La polizia è convinta che Mainetti possa essere finito nel mirino della mafia per via del suo lavoro ma lui rifiuta la protezione. Rosy e Luca iniziano a collaborare e si mettono a seguire Gaetano Zanni, braccio destro di Sciarra. Un altro dei suoi uomini viene torturato dagli uomini di Santagata e ucciso da Roberto Mainetti dopo aver confessato il nascondiglio di Sciarra ma questo riesce a scappare in tempo. Leonardo ha una ricaduta della leucemia e Rosy, quando apprende la notizia da una sua professoressa, va in ospedale offrendosi come donatrice. In un casolare di campagna è in corso un incontro tra Santagata, Mainetti e l'assessore regionale colluso Gramaldi per parlare del piano regolatore. Seguendo il politico, sul posto arrivano Sciarra e i suoi che hanno la peggio contro Bracco. Grazie a un GPS piazzato sull'auto di Zanni, Rosy arriva sul posto e spara all'ultimo superstite Sciarra uccidendolo dopo che si è fatta dire la verità sui Mainetti. Regina si fa dire dal dottor Cusano che la donatrice è Rosy ovvero la madre naturale e dal padre scopre che Leonardo non era orfano e che sua madre è la vecchia mafiosa siciliana Rosy Abate, inconsapevole di essere figlia di un mafioso in affari con il proprio marito. Appena viene portato a casa Leonardino, Rosy si reca al residence e affronta duramente Regina giurandole che si riprenderà suo figlio. La Abate racconta la verità sui Mainetti a Luca che decide di aiutarla a riprendersi Leonardino nonostante abbia ucciso il suo obiettivo Sciarra. Rosy, avendo fatto una copia dei dati del pc di Mainetti nel suo ufficio, riconosce la foto di Grimaldi e Luca lo incontra piazzando una cimice nel suo ufficio. Intercetta così la conversazione con Santagata e si reca in Questura avendo ora prove solide contro di lui. Il boss però si insospettisce e, informato dell'arresto dell'assessore, prepara la fuga con figlia e nipote. Avendo fatto seguire l'auto di Bonaccorso, Rosy viene attaccata da Roberto nel rifugio ma riesce a