Nell’ultimo decennio del XX secolo il sistema politico italiano conosce una crisi profonda dalla quale esce totalmente rivoluzionato. Le inchieste dei magistrati di Milano hanno scoperchiato un diffuso sistema di corruzione e malaffare che lega il mondo politico e quello imprenditoriale. La sfiducia degli elettori nei partiti che per decenni hanno governato il paese raggiunge livelli senza precedenti. Nelle amministrative del 1993 della DC e del PSI non c’è più traccia, e a sfidarsi restano il neonato Partito Democratico della Sinistra e due forze fino ad allora ai margini del sistema, la Lega Nord e il Movimento Sociale Italiano. Gli elettori moderati, orfani dei loro partiti di riferimento, faticano a trovare una rappresentanza politica, ed è in questo vuoto che si inserisce l’imprenditore milanese che cambierà radicalmente il quadro politico: Silvio Berlusconi.