Era il 14 settembre del 1991 quando un clochard chiama la Polizia per segnalare il cadavere di una donna con un abito da sera rosso ed un turbante dello stesso colore, abbandonato tra i rifiuti di una discarica abusiva. Solo dei segni di strangolamento sul collo. Nessun altro indizio. La dama in rosso viene riconosciuta come Franca Demichela, signora dell’alta borghesia torinese, donna stravagante ed eccentrica che amava la trasgressione notturna e sentirsi libera da qualsiasi condizionamento sociale, per ritrovare sé stessa. Specchio perfetto della Torino della Prima Repubblica, buio e luce, ricchezza ed emarginazione, benessere e degrado.