All'interno di un carcere minorile, un ragazzo orfano che ormai sta per terminare di scontare la sua pena, manifesta poteri psicocinetici che gli permettono di scagliare lontano sia oggetti che persone. Il potere si manifesta ogni qual volta il ragazzo sente nella sua mente una voce femminile e vive i ricordi di una violenza sessuale. Nel frattempo, Gabriel incontra una ragazza che dichiara di conoscere qualcuno all'interno del carcere con cui riesce a comunicare a distanza telepaticamente. Invece Claudia scopre che il ragazzo ha una sorella, ma che quest'ultima non sembra mai essere venuta a conoscenza dell'esistenza del fratello, nonostante per legge i suoi genitori adottivi siano obbligati ad informarla. Il legame è quindi presto evidente e i due riescono a rivedersi: la ragazza che Gabriel ha incontrato è la sorella del ragazzo psicocinetico, ma questo non basta per spiegare i suoi poteri. Lei, tornata a casa, subisce una violenza sessuale da parte del padre adottivo, e contemporaneamente il fratello vede la scena e riesce a controllare il suo potere. Gabriel e Claudia si presentano a casa dei genitori di lei, che però si rifiutano di far vedere loro la figlia adottiva: nel frattempo quest'ultima è scappata dalla finestra per tentare di raggiungere Claudia, mentre suo fratello è evaso dal carcere per punire il padre di lei. Gabriel ed Isaia vengono avvisati dell'evasione, mentre la ragazza riesce a rifugiarsi da Claudia: i due sacerdoti capiscono che il fratello si sta recando a casa dei genitori di lei per uccidere il padre pedofilo. Il ragazzo riesce a metterlo a terra e a puntargli una pistola contro, quando viene distratto dall'arrivo di Gabriel ed Isaia: il padre di lei approfitta così per sparargli e scagliarsi contro i preti. Gabriel, accecato dall'odio, permette alla sua parte malvagia di prendere il sopravvento e sfruttare il suo potere diabolico: mentre sta per ucciderlo, però, riesce a restituire la vita al ragazzo psicocinetico che decide di m