1992: nelle vicinanze di Palermo viene fatta esplodere un'automobile su cui viaggiavano i coniugi Abate, esponenti di una piccola famiglia mafiosa, con la figlia Rosalia detta Rosy. La piccola sopravvive per miracolo e viene estratta dall'auto dalla giovane poliziotta Claudia Mares, che si trovava lì in servizio. Passano sedici anni e Claudia Mares, ora vice questore della squadra mobile di Roma, ritorna a Palermo chiamata dall'amico e collega Stefano Lauria. Lui si apparta con lei in un ascensore dell'Aeroporto Falcone e Borsellino per parlargli delle sue indagini: infatti ha scoperto i nomi di politici importanti che sono in mano a Cosa nostra e ha pedinato persone sospettate. Mentre sta per dire un nome importante viene colpito dagli spari di un killer e muore. La Mares tenta di inseguirlo ma scappa insieme ad un complice in sella ad una moto. Intanto viene rapito un ragazzo di nome Nicola. La madre, trasgredendo un codice d'onore, chiama la polizia e sequestratori telefonano e chiedono un riscatto. Claudia Mares entra nel Gruppo Duomo, la squadra speciale che arrestò Bernardo Provenzano e che aveva come capo Stefano Lauria, e ne conosce i membri: Alfiere, Gigante, Africano e Viola. Tutti i boss di Cosa nostra si riuniscono e Michele Lopane, un capomafia facente parte della fazione corleonese, si lamenta con Nardo Abate (uno degli "scappati", i boss che fuggirono in America durante la seconda guerra di mafia e ora sono tornati con il permesso dei corleonesi) perché l'omicidio di Lauria ha fatto scoppiare la rabbia dei poliziotti che stanno cominciando ad arrestare i membri dell'organizzazione. Intanto Rosy Abate, che è sorella di Nardo, è tornata dagli Stati Uniti per ricongiungersi alla sua famiglia e sposarsi con Salvo. I rapitori fanno sapere che il riscatto deve essere consegnato alla Vucciria e, mentre il padre del ragazzo consegnerà i soldi, Claudia Mares e i suoi uomini interverranno. Durante la consegna però il padre perde la testa e non si lascia
Nella seconda puntata della mini serie TV Squadra Antimafia Palermo oggi, la squadra antimafia Duomo composta da Alfiere (Ninni Bruschetta), Africa (Marco Leonardi), Gigante (Lele Vannoli) e Viola (Silvia De Santis), coordinati dal Vice Questore Claudia Mares (Simona Cavallari), devono cercare di fermare la lotta che si è instaurata tra la famiglia mafiosa degli Abate e quella dei Lo Pane. La lotta è serrata: gli Abate vengono accusati di non aver saputo gestire gli affari della zona di Palermo e Don Michele Lopane (Beppe Lanzetta) è deciso a debellare il potere della famiglia rivale. In particolare le attenzioni della famiglia sono rivolte ad un imprenditore locale, Nicastro, che si vuole ribellare alla mafia ed al pizzo. Nicastro infatti aveva un negozio di mobili ma per far fronte alle spese si trovò a chiedere denaro in prestito alla famiglia Abate: soltanto al momento della restituzione capì di essere entrato nel giro mafioso, e da quel momento non potè sottrarsi al pagamento del pizzo. Ma Nicastro ha un motivo in più per ribellarsi: la mafia infatti ha prima rapito e poi ucciso il suo unico figlio, Nicola. Rosi Abate (Giulia Michelini), amica di Claudia e sorella dei boss Vito (Luca Angeletti) e Nardo (Sergio Friscia) Abate, non sa dei traffici della famiglia e neppure vuole credere alla polizia: quando i fratelli vennero arrestati il giorno del suo matrimonio, Rosi sconvolta, si arrabbiò moltissimo con Claudia, credendo che con quel gesto avesse voluto approfittarsi della sua amicizia, tradendola. Tuttavia la situazione si fa pericolosa persino per Rosi: infatti sfugge miracolosamente ad un attentato, e Claudia cerca disperatamente di convincerla a collaborare con le forze dell’ordine. Ma Rosi non crede più all’amicizia di Claudia e vuole fare di testa sua. Si reca a casa di Nicastro per parlare della famiglia Abate ma questi la caccia di casa in malo modo: poi, per paura di morire, si reca in Commissariato e davanti a Claudia registr
La terza puntata della mini serie TV Squadra Antimafia Palermo oggi, inizia con un colpo di scena: la macchina sulla quale viaggiano Rosi Abate (Giulia Michelini) e suo marito Salvatore, diretti all’aeroporto per tornare a New York, viene affiancata da un sicario in moto che spara un colpo. La macchina sbanda e si schianta nel muretto al lato della strada: Rosi se la cava con qualche graffio ma per Salvatore non c’è nulla da fare. Il Vice Questore Claudia Mares (Simona Cavallari) accorre subito per calmare l’amica, ma Rosi sembra dare la colpa a Claudia, chiedendo insistentemente dove fosse quando lei aveva bisogno. Nel frattempo a Palermo un altro attentato insanguina la città: si tratta di Lorenzo Ciro, un latitante calabrese ucciso da una scarica di mitraglietta sempre da due sicari in motocicletta. In tasca al morto trovano una foto ed una scritta: mercoledì ore 15.30. Bisogna scoprire chi è la persona ritratta in foto. A casa Abate intanto tutti sono in lutto: anche Claudia si reca a casa sua chiedendole perdono ma Rosi è troppo sconvolta per poter aiutare le indagini. Tra Claudia ed il Questore Ivan Di Meo (Claudio Gioè) sta nascendo qualcosa: la sera in cui Salvo è stato ucciso lei era a casa sua. Il soggetto della foto è Michelangelo Lo Bianco, professore universitario americano. Ma mancano ancora troppi elementi, troppe tessere del puzzle. Giacomo Trapani, figlio di Totò detto il Principe ed amico della famiglia Abate, tornato a Palermo dall’America, forse è colui che tira i fili della faida tra le due famiglie: in aeroporto arriva Michelangelo Lo Bianco, che sale sulla macchina di Giacomo Trapani per dirigersi in una villetta a Mondello. Le indagini della squadra Duomo continuano: Viola (Silvia De Santis) analizza il palmare rinvenuto dagli Abate, che contiene delle importanti intercettazioni, mentre Alfiere (Ninni Bruschetta), Africa (Marco Leonardi) e Gigante (Lele Vannoli) seguono passo a passo gli spostamenti di Trapani. C
La quarta puntata della mini serie TV Squadra Antimafia Palermo oggi, inizia con il ritrovamento di Miki Lo Bianco, un agente americano infiltrato tra gli uomini de boss Trapani per investigare su un carico di stupefacenti: portato all’ospedale viene ricoverato ma se la caverà, per la gioia soprattutto di Viola (Silvia de Santis) che si è molto affezionata a lui. Trapani riceve il carico di cocaina ed è deciso a fare capire alla famiglia degli Abate che a Palermo non c’è posto per loro: per far meglio capire il concetto da fuoco ad un magazzino , bruciando vivi anche due uomini che vi lavoravano. Miki in ospedale parla con Viola e Claudia: ora lui tornerà in America, ma prima riferisce che Trapani ha una talpa nascosta. Ne è certo, Trapani ha scoperto la sua copertura dopo aver ricevuto una telefonata. Rosi Abate (Giulia Michelini) nel frattempo si sottopone ad un’ecografia: scopre così di non essere incinta. Abbattuta e confusa scappa via dallo studio della ginecologa e si rifugia in chiesa a pregare per il marito Salvo. Il Vice Questore Claudia Mares (Simona Cavallari) insieme al Questore Ivan Di Meo (Claudio Gioè) prosegue le indagini sullo sbarco della cocaina. Claudia e la squadra Duomo, composta da Viola, Alfiere (Ninni Bruschetta), Africa (Marco Leonardi) e Gigante (Lele Vannoli) irrompe in un magazzino dove si trasforma e lavora cocaina: tutti vengono fermati ed arrestati ma di Trapani nemmeno l’ombra. Interrogano uno degli uomini: confessa che prima lavorava per Don Michele Lo Pane (Beppe Lanzetta) ma che poi a causa di una soffiata, Trapani lo aveva costretto a lavorare per lui, tradendo la famiglia Lo Pane. Claudia va da Rosi Abate: è preoccupata per la ragazza, la informa che Trapani è un narcotrafficante e vuole sapere dov’è e chi lo protegge, ma Rosi non dice nulla, ancora sconvolta per aver saputo di non essere incinta. Ivan di Meo e Claudia trascorrono la notte assieme: la mattina Ivan informa Claudia di aver scoperto
Nella quinta puntata Claudia Mares (Simona Cavallari) e la squadra Duomo, sono alla ricerca di Rosi Abate (Giulia Michelini) e del boss Giacomo Trapani, fuggiti via mare. Intanto Alfiere (Ninni Bruschetta), che nella scorsa puntata aveva tentato il suicidio, in ospedale lotta tra la vita e la morte. La capitaneria riesce ad individuare la barca di Rosi e Giacomo Trapani ma poi perde il segnale, il Porto di Villa Igea sembra essere un approdo perfetto, Claudia e il Questore Ivan Di Meo (Claudio Gioè) si dirigono verso quella direzione. Infatti alla deriva individuano la barca di Trapani, lasciata davanti alla grotta di Villa Igea: ma dei due nessuna traccia. I cani hanno trovato una traccia all’interno della grotta, la Mares e di Meo la seguono, le grotte sono state scavate dagli arabi e coprono buona parte di Palermo, ma c’è un’unica uscita: Claudia Mares è pronta ad aspettarli là, all’interno di una chiesa scavata nella grotta. Intanto Rosi, ferita durante la rocambolesca fuga, sta male ed è delirante. Non riesce neppure ad alzarsi. Trapani le dice che le starà accanto, anche se sente la Squadra arrivare: Claudia trova Rosi Abate ancora viva, ma di Trapani nessuna traccia. Alfiere è ancora in rianimazione, senza nessuna novità positiva, assistito dalla moglie. Anche Claudia si reca in ospedale e Alfiere si sveglia: finalmente è fuori pericolo. Claudia vuole scoprire chi è la talpa all’interno del gruppo: si fida solo di Ivan di Meo, che le chiede di trasferirsi da lui, per poter essere più al sicuro. Viola (Silvia de Santis) ha delle novità: c’è il candidato sindaco di Palermo Nicola Sturiale, che tiene un discorso pubblico, nel quale parla dell’uccisione di Michele Lopane (Beppe Lanzetta) e di mafia. A me non fanno paura le parole dei potenti ma mi fanno paura i silenzi degli onesti dice al termine del suo discorso. Michele Lopane non era solo al momento dell’uccisione, era con la figlia, che ha visto in faccia l’as
Claudia Mares (Simona Cavallari) è sconvolta da quando ha ritrovato il cellulare utilizzato dalla talpa a casa del vicequestore Ivan Di Meo (Claudio Gioè); Rosi Abate (Giulia Michelini) è in carcere, sospettata dell’omicidio del boss Michele Lopane (Beppe Lanzetta) avvenuto sotto agli occhi della figlia. Nel frattempo in Commissariato torna Alfiere (Ninni Bruschetta), pronto insieme al resto della squadra Duomo, Africa (Marco Leonardi), Gigante (Lele Vannoli) e Viola (Silvia De Santis) a combattere Giacomo Trapani (Claudio Mastrogiovanni). Claudia rende noto alla squadra che Di Meo è la talpa: Alfiere vuole procedere al più presto all’arresto. Rosi chiede di parlare con Claudia: Saro Cangeni è colui che ha ucciso sia Lopane che Salvo, il marito di Rosi. Quest’ultima cosa fa scattare in Rosi il desiderio di giustizia: vuole collaborare con la squadra e vuole che sia Trapani che i suoi fratelli siano arrestati e scontino tutti il male che hanno fatto. La squadra sta organizzando un piano per sbattere in carcere sia Trapani che Di Meo: quest’ultimo pare non sospettare nulla, neppure di essere pedinato da Africa in piscina. Hanno sparato a Carmine Abate, fratello di Rosi, ferendolo ad una gamba, ma interrogato da Claudia e Ivan non pare collaborare. Nel frattempo Rosi viene scarcerata e torna a casa, ed è sempre più convinta a collaborare con la giustizia. I boss della malavita si danno appuntamento davanti ad un vecchio ristorante per discutere del futuro della città di Palermo: è Giacomo Trapani l’oratore, dice anche di fidarsi del candidato sindaco per la città di Palermo, Nicola Sturiale, che viene definito un amico fidato. Claudia va a parlare con il candidato Nicola Sturiale, ha capito che Trapani lo sta ricattando a causa di una storia accaduta un anno fa riguardo ad un incidente stradale che ha visto il candidato implicato. Ma Sturiale non è molto contento del fatto che la Mares si sia interessata a questa storia, deve restar
La nuova serie ricomincia dalle vicende appena concluse della serie precedente. Vito, Carmine, Nardo e un suo complice (Iacuzzi) sono evasi dal Carcere dell'Ucciardone. Vito viene ucciso in un conflitto a fuoco dai poliziotti sulla statale, mentre gli altri tre fuggitivi si rifugiano in una baracca ma vengono subito localizzati. Nardo dice a Carmine di restare lì e di arrendersi. Così Nardo e Iacuzzi fuggono per le fogne mentre Carmine però esce con un mitra in mano e viene così ucciso dai poliziotti sotto gli occhi di Rosi e Claudia. Un anno dopo... Claudia Mares viene riconfermata a capo della squadra antimafia di Palermo, con tre nuovi agenti al suo fianco. Sandro Pietrangeli, detto “Pietra”, un ex agente sotto copertura dai metodi rudi e diretti; il milanese Luca, fino a quel momento adibito a lavori d’ufficio, trapiantato nella difficile realtà siciliana; la giovane Fiamma, figlia di un giornalista assassinato da due giovani sicari tanti anni prima, per inclinazione e indole sempre dalla parte dei più deboli, esperta di informatica e di sorveglianza elettronica. Claudia indaga sull’avvocato Cifalà, uomo di fiducia della famiglia Abate. La squadra organizza un appostamento in un ristorante dove sta per avere luogo un incontro tra l'avvocato, mafiosi siciliani e calabresi, e un colombiano. Ai mafiosi si accompagna anche un misterioso personaggio che sembra essere Ivan Di Meo che tutti credevano morto. La Duomo fa irruzione: Sandro uccide il mafioso Antonio Policastro, Fiamma arresta Il colombiano Montero e, tra lo scetticismo generale, Claudia riconosce Ivan che riesce a scappare in moto. La conferma del riconoscimento viene da una telecamera di sorveglianza della Dogana, i cui filmati sono visionati durante un'indagine antidroga. Rosi Abate al mercato sfugge ad un tentativo di assassinio da parte di due killer della n'drangheta di Cannizzaro. Per la sua sicurezza personale Claudia cerca di convincerla a tornare negli Stati Uniti ma
Ivan è ferito ed è a casa di Claudia. Cerca di convincerla che lui è un infiltrato e che Rosi è il vero pericolo. In commissiariato Claudia svia i sospetti dicendo che Ivan è riuscito a scappare all'inseguimento. Alfiere scopre che Fiamma è figlia di un giornalista ucciso dalla mafia quando Fiamma era piccola. Alfiere ricorda che quel giorno fu lui a fare l'interrogatorio alla bambina. Intanto Rosi ha aperto un commercio di vendita di prodotti tipici siciliani: Claudia vuole convincerla che Nardo deve essere arrestato, Rosi risponde dicendo che non lo ha più sentito. Claudia segue Rosi e vede cha si dirige dall'avvocato Cifalà, che d'ora in poi dovrà solo tenere a bada Montero. Ivan perde molto sangue e così Claudia dona il suo per una trasfusione. De Silva chiede a Manuele di chiamarlo ogni volta che Rosi si incontrerà con Ivan. Poco dopo scoppia un'autobomba davanti all'ufficio di Rosi che rimane illesa grazie a Manuele che si era reso conto dell’ordigno. Fiamma apprende dal suo amico giornalista Aldo che un detenuto mafioso sa chi ha ucciso suo padre. Fiamma incontra il carcerato che le rivela che ad uccidere suo padre è stato Daniele Pinna che sarebbe morto cadendo in mare con la sua auto. Il suo corpo però non è mai stato ritrovato. Intanto alla Duomo Luca scopre che gli affari di Rosi non sono buoni e che ottiene il denaro necessario prestando soldi con strozzinaggio. Unica testimone è Michela Torrisi, figlia dell'imprenditore ucciso. Claudia poi la convince a testimoniare contro gli Abate. Rosi ha deciso con Ivan che le riunioni con il fratello avverranno in un sotterraneo di una palestra. Qui convincono Nardo a non scatenare una guerra con i calabresi. Intanto Nardo manda Iacuzzi e Pescecane (Daniele Pinna) a uccidere due uomini del boss calabrese Cannizzaro. Manuele riferisce a De Silva che Rosi ha incontrato Di Meo e che lei andrà a una mostra. Manuele riferisce la notizia anche alla Mares che fa sospendere il pedinamento a
Ivan racconta a Claudia che gli Abate hanno intenzione di uccidere una persona sconosciuta. Intanto Rosi incontra i rappresentanti delle altre famiglie palermitane e li informa del traffico della droga dei calabresi e del progetto di unire le forze per gestire tutto il narcotraffico. Claudia fa piazzare da Manuele una cimice nell'ufficio di Rosi. Un amico di De Silva del laboratorio di analisi scopre che il sangue della Torrisi è sangue finto. Sandro e Luca pedinano l'avvocato Cifalà che si incontra con un kosovaro reclutato come killer. Luca scopre che l'obbiettivo degli Abate è l'avvocato Liguori, così localizza il kosovaro e lo fa inseguire. Quando il kosovaro sta per investire l'avvocato in bici, interviene appena in tempo Fiamma che gli taglia la strada e lo fa schiantare contro un muro, morendo sul colpo. Claudia e Liguori diventano amici e iniziano a collaborare insieme. Fiamma non si fida della Mares e la pedina insieme a Sandro. Claudia e Alfiere fanno trasferire la Torrisi in Puglia: Fiamma e Sandro vedono tutto, fanno delle foto e in commissiariato raccontano tutto anche a Luca che si arrabbia molto. Claudia, sentendo il litigio dei tre, interviene e così Fiamma racconta di averla pedinata. Così la Mares è costretta a raccontare tutto alla squadra ma non si accorge che De Silva la sta ascoltando perché aveva fatto mettere una cimice nel pacchetto di sigarette della Mares. De Silva si dirige così a casa di Fiamma per rubare la macchina fotografica. Manuele avverte la Mares che De Silva è a casa di Fiamma. Manuele entra nella casa e in un litigio con De Silva, fa cadere la macchina fotografica dalla finestra. Così De Silva gli spezza il collo e lo lancia dalla finestra uccidendolo. La Mares arriva sul posto troppo tardi. De Silva si incontra con Rosi per farle sentire la registrazione della conversazione che ha sul computer, dimostrando così che Ivan è un infiltrato, ma Luca e Fiamma riescono a penetrare il firewall nel suo pc e a canc
Ivan avverte Claudia della bomba piazzata. Con Alfiere, nel frattempo tornato a fidarsi di Di Meo stesso, decide di far portare via la macchina con un carroattrezzi. Rosi scopre che Manuele è morto e che Nardo ha deciso la morte di Claudia. De Silva scopre che Di Meo ha come obiettivo Lipari. Intanto Ivan incontra Rosi: lui non vuole che Claudia venga uccisa ma lei reagisce che sono questioni di Nardo. Liguori racconta a Claudia che le società che fanno capo agli Abate hanno effettuato spostamenti di denaro in favore di un’altra società, che fa capo a Lipari: si tratta di un nuovo carico di cocaina in arrivo. Entra in scena Ivo Principe, detto "Catanese" (Fabrizio Corona), ex pugile, sicario e riscossore del pizzo appena uscito dal carcere per buona condotta. Riceve da Pescecane l'incarico di uccidere la Mares in cambio di 50 mila euro. Sandro e Luca lo pedinano e vedono che si reca a casa di Nunzia, donna delle pulizie della Mares e ex amica del "Catanese". Fiamma, grazie a una foto scattata da Luca, capisce che la donna è Nunzia e così i due poliziotti entrano in casa della donna ma la trovano priva di vita: il killer l'ha uccisa e ha preso le chiavi di casa della Mares. Fiamma avverte subito Alfiere, che ha accompagnato Claudia a casa. Appresa la notizia torna indietro dalla Mares con due suoi colleghi. Trova la porta aperta e avverte la Mares, che stava per farsi la doccia. Il "Catanese" è già fuggito per i tetti e prima di dileguarsi spara ad Alfiere, che muore sotto gli occhi di Claudia pochi minuti dopo. Il giorno dopo Claudia affronta Rosi che prima fa finta di non sapere nulla e poi le dice di essere contenta che sia viva. Claudia fa pressioni su Ivan per farsi dire dove si nasconde Nardo Abate, ma Ivan non confessa per non far saltare la sua copertura. Lei però scopre lo stesso il nascondiglio grazie alla localizzazione della chiamata fatta da lui per avvertirla della bomba. Pescecane incolpa il "Catanese" di non aver ucciso la Mares
Rosi incontra in carcere Nardo che la avverte di stare attenta a come si muove. La Duomo ascolta la conversazione e capisce che Rosi vuole prendere il comando al posto di Nardo. Fiamma vuole dare la caccia a Pinna ma la Mares dice che deve aspettare. Intanto due killer in moto cercano di sparare a Rosi che è in auto con Ivan, che frena facendo cadere i due. Esce così dalla macchina e spara loro. Rosi scopre che uno dei suoi uomini, Rosario, è il mandante e così lo fa torturare e uccidere da Pinna. Rosi da a Ivan una fede: così il loro rapporto è ufficiale e Ivan potrà venire all'incontro con Lipari. Intanto De Silva va a prendere i colombiani all'aeroporto. La Duomo viene affiancata da altri tre poliziotti specializzati nel narcotraffico delle famiglie mafiose pugliesi, calabresi e campane. Tutti insieme si mettono a studiare la pianta dell'albergo di Cefalù dove si dovrebbe tenere l'incontro secondo Ivan, il quale in seguito però chiama Claudia per dirle che Lipari ha cambiato il luogo dell'incontro perché non si fidava: viene a sapere però che l'incontro si terrà alle nove di sera. Luca intanto scopre il numero di telefono dei colombiani e che si sono recati al porto. La Duomo pensa così che Lipari sia arrivato in nave e non in aereo. Fiamma e Sandro intanto perquisiscono la stanza dei colombiani. I poliziotti aggiunti pedinano i colombiani e notano che si stanno recando a un teatro con il presunto Lipari. La Duomo presume che il summit sia quella sera al teatro. Intanto Fiamma, grazie al suo informatore, trova la masseria dove si stava nascondendo Pinna: fa irruzione ma il malvivente fugge in moto. La Mares si arrabbia molto con Fiamma che però dice di aver trovato dei medicinali per il mal di mare a casa dei colombiani: l'inocntro si terrà quindi alle 21 su una nave diretta a Tunisi. La Duomo si imbarca sulla nave con un camper. Scoprono il numero della stanza di Lipari e che l'inontro avverrà nel teatro della nave e così vi piazz
Ivan in carcere è preso di mira da tutti i detenuti che in coro gli cantano anche una canzone: Domani è domenica, tagliamo la testa a Menica, Menica non c'è, tagliamo la testa al Re, il Re è malato, tagliamo la testa al soldato, il soldato è babbeo, tagliamo la testa a Ivan Di Meo. Platania manda al sicuro Rosi in una masseria in campagna. Intanto Fiamma viene sospesa dal servizio perché la polizia non ha ritrovato sulla nave l'arma di Pinna. In carcere Iacuzzi tenta di uccidere Di Meo ma intervengono le guardie. Rosi viene ricercata dalle famiglie Manzella e Zagaria perché deve restituirgli i soldi. Sandro e Luca scoprono che un bambino ha preso la pistola di Pinna sulla nave. I due recuperano così l'arma e Fiamma viene reintegrata in servizio perché si è trattato di legittima difesa. Il laboratorio analizza un frammento osseo della madre di Lipari e il DNA di Antonio Colonna ma i due non coincidono: l’uomo arrestato sulla nave non è Gaetano Lipari. Claudia capisce così che il vero Lipari era Montero. Quest'ultimo intanto evade dagli arresti domiciliari con l'aiuto di De Silva, dirigendosi verso un aeroporto privato. Sandro e Luca li inseguono ma non riescono a raggiungerli perché Lipari spara a una ruota della loro vettura. De Silva, non riconosciuto dai due poliziotti, ospita Lipari in una villa al mare. Ora De Silva deve recuperare il PC di Lipari all'ufficio reperti della Questura. Intanto Claudia e Sandro perquisiscono l'abitazione di De Silva e trovano il fascicolo dell'attività da infiltrato di Di Meo che viene così scarcerato. In seguito va a recuperare il PC ma la Duomo lo ha sostituito con uno dotato di localizzatore. Platania, fidato di Rosi, fa il doppio gioco e incontra così Manzella per discutere dell'attentato da fare a Rosi. Platania avvisa Rosi, che il giorno dopo, alla partenza, si veste uguale alla sua cameriera Aneta alla quale fa indossare il proprio ciondolo. Aneta dovrà guidare l'auto all'aeroporto e i mafiosi, pen
Ivan viene rapito dagli uomini di Rosi sotto gli occhi di Claudia, la quale avverte subito la Duomo e prova a inseguire il furgone ma poi lo perde. I rapitori abbandonano e incendiano il furgone per poi proseguire su un'altra vettura. Ivan viene picchiato a sangue perché non vuole confessare dove ha nascosto il PC di Lipari. La Duomo trova il furgone e rintraccia un'auto che era appostata fuori dalla Duomo prima del rapimento: è rubata ed è stata usata da un pregiudicato. Ivan, prigioniero, incontra Rosi che credeva morta, cerca di convincerla del suo amore e di aver organizzato tutto per proteggerla e le dice che il PC è in una cassetta postale. Rosi manda uno de suoi uomini a recuperare il PC. La Duomo scopre che il pregiudicato dell'auto sta comprando cibo per i rapitori e così lo pedinano. Ivan intanto è riuscito a liberarsi e a scappare dalla prigione. Nel frattempo il pregiudicato arriva al villaggio turistico, da dove sta scappando Ivan, dopo aver infilzato il sicario di Platania che era di guardia e lo voleva uccidere. Claudia, Luca e Sandro, arrivati al villaggio, sparano al rifornitore di cibo ma non trovano Ivan che sente la voce di Claudia, tenta di raggiungerla ma proprio quando è a poco da lei, i rapitori lo riprendono. Claudia capisce che Rosi è stata al villaggio dai mozziconi di sigaretta che poi fa analizzare ed emergerà così che Rosi è ancora viva. Lei viene trovata dagli aguzzini delle altre famiglie che uccidono i due anziani che avevano ospitato la ragazza in campagna. Nello stesso istante Nardo Abate viene ucciso a coltellate in carcere. Gli uomini di Rosi non hanno trovato il PC e così lei diventa furiosa. Ivan continua a non voler rivelare dove ha nascosto il PC. Allora arriva De Silva che lo colpisce sul suo punto debole: sta per essere uccisa Claudia. Ivan è così costretto a rivelare dove ha nascosto il PC: è in un circolo sportivo. Claudia e Sandro intuiscono che il PC sia lì, vi si dirigono e lo recuperano da un armadi
Una famiglia malavitosa rivale degli Abate fa irruzione nel nuovo covo di Rosi e uccide alcuni uomini di Totñ Platania, finch"non interviene quest'ultimo e crivella tutto il gruppo con l'aiuto di un complice. Dopo il funerale di Ivan, Claudia riceve un ultimatum dal questore, che le concede un'ultima settimana per arrestare Rosi Abate. Nel frattempo Rosi ingaggia il "Catanese" per eliminare Claudia una volta per tutte, ma il tentativo di omicidio fallisce e il "Catanese" viene arrestato dagli uomini della Duomo. Rosi, in possesso del computer di Lipari, contenente i codici per accedere a un capitale di ben sette miliardi di euro, tenta in tutti i modi di decriptare la password di accesso al computer , ma invano: decide così di affidarsi alle mani di un esperto, e con l'aiuto di De Silva ingaggia un ingegnere informatico romano, Manni, costretto suo malgrado ad aiutare la mafiosa, pena l'omicidio della famiglia in caso di fallimento. Manni riesce a sbloccare il computer, ma Rosi decide di eliminarlo per non correre rischi di denuncia, ma mentre gli uomini della Abate stanno per giustiziare il malcapitato, interviene la Duomo, che salva l'ingnegnere uccidendo l'aguzzino e costringendo Rosi e i suoi "soldati" alla fuga. Grazie alla collaborazione di Manni la Duomo riece a incastrare De Silva (era stato il corrotto agente, infatti, a reclutare l'ingegnere con l'inganno), e con un blitz sull'autostrada arresta buona parte dei capi delle famiglie mafiose palermitane, nel frattempo alleatesi con gli Abate per ottenere una fetta di quei sette miliardi di euro, e De Silva, con l'accusa di associazione mafiosa. Rosi fugge nelle campagne intorno all'autostrada, inseguita da Claudia: il vicequestore si trova faccia a faccia con l'ex amica e la tiene sotto tiro con la pistola, con i continui inviti da parte della mafiosa di ucciderla: Rosi Abate sembra ormai prossima ad essere definitivamente arrestata, ma improvvisamente spunta un elicottero con degli uomini che la traggono i
Rosy Abate (Giulia Michelini) è scappata da Palermo e per questo motivo Claudia Mares (Simona Cavallari) risulta al momento sospesa. Ma proprio Claudia, nel corso di un'immersione, si accorge di un relitto che ospita rifiuti tossici ed il cadavere di un uomo affiliato agli Abate. La Mares denuncia l'accaduto alla guardia costiera e ne parla anche al procuratore Giorgio Antonucci (Gianmarco Tognazzi). Nel frattempo il comando della squadra è passato nelle mani del vicequestore Calcaterra (Marco Bocci), ma Claudia torna in servizio e ricomincia a cercare Rosy; quest'ultima si trova in Colombia, dove viene ospitata da un narcotrafficante americano e mette al mondo un bambino...
C'è di nuovo violenza tra le vie di Palermo, tanto che la Squadra sospetta che ci sia stato il ritorno in città di Rosy Abate (Giulia Michelini). Inizialmente l'ispettore Calcaterra (Marco Bocci) non crede a tale prospettiva, ma sarà costretto a cambiare idea; Claudia (Simona Cavallari), comunque, è già pronta ad intervenire a costo di rischiare la vita, mentre Rosy sta già riconquistando il territorio ed ora punta ad un lotto pubblico nel quale sotterrare rifiuti tossici. Inoltre gli Abate organizzano l'evasione dell'ex agente dei servizi segreti De Silva...
Leonardo, il figlio di Rosy (Giulia Michelini), viene minacciato da una strana malattia; intanto Claudia (Simona Cavallari) - sempre in rotta con Domenico (Marco Bocci) - cerca ancora le prove del ritorno della donna in Sicilia. Ma è anche il clan Manzella a cercare Rosy, che a questo punto cerca di ristabilire gli equilibri ed anche di rovinare la credibilità di Claudia...
Comincia il processo contro Rosy Abate (Giulia Michelini), che però è latitante. La ragazza deve difendersi dall'accusa di aver fatto fuori Ivan Di Meo (Claudio Gioè), ma Calcaterra (Marco Bocci) si rende subito conto che qualcosa non quadra e c'è anche da dire che - nonostante la testimonianza di Claudia (Simona Cavallari) - Antonucci (Gianmarco Tognazzi) ammette che non sarà facile dimostrare la colpevolezza di Rosy. Intanto la famiglia Abate torna a farsi viva in un modo che lascia il segno...
Il processo per la morte di Ivan Di Meo si è concluso con l’assoluzione di Rosy Abate (Giulia Michelini). Claudia Mares (Simona Cavallari), invece, rischia di andare in carcere. Per questo motivo la donna scappa per tentare di risolvere da sola il caso. Calcaterra e Antonucci scoprono che in polizia c’è una talpa. Intanto Serino comunica a Sandro che Fiamma è morta e, poi, lo accusa di essere una spia. Successivamente Serino si rende conto di aver sbagliato e chiede perdono all’amico. Nel frattempo Rosy Abate esce dal carcere e, nel tentativo di andare a riprendere suo figlio, viene accerchiata dal clan di Vincent Truela che vuole uccidere Rosy. Vito, comunque, riesce a salvare Rosy Abate e suo figlio. Claudia Mares tenta di risolvere il caso e Antonucci, in un primo momento, sembra che voglia aiutarla. Poi, purtroppo, scopre che Antonucci vuole farla scovare così Claudia scappa via lontano. Nel frattempo Luca e Sandro riescono a scoprire dove si trova Claudia Mares grazie ad una soffiata: la voce giunge anche a Rosy Abate che invia due suoi uomini ad uccidere la poliziotta. La Mares, comunque, riesce a sfuggire all’attentato. Claudia Mares, infine, scopre una verità sconcertante: il pm Antonucci e Rosy Abate sono legati in uno strano vincolo…
Rosy Abate (Giulia Michelini) viene assolta grazie all'intervento di un collaboratore misterioso, intanto la Mares (Simona Cavallari) è costretta a darsi alla latitanza ma riesce lo stesso ad avvertire i suoi uomini di un nuovo pericolo proveniente dal Sudamerica. Claudia cerca di sventare il pericolo ma finisce per mettere a rischio la sua vita...
Il vicequestore Claudia Mares (Simona Cavallari), pur di arrestare la latitante Rosy Abate (Giulia Michelini), ha messo a punto un inganno che prevede l'intervento del clan di Rosario Manzella (Salvatore Lazzaro) e del gruppo di colombiani capitanati da Blanca Truebla. Calcaterra (Marco Bocci) segue da vicino la delicata operazione insieme col resto della squadra, ma a Claudia rimangono solo 48 ore di tempo per operare sotto copertura...
Claudia Mares (Simona Cavallari) scopre che i colombiani al comando di Bianca Truebla (Vanessa Villafane) stanno studiando un piano per far fuori Rosy Abate (Giulia Michelini) e cerca di neautralizzarlo con l'ausilio di Sandro Pietrangeli (Giordano De Plano). La Mares e il vicequestore Domenico Calcaterra (Marco Bocci) si occupano anche di evitare un disastro ambientale, i cui responsabili sono degli insospettabili. Nel frattempo Rosy sembra con le spalle al muro, ma riesce ad entrare in possesso di una misteriosa lista che potrebbe rappresentare la sua via di salvataggio...
Filippo De Silva (Paolo Pierobon), Bianca Truebla (Vanessa Villafane) e il Catanese (Fabrizio Corona) mettono a punto la vendetta nei confronti di Rosy Abate (Giulia Michelini). Nel frattempo il fatto che il piccolo Leonardo sia tornato ad ammalarsi costringe Claudia Mares (Simona Cavallari) ad un'inattesa alleanza...
Rosy Abate (Giulia Michelini) e Claudia Mares (Simona Cavallari) - costrette ad unire le forze - continuano a fuggire e sono sempre alla ricerca della lista da fornire a De Silva (Paolo Pierobon) in modo da liberare il piccolo Leonardo. Ma le due donne, che lasciano Palermo alla volta di Roma, sono anche seguite dagli uomini di Bianca (Valeria Villafane), che vogliono farle fuori. E, mentre la Squadra è in procinto di affrontare lo scontro finale, Calcaterra (Marco Bocci) potrebbe essere sospeso dal servizio...
Indagando sulla morte di Arcadij Pojiatiev, detto Afrikanietz, il boss mafioso russo sfuggito alle forze dell'ordine alla fine della stagione precedente, Calcaterra e la squadra si imbattono nel sopravvissuto agente dei servizi segreti deviati Filippo De Silva. Adesso lavora per una cellula segreta di nome Crisalide ed entra in contatto in carcere con Veronica Colombo, promettendole la libertà: a quale prezzo? Intanto una nuova famiglia mafiosa si fa largo a Catania. Si chiamano Ragno, sono giovani e, pur di crescere, sono disposti ad allacciare alleanze pericolose.
Calcaterra e la squadra riescono a dimostrare che De Silva è effettivamente vivo, mettendolo ufficialmente al centro delle indagini. Intanto l'ex spia, per conto di Crisalide, sta facendo giungere dal Montenegro un carico di armi ed esplosivo. Intanto il clan Ragno continua la sua ascesa criminale a Catania, anche grazie all'ausilio di Veronica Colombo, che fa ottenere loro i permessi per espandersi nel settore delle sale da gioco.
Mentre De Silva (Paolo Pierobon ) sta per sottoporre Rosy (Giulia Michelini) ad un pericoloso elettroshock, la Duomo, grazie all'abilità di Sandro (Giordano De Plano), ha la conferma che dietro alla guerra tra le famiglie mafiose c'è proprio Crisalide. Calcaterra (Marco Bocci) chiede l'aiuto di Palladino (Ludovico Vitrano), ora in servizio in procura, per recuperare i documenti secretati delle attività di Crisalide, ma lo espone a grande pericolo. Nel frattempo Lara (Ana Caterina Morariu) raggiunge Veronica (Valentina Carnelutti) ai domiciliari per convincerla a collaborare con la Duomo contro i Ragno, ma Veronica rifiuta, pur sapendo che Rachele Ragno (Francesca Valtorta) le ha giurato vendetta per la morte del fratello Nicola (Pierluigi Corallo). La Ferretti (Marta Zoffoli) sospende Lara dal servizio perché sospetta voglia proteggere Veronica e per la Duomo i guai nono sono finiti: tra di loro si nasconde una talpa...
De Silva (Paolo Pierobon) rapisce Rosy (Giulia Michelini) e la porta sul luogo in cui e' stato ammazzato il piccolo Leonardino , convinto che solo rivivendo il trauma della morte del figlio, la Abate potra' recuperare la memoria e ricordare cio' che interessa Crisalide. Nel frattempo Lara (Ana Caterina Morariu), avvisa Veronica (Valentina Carnelutti) che e' in pericolo di vita da quando la famiglia Ragno e' stata sostituita dai Rizzo nell'alleanza con De Silva e Crisalide e le chiede di costituirsi ma la Colombo si da alla latitanza insieme ad Ettore (Fabrizio Nevola) e Saro Ragno (Ernesto D'Argenio). Alla fine De Silva riesce ancora una volta a scappare; Domenico Calcaterra (Marco Bocci) riabbraccia Rosy che non riesce ancora ad accettare la morte del figlio e distrutta dal dolore chiede di entrare in convento, non prima di avere fornito alla Duomo le stesse preziose informazioni su Crisalide gia' date a De Silva . I nostri ora sanno; ed in piu' possono contare sulla collaborazion...
Prosegue la lotta tra i clan rivali Ragno e Rizzo, questi ultimi appoggiati da De Silva (Paolo Pierobon) che segue il piano del misterioso Grande Vecchio per costruire un nuovo ordine che unisca settori deviati dello stato e famiglie mafiose. Calcaterra (Marco Bocci) sempre piu' ossessionato da Crisalide, risale al nome di uno degli ex colleghi di De Silva, Arceri (Giorgio Caputo), e prova a convincerlo a collaborare con la Duomo. Rosy (Giulia Michelini) collabora con Calcaterra e ottiene l'inserimento in un programma di protezione. Rachele Ragno (Francesca Valtorta) e' ormai certa che la responsabile della morte del fratello Nicola sia proprio Veronica (Valentina Carnelutti), ma alle due donne quando si stanno recando a un grande summit con i maggiori boss della zona succede l'irreparabile...
Calcaterra è in un mare di guai: viene accusato di corruzione e taglieggiamento.
Calcaterra da infiltrato si allea e stringe un patto con la famiglia Ragno per preparare un attacco contro il clan di don Basile. La Duomo convince un testimone a collaborare con loro per arrivare a don Basile, ma quando sta per testimoniare e raccontare la verità il testimone cambia idea perché riceve un'offerta vantaggiosa.
Calcaterra continua la vita da infiltrato ed è in serio pericolo: da una parte deve rimanere alleato dei Ragno per arrivare a De Silva e dall'altra deve riuscire a salvare delle vite ma senza far insospettire Ettore che ormai si fida di lui. Nel frattempo Rachele Ragno e Calcatterra passeranno una notte di passione insieme. Nel frattempo alla Duomo, Lara individua la posizione di Domenico, ma continua a dargli fiducia.
Ettore dopo aver saputo da De Silva che Calcaterra era un infiltrato, gli spara cogliendolo di sorpresa. Il corpo di Calcaterra non si trova. Lara e la Duomo continuano a cercarlo e nel frattempo continuano le indagini sui Ragno che si devon recare ad un summit organizzato da Crisalide con il trafficante messicano Miguel Laredo e il clan calabrese dei Pesce.
Calcaterra, è stato rapito ed è nelle mani dei rapitori: i fratelli Graziano e Calogero Maglio che hanno rapito Domenico per trovare la chiave che apre gli archivi di Crisalide, ma lui non parla neanche sotto tortura e così rapiscono anche la giudice Ferretti. Intorno a questo caso c'è un giro di riciclaggio di denaro sporco capitanato da un personaggio misterioso chiamato il Broker. In assenza del vicequestore Domenico Calcaterra, arrivano due nuovi membri nella squadra: Davide Tempofosco che sarà a capo della squadra fino al ritrovamento di Domenico e poi Anna Cantalupo, un'esperta analista finanziaria che può aiutare la squadra a trovare il Broker sul quale aveva già fatto ricerche in passato. Nel frattempo a Catania, oltre ai Maglio, arriva la famiglia Corvo a cui si unisce Rachele Ragno. De Silva, sopravvissuto all'esplosione, cerca in tutti i modi di cercare la chiave dell'archivio di Crisalide prima che lo facciano i Maglio. Veronica Colombo è in carcere, ma durante un trasferimento, riesce a evadere con l'aiuto dei Maglio. La Duomo scopre dove sono imprigionati e torturati la Ferretti e Calcaterra. Durante uno scontro a fuoco tra i Maglio e la Duomo, Domenico viene colpito alla testa.
Le condizioni di Calcaterra sono gravi e la sua vita è appesa ad un filo. I fratelli Maglio a cui si è alleata Veronica Colombo iniziano una guerra contro la famiglia dei Corvo a cui si è unita Rachele Ragno. Non si conosce bene la posizione della PM Ferretti che però attira l'attenzione della squadra e di Filippo De Silva.
Le condizioni di salute di Calcaterra sono preoccupanti dopo l'operazione al cervello. Nel frattempo Tempofosco cerca in ogni modo di fermare la guerra aperta tra i Maglio e Corvo. Intanto la PM Ferretti e sua figlia sono state portate in una località protetta e i Maglio vogliono arrivare a lei perché in possesso della chiave di Crisalide che sta nascondendo e anche Tempofosco ha capito che la donna custodisce un segreto.
La morte di Lara per mano di Spagnardi ha scosso tutti e il Vicequestore Tempofosco, oltre alla rottura con Pientrageli, dovrà vedersela con Licata riguardo al suo incontro segreto in una chiesa con la Ferretti che ha causato uno spargimento di sangue. Intanto la Ferretti si rimangia tutto e nega di avere le chiave per non finire in prigione. Intanto Pietrangeli abbandona la Duomo coinvolgendo Calcaterra in un'indagine autonoma per arrivare all'archivio di Crisalide, ma Domenico non è più come prima e dietro ai vuoti di memoria di cui soffre si cela una terribile realtà.
La scoperta dell'archivio di Crisalide porta a compiere arresti importanti ma l'identità del Broker, Goffredo Collina, per ora non salta fuori in quanto cercherà di eliminare tutte le tracce che possono portare a lui e al suo socio Saverio Torrisi. Intanto Rachele Ragno con i Corvo si prendono ciò che resta dei Maglio, ormai senza più leader. Calcaterra continua ad avere vuoti di memoria ed e inconsapevole di esser diventato un assassino.
Dopo che la Cantalupo ha ucciso il Broker, ovvero suo suocero Goffredo Collina, la Duomo deve continuare ad indagare per scoprire l'identità del socio Saverio Torrisi, che è pronto per un grande e misterioso affare internazionale. Nel frattempo Calcaterra viene trovato esanime vicino al corpo senza vita di Ferlito in ospedale, il ragioniere del Broker, che ha ucciso in uno dei suoi momenti di amnesia.
La Duomo è impegnata nella ricerca del Vicequestore Davide Tempofosco, messo fuori gioco da Anna Cantalupo che lo ha legato in cantina e vuole giocare la sua partita personale con Torrisi, per vendicare la morte di suo marito, senza rispettare nessuna legge. Nel frattempo Torrisi spiega a De Silva e ai Corvo tutti i dettagli del grande affare internazionale, ovvero un gasdotto tra il Kazakistan e l'Italia. Intanto Sandro indaga sulla morte di don Manzini ucciso da Calcaterra in uno dei suoi momenti di amnesia.
Anna dopo aver tentato di uccidere Torrisi, ora è ferita e in fuga e Tempofosco e la squadra sono sulle sue tracce. Torrisi e Keke hanno a che vedere con un altro problema connesso all'affare del gasdotto, ovvero un medico italiano che sta tornando dal Kazakistan con del materiale compromettente sulle conseguenze dei lavori di estrazione del gas che stanno avendo sulla popolazione e De Silva viene incaricato di fermarlo. Invece Calcaterra è sulle tracce della Ferretti e della figlia che si trovano in Marocco e decide di andare a cercarle.
Calcaterra ha trovato la Ferretti in Marocco.Carmela scopre la morte del figlio Saro,e intende vendicarsi credendo che De silva sia colpevole.Tempofosco è sulle traccie di Calcaterra a causa del sospetto di Sandro sull'omicidio del prete. De Silva e Carmela, Calcaterra e Ada, la resa dei conti è arrivata,il passato della Ferretti è svelato, Torrisi è sulle sue tracce.