte che più di tutte colpisce l’opinione pubblica internazionale è quella dell’imperatrice d’Austria Elisabetta di Wittelsbach, detta Sissi, il 10 settembre 1898. A ucciderla, a Ginevra, con una lima usata a mo’ di pugnale, è ancora un anarchico italiano: Luigi Lucheni. Passano meno di due anni ed è la volta del re d’Italia Umberto I di Savoia. Già scampato a due attentati, il 29 luglio 1900 viene assalito da Gaetano Bresci, che esplode contro di lui quattro colpi di rivoltella. Il regicidio chiude l’epoca del terrorismo, che, sotto la bandiera nera dell’anarchia, ha insanguinato l’Europa.

  • S04E57 Uomini e donne uguali nel lavoro

    • March 8, 2021
    • Rai 3

    Il faticoso cammino attraverso il quale le donne italiane hanno cercato di ottenere un uguale trattamento rispetto agli uomini sul lavoro. Un percorso ricostruito da Paolo Mieli e dalla professoressa Silvia Salvatici a “Passato e Presente”. Un passo importante è rappresentato dalla legge 903 del 9 dicembre 1977, fortemente voluta dall’allora ministro del Lavoro Tina Anselmi - primo ministro donna della repubblica italiana – che, allineando l’Italia alle nuove direttive europee, unificava gli uffici di collocamento e proibiva qualunque distinzione tra lavori maschili e lavori considerati tipicamente femminili. La legge estendeva il diritto al congedo parentale anche ai padri, tentando di innescare un processo di divisione dei compiti anche all’interno della famiglia. Un processo cheancora fatica a realizzarsi, malgrado negli anni ’90 una nuova legge - la legge 125 sulle “azioni positive” - abbia dato avvio a una serie di politiche attive che, superando la parità formale, agissero a favore del genere svantaggiato, le attuali discrepanze tra i due sessi in termini di salari e avanzamento di carriera mostrano che il cammino verso la parità non è ancora compiuto.

  • S04E58 Messalina. L'imperatrice scandalosa

    • March 9, 2021
    • Rai 3

    La tragica storia di Messalina, la giovanissima e bellissima moglie dell’imperatore romano Claudio, che, di trent’anni più anziano, finirà per mandarla a morte insieme all’amante. Una storia e un personaggio raccontati da Paolo Mieli e dalla professoressa Francesca Cenerini a “Passato e Presente”. Le fonti antiche dipingono Messalina come una donna dedita al lusso più sfrenato e dagli insaziabili appetiti sessuali. Trasgressiva al punto da inscenare, durante una festa, il proprio matrimonio con Gaio Silio, un giovane patrizio definito “il più bello di Roma”. Eppure, analizzando in termini storici la sua parabola, si indovina, dietro il comportamento dissoluto dell’imperatrice, esaltato dagli storici dell’epoca, una feroce lotta dinastica contro Agrippina, nipote di Claudio e madre di Lucio Domizio Enobarbo, futuro Nerone. Le due matrone si contendono la successione dei rispettivi figli al trono di Roma.

  • S04E59 Tondi. Il gesuita spia del PCI

    • March 10, 2021
    • Rai 3

    Sacerdote, gesuita, anticomunista, ma anche anticlericale, spia per Pci, marito amorevole e professore di filosofia a Berlino Est. Alighiero Tondi è stato tutte queste cose. Un uomo dalle molte vite, che ha incarnato le passioni politiche e religiose che hanno scosso l’Italia del secondo dopoguerra, e di cui parlano il professor Alberto Melloni e Paolo Mieli a “Passato e Presente”. Nato in una famiglia socialista e atea tanto da non essere battezzato, Tondi diventa sacerdote contro il volere della famiglia ed entra nella compagnia di Gesù. Nel secondo dopoguerra comunisti e cattolici si misurano a tutto campo, senza esclusione di colpi. Tondi è professore all’Università Gregoriana e i gesuiti gli affidano un ruolo di collegamento con il mondo della politica. Ha fama di essere un deciso anticomunista, ma è solo una facciata. In realtà lavora in segreto proprio per il Pci. Quando nel 1952 abbandona clamorosamente il sacerdozio annunciando di voler prendere la tessera del Pci, il suo caso scuote il Vaticano e l’intera Chiesa Italiana. E’ l’inizio di un’incredibile vicenda che porterà Tondi a sposare Carmen Zanti, una militante comunista, e a trasferirsi con lei nella Germania dell’Est, per poi tornare, dopo la morte della moglie - altrettanto clamorosamente - al sacerdozio.

  • S04E60 Terra e dignità. La lunga marcia di Marcos

    • March 11, 2021
    • Rai 3

    L'11 marzo 2001, al termine di una marcia lunga 3000 chilometri, gli incappucciati del Chiapas - l'Esercito zapatista di liberazione nazionale - dopo anni di lotta per il riconoscimento dei diritti economici e culturali degli indigeni, raggiungono la Piazza della Costituzione di Città del Messico. A prendere la parola sul palco, circondato da migliaia di messicani in festa, è il subcomandante Marcos. Chi è? Chi si nasconde dietro a quei cappucci neri che chiedono di essere ascoltati e di avere una costituzione più equa? Qual è la loro storia? Il mito col quale è stato ammantato Marcos si è rivelato in fin dei conti una limitazione per il movimento? Di questi e di altri temi Paolo Mieli discute con il professor Loris Zanatta a "Passato e Presente".

  • S04E61 Alle origini del Partito Fascista

    • March 12, 2021
    • Rai 3

    Tra la fine del 1920 e l’inizio del 1921, il movimento fascista subisce un rapido processo di mutazione che lo porta ad accantonare l’originario programma radical-democratico e a fondarsi su strutture paramilitari - le squadre d’azione - che intraprendono una lotta spietata contro il movimento socialista. Una storia ripercorsa dal professor Emilio Gentile e da Paolo Mieli a “Passato e Presente”. Fascisti e socialisti convergono a una tregua il 3 agosto 1921, con la firma di un patto di pacificazione. L’accordo non è però condiviso dai fascisti più intransigenti che si riconoscono nello squadrismo agrario e nei suoi capi locali, i Ras. I Ras sabotano il patto con ogni mezzo, giungendo persino a mettere in discussione la leadership di Mussolini. La ricomposizione della frattura avviene al Congresso dei Fasci Italiani di Combattimento, che si tiene a Roma dal 7 al 10 novembre. I ras riconoscono nuovamente la guida politica di Mussolini e accettano la trasformazione del movimento in un vero e proprio partito. Nasce così, il 9 novembre 1921, il Partito Nazionale fascista.

  • S04E62 L'infanzia abbandonata

    • March 15, 2021
    • Rai 3

    L’abbandono dei bambini è un fenomeno che ha accompagnato la storia dell’umanità. Nell’antica Roma il pater familias poteva rifiutare il neonato ponendolo fuori dalla porta di casa. Con il cristianesimo, pur diffondendosi una concezione sacra dell’esistenza, che coinvolge l’infanzia, il fenomeno non si ferma. Ora è sui sagrati delle chiese che vengono abbandonati i figli “reietti”, nella speranza che i religiosi li accolgano. A “Passato e Presente”, la professoressa Vittoria Fiorelli e Paolo Mieli raccontano la storia dell’infanzia abbandonata e dei “figli della Madonna”, come venivano chiamati gli esposti assistiti nella Santa Casa dell’Annunziata a Napoli. Per salvare i neonati dalle intemperie e dagli animali, all’inizio del XII secolo viene inventato lo strumento della ruota, che consente la consegna in incognito dell’infante all’istituto di assistenza. Nel 1198, Papa Innocenzo II impianta la ruota degli esposti all’ospedale di Santo Spirito a Roma e sempre più genitori disperati delegano alla ruota i figli che non possono mantenere. Una pratica che continuerà fino all’Ottocento.

  • S04E63 Operazione Barbarossa

    • March 16, 2021
    • Rai 3

    Dopo un anno di facili vittorie in tutta Europa, nel giugno del 1940, Adolf Hitler comunica ai suoi generali la decisione di invadere la Russia. Il Fuhrer è convinto che la sconfitta dell’Unione Sovietica servirà a costringere l’Inghilterra a uscire dalla guerra, scongiurando un possibile intervento degli Stati Uniti. Hitler e il suo stato maggiore scommettono tutto sull’efficacia di quella guerra lampo che tanti frutti ha portato nel 1939 e nel 1940. Il 22 giugno 1941, all’alba, 3 milioni di soldati tedeschi dilagano oltre il confine in direzione di Leningrado a nord, Mosca al centro e Kiev al sud. È cominciata l’Operazione Barbarossa, rievocata da Paolo Mieli e dal professor Alessandro Barbero a “Passato e Presente". Il successo dei primi giorni è travolgente. Ma già a poche settimane dall’inizio della campagna, la Wermacht comincia a risentire degli enormi problemi logistici causati dalle dimensioni del fronte russo. Dopo la sorpresa ed il disastro iniziale, i sovietici ritrovano gradualmente le loro capacità organizzative e dispiegano risorse umane e militari di cui i tedeschi ignoravano l’esistenza. La sconfitta tedesca alle porte di Mosca, al principio di dicembre, segna il fallimento del "blitzkrieg" e l’inizio della fine della Germania nazista.

  • S04E64 La Destra storica e l'Unità d'Italia

    • March 17, 2021
    • Rai 3

    Alla morte di Cavour, avvenuta il 6 giugno 1861 a soli cinquantuno anni, il governo del neonato Regno d’Italia passa nelle mani dei suoi successori: il gruppo dirigente liberale moderato noto come “Destra Storica”. Ad essa spetta l’arduo compito di costruire il nuovo Stato, realizzandone l’unificazione amministrativa, legislativa, fiscale, economica e, non ultima, quella culturale. A “Passato e Presente”, Paolo Mieli ne parla con il professor Galli della Loggia. Sarà la Destra Storica a completare l’unità d’Italia, di cui il 17 marzo 2021 ricorrono i 160 anni. Nel 1866, con la Terza guerra d’indipendenza, l’Austria sconfitta cederà il Veneto all’Italia. Nel settembre 1870, le truppe italiane, aperta una breccia nelle mura Aureliane presso Porta Pia, conquisteranno Roma e il Lazio.

  • S04E65 150 ore per il diritto allo studio

    • March 18, 2021
    • Rai 3

    La conquista delle “150 ore” rappresenta una tappa fondamentale per la realizzazione del “diritto allo studio” sancito dagli articoli 3, 33 e 34 della Costituzione. Grazie agli accordi raggiunti dalle rappresentanze di categorie, negli anni ’70 a operai, braccianti e impiegati è concesso di usufruire di un monte ore retribuito per frequentare corsi pubblici, ottenere i diplomi della scuola dell’obbligo, acquisire competenze specifiche o anche solo per migliorare la propria cultura. A “Passato e Presente”, la professoressa Simonetta Soldani ripercorre, insieme a Paolo Mieli, tutte le tappe di una battaglia di civiltà che ha consentito a centinaia di migliaia di studenti-lavoratori, spesso adulti e spesso semi-analfabeti, di tornare sui banchi di scuola, elevando così i livelli essenziali di istruzione nel nostro Paese e spronando molti insegnanti a sperimentare metodi didattici alternativi.

  • S04E66 Danilo Dolci il Gandhi di Sicilia

    • March 19, 2021
    • Rai 3

    Danilo Dolci, classe 1924, sociologo, scrittore, educatore e attivista per i diritti civili, nel 1952 si trasferisce dal nord Italia in Sicilia e si stabilisce a Trappeto, un borgo marinaro tra Palermo e Trapani, dove da ragazzo ha vissuto per brevi periodi, al seguito del padre ferroviere. La Sicilia nordoccidentale in quegli anni è una delle aree più depresse d’Italia. Dolci si fa notare per le sue battaglie e i suoi metodi originali non violenti, che gli varranno il soprannome di “Gandhi di Sicilia”, oltre al sostegno di molti intellettuali, artisti, scrittori italiani e internazionali negli anni ’60. Un personaggio analizzato da Paolo Mieli e dal professor Agostino Giovagnoli a “Passato e Presente”. Lo “sciopero al contrario”, durante il quale i disoccupati lavorano, ripristinando una strada in abbandono; la battaglia per la costruzione della diga sul fiume Jato e la clamorosa denuncia, attraverso Radio Sicilia Libera, dei ritardi nella ricostruzione del Belice dopo il terremoto, sono solo alcune delle iniziative che lo hanno reso famoso, portandolo spesso a scontrarsi con gli interessi dei mafiosi e a subire arresti, inchieste, denunce. Grande sostenitore del valore della cultura nella lotta contro la criminalità, fonda il Centro educativo di Mirto, a Partinico, una delle migliori esperienze scolastiche sperimentali mai nate in Italia.

  • S04E67 Il Medioevo e le donne

    • March 15, 2021
    • Rai 3

    Il Medioevo, contrariamente a quanto si crede, è un’epoca in cui le donne hanno avuto un discreto grado di emancipazione sociale e culturale. Un’autonomia coltivata soprattutto nei monasteri e nelle corti. Due realtà distanti tra loro, eppure, in questi luoghi, le donne hanno potuto studiare e dedicarsi alla cultura. A “Passato e Presente”, Paolo Mieli e il professor Tommaso Di Carpegna Falconieri raccontano questo aspetto poco noto della cultura medioevale. Ma non c’è solo la cultura: altre testimonianze, come quella di Trotula, magistra della scuola medica salernitana, dimostrano il ruolo avuto dalle donne nella ricerca scientifica. Poetesse, letterate, dottoresse in medicina.

  • S04E68 I servizi segreti e la resistenza europea

    • March 16, 2021
    • Rai 3

    Estate 1940. Dopo la caduta della Francia, l’Inghilterra è rimasta l’unica in Europa a contrastare la Germania di Hitler, ormai padrona del continente. Solo, contro la possente macchina da guerra nazista, il primo ministro inglese Winston Churchill costituisce lo Special Operation Executive (SOE), il servizio segreto inglese che, nei suoi piani, dovrebbe riuscire a provocare il crollo del III Reich dall’interno. A “Passato e Presente”, Paolo Mieli e il professor Tommaso Piffer ricostruiscono l’azione dei servizi segreti alleati in Europa durante la Seconda Guerra Mondiale e il loro fondamentale supporto ai diversi movimenti di Resistenza contro il nazifascismo. I servizi segreti inglesi, seguiti, a poco più di un anno di distanza, da quelli americani, iniziano un’importante battaglia nell’ombra. Una battaglia che si svolge dietro le linee nemiche, attraverso mirate operazioni di sabotaggio e veri e propri attentati.

  • S04E69 La dittatura argentina di Videla

    • March 24, 2021
    • Rai 3

    Il 24 marzo 1976, con un colpo di stato militare, il generale Jorge Videla conquista il potere in Argentina e, sospesa la Costituzione, instaura un regime di terrore che colpisce ogni forma di dissenso. A “Passato e Presente”, Paolo Mieli e la professoressa Benedetta Calandra raccontano la dittatura argentina. Oppositori politici, intellettuali e studenti, o semplici simpatizzanti di sinistra vengono sequestrati e fatti sparire senza pietà. I desaparecidos torturati e uccisi durante il regime di Videla saranno più di 30.000. Le madri degli scomparsi s’incontrano a Plaza de Mayo, nel centro di Buenos Aires, e in breve tempo diventano il principale gruppo di opposizione al regime. Deposto Videla nel 1981 per mano del generale Viola, la dittatura si sfalda definitivamente nel 1983, dopo la sconfitta argentina alle Falkland. Il nuovo presidente, eletto con libere elezioni, Raul Alfonsin, eredita un paese sul lastrico. Anche il percorso della giustizia sarà lungo e tortuoso: i generali condannati per violazione dei diritti umani nei processi degli anni ’80 torneranno in libertà grazie all’indulto voluto dal presidente Menem nel 1989, e bisognerà aspettare il 2003, perché la giustizia riprenda il suo corso.

  • S04E70 Dante e la commedia

    • March 25, 2021
    • Rai 3

    La nascita del capolavoro dantesco, intrecciata alla vita del suo creatore: a “Passato e Presente”, il programma di Rai Cultura in onda alle 13.15 su Rai3 e in replica alle 20.30 su Rai Storia, Paolo Mieli ospita il professor Giuseppe Ledda, docente di letteratura italiana all’Università di Bologna, membro del comitato scientifico della Società Dantesca Italiana e del Gruppo Dante dell’Associazione degli Italianisti, e autore di numerosi saggi su Dante e sulla Commedia. Il racconto della puntata, scandito dalla lettura di brani delle opere di Dante, seguirà il percorso della creazione della Commedia, legando la composizione dei canti agli episodi più significativi della vita del poeta. Il primo capitolo parte dalla fine della “Vita Nova”, dove Dante annuncia un’opera dedicata a Beatrice ascesa in Paradiso, e si chiude con la sconfitta politica e l’esilio, durante il quale il poeta definisce il suo ruolo di intellettuale, riscopre nel “Convivio” l’attualità politica dell’impero e rilegge il poema virgiliano dell’Eneide. Il secondo capitolo si concentra su “l’ideazione della Commedia e la scrittura dell’inferno” e racconta come, attraverso il recupero del modello virgiliano del viaggio nell’al di là, si realizza la sintesi tra il progetto di poema paradisiaco dedicato a Beatrice e quello politico morale dedicato a Virgilio. Il terzo capitolo si concentra infine sul sorgere e sul tramontare delle speranze politiche di Dante legate alla discesa di Arrigo VII in Italia e sul passaggio quindi “dal sogno imperiale alla città celeste: Purgatorio e Paradiso” e racconta la stesura della seconda e della terza cantica della Commedia, collegandola agli anni di esilio sino all’approdo a Verona e poi a Ravenna.

  • S04E71 Fascismo e repressione

    • March 26, 2021
    • Rai 3

    Nel 1926 le cosiddette “leggi fascistissime” trasformano definitivamente il fascismo in un regime totalitario. Tra i principali provvedimenti c’è l’istituzione del “Tribunale speciale per la difesa dello Stato”, che si occupa di reprimere ogni forma di opposizione politica. A “Passato e Presente”, Paolo Mieli nel parla con il professor Giovanni De Luna. Con una prevalenza di giudici appartenenti alla Milizia fascista e la totale assenza di ogni garanzia per la difesa, il Tribunale riempie le carceri di antifascisti e le isole di oppositori politici sottoposti alla misura del confino di polizia. E’ un’esperienza di vita molto dura, attraverso la quale sono passate le principali figure dell’antifascismo, ma anche tante persone comuni. Tuttavia, sia in carcere che al confino, i dissidenti politici al regime fascista trovano il modo di comunicare tra loro e di ricreare forme di vita associativa e politica. Un legame che rinsalderà in essi i valori dell’antifascismo e lo spirito di gruppo, preparando più di una generazione alla lotta di Resistenza.

  • S04E72 1941. Quando gli italiani invasero la Jugoslavia

    • April 6, 2021
    • Rai 3

    Il 6 aprile 1941, con un bombardamento a tappeto, che rade quasi al suolo Belgrado, inizia l’invasione del regno della Jugoslavia da parte degli eserciti dell’Asse. Una pagina di storia raccontata dal professor Raoul Pupo e da Paolo Mieli a “Passato e Presente”. In pochi giorni, il giovane regno balcanico, nato alla fine della Prima Guerra Mondiale dalla dissoluzione dell’impero asburgico, cessa di esistere. I Paesi vincitori si spartiscono buona parte dei territori e Mussolini pensa a questo punto di poter finalmente impiantare sull’Adriatico quel grande impero che da decenni era uno dei punti principali del nostro nazionalismo irredentista. Ma, già nell’estate del ’41, iniziano le azioni di guerriglia dei partigiani jugoslavi, che vanificano i sogni di gloria fascisti. Con l’8 settembre, il tragico epilogo: oltre 300 mila soldati italiani si ritrovano a passare improvvisamente da occupanti a perseguitati, finendo a migliaia nei campi di concentramento tedeschi.

  • S04E73 Emanuele Filiberto d'Aosta. Il duca invitto

    • April 7, 2021
    • Rai 3

    Nato nel 1869, Emanuele Filiberto di Savoia riceve l’educazione militare tipica della Real casa. Alto, atletico, raffinato, è molto apprezzato nel bel mondo ottocentesco e sposa la figlia del Conte di Parigi, la bella Helene d’Orleans. Un personaggio analizzato da Paolo Mieli e dal professor Francesco Perfetti a “Passato e Presente". Nel 1896 Emanuele Filiberto chiede di essere inviato in Africa orientale, ma la disfatta di Adua gli impedisce di partecipare alla guerra. Promosso generale, riprova a partire nel 1910 per la conquista della Libia, ma gli viene preferito il generale Carlo Càneva, mentre la moglie s’imbarca sulla nave ospedale Menfi come crocerossina. Allo scoppio della Grande Guerra, finalmente, il Duca d’Aosta è al comando di una grande unità: la famosa Terza armata, che combatte sul Piave e verrà celebrata per non aver subito nemmeno una sconfitta nel corso del conflitto. Dopo la Marcia su Roma, il duca d’Aosta e la moglie Helene manifestano simpatie verso il regime mussoliniano e, con la loro popolarità, garantiscono legittimazione al fascismo. L’immagine stessa del duca, la sua prestanza fisica e l’oratoria dannunziana, lo avvicinano all’ideale che il fascismo sta elaborando.

  • S04E74 Guelfi e Ghibellini

    • April 8, 2021
    • Rai 3

    La classificazione in guelfi e ghibellini nasce in Germania nel XII secolo, all’epoca dell’elezione del successore di Enrico V sul trono del Sacro Romano Impero. Indica la distinzione tra la fazione dei sostenitori del papa (guelfi), da una parte, e quella dei sostenitori dell’imperatore (ghibellini) dall’altra. La contrapposizione rimarrà anche in seguito, ma gli schieramenti si cristallizzeranno sul diverso modo di intendere i rapporti con la Chiesa di Roma e di gestire l’autonomia germanica. I Guelfi e i Ghibellini sono al centro di “Passato e Presente”. In studio, ospite di Paolo Mieli, la professoressa Chiara Mercuri. La dinamica tra guelfi e ghibellini si sviluppa anche nell’Italia dei comuni, dove si innesta in situazioni di conflitto locale per la gestione del potere, che culminano in feroci scontri. Sebbene con tratti autonomi, la distinzione originaria tra un partito favorevole all’Imperatore e l’altro a sostegno del potere temporale del Pontefice sopravvive.

  • S04E75 Alan Turing. Il matematico che sconfisse Hitler

    • April 9, 2021
    • Rai 3

    Matematico brillante, anticonformista solitario, dotato di un graffiante senso dell'umorismo, Alan Turing è uno dei principali artefici della vittoria degli Alleati sulla Germania nazista. Ne parlano Paolo Mieli e il professor Mauro Canali a “Passato e Presente”. Sviluppando le idee di Turing - che utilizzano una tecnologia relativamente nuova, l’elettronica - nel 1943 i crittografi inglesi riuniti nella “Stazione X” di Bletchey Park, riescono a svelare i piani segreti della Germania. Il successo di Turing nel decifrare i codici tedeschi creati dalla macchina “Enigma” gioca un ruolo fondamentale per le sorti della guerra e getta le basi dell'informatica moderna. Tuttavia, dopo la guerra, Turing non viene celebrato come un eroe. I suoi progetti di sviluppo di un’intelligenza artificiale vengono ostacolati e per lui comincia una nuova battaglia contro il conformismo. Arrestato e condannato per omosessualità, nel 1952 sfugge al carcere soltanto accettando di essere sottoposto a un pesante trattamento ormonale - l'equivalente della castrazione chimica - e morirà suicida nel 1954.

  • S04E76 Jurij Gagarin. Il primo uomo nello spazio

    • April 12, 2021
    • Rai 3

    Jurij Gagarin, il primo uomo nello spazio, è stato l’eroe russo più popolare e amato al mondo. Nato in una famiglia povera, ha lavorato come operaio prima di realizzare il sogno di diventare pilota e cosmonauta. A “Passato e Presente", Paolo Mieli e il professor Adriano Roccucci ripercorrono le tappe principali della sua biografia. Sessant’anni fa, il 12 aprile 1961 Gagarin è uno dei due passeggeri della prima navicella mai lanciata in orbita con degli esseri umani a bordo. La sua impresa, unita alla sua origine umile, ne fanno il perfetto eroe sovietico: l’incarnazione dell’uomo nuovo che Mosca intende promuovere. Portato a esempio dell’efficienza socialista, Krushev ne fa l’“ambasciatore” del successo sovietico nel mondo. Una gabbia dorata nella quale Gagarin non resiste a lungo. Tornato a guidare gli aerei da caccia, muore in volo a soli 34 anni, in un misterioso incidente.

  • S04E77 Gutenberg. L'invenzione della stampa

    • April 13, 2021
    • Rai 3

    L’invenzione della stampa a caratteri mobili è attribuita a un’intuizione dell’orafo di Magonza Johannes Gutenberg, verso la metà del XV secolo. A “Passato e Presente”, Paolo Mieli ne parla con il professor Alessandro Barbero. Fino a Gutenberg, la realizzazione dei libri era opera del lavoro meticoloso degli amanuensi, che copiavano i testi parola per parola. La precisione del risultato non sempre era garantita, inoltre la lavorazione era lenta e i costi troppo elevati. Sperimentando una lega di piombo, stagno e antimonio, Gutenberg forgia caratteri singoli che, combinati su una tavola a formare i testi desiderati, possono essere riutilizzati all’infinito, fornendo per ogni pagina il numero di copie desiderato. Con questa tecnica, economica e veloce, Gutenberg inizia a stampare i primi donati e i primi calendari, poi, finalmente, nel 1455, la Bibbia. È il primo libro stampato in Occidente e apre la strada alla diffusione della cultura anche fuori dai castelli e dai monasteri. Innescando una progressiva democratizzazione del pensiero, l’invenzione della stampa segna una tappa fondamentale nel passaggio dal Medioevo all’Età Moderna.

  • S04E78 Rosa Genoni e il made in Italy

    • April 14, 2021
    • Rai 3

    Dotata di grande spirito di iniziativa, Rosa Genoni, è ancora poco conosciuta al grande pubblico, sebbene la sua figura sia stata fondamentale nella definizione dei canoni del “Made in Italy”. A “Passato e Presente”, Paolo Mieli e la professoressa Maria Giuseppina Muzzarelli ripercorrono la sua vita. Rosa Genoni è l’artefice di uno stile di “pura arte italiana”, capace di fronteggiare il monopolio della moda francese. Valtellinese di umili origini, Rosa comincia a 10 anni come “piscinina” e tuttofare a Milano presso la sartoria di una zia, ma presto diventa sarta e, dopo un apprendistato in Francia, si forma come stilista, diventando poi designer e docente. Nel 1905 dirige un corso di sartoria presso la Società Umanitaria di Milano e un anno dopo, all’apice del successo, ottiene il Gran Prix all’Expo di Milano. Le sue creazioni si ispirano ai maestri dell’arte rinascimentale, ma pensano anche a una donna nuova e indipendente. E non è solo questione di moda: al lavoro Rosa affianca l’attività in favore dell’emancipazione femminile. Entrata in contatto col mondo femminista e con il movimento socialista, si batte insieme all’amica Anna Kuliscioff per la riduzione dell’orario di lavoro e l’istituzione del congedo di maternità. Fautrice di un’appassionata campagna pacifista allo scoppio della Grande Guerra, si impegna in attività filantropiche a sostegno dei profughi. Nel 1915 è l’unica rappresentante italiana al Congresso internazionale delle donne all’Aja.

  • S04E79 Gli inquilini del Quirinale

    • April 15, 2021
    • Rai 3

    La residenza di 30 Papi, 4 Re e 12 Presidenti della Repubblica. Nessun edificio sulla Terra può vantare il curriculum del Palazzo del Quirinale, il sesto al mondo per superficie, grande 20 volte la Casa Bianca. Il Palazzo del Quirinale ha visto muovere nelle sue stanze i protagonisti della storia d’Italia degli ultimi 500 anni. I suoi “inquilini” sono al centro di “Passato e Presente”. Ospite di Paolo Mieli, il professor Agostino Giovagnoli. Il Quirinale è stato prima una residenza pontificia – quella in cui i papi, distanti dalla sacralità del Vaticano, svolgevano le loro mansioni di Capi di Stato- poi, dopo l’annessione di Roma al Regno d’Italia, è diventato la Reggia dei Savoia. Una relazione controversa quella tra i Re e il Quirinale - un palazzo che i Savoia non hanno mai amato troppo - che termina con il referendum del 1946. Il Governo italiano, infatti, dopo che il voto popolare si è espresso in maggioranza a favore della Repubblica, stabilisce che il Palazzo sul Colle sarà la residenza ufficiale del Presidente della Repubblica.

  • S04E80 Cuba sotto attacco. La Baia dei Porci

    • April 16, 2021
    • Rai 3

    Il 17 aprile 1961 un contingente di circa 1500 esuli cubani sbarca alla Baia dei Porci, a sud di Cuba. L’operazione, varata a Washington sotto la presidenza Eisenhower e proseguita dal suo successore alla Casa Bianca, John Fitzgerald Kennedy, ha l’obiettivo di rovesciare il governo di Fidel Castro, al potere da due anni. Una pagina di storia ripercorsa dalla professoressa Giordana Pulcini e da Paolo Mieli a “Passato e Presente”. Il tentativo degli oppositori cubani, appoggiato dalla Cia, s’infrange contro la reazione delle milizie castriste e, soprattutto, contro l’ostilità della popolazione, in larghissima misura allineata con il nuovo leader. Per gli Stati Uniti si tratta del più cocente smacco mai subito sul continente americano. Un fallimento che, tra gli altri, sortirà l’effetto di spingere definitivamente Castro ad entrare nell’orbita sovietica.

  • S04E81 Lev Tolstoj. La grandezza e il tormento

    • April 19, 2021
    • Rai 3

    Erede di una delle più importanti famiglie dell’aristocrazia zarista, quando, nel maggio 1851, il ventiduenne Lev Tolstoj parte per il Caucaso per arruolarsi nell’esercito, mostra già quell’inquietudine e quel profondo sentimento religioso che saranno i due caratteri più riconoscibili della sua vita e della sua opera di scrittore. A “Passato e Presente”, Paolo Mieli ne parla con il professor Alessandro Barbero. Grazie all’esperienza militare, Tolstoj entra a contatto con un mondo fino a quel momento per lui sconosciuto. Il mondo dei contadini, dei cosacchi, delle persone umili nelle quali intravvede l’essenza stessa dell’anima russa. Per il resto della sua vita si batterà instancabilmente in difesa di queste moltitudini e dei valori di un cristianesimo povero, vicino agli umili. In nome di questi principi scriverà anche molti suoi grandi capolavori, tra cui Guerra e pace, Anna Karenina, La Sonata a Kreutzer.

  • S04E82 La guerra greco-turca

    • April 20, 2021
    • Rai 3

    Quando l’Impero ottomano esce sconfitto dalla Prima Guerra Mondiale, le potenze vincitrici cercano di spartirsi i suoi immensi territori. I greci, forti dell’alleanza con i paesi vincitori, ne approfittano per realizzare il sogno di una grande Grecia, espansa a oriente. Nel maggio 1919 truppe elleniche occupano Smirne - fiorente porto commerciale nella costa ovest dell’Anatolia abitato da una nutrita comunità greca - oltre a un vasto territorio nell’entroterra. Pagine di storia rilette dal professor Gastone Breccia e da Paolo Mieli a “Passato e Presente”. Nel frattempo, però, dalle ceneri dell’Impero ottomano è nato il movimento nazionalista turco che, sotto la guida di Mustafa Kemal, il futuro Ataturk, conduce una lotta per l’indipendenza della Turchia. Sconfitti anche i greci, il 13 settembre 1922 l’esercito turco entra vittorioso a Smirne, mettendo a ferro e fuoco la città. 30 mila cristiani, soprattutto greci e armeni, muoiono nell’incendio o annegano nel tentativo di salvarsi. Nel 1923 il Trattato di Losanna definisce i nuovi confini della regione, assegnando l’Anatolia e la Tracia orientale alla nuova Turchia di Ataturk e sancisce lo “scambio di popolazioni” tra i due paesi. Oltre un milione e mezzo di greci ortodossi, nati e cresciuti in Anatolia, saranno costretti a trasferirsi in Grecia, mentre 400 mila turchi musulmani dovranno fare il viaggio nella direzione opposta.

  • S04E83 Enemy aliens: stranieri in terra nemica 1915-1945

    • April 21, 2021
    • Rai 3

    Allo scoppio della Prima guerra mondiale emerge la questione degli stranieri residenti in terra nemica: tutti quei civili originari di paesi dello schieramento opposto, che si trovano improvvisamente nella condizione di Enemy Aliens: nemici in Patria, soggetti dai quali guardarsi e, potenzialmente, difendersi. Ne parlano la professoressa Daniela Caglioti e Paolo Mieli a "Passato e Presente". Per affrontare questo problema gli Stati, sia europei che extra-europei, adottano una serie di provvedimenti che vanno dal semplice controllo, alla confisca dei beni, fino alla detenzione e all’internamento in appositi campi di concentramento. Una pratica che continua, assumendo forme coercitive ancora più drammatiche, anche nel secondo conflitto mondiale, mentre risultano vani gli sforzi per approvare una convenzione che metta gli Enemy Aliens al riparo da violenze e persecuzioni.

  • S04E84 Gli italiani nelle scuole del Comintern

    • April 22, 2021
    • Rai 3

    A partire dall’inizio degli anni Venti fino alla metà degli anni Trenta, un nucleo consistente di comunisti italiani giunge in Russia, il paese del socialismo al potere, per frequentare le scuole di Mosca e di Pietrogrado dove si formano i “rivoluzionari di professione”. Gli italiani nelle scuole del Comintern sono al centro di “Passato e Presente”. In studio con Paolo Mieli, la professoressa Fiamma Lussana. Nei corsi organizzati dal Comintern per gli allievi delle diverse sezioni nazionali si studiano materie come “leninismo”, “storia del movimento operaio internazionale”, lingua francese e biologia. In particolare, l’obiettivo principale dei corsi per i comunisti italiani è formare quadri da impiegare in Italia per il lavoro clandestino contro il fascismo: esperti di teoria rivoluzionaria, ma anche di organizzazione militare. Da queste scuole usciranno molti dei volontari che combatteranno prima in Spagna, nel 1936, contro i franchisti e, successivamente, nelle file della Resistenza in Italia.

  • S04E85 Il Battaglione Mario

    • April 23, 2021
    • Rai 3

    Il “Battaglione Mario”: una formazione partigiana attiva nelle Marche durante la Resistenza e diventata una forza “internazionale”, costituita da ex prigionieri alleati, slavi ed ebrei. Ma non solo: nelle sue file entrano anche africani, eritrei ed etiopi, protagonisti di un’odissea cominciata ancora prima della guerra. Una storia che la professoressa Isabella Insolvibile e Paolo Mieli ricostruiscono a “Passato e Presente”, il programma di Rai Cultura, che ospita anche lo storico Matteo Petracci, esperto della storia del “Battaglione Mario”. Tutto ha inizio il 9 maggio 1936, quando Mussolini annuncia la nascita dell’Impero. Negli ambienti fascisti, inebriati dalla vittoria, si fa strada l’idea di realizzare una Mostra Triennale delle Terre d’Oltremare a Napoli, per esibire la supremazia italiana nei territori del Corno d’Africa. Aree e padiglioni espositivi saranno dedicati all’Albania, al Dodecaneso, alla Libia e all’Africa Orientale. Vengono ingaggiati anche settanta sudditi coloniali, tra eritrei ed etiopi, da esporre in un villaggio indigeno, ricostruito per l’occasione. La Mostra si apre il 9 maggio 1940, in occasione del quarto annuale dell’Impero, ma, poche settimane dopo, l’Italia entra in guerra. Gli inglesi interdicono il passaggio attraverso il canale di Suez e la piccola comunità africana resta bloccata in Italia. Divenuta un peso per i responsabili della Triennale, la comunità viene trasferita a Villa la Quiete, un ex campo di prigionia fascista, nella provincia di Macerata. Il 28 ottobre 1943, il “Battaglione Mario” – comandato da Mario Depangher - assalta la Villa per recuperare armi e aprire le porte del campo. Una decina di ex sudditi coloniali decide in quell’occasione di unirsi alla formazione partigiana per andare a combattere, insieme, i nazifascisti.

  • S04E86 Rasna. Il nome degli Etruschi

    • April 26, 2021
    • Rai 3

    I Greci li chiamavano Tyrrenoi o Tyrsenoi, i Latini li chiamavano Tusci o Etrusci, loro si definivano Rasna. Dagli insediamenti più antichi nella valle dell’Arno e in quella del fiume Tevere, il popolo etrusco si è spinto fino ai territori della pianura Padana, e, a sud, fino al Vesuvio, dominando lo scenario politico ed economico della penisola italica fino all’avvento di Roma. A “Passato e Presente”, Paolo Mieli ne parla con il professor Franco Cardini. Le necropoli scavate nell’alto Lazio e nell’Etruria marittima hanno restituito camere tombali riccamente affrescate, come quella dei Leopardi o quella degli Aùguri di Tarquinia. Affreschi carichi di vitalità, che rompono il silenzio della morte: banchetti di lusso, musici, danzatori, animali esotici, simbolo di prestigio e vitalità. Carico di vita è anche il Sarcofago degli sposi, del VI secolo a. C., nel quale la coppia è ritratta in un momento di tenera intimità. Così come gli Etruschi sono stati influenzati dai contatti con la cultura greca, i Romani hanno acquisito molti elementi della civiltà etrusca. Gli ultimi tre re di Roma - Tarquinio Prisco, Servio Tullio e Tarquinio il Superbo - erano etruschi. La dominazione etrusca ha cambiato il volto di Roma, preparandola a diventare la città protagonista dei secoli a venire.

  • S04E87 La cultura italiana e l'America

    • April 27, 2021
    • Rai 3

    Negli anni ’30 del ‘900, malgrado il fascismo faccia di tutto per ostacolare la circolazione di opere letterarie che non corrispondono ai modelli indicati dal regime, in Italia si diffondono i libri di molti autori statunitensi. La cultura italiana e l’America sono al centro di “Passato e presente”, con Paolo Mieli e il professor Lucio Villari. La febbrile opera di traduzione di letterati come Elio Vittorini e Cesare Pavese trova terreno fertile tra i lettori italiani, che rimangono affascinati dal desiderio di libertà e dall’ anticonformismo che promana da queste pagine. Nasce in questi anni il “mito americano”, che si consoliderà nel dopoguerra, quando saranno gli autori della beat generation, portati in Italia da Fernanda Pivano, a influenzare i lettori e gli scrittori italiani.

  • S04E88 Padre Arrupe e i Gesuiti

    • April 28, 2021
    • Rai 3

    Nel 1965 padre Arrupe viene eletto Superiore Generale dei Gesuiti e sotto la sua guida si realizza una vera e propria rifondazione della Compagnia di Gesù. I Gesuiti, per Arrupe, devono seguire la strada di rinnovamento tracciata dal Concilio Vaticano II e svolgere il loro apostolato tra i poveri, servendo la fede e promuovendo la giustizia. Padre Arrupe e i Gesuiti sono i protagonisti di “Passato e Presente. Ospite di Paolo Mieli, il professor Gianni La Bella. Molti di loro, soprattutto in Sud e Centro America, diventano promotori della Teologia della liberazione. Alcuni arrivano persino ad abbracciare il marxismo e a lottare contro le dittature. Una deriva che preoccupa le gerarchie della Chiesa. Padre Arrupe, pur facendosi paladino della dottrina sociale della Chiesa, invita alla prudenza i Gesuiti sudamericani ed è costretto a mediare tra l’anima progressista e quella conservatrice della Compagnia di Gesù. L’elezione a Papa di Karol Woytjla acuisce i contrasti tra Santa Sede e Gesuiti, tanto che, nel 1981, Giovanni Paolo II arriva a commissariare la Compagnia.

  • S04E89 Boat people. Un salvataggio italiano

    • April 29, 2021
    • Rai 3

    Dopo la partenza degli americani dal Vietnam nel 1975, il Paese vive una profonda crisi umanitaria. L’esercito comunista nord-vietnamita unifica il territorio e procede alla repressione dei vietnamiti del Sud che hanno combattuto al fianco degli Usa. Violenze, miseria, e lo scatenarsi di nuovi conflitti con Cambogia e Cina, spingono centinaia di migliaia di persone a cercare una via di fuga in mare. A bordo di barconi fatiscenti, senza viveri né acqua, i “boat people” sfidano la morte nella speranza di raggiungere le coste dei paesi limitrofi. A “Passato e Presente”, la professoressa Silvia Salvatici ripercorre, insieme a Paolo Mieli, le tappe della mobilitazione internazionale che, a partire dal 1979, porta alcuni Paesi occidentali ad organizzare missioni di salvataggio. Tra queste c’è anche l’Italia, che invia tre imbarcazioni della Marina militare nel Mar Cinese Meridionale. L’operazione, organizzata ed eseguita in tempi brevissimi, si conclude con un successo: il 26 agosto gli incrociatori italiani rientrano a Venezia con a bordo almeno mille fuggitivi.

  • S04E90 1904-05: la guerra russo-giapponese

    • April 30, 2021
    • Rai 3

    Tra il 1904 e il 1905, la guerra combattuta tra la Russia dello zar Nicola II e il Giappone dell’imperatore Meiji per il controllo della Manciuria e della Corea, è considerata dagli storici la prima grande guerra del XX secolo, il primo esempio di guerra moderna per la potenza di fuoco degli eserciti e per il diffuso utilizzo della marina. Ne parlano il professor Ernesto Galli della Loggia e Paolo Mieli a “Passato e Presente”. Il conflitto è anche un grande spartiacque della storia. Rappresenta il fallimento dell’autocrazia russa, che, da lì a poco, perderà la guida del paese con la Rivoluzione d'ottobre. E segna l’affermazione dell’impero giapponese, da poco aperto all’Occidente e protagonista di uno straordinario sviluppo economico, come nuova potenza mondiale. Il Giappone è infatti il primo paese estremo-orientale che, nell’era moderna, riesce a sconfiggere un gigante europeo.

  • S04E91 La via della seta e delle idee

    • May 3, 2021
    • Rai 3

    Non una strada, ma una rete di collegamenti per terra e per mare, che, percorsi per secoli dagli eserciti in marcia e dalle carovane di mercanti, hanno collegato Oriente e Occidente sin dall’antichità, permettendo la circolazione di prodotti, idee, invenzioni. A “Passato e Presente”, il programma di Rai Cultura, Paolo Mieli ripercorre le tappe della reciproca conoscenza tra l’Europa e la Cina insieme alla sinologa Tiziana Lippiello, Rettrice dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. La via della Seta è stato un ponte culturale tra popoli e civiltà diverse, che ha permesso nei secoli il diffondersi del pensiero da un estremo all’altro del mondo. A partire da Zhang Qian, l’ambasciatore cinese che viaggia verso Occidente all’epoca della prima dinastia imperiale cinese, al monaco cinese Xuanzang, che arriva in India e traduce i testi buddhisti che verranno diffusi in tutta l’Asia, fino ai viaggi di Marco Polo e Matteo Ricci.

  • S04E92 IRA. Il braccio armato d'Irlanda

    • May 4, 2021
    • Rai 3

    Le origini dell’Irish Republican Army, l’IRA, sono da rintracciare nelle formazioni paramilitari nazionaliste che si sollevarono contro la Gran Bretagna nella settimana di Pasqua del 1916. Nel 1921, in seguito alla partizione dell’Irlanda tra Ulster, a nord, che rimane sotto il dominio inglese, e Stato libero d’Irlanda, a sud, l’IRA costituisce l’avanguardia armata del movimento cattolico repubblicano. Ne parlano Paolo Mieli e il professor Eugenio Biagini a “Passato e Presente”. Da allora, combatterà con operazioni di guerriglia e attentatati terroristici per porre fine alle discriminazioni di cui sono oggetto le comunità cattoliche nelle contee settentrionali, per la riunificazione dell’isola e per l’indipendenza dal Regno Unito. È una storia sanguinosa che vede contrapposte la comunità unionista protestante e l’esercito britannico da un lato, e l’IRA dall’altro. Solo nel 1998, con l’accordo del Venerdì Santo, arrivato dopo un lungo e contrastato processo di pace, questa strisciante guerra civile vedrà la fine.

  • S04E93 Napoleone e Roma

    • May 5, 2021
    • Rai 3

    Napoleone Bonaparte, una delle più grandi e controverse figure dell’età moderna. Personalità complessa e di grande fascino. Spirito aperto, libero, senza frontiere, fu un costruttore di Stati e legislazioni. Fu un figlio della Rivoluzione francese e un amante della romanità. Il mito di Roma come esempio di virtù, forza, identità alle quali ispirarsi. Quando annette Roma, cacciando il Papa, e ne fa la seconda città più importante dell’Impero napoleonico, Bonaparte volle restituirle lo splendore di un tempo insieme alla nuova bellezza della modernità. A “Passato e Presente”, il professor Gilles Pecout, e Paolo Mieli raccontano i retroscena e gli effetti del quinquennio del dominio francese a Roma, tra il 1809 e il 1814.

  • S04E94 L'Esposizione internazionale del lavoro di Torino

    • May 6, 2021
    • Rai 3

    Inaugurata il 6 maggio 1961 con una cerimonia solenne alla presenza dell’allora presidente della Repubblica Giovanni Gronchi, l'Esposizione internazionale del lavoro di Torino è stata il più ambizioso ed esaltante fra i molti eventi organizzati per celebrare i 100 anni dell'Unità d'Italia. A “Passato e Presente”, Paolo Mieli ne parla con il professor Giovanni De Luna. Alla manifestazione partecipano ventuno fra paesi e organizzazioni estere e tredici grandi aziende ed associazioni italiane, tutti chiamati a sviluppare un aspetto specifico legato al tema dell'esposizione: l'uomo al lavoro. Un evento messo a confronto on celebrazioni degli altri due anniversari importanti dell'Unità d’Italia: quello del 1911 e quello del 2011. Un interessante spunto di riflessione per capire come è cambiata, negli anni, la nostra visione degli eventi e dei personaggi che fecero l'Italia.

  • S04E95 La banda Baader - Meinhof

    • May 7, 2021
    • Rai 3

    Nella seconda metà degli anni ’60, nelle università della Germania Ovest, nasce il primo movimento studentesco europeo. Berlino, con la sua Università, è il centro della protesta. La lega degli studenti socialisti tedeschi, l’SDS, si propone come organizzazione extraparlamentare e ha l’obiettivo di cambiare l’assetto della società tedesca. La sua strategia, basata sulla non-violenza, vuole porre le basi per un processo rivoluzionario realizzabile in tempi lunghi. Ma, per alcuni studenti, le manifestazioni non sono sufficienti a cambiare le cose. E’ necessaria la lotta armata. A “Passato e Presente”, Paolo Mieli ne parla con il professor Ermanno Taviani. Nel maggio 1970 si forma il primo gruppo terroristico che, per quasi un decennio, seminerà terrore e morte in tutta la Germania ovest: la Rote Armee Fraktion, la Raf. Insieme ad Andreas Bader, Gudrun Ensslin, Karl Raspe, aderisce al gruppo terroristico anche Ulrike Meinhof, nota giornalista militante nella sinistra radicale. E’ la banda Baader-Meinhof.

  • S04E96 L'Italia del Giro. Gli anni ruggenti 1909-1969

    • May 10, 2021
    • Rai 3

    Oltre un secolo fa prendeva il via la prima edizione del Giro ciclistico d’Italia, che sarebbe diventato per anni la manifestazione sportiva italiana più celebrata nel mondo. Dalle prime biciclette, pesanti e rudimentali, fino a quelle in fibra di carbonio, il Giro ha accompagnato gli italiani attraverso due guerre, il dopoguerra e il boom economico. Ne parlano il professor Stefano Pivato e Paolo Mieli a “Passato e Presente”. Il Giro ha infiammato gli animi attraversando il paese da nord a sud ed entrando nelle case attraverso i programmi della Rai. Dalle strade polverose in terra battuta di un tempo, a quelle più sicure di oggi, il mondo è cambiato. Ma non la passione popolare che per un mese, ogni anno, si stringe intono ai campioni che ancora infiammano la corsa in rosa.

  • S04E97 Livia Drusilla. La prima imperatrice

    • May 11, 2021
    • Rai 3

    Nella storia dell’antica Roma la figura di Livia Drusilla, moglie di Ottaviano Augusto, occupa un posto speciale. Solida donna di potere, condizione straordinaria per i suoi tempi, si è conquistata fama e rispetto e ha lasciato un’impronta decisiva sul futuro di Roma, affidando al figlio Tiberio e alla sua discendenza il controllo dell’Impero creato dal consorte. A “Passato e Presente”, Paolo Mieli e la professoressa Francesca Cenerini - attraverso il racconto delle vicende biografiche della prima imperatrice – ricostruiscono la condizione sociale delle donne nell’antica Roma e il loro ruolo politico nell’impero. Gli storici latini di orientamento filo senatoriale, come Tacito, hanno tramandato un ritratto di Livia pieno di ombre, accusandola di aver tramato contro i naturali discendenti di Augusto per favorire l’ascesa al potere di suo figlio Tiberio, avuto da un precedente matrimonio. Altri storici, come Svetonio, sono più indulgenti sulla sua figura e descrivono l’unione tra Livia e Augusto, non come un affare politico, ma come una lunga storia d’amore.

  • S04E98 Il neo-atlantismo. L'Italia e il Mediterraneo

    • May 12, 2021
    • Rai 3

    Dopo la Seconda Guerra Mondiale l’Italia entra a far parte del Patto Atlantico. È una nazione sconfitta e deve scontare un ruolo subalterno, ma alcuni esponenti della sinistra democristiana – come Dossetti, Gronchi, Fanfani, La Pira – la vorrebbero protagonista nell’area del Mediterraneo. Aspirano a stringere rapporti diretti con i paesi emergenti del nord Africa e del Medio Oriente, conquistandosi una sempre maggiore autonomia dagli americani. Inizia così la stagione del cosiddetto “neo-atlantismo”: una pagina di storia ripercorsa dalla professoressa Leila El Houssi e da Paolo Mieli a “Passato e Presente”. L’azione politica di Fanfani, che in questi anni è più volte Presidente del consiglio e Ministro degli esteri, va in questa direzione. Come pure quella di Giovanni Gronchi che, Presidente della repubblica dal 1955 al 1962, inaugura una stagione di protagonismo del capo dello stato in politica estera, con i suoi numerosi viaggi nei paesi del Mediterraneo. Sul piano culturale, un grande artefice del neo-atlantismo è Giorgio La Pira, sindaco di Firenze, che intreccia rapporti con i principali leader del Mediterraneo. Ma il vero protagonista di questa stagione è il presidente dell’Eni Enrico Mattei, che, con le sue iniziative nel mercato dell’energia, stringe solidi rapporti economici con i paesi produttori di petrolio, sfidando il monopolio delle grandi compagnie anglo-americane.

  • S04E99 Villarbasse. L'ultima sentenza di morte

    • May 13, 2021
    • Rai 3

    L’Italia del Secondo dopoguerra è un Paese segnato dalla miseria e dai rancori, in cui la popolazione è assuefatta alla violenza e agli spettacoli di morte. Mentre viene avviato il processo di costruzione della democrazia, le nuove forze politiche si adoperano per raggiungere una pacificazione sociale: un tentativo che culmina con l’amnistia Togliatti del giugno 1946. Proprio in quei mesi un caso di cronaca nera diventa l’emblema dei molti problemi irrisolti della penisola. A Villarbasse, in provincia di Torino, quattro criminali comuni, emigrati dalla Sicilia, uccidono 10 persone a bastonate in una cascina di campagna per un misero bottino e ne occultano i cadaveri. Una storia ricostruita da Paolo Mieli e dal professor David Bidussa a “Passato e Presente”. Per mesi gli ex partigiani di zona vengono additati come colpevoli, finché i veri criminali non vengono arrestati. La strage provoca un’ondata di indignazione che la stampa cavalca: a gran voce è richiesta la pena di morte, sebbene la Costituente, che nel frattempo lavora alla stesura della Carta fondamentale, ne abbia già stabilito la soppressione. Un processo lampo, ai limiti della regolarità, consentirà di mandare a morte gli assassini prima del 15 aprile 1947, data prevista per la cessazione delle esecuzioni capitali. Il 4 marzo 1947 a Torino viene eseguita l’ultima sentenza di morte della storia processuale italiana.

  • S04E100 Sophie Scholl. La rosa bianca

    • May 14, 2021
    • Rai 3

    Tra il giugno del 1942 e il febbraio 1943, a Monaco di Baviera, opera un piccolo gruppo clandestino formato da giovani studenti universitari e da un professore dell’ateneo di Monaco. Diffondono volantini antinazisti e invitano la popolazione a resistere e a boicottare in modo non violento il regime nazista. Una storia ricostruita dal professor Alberto Melloni e da Paolo Mieli a “Passato e Presente”. Convinti che, dopo la rovinosa sconfitta di Stalingrado, la guerra sia ormai perduta e che la parabola del nazismo sia giunta al termine, gli studenti escono allo scoperto con un volantinaggio nel cortile dell’Università. Arrestati dalla Gestapo, vengono giustiziati dopo un processo farsa durato poche ore. La più giovane del gruppo è Sophie Scholl di appena 22 anni. Quella della Rosa Bianca non è una storia di un piccolo gruppo di illusi, ma la testimonianza di alcuni giovani che hanno trovato il coraggio e la lucidità di fare ciò che milioni di tedeschi avrebbero voluto e potuto fare.

  • S04E101 L'imperatore Domiziano

    • May 17, 2021
    • Rai 3

    Nel 69 d.C. dopo la guerra civile succeduta alla morte di Nerone, diventa imperatore Tito Flavio Vespasiano, esponente di una gens di origine equestre. Vespasiano inizia una nuova dinastia, quella dei Flavi, il cui epigono è Domiziano. Il suo ritratto è affidato al professor Umberto Roberto e a Paolo Mieli a “Passato e Presente”. Domiziano regna per 15 anni, dall’81 fino al 96 d.C. e si distingue per la ripresa di una politica d'espansione ai confini dell'Impero. Consolidato il Limes germanico, Domiziano porta a termine a Roma importanti opere pubbliche. Tra queste c’è lo stadio, una struttura per le gare atletiche capace di accogliere fino a 30.000 spettatori. La celebre piazza Navona ne ricalca ancora le dimensioni. Sul Palatino fa costruire un vero e proprio palazzo dinastico, diviso in tre settori: la domus Flavia, la domus Augustana e lo stadio palatino. Domiziano propone sé stesso come sovrano assoluto, come dominus et deus, conquista il consenso dell’esercito con una politica di elargizioni e il favore del popolo con spettacoli maestosi. Ma, proprio per questa sua politica, si rende inviso al Senato, che ne cancellerà la memoria e lo consegnerà alla storia come tiranno.

  • S04E102 Il Partito Comunista Cinese. 100 anni di Rivoluzione

    • May 18, 2021
    • Rai 3

    Il primo luglio di 100 anni fa, a Shanghai, dodici intellettuali fondano il Partito Comunista Cinese. Sotto la guida di Mao Zedong, i comunisti cinesi riusciranno a riunire il Paese e a liberarlo dalla dominazione straniera, con una guerra lunga più di 20 anni che entrerà a far parte dell’epica nazionale. E, da quando è andato al potere con la fondazione della Repubblica Popolare nel 1949, il Partito comunista cinese lo ha mantenuto senza soluzione di continuità. Qual è il segreto di tanto successo e di tale longevità? Da dove ha tratto in tutti questi anni la legittimazione a governare e con quali effetti sulla Cina? a “Passato e Presente”, Paolo Mieli ne discute con il professor Giovanni Andornino. Il Pcc ha attraversato indenne i grandi movimenti utopistici del periodo maoista - come il Grande Balzo e la Rivoluzione Culturale - il periodo delle riforme di Deng Xiaoping e la transizione all’economia di mercato, che ha trasformato la Cina nella prima potenza mondiale accanto agli Usa. Una grande capacità di trasformazione e adattamento, che gli vale oggi un consenso da oltre 90 milioni di iscritti.

  • S04E103 Sibilla Aleramo

    • May 19, 2021
    • Rai 3

    Sibilla Aleramo, pseudonimo di Marta Felicina Faccio, detta Rina, nasce ad Alessandria il 14 agosto del 1876. A 16 anni sposa con un matrimonio riparatore un impiegato dell’azienda del padre che l’ha violentata e dal quale avrà un figlio. Una vicenda dolorosa, che sarà oggetto del suo primo romanzo, “Una donna”. Sceglierà poi di lasciare la famiglia nel 1902 per trasferirsi a Roma e seguire i suoi ideali, con un impegno che non si limita alla scrittura, ma si concretizza in battaglie per l’emancipazione femminile e a sostegno dei più deboli. A “Passato e Presente”, Paolo Mieli ne parla con la professoressa Alessandra Tarquini. La sua figura è nota anche per le tormentate relazioni con alcuni personaggi in vista dell’epoca, primo fra tutti il poeta Dino Campana. Donna combattiva e dalle grandi passioni, nel 1925, Sibilla Aleramo firma il Manifesto degli intellettuali antifascisti, ma tre anni dopo passa ad appoggiare il fascismo, scrivendo sui giornali di regime. Nel 1943 rifiuta di trasferirsi a Salò e nel dopoguerra si iscrive al Partito Comunista, con il quale collabora attivamente, prestando la sua penna al quotidiano l’Unità fino alla morte, il 13 gennaio 1960.

  • S04E104 Storia dei movimenti pacifisti

    • May 21, 2021
    • Rai 3

    Il tema della pace ha attraversato l’intera storia dell’umanità, ma soltanto negli ultimi secoli la sospensione definitiva dei conflitti è stata percepita come un obiettivo politico da raggiungere e non più soltanto come un’aspirazione irrealizzabile. L’ideale della pace raggiunge il suo sviluppo nel Novecento, quando, dopo gli orrori delle guerre mondiali, l’idea dell’abolizione della guerra si trasforma in un progetto concreto, promosso dalle associazioni pacifiste e condotto dalle nuove organizzazioni internazionali. La storia dei movimenti pacifisti viene ripercorsa dal professor Renato Moro e da Paolo Mieli a “Passato e Presente”. Nell’opinione pubblica la cultura della pace si diffonde con la paura dell’atomica e della guerra definitiva. È del 1958 la prima marcia contro il nucleare, da Londra ad Aldermaston. Scienziati intellettuali, religiosi, pacifisti chiedono il disarmo. Manifestazioni si susseguono in tutto l’Occidente e il movimento pacifista cresce negli anni della corsa agli armamenti, fondendosi con i nuovi movimenti giovanili e non si ferma alla fine della guerra fredda, perchè tanti sono ancora i conflitti che continuano a insanguinare il globo. Il 15 febbraio 2003, per protestare contro l’imminente attacco americano all’Iraq, a Roma sfilano in tre milioni. Nello stesso giorno, attraverso le nuove reti di coordinamento, centodieci milioni di persone manifestano in ottocento città del mondo.

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