Il PM della Procura di Milano Antonio Di Pietro ordina l’arresto di un esponente milanese del partito socialista, Mario Chiesa, colto in flagrante mentre prende una mazzetta di sette milioni di lire da un imprenditore. Quella che sembra una notizia di malaffare locale dà vita a un gigantesco effetto-domino che nel giro di pochi mesi arriva a travolgere i partiti della Prima Repubblica. Sono mesi travagliati per la storia d’Italia, segnati da una profonda incertezza politica, e scanditi dagli arresti dell’inchiesta di Tangentopoli, che rivela la vasta diffusione di un sistema corruttivo che tocca tutti i livelli del potere. Grandi e piccoli dirigenti di tutti i partiti cadono sotto i colpi degli avvisi di garanzia delle Procure, mentre lo Stato italiano deve rispondere ad altre gravissime sfide: quella criminale della mafia, che uccide i giudici Falcone e Borsellino, e quella economica degli attacchi speculativi alla lira che mettono a dura prova la stabilità finanziaria del Paese.