E' un griot, un cantastorie. Fin dall'antichità chi appartiene al suo gruppo ha il compito di tramandare le storie di padre in figlio: per questo In Africa si dice che quando muore un vecchio è come se bruciasse una biblioteca. Magatte Dieng vive a Torino ed è sposato con una ragazza italiana. Suona le percussioni, balla, canta, tiene corsi di musica
Rosa si mantiene facendo le pulizie a casa di una famiglia, studia Commercio Estero all'Università di Economia di Bergamo, ha un bimbo di un anno: Tiago. A Bergamo vive la comunità più numerosa di boliviani d’Italia. Sono circa quindicimila, oltre il 10 per cento della popolazione cittadina. Rosa ha un carattere forte e discreto come gran parte dei boliviani e ha deciso di emigrare qualche anno fa un po’ per curiosità e un po’ perché aveva problemi di lavoro. E in Italia ha dovuto imparare a ricominciare da capo. In Bolivia aveva un posto di rilievo: era segretaria del Governatore della regione di Cochabamba, una delle più importanti del Paese. Rosa torna in Bolivia in compagnia della sua mamma, immigrata anche lei a Bergamo, per ritrovare la sua famiglia
Mohamed El Atrabi ha 48 anni vive a Bologna ed è in Italia da 22 anni. Con lui andiamo in Marocco per conoscere meglio la comunità marocchina, la prima comunità straniera in Italia
Nela ha 35 anni ed è nata a Bogojno in Bosnia, dove è vissuta fino all'età di 15 anni. Ha lasciato il suo paese a casa della guerra per trasferirsi a Gorizia e infine a Roma dove oggi fa l'attrice
Suo nonno era re, suo padre però ha rinunciato al trono che ora è occupato da un’altra famiglia. Fanta, 36 anni, vive e lavora a Lecco, in un centro per anziani. Ma quando torna in Burkina gode ancora dei privilegi reali, ad esempio può andare a cavallo, pratica vietata alle donne nel suo Paese. Suona le percussioni e organizza spesso serate musicali ed altri eventi per far conoscere la sua cultura in Italia.
Vive a Genova, nella comunità di ecuadoriani più numerosa d'Europa. Solo nel capoluogo nel capoluogo sono trentamila. Viviana, 40 anni, è emigrata in Italia vent'anni fa. Era venuta per partecipare al matrimonio di sua sorella e non è più tornata in patria. In Ecuador sognava di recitare nelle telenovelas, aveva un lavoro come cassiera e una promessa di assunzione in banca. Oggi fa l’agente assicurativa. Da quindici anni non tornava nel suo Paese.
Malia è un'immigrata di seconda generazione: è nata venticinque anni fa a Prato. La sua famiglia è originaria della provincia di Zhejiang, da cui proviene la gran parte dei cinesi immigrati in Italia, e vive a pochi chilometri da Firenze, a Campi Bisenzio: è il primo Comune d'Italia con un'assessore delegata esclusivamente ai rapporti con la comunità cinese. Malia è una cittadina italiana che ama raccontare le sue radici orientali, espresse in piacevole accento toscano, anzi: fiorentino. E' laureata in Scienze Politiche, collabora con alcuni blog e vuole fare la giornalista.
Coumbaly è vissuta per dodici anni a Parma, poi ha deciso che voleva tornare e fare qualcosa per il suo Paese. Da quattro anni è tornata a Dakar, la capitale del Senegal, e lavora con le donne e i giovani grazie all'appoggio di un'organizzazione non governativa italiana: la Cisv. A "Radici – L'altra faccia dell’immigrazione", accompagna Davide Demichelis alla scoperta dei parchi che ospitano miriadi di pellicani, ma anche nel deserto dove vivono i pastori nomadi Peul, con le loro inseparabili compagne di vita: le mucche Coumbaly è stata bene in Italia, ma in Senegal sta ancora meglio: “Da voi – dice - le donne hanno molti diritti, ma nessuno che le aiuta in famiglia. In Senegal, invece, grazie alla famiglia allargata, ho sempre qualcuno che mi assiste nella gestione dei miei tre figli”.
Dici Santos, Brasile, e più che alla città pensi a Pelè, che giocò in questa squadra per diciotto anni. Ma Santos è anche il luogo dove è vissuta a lungo Maristela Goncalves, la protagonista del primo appuntamento con la nuova edizione di “Radici, l’altra faccia dell’immigrazione”. Oggi Maristela abita a San Mauro Torinese, alle porte di Torino e torna con Demichelis nel suo Brasile: un viaggio che parte dallo stadio di Santos, tra calciatori, tifosi e Didì, il parrucchiere di Pelé, che commenta a modo suo il mondo nel pallone: “Il taglio di capelli di Pelè? L’ho inventato io cinquant’anni fa: alti davanti e più corti dietro.
Cantante e attrice, figlia di un italiano che ha combattuto in Africa e di una etiope, Saba Anglana nasce in Somalia nel 1970. Con l’avvento del regime di Siad Barre, la sua famiglia è costretta a lasciare il Paese, stabilendosi prima in Etiopia e poi a Roma. Tappe che ripercorre con Davide Demichelis e “Radici. L’altra faccia dell’immigrazione”. Saba, che ha narrato l’atmosfera dei luoghi in cui è nata anche in uno spettacolo teatrale, "Mogadishow", affronta il viaggio che si snoda fra le meravigliose cornici dell’altopiano etiopico e la Rift Valley, nell'atmosfera mistica delle chiese scavate nella roccia di Lalibela e davanti all'obelisco di Axum. L’emozione più forte però arriva in un piccolo villaggio, Asebé Teferì dove Saba ritrova la sorella della nonna con cui ha trascorso la sua infanzia.
Rafael Nunez ha provato due grandi emozioni nella vita: la prima quando gli hanno detto che poteva partire per l'Italia, la seconda quando gli hanno messo in braccio un fagottino, era suo figlio. Rafael con Davide Demichelis si avventura nel Golfo di Samanà per ammirare le balene e poi torna nella sua città natale, Jarabacoa, fra ponti tibetani, fiumi e cascate nascoste nella nebbia. Il viaggio di Rafael e Davide, si snoda anche fra i mille parenti della famiglia Nunez, a partire dalla mamma, gli zii, le zie e soprattutto un numero incalcolabile di cugini.
Emelyn non riconosce la sua Manila fra smog, traffico e la confusione di una megalopoli con una dozzina di milioni di abitanti. Emelyn, con Davide Demichelis, si dirige verso nord. Destinazione: La Paz, un piccolo villaggio dove è nata e cresciuta. A La Paz, vive ancora sua mamma. Nella quiete della campagna, Emelyn ritrova il suo equilibrio, le sue amiche e amici d’infanzia, suo fratello (l’unico rimasto nelle Filippine, gli altri sono emigrati in Italia) e il suo campo di riso, dove ha investito il primo stipendio guadagnato in Italia, 25 anni fa.
Sonila Alushi si avventura con Davide Demichelis sui monti di Peshkopi, dove la sua famiglia l’aspetta in fila, davanti alla porta: prima lo zio, poi gli altri parenti e infine una donna, la padrona di casa, vestita a festa. La tradizione vuole così. Sonila Alushi, 36 anni, torna spesso a Tirana, dov'è nata e cresciuta, per visitare i suoi parenti. E' emigrata nel 1997, quando l’Albania era in preda al caos. Tutti i giorni, quando attraversava la centralissima piazza Skanderbeg per recarsi in biblioteca, temeva di cadere vittima di una pallottola vagante. E così è andata a vivere a Bergamo, dai suoi zii, per proseguire gli studi all'Università di Lingue e Letteratura Straniere.
Magatte Dieng è un griot, un cantastorie. Senegalese, vive a Nichelino, nella periferia torinese, da dieci anni ormai. Fin dall'antichità chi appartiene al suo gruppo ha il compito di tramandare le storie di padre in figlio. Nel 2011 ha guidato Davide Demichelis alla scoperta della sua storia e delle sue radici, in Senegal. Quattro anni dopo Davide torna a trovarlo, com'è cambiata la sua vita?
Rosa Carmina Ruiz ha 35 anni, boliviana, dal 2005 vive a Bergamo. Quattro anni fa tornava per la prima volta in Bolivia, dopo sei anni passati in Italia. Davide Demichelis aveva accompagnato Rosa con le sue 14 valigie in quel lungo viaggio, alla scoperta delle sue radici. Tornata in Italia, Rosa ha ripreso la sua vita quotidiana. Quattro anni dopo, Davide torna a trovarla a Bergamo, com'è cambiata?
Majdi è venuto in Italia dalla Tunisia sette anni fa per studiare cinematografia. Galeotto fu il film "Ladri di biciclette", che lo fece innamorare del Bel Paese: lo vide quando aveva solo otto anni. A 25 anni ha preso l’aereo ed è partito. Un giorno o l'altro tornerà in patria, ma non sa ancora quando. Majdi ha condotto Davide Demichelis in un affascinante viaggio alla scoperta delle sue radici.
Viviana Barres voleva fare l'attrice, in Ecuador. Aveva anche passato un provino. La sorella, però, 22 anni fa l'ha invitata a Genova per partecipare al suo matrimonio. Dopo aver trovato lavoro, non se n'è più andata. Con Davide Demichelis Viviana è ritornata in Ecuador a 15 anni dalla sua partenza per ritrovare il padre, la zia con cui è cresciuta, la sorella rimasta a coltivare il cacao.
Fanta Tiemtorè, Fatì come la chiamano gli amici, è nata nel 1976 a Ouagadougou, capitale del Burkina Faso. È stato il marito, che già da tempo viveva e lavorava in Italia, a convincerla a trasferirsi nel nostro Paese nel 1998. Ora Fatì è separata, vive a Lecco insieme ai due figli. Dopo essere stata operatrice socio-sanitaria in una comunità alloggio per tossico-dipendenti, oggi lavora in un centro anziani. Anche se è ben inserita nella vita sociale italiana, Fatì sente molto la mancanza del suo Paese e quasi tutti gli anni, insieme ai suoi figli, torna in Burkina Faso per trovare i suoi familiari rimasti in Africa.
Nela Lucic è nata 40 anni fa in un piccolo paese della Bosnia Erzegovina, Bugojno, a metà strada fra Sarajevo e Mostar. Emigrata in Italia nel 1991, poco prima che scoppiasse la guerra, ha vissuto il conflitto in prima persona: suo fratello, parenti e amici erano là, sotto le bombe. Da vent’anni vive a Roma e fa l'attrice, vive di cinema e teatro. Nela ci ha condotti alla scoperta del suo Paese.
La storia di Samar, nata 47 anni fa a Chlef, una cittadina dell’Algeria settentrionale. Ultima di otto figli, è cresciuta con la madre. Suo papà era emigrato in Francia non solo per cercare lavoro, ma anche per allontanarsi dalla famiglia. A 11 anni Samar è dovuta fuggire per la prima volta dalla sua città natale, a causa di un violento terremoto.
Zachariah torna per la prima volta in Ghana con Davide Demichelis. Era fuggito da un Paese in cui non vedeva prospettive e soprattutto da una famiglia che lo emarginava, il padre ha sei mogli e Zachariah non ha mai conosciuto sua madre. L'emozione del ritorno, il calore con cui lo hanno accolto parenti e amici gli hanno fatto cambiare idea: un giorno tornerà in Ghana, vuole dare il suo contributo allo sviluppo.
La storia di Olha Vozna. Olga ha trascorso metà dei suoi 25 anni a Trento. Una malattia genetica, che nessuno riusciva a curare in Ucraina, ha obbligato tutta la famiglia ad emigrare in Italia, dove i suoi genitori lavoravano già da anni. Olha guida oggi Davide Demichelis alla scoperta della sua Ucraina, ma prima di tutto della sua nonna: Micaela.
La storia di Iyas Ashkar, nato 37 anni fa a Baka, una città palestinese in territorio israeliano. A 20 anni voleva studiare medicina, ma sapeva di avere pochissime possibilità di farcela. E così ha deciso di emigrare in Italia, per proseguire gli studi. Ora Iyas torna nella sua terra con Davide Demichelis per visitare la sua famiglia, ma anche per partecipare al marimonio del suo migliore amico, Kenan.
German Scarone è il Diego Maradona del basket italiano. Come il pibe de oro è nato in un quartiere della periferia povera di Buenos Aires, ha giocato nel Boca Junior, la squadra più popolare della capitale argentina, e poi è venuto in Italia. Ben pochi credevano in lui, ma ce l'ha messa tutta: la tenacia ereditata dai suoi avi lo ha portato al successo. Ora, a 41 anni, torna a Buenos Aires con Davide Demichelis.
Josè ha 37 anni, vissuti intensamente. Quarto di otto figli, mamma casalinga e papà pescatore gli hanno garantito un’infanzia felice. Poi si sono lasciati e Miguel a dieci anni è diventato un uomo. Ha imparato a fare la guida turistica. Ora Josè torna dalla mamma in occasione del suo sessantacinquesimo compleanno.
Vinod Sookar ha lasciato l'isola di Mauritius per stabilirsi a Ceglie Messapica, in provincia di Brindisi. Da tempo voleva emigrare, conoscere il mondo di cui sentiva parlare dai turisti. Un giorno è arrivata a Mauritius Antonella Ricci, cuoca italiana, per uno scambio di esperienze: pochi giorni di lavoro insieme, ed è scattata la scintilla. Vinod è stato uno dei primi immigrati arrivati a Ceglie, piccola cittadina nella provincia di Brindisi. Le anziane donne del paese, quando lo incrociavano per strada pensavano fosse un sacerdote in missione. Non era frequente incontrare altri stranieri in questo piccolo angolo della Puglia. Oggi invece Vinod si è integrato, nessuno si stupisce più della sua presenza.
Coumbaly Diaw ha 46 anni. Dopo averne trascorsi tredici a Parma, dove faceva l'infermiera, ha deciso di tornare in Senegal. Coumbaly aveva accompagnato Davide Demichelis alla scoperta del Senegal nel 2013. Davide torna a trovare Coumba 4 anni dopo e la trova con una nuova famiglia, un nuovo lavoro e sempre più impegnata a spiegare ai suoi connazionali che emigrare, lasciare il Senegal per l'Europa, non conviene. Soprattutto ora. Purtroppo però, solo in pochi le credono.
Liliam Altuntas era una bambina di strada, in Brasile. Solo in Italia è riuscita a dare una svolta alla sua vita. Oggi ha 36 anni, vive a Torino, ha 5 figli e un nipote: è nonna da quando ne aveva 34. Per 20 anni Liliam ha cancellato il Brasile dalla sua vita. Solo 2 anni fa è andata a Rio per incontrare sua madre. Con Davide Demichelis torna per la prima volta anche nella sua città: Recife. Vuole rivedere con il sorriso quei luoghi dove ha versato tante lacrime.
Radici torna in Perù con Maribel Nunez Roldan. Maribel è nata nel 1979 a Lima, la capitale, e fin dalla più tenera età sognava di emigrare di andare a vivere lontano. Ora è una donna solare, positiva, latina al cento per cento. Forse anche per questo è riuscita integrarsi molto bene, a Verona. Ha acquisito la cittadinanza italiana da poco più di un mese ed è felice del fatto che finalmente "documenti e sentimenti coincidano". Per conoscere davvero le sue radici, dobbiamo superare la cordigliera delle Ande e addentrarci nell'antica capitale del regno Inca.
Radici torna nelle Filippine con Emelyn Baldos. Emelyn è nata a La Paz, nel nord delle Filippine. All'età di 21 anni ha deciso di emigrare, si è trasferita in Italia, a Torino, dove vive ancora oggi. Nelle Filippine può tornare solo ogni 4 o 5 anni, il viaggio è piuttosto caro. E così, trova il suo Paese sempre diverso.
L'8 giugno 2017 è una data importante per Sonila Alushi: è diventata cittadina italiana. Nel 1997 ha lasciato l'Albania, quando il Paese era in preda al caos, per trasferirsi a Bergamo, dove vive con suo marito e due figli. E' felice di poter finalmente appartenere a tutti gli effetti alla sua seconda patria. Nel Comune di Bergamo, Sonila, 36 anni, si è emozionata. Anche i suoi due figli sono diventati cittadini italiani come lei. Siamo tornati da Sonila dopo aver viaggiato con lei: ha guidato Davide Demichelis alla scoperta dell'Albania. Come vive oggi la sua integrazione in Italia, a due anni di distanza?
La storia di Jatinder Singh, 47 anni, che ha lasciato il Punjab nel 1994, quando gli scontri fra i Sikh e il governo centrale di Delhi sembravano non avere fine. Laureato in ingegneria elettronica a Bangalore (detta la Silicon Valley dell'India), in Italia ha lavorato per dieci anni in una fattoria di Lodi. Agricoltura, allevamento e soprattutto produzione di formaggio, gli hanno permesso di mantenersi e aiutare la famiglia in India. Poi ha deciso di mettersi in proprio. Ora ha un'agenzia di viaggi, tre negozi di alimentari e abbigliamento indiano, oltre che due campi dove coltiva spezie, sempre per la cucina indiana. Jatinder ci introduce alla scoperta dei Sikh d'Italia.
Jennifer Cabrera Fernandez aveva solo 3 anni quando guardava le cartine pubblicate sui libri del papà, puntava il dito e diceva: "Io sono qui". Erano sempre luoghi lontani dalla sua Poza Rica, nel cuore del Messico. E così a 18 anni Jennifer ha preso il volo. Dopo gli studi di danza e canto è andata a Bali, dove si è esibita per due anni. Poi ha conosciuto Sabino, veneziano, e si è trasferita nella Serenissima, dove vive da 20 anni ormai. Jennifer, 41 anni, guida Davide Demichelis alla scoperta delle sue Radici, in Messico. Fra una visita dal curandero, il guaritore sciamano, lo spettacolo degli uomini volanti, i "voladores", e l'incontro con i suoi familiari riuniti per festeggiare il suo arrivo, Jennifer racconta il suo Messico, stretto fra la vita frenetica della capitale e la vita tradizionale dei villaggi.
La pizza, la nebbia e la libertà. Sono i primi tre ricordi di Selina Nolvia, quando è arrivata a Milano, 35 anni fa. E' fuggita dal suo Paese, il Salvador, dove si stava combattendo una violenta guerra civile. A Milano, l'ha accolta la nebbia: aveva paura. Poi però ha gustato una pizza, il suo piatto preferito, e goduto della libertà di camminare per strada anche col buio, lei che veniva da anni di coprifuoco. Da quel giorno, non ha mai più voluto tornare indietro. Selina guida Davide Demichelis in alcuni quartieri di San Salvador, Il viaggio prosegue a Conception, il suo villaggio natale, Acahutla, dove vive sua nipote e su una splendida spiaggia affacciata sull'Oceano Pacifico: La libertad.
Kaoutar Badrane è stata la prima donna marocchina ad esercitare la professione di avvocato in Italia. E' nata a Casablanca nel 1981, prima di cinque figli. 30 anni fa suo padre è emigrato nel nostro paese. Ha preso la valigia e ne ha parlato solo con lei, che aveva solo 6 anni. Solo quando il papà era già in viaggio, Kaoutar ha potuto informare la mamma che suo marito era ormai lontano. Due anni dopo la famiglia si è riunita, ad Andria: fra diversi lavoretti e l'aiuto delle parrocchie, i Badrane sono riusciti a sbarcare il lunario. Kaoutar accompagna Davide Demichelis alla scoperta di grandi città marocchine come Casablanca e Marrakech, delle montagne dell'Atlante e nella valle di Ourika, dove un anziano rivela la genealogia del suo villaggio attraverso un antico documento, che risale a 700 anni or sono.
Una puntata dedicata al Ruanda con la storia di Jeanette Chiapello. Ha avuto tre nomi e tre vite. Prima Beate, poi Nyirabuzayari (la piccola più tenera) e infine Jeanette. Jeanette Chiapello, 26 anni, oggi è ruandese fuori e piemontese dentro: vive a Savigliano, in provincia di Cuneo. E' nata nel 1992 a Nyamata, i suoi l'hanno chiamata Beate. Due anni dopo, in Ruanda, si è consumato il genocidio, uno dei più sanguinosi massacri del XX secolo in Africa, che ha provocato un milione di morti. Sua madre è stata uccisa, lei è stata portata in un orfanotrofio dove nessuno la conosceva, e così è diventata Nyirabuzayari.
Jean Claude Attebi è fuggito dalla Costa d'Avorio 10 anni fa. Il partito politico in cui militava aveva perso le elezioni e lui rischiava di cadere vittima delle persecuzioni dei vincitori. Dal 2002 al 2011, lo scontro fra i leader dei due principali partiti della Costa d'Avorio ha spaccato in due il Paese, provocando migliaia di vittime. Per anni Jean Claude non ha potuto sentire i suoi familiari né rientrare in patria, in quanto rifugiato politico. Oggi vive a Napoli e presta servizio in un Centro di Accoglienza per immigrati, come Operatore socio sanitario. Torna nella sua terra per la prima volta in compagnia di Davide Demichelis. Oggi il partito in cui militava è al governo, ma soprattutto in Costa d'Avorio è tornata la pace.