Il 16 aprile 1952 uno sparo nella notte colpisce l’ingegnere Eleuterio Codecà, uscito di casa per portare a spasso il cane. 53 anni, uno dei più importanti dirigenti FIAT dell’epoca, viene ucciso per strada da un unico colpo. Nessun testimone attendibile, sebbene la FIAT e l’Unione Industriali di Torino offrirono una taglia di 28 milioni di lire a chi avesse contribuito alla cattura dell’assassino. L’omicidio avviene in un periodo storico-sociale molto preciso caratterizzato dalle tensioni fra USA e URSS, da un acceso anticomunismo e da frequenti e duri scontri tra gli operai e gli industriali.