In famiglia c'è una gara di disegno, il soggetto è la margherita in mezzo al tavolo. Giudice, la mamma. Kiki la interpreta ia modo suo, il papà la copia diligentemente fino all'ultimo petalo e la nonna… disegna il ferro da stiro. La mamma decreta a vittoria di Kiki, naturalmente. La piccola corre il giardino a cercare un altro fiore e, tra i cespugli, si imbatte in uno strano personaggio viola.
Kiki si risveglia ben riposata, pronta ad affrontare un'eccitante giornata con il suo nuovo amico… che però non ha dormito niente. A quanto pare dove vive lui i letti non esistono. Scesa a colazione, Kiki chiede alla mamma: perché dormiamo sui letti? Beh, per riposare, risponde la mamma. Ma non c'è un altro modo per dormire?
È arrivata l'ora di merenda, Kiki vuole che Kapuf mangi con lei! Ma cosa mangerà un alieno? A parte la sveglia di latta, sembrano piacergli le caramelle, fin troppo. Dopo un po' diventa di tutti i colori sollevandosi da terra. Kiki allarmata corre dalla nonna, la quale le spiega che Kapuf ha solo un eccesso di zuccheri, ecco perché non si devono mangiare troppe caramelle!
Fuori piove, Kiki e Kapuf si rifugiano in cucina dove c'è la Nonna che ascolta una musica ad altissimo volume. È un suono insopportabile per le orecchie dell'alieno. Spento lo stereo, Kapuf sfrega il gessetto sulla lavagna-giocattolo di Kiki e le fa capire che quella sì che è musica! Ora è Kiki a doversi tappare le orecchie. Ma, se è così, tutto può essere musica!
La nonna è giù di morale perché si è slogata una caviglia facendo free climbing. Kapuf è perplesso: perché la nonna deve per forza camminare? A sua volta Kiki si chiede: perché noi umani ci muoviamo solo sulle due gambe? La gatta si muove su quattro zampe, i serpenti strisciano, i canguri saltano! Certo Kiki non può volare, ma lei e Kapuf possono forse trovare un nuovo modo di muoversi?
Kiki si sveglia e trova Kapuf indaffarato con un puzzle nel buio dell'armadio. Ma allora per Kapuf non c'è differenza tra luce e buio? Scesa in cucina per colazione, Kiki dice ai suoi che vuole imparare a vedere al buio. Beh, conviene la mamma, "in effetti dopo un po' al buio gli occhi si adattano". Kiki ci proverà a modo suo.
Mentre sta giocando con Kapuf all'Ora del Tè Alieno, a Kiki viene in mente di non avergli mai mostrato il suo puzzle preferito! Kiki sta per rovesciarne il contenuto sul pavimento quando arriva la mamma che le fa notare che la stanza è già un vero disastro, ma perché bisogna sempre mettere a posto le cose? Possibile che non ci sia un modo migliore per vivere?
Kiki a colazione trova una scena insolita: il papà non ha più voce e fatica a farsi capire. La bambina fa notare agli adulti che Kapuf non parla eppure lei lo capisce. Ma allora perché debbiamo per forza parlare? La mamma le spiega che il linguaggio è decisamente il modo più comodo per capirsi, ma se si può parlare anche con i segni… l'importante è essere tutti d'accordo su cosa significhi una parola… o rischi di passare tutto il pomeriggio a chiedere la cioccolata!
Kiki si è svegliata di cattivo umore. Ha fatto un brutto sogno, ma non lo ricorda. Kapuf capisce che qualcosa non va e la guarda triste pure lui, lucine spente e antenne all'ingiù. Però lui sa cosa ci vuole per far passare la tristezza! Con un mano si tocca un ginocchio, le lucine si riaccendono e gli torna subito l'allegria. Kiki ci prova, ma niente da fare. Allora chiede alla nonna cosa si può fare contro la tristezza? La nonna non ha dubbi: non c'è niente di male a essere tristi ogni tanto.
È un tranquillo pomeriggio. Kiki è in camera che gioca con un peluche e chiede a Kapuf di passargliene altri, ma l'alieno è concentrato su una minuscola e invisibile zanzara che gli svolazza attorno. Arriva la mamma armata di forbicine: è il momento del taglio delle unghie! Kiki non vorrebbe farlo: "Perché devo fare qualcosa anche se non voglio?!". La mamma le risponde che se tutti facessero solo ciò che vogliono, le conseguenze sarebbero imprevedibili e regnerebbe il caos. Kiki non è convinta, anzi secondo lei sarebbero tutti più felici.
Kiki vuole assolutamente sapere perché il sole è giallo, ma nessuno degli adulti le può dare retta. E allora Kiki si chiede: ma perché gli adulti lavorano sempre e io no? Kiki passa la giornata a cercare di aiutare gli adulti nei loro impegni, ma con risultati a volte comici. È delusa ma il Papà sorride e le dice che avrà tutto il tempo di lavorare quando sarà più grande: ognuno deve fare quello che può; lei ha un compito importantissimo, portare a tutti sorrisi e buonumore.
Kiki e Kapuf sono in cucina a giocare, quando a lui brontola lo stomaco. Kiki ride: è troppo presto per mangiare, sono le… già, che ore sono? I due guardano confusi l'orologio con le lancette, e nessuno dei due ci capisce niente… questo sistema non l'ha mai convinta! Perché non crearne uno migliore?
La mamma è impegnatissima con il catering di un matrimonio e la cucina è piena di dolcetti dall'aspetto molto invitante. Kiki sa di non poterli toccare e, dunque, stavolta vuole farne anche lei. Kiki, seguita da Kapuf, inizia una missione segretissima: obiettivo, prendere tutte le cose buone dal frigo senza che nessuno se ne accorga!
Kiki, in accappatoio dopo la doccia, è alle prese con l'armadio: deve scegliere quali vestiti indossare! Mentre lancia cose a caso Kapuf le si affianca, con un calzino infilato su un orecchio: Kiki prova a spiegargli che si tratta di una calza e come si indossa, ma la domanda sorge spontanea: perché noi umani ci vestiamo così?
In giardino il Papà è alle prese con un dilemma artistico: meglio un cespuglio a forma di bici o di astronave? Kiki non vede l'ora di dare al papà una mano! E allora corre in cameretta, impugna foglio e matite colorate ma anche Kapuf vuole disegnare. Kiki osserva il risultato: cos'è quel gran pasticcio? Ora glielo insegna lei come si distingue un bel disegno da uno brutto!
Kiki ha appena finito di mangiare una banana è getta la buccia nel bidone in cucina. Ora è tempo di andare a giocare fuori con Kapuf. Ma lui è sconcertato dal gesto di Kiki. L'alieno già si era affezionato a quell'involucro giallo brillante! Ma Kiki ne è certa: la buccia di banana non è un gioco, è spazzatura! Ma perché? In effetti non se l'era mai chiesto… Beh, c'è un solo modo per scoprirlo!
La Nonna propone a Kiki di giocare a Scala 4000, una sua variante del classico gioco di carte. Kiki ogni tanto perde e si lamenta sbuffando: perché non posso vincere sempre io? "Beh, se vincessi sempre tu, poi nessuno vorrebbe più giocare con te", prova a spiegarle la Nonna, ma Kiki non è convinta, ed esce in giardino dove trova Kapuf intento a giocare con la pompa dell'acqua. Kiki sfiderà Kapuf in molti giochi, riuscirà a vincere sempre almeno con lui?
Una mattina, Kiki e Piccolo Mostro sono in cucina a giocare, quando a Piccolo Mostro brontola lo stomaco (che negli alieni della sua specie è posizionato dietro al ginocchio). Piccolo Mostro fa capire di essere pronto per il pranzo, ma Kiki ride: è troppo presto, sono le… già, che ore sono? È l'ora di inventare un orologio su misura per la loro giornata!
Una mattina Kiki si sveglia ma scopre che Kapuf non è dentro l'armadio come al solito. Dove sarà finito? Lo trova sotto che sta tirando fuori tutto dalla valigia del Papà, appena tornato da un viaggio. Kiki lo rimprovera con un sorriso paziente: giù le mani, quelle sono cose "da grandi"! Ma lui continua a tirar fuori tutto. E se, sul pianeta di Kapuf, tra adulti e bambini non ci fossero differenze?
Kiki sta giocando in giardino con Kapuf ed è sporca di terra da capo a piedi. "Corri subito a lavarti!", le grida la mamma. "Incomincia tu", dice Kiki a Kapuf, prendendo la pompa per innaffiarlo. Ma Kapuf non sopporta l'acqua. E ora come ti pulisci? Chiede Kiki.". Kapuf si dà una scrollata, prende colore e… ta-dan è tutto pulito! Anche Kiki vorrebbe essere come Kapuf.
Questa mattina Kiki si è alzata a fatica: non si sente bene. Giunta in cucina la Mamma le misura la temperatura… e voilà una bella febbre! Tornati in stanza Kapuf prova tutti i metodi alieni per far guarire Kiki. Stanca, pallida e con i brividi, Kiki riesce a trascinarsi fino al letto. "Oh, che bel calduccio. Mi sento già zzzz…". Al risveglio è ora di cena e Kiki si sente meglio ora ci vuole un buon brodino di pollo.
Per Kiki non c'è cosa più divertente che giocare a mela-canestro con Kapuf. Vederlo giocare è uno spettacolo: si eleva fino al canestro e schiacciare. Piacerebbe anche a lei avere quell'abilità! Tutti hanno un'abilità, ed io?" si chiede Kiki. Sa fare i gargarismi, saltare sul letto, produrre rumori con le ascelle... Ma è sicura che siano proprio dei talenti?
Kiki e Kapuf sono in giardino a giocare a "Palla sospesa". Kiki fa il gesto della pausa: deve fare pipì! Kapuf ci resta male: interrompersi sul più bello non va bene! Kiki non può che concordare ma… "tu non la fai mai la pipì, scusa?". Solo in quel momento realizza… Piccolo Mostro non va mai in bagno! Ma allora perché noi dobbiamo per forza fare la pipì? Spesso è una seccatura!
Kiki è in giardino con la mamma e la nonna. La mamma ha l'aria impaziente, controlla se il piccolo aperitivo che ha allestito all'aperto per l'ospite, la Sig.ra Elvira, che sta per arrivare. A un tratto, entra il papà con uno scatolone e quando lo apre, appare Elvira. La mamma è incredula: Elvira è una gallina?!
È pomeriggio e Kiki sta giocando con Kapuf a nascondino. Tocca a lei contare. Lui ha il dono dell'invisibilità… e qando Kiki meno se l'aspetta… ta-dan! Ricompare come per magia. Nel frattempo il fratellino ha dato un calcetto alla pancia della mamma, ma quando Kiki appoggia la sua mano sulla pancia, non sente niente: forse è come Kapuf, che sa come comparire e scomparire a piacimento.