Claudia Mares (Simona Cavallari) è sconvolta da quando ha ritrovato il cellulare utilizzato dalla talpa a casa del vicequestore Ivan Di Meo (Claudio Gioè); Rosi Abate (Giulia Michelini) è in carcere, sospettata dell’omicidio del boss Michele Lopane (Beppe Lanzetta) avvenuto sotto agli occhi della figlia. Nel frattempo in Commissariato torna Alfiere (Ninni Bruschetta), pronto insieme al resto della squadra Duomo, Africa (Marco Leonardi), Gigante (Lele Vannoli) e Viola (Silvia De Santis) a combattere Giacomo Trapani (Claudio Mastrogiovanni). Claudia rende noto alla squadra che Di Meo è la talpa: Alfiere vuole procedere al più presto all’arresto. Rosi chiede di parlare con Claudia: Saro Cangeni è colui che ha ucciso sia Lopane che Salvo, il marito di Rosi. Quest’ultima cosa fa scattare in Rosi il desiderio di giustizia: vuole collaborare con la squadra e vuole che sia Trapani che i suoi fratelli siano arrestati e scontino tutti il male che hanno fatto. La squadra sta organizzando un piano per sbattere in carcere sia Trapani che Di Meo: quest’ultimo pare non sospettare nulla, neppure di essere pedinato da Africa in piscina. Hanno sparato a Carmine Abate, fratello di Rosi, ferendolo ad una gamba, ma interrogato da Claudia e Ivan non pare collaborare. Nel frattempo Rosi viene scarcerata e torna a casa, ed è sempre più convinta a collaborare con la giustizia. I boss della malavita si danno appuntamento davanti ad un vecchio ristorante per discutere del futuro della città di Palermo: è Giacomo Trapani l’oratore, dice anche di fidarsi del candidato sindaco per la città di Palermo, Nicola Sturiale, che viene definito un amico fidato. Claudia va a parlare con il candidato Nicola Sturiale, ha capito che Trapani lo sta ricattando a causa di una storia accaduta un anno fa riguardo ad un incidente stradale che ha visto il candidato implicato. Ma Sturiale non è molto contento del fatto che la Mares si sia interessata a questa storia, deve restar