Tra il 1981 e il 1991 l’Italia attraversa una stagione di relativa stabilità politica, garantita da un’inedita formula, il Pentapartito: un’alleanza paritaria tra DC, PSI e partiti laici che prevedeva l’alternanza alla guida del governo di esponenti di tutti gli elementi della coalizione. Se il decennio si apre con la novità di un governo affidato a un presidente del consiglio non democristiano, il repubblicano Giovanni Spadolini, è però il leader del PSI Bettino Craxi a guidare l’esperienza più incisiva. È durante il governo Craxi che viene stipulato un nuovo Concordato con il Vaticano, si avviano alcune importanti riforme (come il taglio della contingenza), e si esercita una politica estera più autonoma. Sono anche anni in cui l’economia italiana attraversa una fase di notevole modernizzazione.