Reclutato come accompagnatore a un ricevimento per ragazze-madri, Archie Goodwin assiste inerme alla morte di una delle due giovani che scorta, Lucia, avvelenata con arsenico. La Polizia è sicura si tratti di suicidio, ma Archie è convinto del contrario, ed inizialmente Nero Wolfe sospetta dell’ex-fidanzato della vittima, che era stata abbandonata alla notizia della gravidanza e in seguito aveva perso la bambina.
Lara Fox è una giovane attrice che recita nei caroselli pubblicitari della ditta Miplastic e per cui molti uomini perdono la testa. Entra in contatto con Nero Wolfe in duplice maniera: è la principale indiziata per un furto di cinque milioni di lire ed è inoltre una possibile cliente dell'investigatore, in quanto ereditiera di un patto stipulato dal padre con un ufficiale inglese al tempo della Grande Guerra, a suo dire mai riscosso. La corazza di Wolfe viene scalfita dalla bellezza della giovane, per cui decide di seguire entrambi i casi, fiutandone già il legame inscindibile.
In uno storico circolo degli scacchi romano, un noto campione russo, Valerian Gorecky, accusa un malore e viene portato in ospedale; ma nonostante le cure ricevute, il giovane muore. Viene accusato del delitto Matteo Ferri, direttore del circolo e padre di Rossana, che ha avuto una relazione segreta con Gorecky.
Sono passati alcuni mesi dall'ultimo caso portato a termine da Nero Wolfe e le risorse economiche a sua disposizione cominciano a diminuire. Goodwin, così, riesce a convincere Wolfe di occuparsi di un caso particolare che, altrimenti, avrebbe rifiutato: un noto imprenditore, Otto Bertola, perdendo d'un soffio vari affari a vantaggio di un suo storico rivale, Luigi Zanna, pensa che tra i suoi parenti - che definisce «parassiti» che vivono alle sue spalle, e di cui ama decidere il destino - ci sia qualcuno che abbia messo in atto una fuga di notizie.
Durante una sfilata di moda presso l'atelier del rinomato stilista napoletano Antonello "Lello" De Angelis, una giovane indossatrice muore dopo aver mangiato un candito allo zenzero avvelenato, che le era stato offerto da un'amica. I canditi provenivano da una scatola che la giovane Elena Frost, anch'essa indossatrice, e figlia di amici dello stilista, aveva portato per regalarli allo stesso modista. Pensando di aiutare la giovane cugina, sulla quale sarebbero ricaduti subito tutti i sospetti, il giovane Enrico Frost ingaggia Nero Wolfe, convincendolo ad occuparsi del caso col dono di una rara orchidea che l'investigatore cercava di comprare da mesi. Nero Wolfe è costretto, quindi, ad uscire di casa per recarsi sul luogo del delitto, ma lì ha un forte scontro con la giova ed i suoi familiari, nonché con lo stesso stilista. Intrigato dal caso, propone una richiesta di risarcimento assurda per evitare che il caso gli venga sottratto. Proseguendo le indagini, e dopo un più placido colloquio con Elena nella sua serra, Wolfe capisce che lo stilista è in pericolo, ma non riesce a salvarlo. De Angelis muore avvelenato, proprio in casa di Wolfe, mentre stava per rivelargli dettagli utili ai fini delle indagini; riesce solo a consegnargli i documenti che dichiarano Wolfe suo esecutore testamentario, ed a suggerirgli che dei documenti legati ad una storia passata – risalente al dopoguerra, avvenuta in quel di Napoli, dove, all'epoca, risiedevano sia lui che i Frost, a suo dire il probabile movente per il suo pericolo – sono conservati in una scatola rossa. Wolfe manda Goodwin a mettere alle strette la famiglia della giovane Elena, che dopo la dipartita del suo datore di lavoro, decide di assumere ella stessa Wolfe, svelando che, a giorni, avrebbe raggiunto la maggiore età e sarebbe entrata in possesso di un'ingente eredità, con la quale avrebbe potuto pagare la sua parcella. La famiglia Frost è sempre più indispettita dalle indagini dell'investigatore americano
In un circolo schermistico romano, frequentato dalla Roma bene e da alti esponenti politici internazionali, viene rubata la collana di diamanti, di altissimo valore, della Signora Falchi. La donna incolpa Neya Tormic, giovane e bravissima istruttrice di scherma che, insieme con sua cugina Carla, sono giunte in Italia dalla Jugoslavia. L'allievo di Neya, un professore russo, Ludlow, le fornisce un alibi e la giovane, seppur ancora indiziata, evita il carcere. Carla si precipita da Nero Wolfe per chiedere i suoi servigi e tirare la cugina fuori dai guai, ma questi, dopo aver scoperto che la donna ha nascosto qualcosa nella sua libreria rifiuta il caso. La donna va via, e Wolfe, con l'aiuto di Archie, trova un microfilm nascosto nei libri, con uno strano codice alfanumerico che sembra celare strani segreti. Dopo qualche giorno, la giovane Carla torna da Wolfe, in compagnia di Neya, per provare a convincere l'investigatore. Alla fine, Neya gli confessa di essere sua figlia e Wolfe è costretto a constatare che gli argomenti addotti dalla giovane coincidono. Con diffidenza comincia ad indagare chiedendo a Goodwin di seguire le giovani al circolo. Dopo una lezione con Neya, Ludlow viene trovato morto, fatto che mette in cattiva luce, ancora una volta, la giovane Neya, con Goodwin che è costretto ad occultare l'arma del delitto; questa viene nascosta da Wolfe in una torta al cioccolato. Stavolta è Faber, diplomatico americano allievo di Carla, a fornire un alibi alla giovane e favorire la sua liberazione. Nero Wolfe capisce che il circolo, nonostante la struttura di facciata, è il luogo di incontri e di scontri delle varie potenze internazionali, in questo periodo di guerra fredda, favorito dalla non chiara e precisa presa di posizione da parte della politica italiana, che si dichiara filo-americana ma che prosegue anche dei rapporti diplomatici d'intesa con l'Unione Sovietica. Anche il commissario Graziani è insospettito da questi avvenimenti, ed incomincia ad esser