Nella fase più drammatica della sfida delle BR allo Stato, culminata con il sequestro di Aldo Moro, nel Paese emergono segnali di distacco dalle battaglie ideologiche e politiche. Al cinema, in tv, in libreria, gli italiani riscoprono il valore dei sentimenti e l’importanza del privato. Nelle discoteche ritrovano anche il piacere del disimpegno. Sono tanti i compagni disillusi che non credono più nella rivoluzione sociale e vagheggiano la rivoluzione dello spirito seguendo nuove filosofie mistiche che arrivano dall’oriente. Ancora di più sono i compagni delusi che adottano drastici mezzi di rimozione: l’eroina si diffonde nelle piazze e miete sempre più vittime. Quelli che nella rivoluzione armata ci credono ancora colpiscono in maniera sempre più feroce. I loro bersagli ora comprendono anche sindacalisti, come l’operaio dell’Italsider Guido Rossa, giornalisti come Walter Tobagi, magistrati come Vittorio Bachelet.