La quarta ed ultima puntata di “Boss in incognito”, il programma di Rai2 condotto da Costantino della Gherardesca ha per protagonista Massimo Santini titolare di un’azienda che si occupa di sicurezza a 360 gradi (installazione di impianti di antifurto, guardie giurate, telesorveglianza e trasporto valori). Massimo è il nipote di Amedeo Gamberini, che nel 1925 ha fondato l’azienda che ha sempre avuto una conduzione familiare. Ancora oggi, nonostante i 1200 dipendenti e le 35 sedi operative, la direzione è formata dalle figlie di Amedeo, tra cui la mamma di Massimo, e i loro figli. Massimo ha vissuto un’infanzia spensierata e serena, senza troppi problemi e senza grosse responsabilità. Ma tutto è cambiato quando, nel 2010, il padre è morto di tumore e lui si è trovato a dover gestire un ruolo importante in azienda, diventando capo delle guardie giurate e security manager della società. Oggi ha deciso di andare sotto copertura per verificare se, in questo periodo critico, la qualità del servizio offerto dalla sua azienda è all’altezza di quello che la sua famiglia offre da decenni. Con la nuova identità di Matteo, un ragazzo in cerca di lavoro, si metterà alla prova come tecnico manutentore di impianti d’allarme, venditore di sicurezza, guardia giurata notturna e portiere. Massimo scoprirà di non essere particolarmente portato per molti dei lavori che fanno i dipendenti e saranno in tanti a rimproverarlo per il lavoro eseguito non correttamente. Ma il Boss non rivelerà la sua identità fino alla fine quando sarà il momento di premiare i lavoratori migliori e rimproverare quelli che hanno sbagliato e, mai come in questa puntata, il Boss si troverà di fronte a importanti mancanze e gravi scorrettezze.