Al commissariato ci sono cambiamenti: arriva il commissario, Luca Manara. Ma non è l'unico nuovo acquisto, c'è anche una nuova ispettrice ed esperta di "scena del crimine", Lara Rubino. Gli agenti del commissariato scoprono con grande stupore che i due si conoscono già: sono stati compagni di corso qualche anno prima nella scuola di polizia, ma restano esterefatti quando lei accoglie il commissario con un sonoro ceffone. Lara non sopporta Luca a causa di un non ben precisato "guaio" che il commissario ha combinato quando ancora erano allievi della scuola. Neanche il tempo di fare le presentazioni che una telefonata riporta tutti all'azione... Il professor Lenni, un luminare gravemente malato, sembra morto suicida. Hanno ritrovato casualmente il suo cadavere Caterina Bentivoglio ed il fido tuttofare del professore, Michele Saverni. Luca li trova ancora sul posto quando arriva con gli altri poliziotti. Fa la conoscenza di Caterina, la madre del precedente commissario, e del cane Brigadiere. Caterina dimostra da subito lo spiccato sesto senso per le indagini che già conosciamo. Con loro c'è anche il dottor Masini, medico curante e con un figlio ritardato a carico. Nella villetta Luca conosce anche Ginevra Rosmini, il medico legale, una donna piuttosto provocante. Un ingrandimento della foto della mano del suicida insinua in Lara il dubbio che non si tratti di un suicidio. Le sue perplessità sono confermate anche dalla perizia della Rosmini. È omicidio. Vengono ascoltate la figlia del professor Lenni, Veronica, e la sua ex moglie, Chiara. I sospetti ricadono su quest'ultima quando viene casualmente scoperta da Lara mentre si era furtivamente introdotta nell'abitazione ancora sotto sigilli del suo ex marito. Nel frattempo si apre il testamento del professore...
Una donna bella ed elegante, Maria Vittoria Boldi di Cascina, denuncia la scomparsa del padre, il conte Lapo, noto produttore di vini. Nel frattempo viene ritrovato il cadavere di un barbone investito da un'auto senza targa che verrà casualmente rinvenuta poco dopo. Luca e Lara fanno un sopralluogo alla tenuta del conte Lapo. Da lontano li scruta un uomo dall'aria torva, Primo Cioni. Giunti nella cantina Luca e Lara trovano presunte tracce di sangue. Maria Vittoria ritrova un bossolo di fucile da caccia e lo comunica a Luca. Si imbattono in Primo Cioni, figlio del mezzadro che aveva ricevuto un terreno in concessione all'interno della tenuta dal padre di Lapo. Durante un sopralluogo non autorizzato a casa di Primo Cioni, Lara e Luca finiscono imprigionati in un camion frigorifero. Si salvano solo grazie al provvidenziale e rocambolesco intervento dell'ispettore Toscani. Con lo zampino di Caterina, amica di Malvina, la governante del conte Lapo, la polizia rinviene un frammento del biglietto da visita di Charles Ferrant, misterioso emissario francese di una multinazionale del vino. Dopo aver sospettato il Cioni, in possesso di un fucile con lo stemma nobiliare del conte, le attenzioni si concentrano su Malvina...
In un teatro parrocchiale viene ritrovato il cadavere di un ragazzo sulla trentina. Si tratta di Lorenzo Poggiali, il clarinettista della banda del paese, molto amato dalle donne. Iniziano interrogatori a tappeto a tutti i membri della banda. I sospetti ricadono su Fausto Scudieri, percussionista, la cui moglie ha avuto una relazione col ragazzo ucciso. Anche il medico legale Ginevra Rosmini confessa di avere avuto un incontro amoroso con la vittima la stessa notte in cui è stato poi ucciso. La decisione di Luca di tenere Ginevra al di fuori delle indagini fa infuriare Lara. Durante il funerale del giovane, la polizia nota la mancanza della signora Ornella Castrucci, moglie del notaio precedentemente interrogata. Viene trovata in casa della vittima mentre cerca di impossessarsi di alcune lettere. Sono le lettere di sua figlia Serena al giovane clarinettista. Lara nota che in un ritratto, preso da Caterina presso un rigattiere, Lorenzo ha un ciondolo che non aveva la sera del delitto. Dalle foto scattate durante il funerale notano che il ciondolo è al collo della giovane Flavia, figlia del farmacista Argentieri. Luca e Lara la raggiungono al cimitero presso la tomba di sua sorella Angela...
Adelmo Fazi, curatore della biblioteca comunale del paese, viene trovato morto sul posto di lavoro dalla sua segretaria. Da alcune tracce sul pavimento capiamo che Marcuccio, giovane e scrupolosissimo assistente di Fazi, con un lieve ritardo mentale, manca all'appello. È inevitabile che i primi sospetti ricadano su di lui. Nella biblioteca sono state sottratte anche alcune lettere del famosissimo poeta Leopardi precedentemente acquistate da Fazi grazie al patrocinio di Attilio Romei, un industriale del pollame, e di sua moglie Margherita. Il questore convoca Lara e Luca ed affianca loro un esperto della tutela dei beni culturali da Roma. Si tratta di Giulia Chiamparini, una loro ex compagna di corso, causa dell'avversione di Lara per Luca. Grazie a Giulia le lettere vengono ritrovate. Nel frattempo riappare Marcuccio che cita ossessivamente i primi versi de "L'infinito" di Leopardi. Ma l'infinito è anche un simbolo matematico a forma di otto rovesciato e Luca ricorda di aver visto quel simbolo da qualche parte...
Il lavoro del commissariato è attraversato da due casi apparentemente non correlati. Il ritrovamento in mare del cadavere di un uomo e il furto di un prezioso gioiello dal locale museo etrusco: il Raggio Verde. L'uomo ritrovato morto è Franco Mussa. Sua moglie non aveva denunciato la sua scomparsa nonostante non avesse sue notizie da alcuni giorni. Inizialmente è sospettato Accio Marsili, pescatore amante della donna. Ma le tracce di teak ritrovate sotto le unghie della vittima non portano al suo peschereccio. Intanto Luca e Lara si imbattono in Tommaso Nicasto, ex marito di Elsa Brummelt, l'integerrima direttrice del museo etrusco dove è stato compiuto il furto del Raggio Verde. L'uomo, ricoperto di debiti, è comunque possessore di un motoscafo d'altura, il "Mia Principessa", e conduce una vita al di sopra delle sue possibilità. Una denuncia per bancarotta conferma i sospetti. Le due indagini finiscono per intrecciarsi quando viene rinvenuto il furgone di Franco Mussa che nasconde reperti etruschi. Luca e Lara vogliono controllare il GPS dell'imbarcazione di Nicasto per controllare che percorsi ha compiuto...
Andrea Garello un anziano contadino scorge un fuoristrada in fiamme capovolto in un fosso. All'interno c'è il cadavere di Orfeo Sianelli un regista di documentari, amante della natura. Lara scopre che l'incendio del fuoristrada è doloso e Sianelli è stato messo nell'auto già cadavere. Nel frattempo la polizia ricerca un misterioso inquinatore della laguna. Visionando il materiale filmico girato da Sianelli ci si accorge che manca un pezzo di pellicola. Insospettiti Lara e Luca si recano alla Cineservice, il laboratorio di sviluppo pellicola, gestito dal signor Loffredi. Questi si giustifica dicendo che la causa del pezzo di film mancante era dovuta a un errore di ripresa del documentarista. Ettore Manuli, titolare di una conceria, viene sentito per l'inquinamento della laguna. Nel frattempo Caterina ingaggia lo strano signor Franco Calcaterra per occuparsi del suo giardino. Origliando una telefonata capisce che quest'uomo è minacciato da qualcuno che gli chiede dei soldi. Mentre la visione e l'analisi dei documentari di Sianelli continua, Toscani si accorge della sagoma di un uomo nell'atto di inquinare la laguna. Un ingrandimento rivela che si tratta di Calcaterra...
A pochi metri da un furgone viene ritrovato il cadavere di Daniele Tilli, giovane proprietario di una vetreria. Nel piazzale dove è stato ritrovato il furgone ci sono i segni del passaggio di alcune moto e, al suo interno, c'è un abito da sposa. Lara e Luca cercano indizi utili nella vetreria di Tilli. Trovano un biglietto firmato “Sally” e un messaggio minatorio sulla segreteria del vetraio che indirizza Luca al country bar “Tuxedo”. Luca si reca al locale per indagare, ma viene picchiato da alcuni motociclisti. Melany, la barista del Tuxedo, porta in commissariato la cassetta con le riprese delle telecamere a circuito chiuso del parcheggio del locale. Si scopre così che la moto di uno degli assalitori appartiene a Stefano Perrone, figlio di un uomo influente della zona, il cavalier Perrone. Nel frattempo viene sentita come testimone una famiglia di circensi, padre e due figli: Libero, Marianna e Paolo Decoronas, che si erano esibiti sul piazzale dove è morto il vetraio la sera prima del ritrovamento. Poi, con la complicità della barista Melany, Lara e Luca riescono a prendere da un bicchiere le impronte di Stefano Perrone che vengono confrontate con quelle rinvenute sul furgone del vetraio. Il giovane, durante l’interrogatorio in commissariato, confessa di aver minacciato Tilli, di averlo inseguito, con i suoi amici, la sera della sua morte e di aver preso a calci e pugni il suo furgone. Ma aggiunge anche di essere scappato quando lo ha visto uscire dal suo furgone con il viso ricoperto di sangue...
Un buttero viene trovato morto in una radura, il suo corpo è a terra con un piede incastrato in una staffa. È Mario Contini, proprietario di un agriturismo e maestro di equitazione. Dalle prime indagini emerge che tradiva ripetutamente la moglie Lucia e che ha un fratello, Sandro. Inizialmente si indaga sul vicino, Fausto Belleggia, un sessantenne puntiglioso e urticante che aveva già denunciato Contini diverse volte. Ma all’ora del decesso era in un supermercato e porta come prova lo scontrino. Nel frattempo arriva in paese Sergio, un commissario collega di Luca, esperto di cavalli. Sergio si invaghisce di Ginevra, la provocante medico legale e, contrariamente a Luca, vorrebbe vivere in provincia a contatto con la natura. Per questo motivo propone all'amico uno scambio di commissariato. Nel ristorante “Il Buttero” di Guzzardi, amico della vittima, Caterina conosce Germana, cameriera che si scopre essere rimasta incinta di Mario Contini. La ragazza riferisce di una scazzottata tra la vittima e il Guzzardi. Si indaga su quest'ultimo che però ha un alibi...
Il dottor Bianciardi, psichiatra, viene trovato morto nel suo studio, nel casale Paradiso. Accanto a lui Federica Sossi, sua paziente, con delle forbici insanguinate in mano. Il caso sembra essere facilmente risolto. Ma c'è qualcosa che non convince Lara: l'omicida è mancino e la dinamica dell'assassinio non coincide. Vengono interrogati i pazienti, ma non emerge nulla. Nel frattempo qualcuno tenta di uccidere Federica ricoverata in stato confusionale all'ospedale. Luca, Buttafuoco e Barbagallo cercano di acciuffare il misterioso assassino senza successo. Si indaga anche sui movimenti economici di Bianciardi, direttore della banca locale, e si scopre che l'uomo sta per sposare Cristina Parenti, amministratrice di casale Paradiso. La polizia la convoca al casale per una simulazione dell'omicidio...
In uno stagno nel bosco viene ritrovato il cadavere di una donna, apparentemente suicida, vestita da sposa. È Giada Mercuri. Il marito, subito interrogato, dichiara di non sapere della morte della donna visto che i due viveavno ormai come separati in casa. I sospetti ricadono su Jolanda Sorge, sedicente sensitiva, che avrebbe aiutato Giada a parlare con il defunto Andrea Marcenaro, l'uomo di cui era stata perdutamente innamorata. Inoltre, l'utilitaria della vittima non viene ritrovata sul luogo del suicidio, ma in fondo ad un canale. Questo fa pensare alla presenza di un'altra persona implicata nel delitto. Intanto, Caterina sorprende Jolanda a parlare in modo molto animato con Bartolo, il custode del cimitero e la polizia, da una rivelazione di Jolanda, scopre che Ida, la figlia di Giada morta due anni prima in un incidente stradale, non era figlia del marito, ma di Marcenaro. Il caso si complica quando si scopre che Bartolo, il lunatico custode del cimitero, ha riunito in una stessa tomba le spoglie di padre e figlia, su richiesta di Giada...
Giacomo Spada, industriale delle acque minerali, muore nell'incendio del suo studio dove si era chiuso a chiave per un pisolino. L'uomo viveva circondato da donne: la giovane moglie danese, la sorella Fernanda, la figlia del primo matrimonio e la governante, tutte dipendenti economicamente da lui. Fernanda, sposata con Attilio, aspirante inventore, non vede di buon occhio la nuova cognata. Ancor più quando si scopre che Birgit è indicata nel testamento della vittima come unica erede. Inoltre emerge che Birgit è incinta e che ha una relazione sospetta con Marco, il figlio di Gina, la governante di casa Spada. Ma i due sono solo amici, in realtà Marco è innamorato di Roberta, la figlia di Giacomo Spada. Tutti avrebbero un movente: l'eredità, per la vedova; la vendetta, per la domestica; per la figlia la libertà di fare il lavoro che avrebbe sempre voluto fare e per la sorella far ricadere la colpa sulle altre per potersene liberare. Ma il ritrovamento di una misteriosa lettera, indirizzata dalla vittima a uno dei suoi familiari, rivela che qualcuno di loro aveva contratto con Spada un grosso debito, all'insaputa degli altri. Luca e Lara scoprono che l'incendio nello studio della vittima è stato appiccato dall'esterno tramite una grossa lente che ha convogliato i raggi del sole all'interno della stanza...
Jolanda, la veggente del paese, viene ritrovata impiccata nella sua abitazione. La mancanza di sedie nei paraggi lascia sospettare che la donna sia stata uccisa. Per Luca, che ha presentato le dimissioni per il rifiuto di Lara a stare con lui, questo è il suo ultimo giorno da commissario. Lara ritrova un'agenda di Jolanda con tutte le persone che si avvalevano delle doti di veggente. Spuntano diversi nomi. Tra questi quello della moglie del questore Casadio e quello di un professore di liceo, un certo Perelli. Si scopre che tutte queste persone venivano ricattate tramite una lettera anonima e una registrazione dei colloqui con Jolanda in cui rivelavano particolari scottanti della propria vita. Tutti hanno un alibi persino l'ex marito della vittima, Marzio, che ha passato la notte a pesca. Dal misero libretto di risparmi si evince che non può essere stata Jolanda a ricattare le persone...
Il commissario Luca Manara (Guido Caprino) sta per sposarsi con (Barbara Giarrusso). Al momento del fatidico si, irrompe in chiesa un uomo su una moto. Il guidatore scende giù dalla moto e cade per terra morto. Pare che abbia subito una grave aggressione. L’uomo va a parlare con alcune persone che conoscevano la vittima. Lara è disperata. Si rende conto che Manara era terrorizzato nel dirle di si.
Luca si risveglia all’agriturismo di Ada, ma in un letto che non è il suo. È quello della bella sconosciuta da poco giunta all’agriturismo. Ma non c’è tempo per le presentazioni. Luca deve correre nella sua ex casa, quella in cui ha vissuto con Lara. Il motivo? Proprio nel suo letto …c’è una bionda assassinata.
Un fotografo delle Miss ritrovato morto in una piscina porta il vice questore Manara a indagare sul mondo dei concorsi di bellezza e sul giro di personaggi, più o meno trasparenti, che si incontrano tra organizzatori, sponsor e giurati. E mentre il caso si rivela più intricato del previsto Luca comincia a cercare informazioni anche sulla bella collega...
Il nuovo caso che impegna il vice questore Manara riguarda un istruttore di sub morto nella sua rimessa per quello che sembra un incidente: lo scoppio di una bombola di ossigeno. Le indagini però rivelano subito che l’uomo è stato ucciso premeditatamente e tra i sospettati rientrano la bella socia e un vecchio amico, con cui c’erano certe ruggini per motivi di donne. Tutto plausibile certo, ma Luca non ci vede chiaro.
In una notte buia e piovosa una donna resta ferita, quasi mortalmente, proprio all’ingresso dell’agriturismo di Ada. Qualcuno le ha sparato contro ed è poi fuggito nel buio. Il nuovo caso che coinvolge Luca riguarda il mondo dei produttori di latte e dei caseifici del posto. La vittima era, infatti, una produttrice di latte biologico in viaggio per convincere il titolare di una ditta ad inserirla tra i fornitori.
Nel commissariato arriva un uomo ferito che muore proprio davanti alla guardiola di Quattroni. Per il vicequestore Luca Manara comincia un’indagine che lo porterà a scoprire segreti e ipocrisie delle ricche famiglie del posto. Il caso è complicato e la presenza del supervisore Raimondi rende Luca ancora più nervoso.
Un terribile omicidio viene commesso in una cantina vinicola, mentre Luca è in riposo forzato per essere stato sospeso dal servizio. Grazie alla complicità di Toscani e degli altri colleghi Luca riesce a seguire il caso anche a distanza e ad evadere per un po’ dalle incombenze domestiche che gli piovono addosso: l’aiuto ad Ada all’agriturismo e i compiti di balia che gli propina Sardi.
Il ferimento di Luca non ha avuto gravi conseguenze. Solo un vistoso tutore alla spalla, fastidioso certo, ma che permette anche a Luca di farsi coccolare un po’ da Ada e da Marta. E per facilitare la guarigione del vice questore è in arrivo anche Teresa Manara, la sorella di Luca. Purtroppo sulla corriera da cui scende Teresa una donna viene trovata accoltellata e i primi indizi puntano proprio... su Teresa!
Un imbianchino viene trovato morto da due fidanzatini ai piedi di un muraglione. L’autopsia di Ginevra chiarisce presto che non si tratta di un incidente, ma di avvelenamento. Per il vice questore Manara inizia un’indagine che lo porterà a caccia di affreschi nascosti, di misteriosi compratori, di cosiddetti “esperti d’arte” che rifilano patacche.