Pascal attraversa mezzo mondo per esportare la disorganizzazione kazaka in Puglia. A Cellino San Marco lo aspetta infatti Al Bano Carrisi per girare insieme il video del loro duetto Ainalain. Pascal si presenta armato solo della sua faccia tosta e di una camicia orrenda. Al Bano è troppo signore per rispedirlo nella steppa e, contro ogni previsione, il video va a buon fine e diventa il successo più immediato di Pascal.
Pascal suona all’Astana Day, un mega concerto nello stadio. E’ l’apice della sua carriera da quando è in Kazakistan. Nello stesso giorno si prende una rivincita con il suo rivale numero uno Zhomart e vede le Pussycat Dolls aprire il suo concerto. Nella sua giornata più luminosa però accade qualcosa che compromette il suo rapporto con la fidanzata Aya, forse per sempre.
Pascal suona a Dubai ed in Canada. E’ lontano dal suo Kazakistan, forse in fuga, infatti ha appena lasciato la sua fidanzata Aya. Non sa cosa succederà al suo ritorno, ma di sicuro sarà lontano da Almaty
Con la scusa “esco a prendere le sigarette” Pascal si ritrova catapultato nella nuova e gelida capitale del Paese. La vita di Pascal ad Astana sembra iniziare alla grande: nuovo singolo, nuovo manager, una giovane pianista che lo accompagna ovunque ed un gilet leopardato orrendo.
Pascal prepara un nuovo singolo in collaborazione con dei gangsta rapper della Astana dei sobborghi. Sono rappers che pregano prima di incidere un pezzo nuovo e che di giorno dirigono un asilo nido. Pascal per essere accettato nella schiera dei rapper di Astana deve superare un rito iniziatico: immergersi nel fiume ghiacciato e poi attraversarlo in mutande correndo sulla spessa coltre di neve, a -15°.
Pascal partecipa ad uno show televisivo in cui deve superare prove come rubare mandarini dalla schiena di un coccodrillo vivo e bersi una spremuta di vermi. Nel frattempo una sua amica giornalista viene arrestata dalla polizia durante una protesta in cui, tra le varie cose, si rivendicava il diritto di indossare biancheria di pizzo francese della quale il governo kazako ha appena vietato l’importazione.
Pascal insegna a guidare alla sua giovane pianista ancora senza patente. Lo fa prendendo in prestito un taxi al bazar nella ruspante città di Shymkent e facendosi aiutare da passanti che si prestano alla causa, come birilli umani da evitare durante prove di guida. La sera Pascal suona alla festa della donna, nella città dove è ancora tollerato il rapimento a scopo di matrimonio.
Pascal registra uno dei suoi iNomad nella remota moschea di Turkistan, lungo l’antica via della seta. Fino a pochi anni fa si diceva che 3 visite a Turkistan valessero come 1 visita a La Mecca. Al ritorno Pascal viene iniziato alla tradizionale danza caucasica della Lezginka da un cuoco georgiano obeso ex campione di ballo. La giornata si conclude con l’esordio di Pascal nel folle sport del kokpar, un polo a cavallo senza regole in cui la palla è una carcassa di pecora. Il campo di allenamento è coperto di ossa e bottiglie rotte, Pascal indossa la maglia autografata da Zanetti come amuleto.
Pascal ci presenta i suoi rivali nello showbusiness Kazako, mostrandoci le scelte artistiche più controverse e surreali delle popstars della steppa. A distinguersi c’è il rapper nigeriano Rich D con il suo fascino esotico e Kairat Nurtas, il nuovo ragazzo terribile kazako.
E’ il giorno in cui si gira il videoclip di Right Bereig, Pascal inizia con grande attitudine gangsta rap, forse pure troppa: nel bar dove lo aspettano per colazione attacca subito briga con un guardia giurata e sfiora la rissa. i bollenti spiriti di Pascal si calmano presto perchè tutto il video viene girato rigorosamente sottozzero in location come depositi di treni e zone malfamate.
Pascal osa la doppietta kazaka, ossia 2 concerti nella stessa sera in due feste diverse. Tutto va per il verso giusto anche se riscuotere il compenso per l’esibizione da un campione di judo ubriaco è stato difficile. Ma perchè preoccuparsi dei soldi quando uno dei tuoi migliori amici è Gerard Depardieu e puoi andare a fare le scampagnate con lui? scampagnate che si concludono in mezzo al deserto a guardare gli shuttle partire dalla base spaziale internazionale di Baikanour. Un pic nic col botto.
Oggi Pascal ha l’onore di fare il suo esordio come attore nella soap opera più amata del Kazakhstan in onda da 17 anni. Il suo ruolo è quello di un italo-americano che lavora come professore universitario ma che, all’insaputa dei più, è anche un profiler per i servizi segreti e grandi multinazionali. Il suo nome è Panzerotti, John Panzerotti.
Pascal intraprende un tortuoso viaggio in treno verso uno dei luoghi più remoti del mondo: il lago di Aral. Tra i relitti dei pescherecci sorpresi dall’avanzata del deserto Pascal celebra con una cover la più grande rock star russo-kazaka di tutti i tempi misteriosamente scomparsa: Viktor Tsoi. Proprio in questi luoghi Tsoi aveva girato il suo film leggendario Igla. Per Pascal è una specie di discesa e risalita dagli inferi, tra villaggi fantasma e scenari mozzafiato.
Pascal, grazie all’amico Antonio, scopre una vecchia Volga del 1957 nel garage di un hotel di Astana. Se la vuole fare prestare per fare l’arrivo trionfale al concerto in cui sarà ospite di Toto Cutugno. Ci vorrà però l’aiuto di 15 kazaki compresi cuochi, bodyguard, receptionist e passanti per metterla in moto. Pascal e Antonio scoprono dai documenti di viaggio che è appartenuta al leggendario Nikita Krushov.
E’ il gran finale. Toto Cutugno è una leggenda vivente in Kazakistan, dove la sua popolarità è superiore anche a quella dei Beatles e ha appena invitato Pascal a dividere il palco con lui ad Astana. E’ il passaggio del testimone del vecchio leone alla giovane promessa. Pascal ottiene finalmente la consacrazione anche presso il pubblico più adulto ma, soprattutto, viene accettato nel pantheon dei grandi cantanti italiani famosi a Est. Sono ore di tensione, adrenalina e poi abbracci e occhi lucidi. Pascal ce l’ha fatta. Forse.