Comincia l'avventura degli Antipodi alla scoperta delle Civiltà Perdute. Dalla cima del Monserrate di Bogotà, Roberto e Pinna raggiungono il centro della città (dove visitano il Museo Del Oro), Candelaria (quartiere dei graffiti) fino a Plaza De Bolivar, dove possono ammirare la Catedral Primada e il Palacio de Justicia. Prossima meta: Armenia.
Dopo una breve sosta a Rio Combeima, gli Antipodi arrivano ad Armenia, città distrutta da un terremoto nel 1999 e poi ricostruita. Qui trovano un hotel per la notte e la mattina seguente degustano dolci tipici per la colazione. A bordo di una Jeep Willys, raggiungono la Coffee Farm dove seguono l'intero processo di produzione di caffè, di cui la Colombia è il terzo paese esportatore nel mondo.
Gli esploratori Roberto e Pinna si recano prima in Filandia, dove imparano a realizzare i Cestos de Bejucos, i tipici contenitori di paglia usati per raccogliere e trasportare i chicchi di caffè, poi a Quimbaya, la città più importante del dipartimento del Quindio, dove hanno visitato la chiesa di Jesús, María y José.
Dopo aver ammirato il Poporo d'oro, importante reperto legato all'antica civiltà Quimbaya, gli Antipodi raggiungono Puerto Alejandria dove provano l'esperienza del bamboo rafting sul Rio La Vieja. Arrivati a Manizales (capoluogo del dipartimento di Caldas) visitano la facoltà di architettura e il centro della città, ricca di importanti monumenti, grazie all'aiuto della simpatica professora Pilar.
Gli Antipodi giungono ad Aguadas, nel dipartimento di Caldas.Quì visitano il Museo Nacional del Sombrero, nella Casa de la Cultura Francisco Giraldo, dove ammirano tutte le varietà di sombreri colombiani. Si dirigono poi a Jericò, nel dipartimento di Antioquia, dove visitano il laboratorio della famiglia Agudelo, miglior produttore di Carriel della città, un borsello in cuoio tipico della zona.
Dopo una visita alla Cattedrale di Jericò e l'incontro con un Chiva (variopinto bus tipico della Colombia), gli Antipodi sorvolano alcune zone povere della città per mezzo di una teleferica. Raggiungono il primo traguardo di tappa dove Costantino li aspetta con una gustosa penitenza per aver superato il budget.
Inizia la seconda tappa per gli Antipodi, alla scoperta delle meraviglie della Colombia. A Medellìn, capitale del dipartimento di Antioquia, ammirano le statue di Fernando Botero nella piazza a lui dedicata; al Mercato Plaza Minorista José María Villa assaggiano diverse varietà di frutta esotica e si godono un momento di pace nel Giardino Botanico Joaquín Antonio Uribe, che ospità più di cinquemila piante.
Gli Antipodi visitano la Casa de las Mariposas, che ospita tremila specie di farfalle e salutano la città con una cena a base di nachos a El Poblado. Arrivati a Santa Fè de Antioquia, il più antico insediamento della regione, si concedono un tour a bordo di un tuk tuk e scoprono nuovi sapori: il jugo e la Pulpa de Tamarindo.
Prima di salutare Santa Fè de Antioquia, gli Antipodi si dilettano nel Tejo, antico gioco colombiano di origine popolare. Giunti a Planeta Rica, nel dipartimento di Cordoba, procedono le avventure presso la Finca "El Remiendo", una tenuta di allevamento di bovini, dove si divertono in un'impresa divertente: mungere una mucca.
Gli Antipodi salutano la Finca El Remiendo cavalcando come dei veri e propri ganaredos. Giunti a Santiago de Tolù, si dirigono verso l'Arcipelago di San Bernardo, nel Mar dei Caraibi, dove salgono su una lancha, imbarcazione con la quale raggiungono l'Isla de Santa Cruz, meglio conosciuta come Islote, l’isola con la più alta densità di popolazione della Terra.
Gli Antipodi in viaggio da Tuchìn - nel dipartimento di Cordoba, la città è conosciuta per la nascita del sombrero vueltiao, simbolo della Colombia dal 2004; qui incontrano la famiglia Mendoza, che realizza artigianalmente dei sombreri pregiati e del tutto naturali, famosi in tutto il mondo - a Cartagena, capitale del dipartimento di Bolivar, dove si godono un favoloso tour storico by night in carrozza.
Gli Antipodi continuano la loro visita di Cartagena, il cui centro storico è stato dichiarato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. Dopo un intenso tour alla scoperta delle Piazze e delle Chiese più importanti, a malincuore lasciano la città per dirigersi verso il Vulcano de Lodo El Totumo, noto per eruttare fango dalle proprietà curative.
Inizia un nuovo viaggio per i documentaristi Roberto e Andrea, alla scoperta del Guatemala. Giunti a Tikal, visitano l'antichissimo Sito Archeologico, un complesso di templi costruito dalla civiltà Maya nel cuore della giungla. In particolare il Tempio IV, la struttura più alta di tutta l'America precolombiana.
Prima di lasciare Tikal, gli Antipodi sperimentano il Canopy, un percorso sulle cime degli alberi, sospesi ad un sistema di cavi in acciaio. Dopo aver fatto sosta a El Remate, un villaggio famoso per le sculture in legno create dall’artigianato locale, giungono a Flores, capoluogo del dipartimento di Petèn, dove godono la vista del lago Petén Itzá, il secondo lago più grande del Guatemala.