Il protagonista della prima puntata di Boss in incognito è David Hassan, proprietario e presidente di un’importante realtà nel campo dell'abbigliamento e della camiceria internazionale. David vive a Roma con sua moglie e i suoi cinque figli. E' un uomo che ha tutto, fuorché una cosa fondamentale: il tempo. La sua famiglia lo vorrebbe di più a casa, ma il lavoro gli impedisce di dedicarsi a loro come vorrebbe. Hassan ha deciso di andare sotto copertura perché in questo momento di crisi anche le aziende che sono riuscite a tenersi a galla devono stare in guardia. L’unico modo per continuare a crescere è rendere la filiera produttiva impeccabile, dalla fabbrica alla vendita al dettaglio. David vuole ottimizzare ogni più piccolo particolare della sua azienda. E, per farlo, non può che calarsi in essa partendo dal basso. Ovviamente in incognito. Si spoglierà del suo completo firmato e vestirà i panni di magazziniere, di autista delle consegne, di operaio nella sua fabbrica e persino di commesso. E in questa veste non avrà più a che fare con business-men come lui ma con esigenti e incontentabili clienti che metteranno a dura prova la sua pazienza. David sarà ancora allenato fisicamente e mentalmente a questo genere di lavoro di prima linea? Riuscirà a trovare falle da correggere per rendere perfetto il suo sistema? Verrà riconosciuto? Ma gli obiettivi di David non sono solo questi. Tra i suoi compiti principali ci sarà quello di individuare tra i suoi impiegati delle persone meritevoli, che gli insegnino, man mano, un lavoro e che lo aiutino a scoprire i punti critici della sua azienda. Persone che alla fine, tornato nei suoi panni da Boss, premierà, perché una grande azienda non è nulla senza grandi dipendenti.
Il proprietario e presidente del consiglio di Amministrazione di un importante gruppo privato italiano per i servizi di raccolta, stoccaggio e smaltimento dei rifiuti, Giovanni Battista Pizzimbone, è il protagonista della seconda puntata di “Boss in incognito”. Il racconto della puntata è affidato a Costantino della Gherardesca. In un momento delicato per la sua azienda, mentre alcune società del settore sono costrette a chiudere, Giovanni Pizzimbone ha deciso di andare “sotto copertura” tra i suoi dipendenti per scoprire come migliorare il servizio e valorizzare il lavoro. Per una settimana lascerà la sua lussuosa villa in Costa Azzurra, i suoi completi firmati e le cravatte per indossare gli abiti da lavoro e la giacca catarifrangente degli operatori ecologici. Ogni giorno il “boss” si troverà a lavorare con un operaio diverso della sua azienda che penserà di avere accanto un nuovo assunto. Si alzerà all’alba per andare a lavorare nella raccolta differenziata porta a porta, sporco di grasso e polveri opererà nel centro di smistamento di materiale elettronico, dovrà spazzare a mano il centro della città e affrontare l’odore pungente dei cassonetti dell’umido. Ogni giorno sarà messo a dura prova sia fisicamente sia mentalmente, ma non dovrà mai perdere il suo obiettivo: identificare i problemi per cercare poi di risolverli e, con questa esperienza, individuare i lavoratori migliori così da premiarli perché la forza di ogni grande azienda sono i suoi dipendenti.
La terza puntata di “Boss in incognito”, il programma di Rai2 condotto da Costantino della Gherardesca in onda in prima serata lunedì 10 febbraio, avrà per protagonista Paolo Penati top manager di un’azienda leader dello shopping multimediale. Un'azienda giovane e in crescita con sedi in tutto il mondo e con un fatturato di 8,5 miliardi di dollari. Il “boss” vive in Brianza, ha una moglie, un barboncino e una famiglia allargata. Penati ha sempre lavorato sodo per raggiungere i suoi traguardi, oggi ha tutto quello che ha sempre sognato, ma non smette mai di porsi nuovi obiettivi. Il “boss” ha deciso di andare a lavorare in incognito perché in un periodo di grande crisi, le aziende che continuano ad assumere e in espansione come la sua non possono permettersi di avere dipendenti insoddisfatti. Per una settimana cambierà identità e aspetto e avrà a che fare con cuffie e microfoni calandosi nei panni di un operatore di call center, farà turni notturni, lavorerà come magazziniere, sarà assistente di studio durante la diretta per lo shopping on-line. Penati riuscirà a sopportare la vita da apprendista? Riuscirà a rimanere sveglio durante i turni notturni? Sopporterà i rimproveri e gli ordini? Ce la farà a mantenere segreta la sua identità? Al termine della sua esperienza raccontata nei vari passaggi da Costantino, Penati tornerà alla sua vita e premierà le persone meritevoli e i talenti nascosti che ha incontrato. Inoltre, cercherà di trovare una soluzione alle criticità che ha scoperto durante il suo periodo in incognito.
La quarta ed ultima puntata di “Boss in incognito”, il programma di Rai2 condotto da Costantino della Gherardesca ha per protagonista Massimo Santini titolare di un’azienda che si occupa di sicurezza a 360 gradi (installazione di impianti di antifurto, guardie giurate, telesorveglianza e trasporto valori). Massimo è il nipote di Amedeo Gamberini, che nel 1925 ha fondato l’azienda che ha sempre avuto una conduzione familiare. Ancora oggi, nonostante i 1200 dipendenti e le 35 sedi operative, la direzione è formata dalle figlie di Amedeo, tra cui la mamma di Massimo, e i loro figli. Massimo ha vissuto un’infanzia spensierata e serena, senza troppi problemi e senza grosse responsabilità. Ma tutto è cambiato quando, nel 2010, il padre è morto di tumore e lui si è trovato a dover gestire un ruolo importante in azienda, diventando capo delle guardie giurate e security manager della società. Oggi ha deciso di andare sotto copertura per verificare se, in questo periodo critico, la qualità del servizio offerto dalla sua azienda è all’altezza di quello che la sua famiglia offre da decenni. Con la nuova identità di Matteo, un ragazzo in cerca di lavoro, si metterà alla prova come tecnico manutentore di impianti d’allarme, venditore di sicurezza, guardia giurata notturna e portiere. Massimo scoprirà di non essere particolarmente portato per molti dei lavori che fanno i dipendenti e saranno in tanti a rimproverarlo per il lavoro eseguito non correttamente. Ma il Boss non rivelerà la sua identità fino alla fine quando sarà il momento di premiare i lavoratori migliori e rimproverare quelli che hanno sbagliato e, mai come in questa puntata, il Boss si troverà di fronte a importanti mancanze e gravi scorrettezze.
La storia di Fabrizio Piantoni, a capo di una società del settore alberghiero, lavorerà in incognito negli hotel della sua catena. Rifarà le camere, pulirà i bagni, servirà ai tavoli, farà l'animatore, l'aiuto cuoco e il lavapiatti. Soltanto così potrà cogliere le difficoltà e i margini di miglioramento che possono garantire ancora la crescita della sua azienda e il benessere dei suoi dipendenti. Al termine della settimana, il boss convocherà nella sede centrale dell’azienda tutti i lavoratori con cui è entrato in contatto e, dopo aver svelato la sua vera identità, potrà premiarli e migliorare le loro condizioni di lavoro.
Sarà Carmine Martire, Presidente di un’azienda diventata in pochissimo tempo leader nella produzione di cioccolato e barrette ai cereali, il protagonista di questa puntata.
La terza puntata di “Boss in incognito”, ha come protagonista Chiara Nasi, Presidente e Amministratore delegato di un’azienda molto importante nel campo della ristorazione. L’azienda gestita da Chiara Nasi - cresciuta professionalmente all’interno della società fino ad arrivare al gradino più alto delle responsabilità aziendali - è nata nel ’92 con la fusione di tre storiche cooperative emiliane e sviluppa la sua attività in diversi segmenti di mercato: ristorazione aziendale, scolastica, socio sanitaria e militare, ristorazione commerciale, banqueting e buoni pasto. E’ un’azienda che si pone obiettivi molto importanti: promuovere una cultura dell’alimentazione sana ed equilibrata e incentivare nuovi investimenti, che significano la creazione di altrettanti posti di lavoro, ed è presente in 15 regioni italiane, con dei numeri eccezionali: 76 milioni di pasti serviti, una forza lavoro di 10.700 persone di cui 1.200 cuochi e circa il 90% composto da donne, un fatturato 2013 di 491 milioni di euro.
Sarà Sandro Ferrone, a capo di un importante marchio nel mondo della moda e nel panorama del Fast Fashion Made in Italy, il protagonista della quarta puntata di Boss in incognito.
Franca Semplici direttrice creativa di un atelier di abiti da sposa. La Sartoria nasce in Toscana nel 1988 a opera della famiglia Magnani, ma la passione per gli abiti da sposa e per le creazioni sartoriali fa parte di una tradizione di famiglia lunga più di 60 anni. I modelli creati accostano tecniche tradizionali con tecniche all’avanguardia. L’azienda, che, secondo una stima, in un anno ha un consumo medio di circa 6.000 metri di pizzo, 25.000 metri di seta e 60.000 di tulle, confeziona ogni mese più di 600 abiti. La Direttrice Creativa Franca Semplici, lavora nel campo da quasi cinquant’anni: “Fin da piccola - spiega - ho sempre avuto la passione per il cucito. Il mio gioco preferito era inventare qualcosa con un piccolo pezzo di stoffa, ago e filo...”. La principale “mission” della Sartoria è quella di offrire un prodotto di qualità completamente realizzato in Italia. Per riuscire a migliorare le fila che compongono la sua azienda, Franca Semplici ha deciso di infiltrarsi in incognito e di ripercorrere un cammino già percorso in gioventù. Durante questa settimana di lavoro in prima linea infatti, sarà nuovamente: una sarta, una stiratrice, una venditrice al dettaglio e una vetrinista. La sua esperienza le permetterà di trovare criticità e di confermare i punti di forza dell'azienda.
Protagonista della sesta puntata di Boss in incognito, il programma condotto da Costantino della Gherardesca, sarà Alessandro Onorato, figlio di Vincenzo Onorato, già timoniere di Mascalzone Latino e Presidente di una compagnia di navigazione in cui lavora lo stesso Alessandro. La famiglia Onorato è una famiglia di Armatori fin dall’800, quando ancora il trasporto tra la Penisola e le isole avveniva con navi a vela. Il Commendatore Achille Onorato ha scritto letteralmente la storia della marineria italiana nel dopoguerra. Oggi, a capo della compagnia di navigazione, cresciuta molto in questi anni, c’è suo figlio, Vincenzo Onorato, che l’ha portata da piccola realtà locale a top player del settore.
Il "Boss in incognito" è Angelo Rinaldi. Si occupa di trasporti e logistica della società Logimed (della quale è Presidente e amministratore delegato), punto di riferimento per le principali aziende di elettrodomestici ed elettronica nell’area Centro-Sud.
Protagonista dell’ottava puntata di Boss in incognito, il programma condotto da Costantino della Gherardesca, sarà Nenella Impiglia Curzi, membro del consiglio di amministrazione e consigliere delegato alle relazioni esterne di un’azienda calzaturiera, nota a livello internazionale per la produzione di marchi affermati nel mondo della moda. La sua azienda, che ha sede nelle Marche ed è stata fondata dal marito Renato Curzi, produce in un anno 220.000 paia di scarpe, distribuisce i suoi prodotti con una rete di vendita in 900 negozi multibrand e due Factory Store, con show room diretti a Milano, Roma e Parigi, e vanta una forza lavoro di 95 dipendenti diretti e la collaborazione di altre aziende con circa 200 addetti. La mission dell’azienda è quella di “creare prodotti dalla forte identità, italiani per spirito e internazionali per appeal, unendo passione artigiana, cura del dettaglio, invenzione industriale e sprezzo delle convenzioni”.
Sarà Fabio Colucci, socio fondatore di una catena di parrucchieri, il protagonista di questa puntata. Dal salone del papà negli anni Settanta, a Monopoli, in provincia di Bari, Fabio Colucci ne ha fatta di strada. Si è trasferito prima a Roma, poi a Londra e di lì in giro per il mondo a raffinare la sua tecnica e a lanciare il suo stile come esempio di glamour italiano. Durante questi anni ha conosciuto Emilio Celotto e, insieme, hanno deciso di lanciarsi in una nuova avventura: aprire una catena tutta italiana, senza permettere alle multinazionali di snaturare il loro concetto di arte. Sebbene sia una realtà relativamente giovane, la loro catena conta già oltre 50 saloni affiliati in tutta Italia e 7 milioni e mezzo di fatturato nel 2013. Nei suoi saloni ogni anno si effettuano oltre 300.000 tinte e quasi mezzo milione di tagli su più di 52.000 clienti. Durante la sua settimana in incognito, Colucci si camufferà e lavorerà nei suoi saloni come estetista, rappresentante, apprendista stylist e tecnico colorista. Avrà così modo di osservare più da vicino le criticità e difficoltà della sua catena e trovare soluzioni per migliorare la qualità del lavoro dei dipendenti.
Protagonista della puntata, Gianluca Mech, discendente da una dinastia di “decottisti” che ha origini nel ‘500. I segreti della “Decottopia”, ricette passate di generazione in generazione a un solo membro della famiglia, gli sono stati tramandati dal padre. Nella puntata con finale a sorpresa, il Boss in incognito si infiltrerà nella sua azienda come magazziniere, imbottigliatore, estetista, rappresentante e addirittura barman. Ma la difficoltà più grande sarà camuffarsi, visto che lui stesso è testimonial delle campagne pubblicitarie della sua azienda, e quindi riconoscibilissimo. Riuscirà, grazie al trucco, a nascondere la sua vera identità ai propri dipendenti?
Protagonista della prima puntata di questa nuova stagione è Francesca Ossani, presidente di Crik Crok, azienda leader nella produzione di patatine e snack. La sede centrale dell'azienda si trova a Pomezia in provincia di Roma, conta 150 dipendenti e 500 agenti per un volume d'affari di 40 milioni di euro. In un anno vengono prodotti 60 milioni di pacchetti di patatine che vengono distribuite in Europa fino in Brasile.
Protagonista della seconda puntata è Carlo De Riso, amministratore di Costieragrumi, azienda leader nella produzione di limoni Costa D'Amalfi Igp.
Terzo appuntamento con "Boss in Incognito". Protagonista di questa terza puntata è Carmela Schettino, proprietaria, insieme a suo marito Alessandro De Masi, de La Contadina, uno dei marchi più conosciuti in assoluto nel settore della produzione e della vendita della mozzarella di bufala. Con sede centrale ad Altavilla Silentina, più di 180 dipendenti e quasi 70 punti vendita in tutta Italia, La Contadina produce ogni anno 1.400 tonnellate di mozzarella di bufala.
Protagonista della quarta e ultima puntata sarà Renato Lenzi, Ceo di vari parchi acquatici.
Alla vigilia di un Natale diverso per tutti, con le conseguenze di una pandemia che sta richiedendo grandi sacrifici a imprenditori e lavoratori, le telecamere della trasmissione con un nuovo escamotage, entreranno in una azienda italiana d'eccellenza: Birra Peroni, con il suo Amministratore Delegato, Enrico Galasso, che andrà sotto copertura.
La protagonista di questa puntata è Martina Oliviero, giovane manager dell'azienda Oliviero, che produce torrone e cioccolata per la grande distribuzione. La sede dell'azienda si trova a Monteforte Irpino, in provincia di Avellino, conta 120 dipendenti, 10mila mq di stabilimenti e, ogni anno, trasforma 8mila quintali di cioccolata e produce oltre 5mila quintali di torrone. Nel corso della puntata Martina Oliviero incontrerà i propri operai: Mina, che la affiancherà nella produzione del torrone, Angela che la guiderà nel confezionamento manuale del torrone friabile, Gerardo con cui preparerà le barrette di croccante e Mary con la quale selezionerà e impacchetterà i torroncini. Ad aiutarla, nella sua missione in incognito, ci sarà Max Giusti, che si dovrà cimentare nella produzione delle arachidi pralinate affiancando l'operaia Barbara.
Il protagonista di questo secondo appuntamento sarà Ugo Pellegrino, amministratore unico di Arcadia Yachts, un cantiere navale specializzato nella costruzione di yacht di lusso fatti su misura per clienti italiani e stranieri. La sede dell'azienda si trova a Torre Annunziata, in provincia di Napoli, dispone di un sito produttivo di 47.000mq e conta 150 collaboratori tra impiegati e maestranze. Durante la puntata Ugo Pellegrino si confronterà con alcuni tra i suoi operai: Claudio, che gli insegnerà i segreti della falegnameria e della carpenteria navale, Dymitro, con il quale imparerà a resinare i gusci delle barche, Benito, che lo guiderà nel collaudo pre-consegna di uno yacht, e, infine, con Enzo, che lo istruirà nel lavoro di stuccatura e riparazione di uno scafo. Max Giusti, invece, in incognito in missione per conto del Boss, incontrerà Salvatore, un maestro verniciatore.
Il protagonista di questo terzo appuntamento sarà Marco Arletti, amministratore delegato di Chimar spa, un colosso italiano della produzione di scatole e imballaggi industriali. La sede storica si trova in provincia di Modena, a Limidi di Soliera, ma ormai l'azienda ha altre 25 sedi sparse in tutto il nord Italia. Chimar conta 550 tra collaboratori e dipendenti e produce 22 milioni di imballaggi in un anno. Nella sua avventura in incognito, Marco Arletti affiancherà i suoi dipendenti: Daniele, con cui imparerà a costruire i pallet in legno, Giovanni, che gli insegnerà a imballare macchinari industriali pronti per l'esportazione, Emilia, che lo affiancherà nella realizzazione dei sacchi barriera, e Adam, che lo istruirà nella costruzione di grandi scatole in legno. Anche in questa puntata, Max Giusti arriverà in soccorso del boss ed entrerà in incognito nell'azienda dove lavorerà gomito a gomito con Luca nella fabbricazione delle scatole di cartone.
Il protagonista di questo ultimo appuntamento è Gerardo Acampora, amministratore delegato di Megic Pizza, azienda che produce pizza fresca da banco destinata alla grande distribuzione. Con sede centrale nella zona industriale di Gorizia, Megic Pizza ha circa 70 dipendenti e produce 30mila pizze artigianali al giorno, distribuendole in tre continenti. Nella sua avventura in incognito, il boss Acampora incontrerà i suoi dipendenti: Alexandru, che gli insegnerà a imballare le pizze per la spedizione, Tatiana, che lo istruirà nella preparazione degli ingredienti, e Pina, che gli mostrerà il confezionamento sottovuoto delle pizze. Come sempre, anche Max Giusti scenderà in campo, in incognito, per aiutare il nostro Boss e stavolta, con una nuova identità 'non sarà più Giovanni, dalla Toscana, ma Pasquale, da Napoli' dovrà fare gli straordinari: affiancherà prima Alessandro, nella preparazione dell'impasto e nella spianatura delle pizze, e poi Dorotea, alla farcitura manuale.
Nel primo appuntamento di questa nuova stagione ad andare in incognito sarà Claudio Papa, boss di Dolceamaro, azienda leader nella lavorazione di confetti, cioccolato e prodotti da forno. L'azienda, con sede a Monteroduni, in provincia di Isernia, conta 70 dipendenti, ha uno stabilimento che occupa una superficie di 8.000 mq, oltre a 1.500 ettari di mandorleti e noccioleti biologici, materie prime fondamentali per la creazione dei confetti e delle pralinate al cioccolato, ed esporta le sue dolcezze in trenta paesi del mondo per un fatturato annuo di 9 milioni di euro. Il boss sarà in prima linea con i suoi collaboratori: Maria, con cui realizzerà i chicchi di caffè ricoperti di cioccolato; Elena, per il confezionamento delle tavolette di cioccolato e dei confetti; Gianluca, con cui preparerà i coloratissimi macarons; e Liliana, che produrrà con il boss le tavolette di cioccolato. Max Giusti, nei panni di Josè, lavorerà, invece, con Carmela al prodotto di punta dell'azienda: i confetti.
È Angelo Pinto, direttore generale di Pinto srl, azienda che produce sistemi oscuranti, tapparelle, box doccia e porte a soffietto, il protagonista di "Boss in incognito" con Max Giusti. La Pinto srl ha una storia lunga trent'anni e tre stabilimenti in Italia, uno a Fidenza, uno a Mediglia, in provincia di Milano, il terzo a Polla, in provincia di Salerno. Ed è nello stabilimento campano che il boss andrà in missione sotto copertura.
In questa quarta puntata ad andare in incognito sarà Daniele Masella, boss del Biscottificio Casilino, azienda di San Cesareo (Roma), punto di riferimento per il territorio di biscotti, dolci e prodotti da forno, come crostatine, torte, biscotti, pizzette, per un totale di 4,5 tonnellate di prodotti in un anno. Nel corso della puntata, il boss, si metterà in gioco e lavorerà con alcuni dei suoi dipendenti.
È Michele Zanella, fondatore e Amministratore Delegato di "O bag", azienda nata da una start up e ora leader nella personalizzazione di borse e accessori, il protagonista della puntata di oggi. In pochi anni, il progetto "O bag" è divenuto esempio del made in Italy nel mondo, riuscendo ad affermarsi nel mercato internazionale del fashion con le sue iconiche borse realizzate in gomma eva, con circa 600 mila combinazioni per ciascuna collezione. Con sede centrale in provincia di Padova, "O bag" è presente in più di 50 Paesi, conta più di 500 punti vendita e un fatturato di 30 milioni di euro annui. Con una nuova identità e un nuovo aspetto fisico, Michele Zanella incontrerà alcuni dei suoi dipendenti.
Nuove aziende, nuovi imprenditori, nuovi operai e nuove storie nella nona edizione di Boss in incognito. Anche Max Giusti, come nelle tre precedenti edizioni, scende in campo in incognito per conto dei boss sostituendoli in alcune occasioni. Il protagonista del primo appuntamento è Alessandro Condurro, Amministratore Delegato de L'Antica Pizzeria da Michele in the world, storica pizzeria nata 150 anni fa nel cuore pulsante di Napoli e che ha saputo conquistare tutto il mondo. L'Antica pizzeria da Michele in the world è presente in tre continenti, conta 680 dipendenti e ha un fatturato annuo di 100 milioni di euro. L'esperienza di Boss in incognito metterà in contatto due mondi solitamente separati e distinti: quello dei boss e quello dei dipendenti, permettendo, sia agli uni che agli altri, di incontrarsi e comprendersi meglio, tra sorprese ed emozioni.
La protagonista del secondo appuntamento di Boss in incognito è "Urbani Tartufi", azienda leader nella raccolta e trasformazione del tartufo nel mondo, che ha come Presidente Olga Urbani e come Amministratore Delegato Giammarco Urbani. Entrambi troppo riconoscibili agli occhi dei loro dipendenti, i due boss hanno designato Andrea Pascolini, Direttore Generale dell'azienda, per andare in incognito. Urbani Tartufi è un'eccellenza italiana che da Scheggino, piccolo borgo umbro, in 170 anni è arrivata ad essere presente in 70 Paesi e ha la sede più importante, la Urbani Truffle, in America, nel cuore di Manhattan. L'esperienza di Boss in incognito metterà in contatto due mondi solitamente separati e distinti: quello dei boss e quello dei dipendenti, permettendo, sia agli uni che agli altri, di incontrarsi e comprendersi meglio, tra sorprese ed emozioni.
L'ultima protagonista della stagione di "Boss in incognito" è Sarà Chiara Iachini, direttrice commerciale di Don the Fuller e socia di Sedima Fashion Hub. La Sedima Fashion Hub dalla fine degli anni '80 ha rivoluzionato il mercato del jeans brevettando sistemi di lavaggio, trasformazione e "invecchiamento" che sono stati poi "replicati" dai maggiori competitor globali. L'esperienza di Boss in incognito metterà in contatto due mondi solitamente separati e distinti: quello dei boss e quello dei dipendenti, permettendo, sia agli uni che agli altri, di incontrarsi e comprendersi meglio, tra sorprese ed emozioni.
Protagonista del primo appuntamento sarà Domenico Bianco, Amministratore Delegato di Soavegel, azienda leader nella produzione di surgelati. Con sede a Francavilla Fontana (BR), Soavegel dispone di un sito produttivo di 40.000 mq, conta 150 dipendenti ed esporta in tutto il mondo con un fatturato di 52 milioni di euro. In un solo giorno Soavegel è in grado di produrre 65 mila kg di prodotti surgelati. Nella sua avventura in incognito, Domenico Bianco affiancherà i suoi dipendenti: Antonio gli farà vedere come preparare i panzerotti, con Alieu scoprirà il mondo degli arancini, Concetta lo istruirà nel lavoro di confezionamento dei panzerottini e delle crepès e Cosimo lo porterà nel cuore del freddissimo magazzino di stoccaggio. Max Giusti, invece, in incognito in missione per conto del Boss, incontrerà Domenico e si cimenterà nella promozione del prodotto nella splendida cornice della piazza di Ostuni.
Monica Riva, figlia del CEO Maurizio - che rappresenta la quarta generazione della Riva 1920, azienda che produce in maniera del tutto artigianale mobili in legno massello in grado di sfidare il tempo nel rispetto dell'ambiente – è la protagonista del secondo appuntamento con "Boss in incognito". Monica Riva è la Responsabile Commerciale del mercato italiano e si occupa anche della gestione degli aspetti produttivi dell'azienda, che ha un fatturato di 17 milioni di euro e conta 86 dipendenti. Nel corso della puntata Monica Riva, con una nuova identità, incontrerà i suoi dipendenti: Mamadou, che le mostrerà come si usa il macchinario di taglio Cnc del legno e le insegnerà a levigare i mobili; Laura, la regina del reparto della calibratura; Alessandro, con cui creerà la resinatura di un tavolo in Kaori; Mina con cui imballerà una panca a forma di molletta gigante.
Protagonista del terzo appuntamento sarà Alberto Zampino, Amministratore Delegato di Pastificio Gentile, azienda leader nella produzione di pasta artigianale. Con sede a Gragnano (Na), Pastificio Gentile conta 120 dipendenti ed esporta in tutto il mondo con un fatturato di 15 milioni di euro. In un anno Pastificio Gentile è in grado di produrre 4 milioni di confezioni di pasta artigianale per un totale di 80.000 sacchi di semola utilizzata. Nella sua avventura in incognito Alberto Zampino affiancherà i suoi dipendenti: con Maria imparerà a confezionare manualmente i vari formati di pasta, Virginia lo porterà nel cuore della produzione e gli insegnerà come si trafilano le pappardelle, Rossana lo istruirà sulla stiratura manuale dei grissini e con Rita preparerà i pomodori S. Marzano pelati al naturale.