La serie tv, ambientata nell'Italia anni ottanta, racconta le vicende di una classe del liceo "Leopardi" di Roma, nel percorso verso gli esami di maturità. Consta di tre stagioni per un totale di 33 episodi trasmessi dal 1987 al 1989 su Italia 1, una delle reti Fininvest (oggi Mediaset). La serie era caratterizzata da un umorismo basato su gag e battute a ripetizione continua, senza tempi morti e, pur concedendosi qualche termine colorito, senza mai scadere nella comicità volgare, tipica delle commedie di quegli anni. La recitazione degli attori protagonisti, molto spontanea e non impostata, e la riuscita caratterizzazione dei vari personaggi, ha fatto sì che la serie riuscisse a dare una rappresentazione, seppur in chiave caricaturale dei diversi tipi di studenti presenti in una classe delle superiori e delle situazioni che potevano scaturire mettendo insieme personaggi molto differenti per comportamento, estrazione sociale e livello culturale.
La serie è ambientata a Napoli, nell'immaginario "commissariato Sant'Andrea" nel quartiere Piscinola.
Napoli. Il commissariato del quartiere Spaccanapoli viene intitolato a Ciro De Rosa, poliziotto ucciso dalla camorra. I "Falchi" Vitale e Sorrentino e il Questore Fusco sanno però che De Rosa spacciava droga. La figlia di Ciro De Rosa, Vicky, prende il posto del padre nel corpo dei Falchi, dove trova Vitale e Sorrentino (colleghi del padre), il commissario Ciccone, e il Vicequestore Ricci. Ci sono anche i poliziotti trasferiti dal Commissariato Sant'Andrea (trasformato in una struttura burocratica): Sciacca, Battiston e Silla.
Il commissario Valerio, interpretato da Kim Rossi Stuart, decide di seguire un imprenditore che doveva consegnare il denaro ai suoi estorsori ma i criminali all’arrivo si accorgono dell’imboscato e scaricano una pioggia di piombo contro gli impreparati poliziotti. Valerio si accorge da subito che non si trattava di delinquenti comuni ma proprio della famosa banda della uno bianca, inizia da quel giorno la sua caccia a quegli uomini, aiutato dai suoi colleghi.. Alla fine scopre che tra di loro alcuni sono poliziotti e quindi capisce come erano riusciti per anni a sfuggire alle forze dell’ordine senza lasciare mai tracce.
Ambientata a Bologna, è un noir dai toni profondi e tesi. Protagonista è Giorgia Cantini (Angela Baraldi), una investigatrice privata di quarant'anni, apparentemente scontrosa, ribelle e istintiva. Una private eye alla Mike Hammer che, attraverso le sue indagini, scopre una provincia italiana piena di angoli bui e pericolosi, di verità nascoste e problemi reali: dal degrado della periferia urbana popolata da giovani disillusi e senza speranze, all’impresa industriale con manager corrotti e senza principi se non quello del denaro facile, dall’emarginazione alla speculazione edilizia, alla corruzione nelle istituzioni. Filo rosso ad unire tutte le sei puntate la misteriosa morte di Sara, sorella più giovane della protagonista. A fianco di questa figura femminile così forte ruotano personaggi maschili diversi e complessi: Johnny Riva, sessantenne ex attore porno e proprietario del locale nel quale Giorgia va a cantare, Lucio Spasimo, l'assistente gay di Giorgia, più giovane di lei, che la costringe con leggerezza a tenere i piedi per terra e Luca Bruni, commissario di polizia, ex compagno di scuola ed eterno pretendente di Giorgia.
Piero, Lorenzo, Luisa, Francesca e Serena sono ex compagni di scuola che, alla soglia dei 40 anni, sono costretti a ripetere l'ultimo anno di lieco a causa di un errore nell'esame di maturità.
Una satira che racconta il dietro le quinte della fiction "Gli occhi del cuore 2", mostrando le vite sregolate e le disavventure dei suoi attori.
L’idea di riunire i 10 maggiori giallisti italiani in un volume l’aveva avuta nell-estate del 2005 l’editore Einaudi pubblicando Crimini. Ora otto dei dieci scrittori approdano sul piccolo schermo con altrettante storie da brivido previste per Rai 2. Il progetto televisivo Crimini è nato per raccontare l’Italia attraverso i grandi scrittori di gialli: Andrea Camilleri, Massimo Carlotto, Sandrone Dazieri, Giancarlo De Cataldo, Diego De Silva, Giorgio Faletti, Marcello Fois e Carlo Lucarelli hanno scritto per la televisione 8 film di 100 minuti. È stato chiesto loro di raccontare la realtà territoriale e ambientale che meglio conoscono creando, così, un percorso ideale nell’Italia contraddittoria e misteriosa che stiamo vivendo ai nostri giorni. Gli autori formano idealmente una scuola, quella definita del “noir mediterraneo” che comprende scrittori di diverse generazioni che da tempo raccontano il nostro paese attraverso i loro romanzi polizieschi. Crimini è una “collezione” (non una serie) di 8 film televisivi indipendenti l’uno dall’altro ma riuniti da un genere e dalle sue regole. Il progetto utilizza tre mezzi espressivi: il libro (gli autori), la televisione e il cinema (i registi). Questi 8 film sono solo il punto di partenza che coinvolge tutta l’Italia, da Nord a Nordest, al Centro, al Sud fino alle isole e che potrebbe estendere i suoi orizzonti. L’idea è curata da Giancarlo De Cataldo. Gli autori hanno scritto il racconto poi sceneggiato da curatori insieme agli autori o ad alcuni sceneggiatori.
Le vicende di Distretto di Polizia scorrono nelle stanze del X Tuscolano, commissariato della periferia romana in cui la cronaca si intreccia alla vita privata degli ispettori, degli agenti e dei commissari che nel corso di 11 intense stagione hanno dato vita ad uno dei più grandi successi della TV italiana.
La porta sul buio è una miniserie televisiva antologica formata da quattro episodi gialli di circa un'ora, curati e prodotti da Dario Argento e trasmessi sulla prima rete della Rai nel settembre 1973.
Il clan dei Savastano, sotto il comando di Pietro, un boss temuto e rispettato da tutti, è uno dei più potenti e influenti della zona. Al fianco di Pietro ci sono molti uomini fidati, tra cui Ciro Di Marzio, "L'immortale", braccio destro del boss. È a lui che il boss fa affidamento nel caso in cui dovesse succedergli qualcosa. Il figlio di Pietro, Genny, non è pronto per prendere il controllo dell'enorme impero di famiglia, e sarà compito di Ciro guidarlo nella giusta direzione. Ma il clan rivale dei Conte mette in moto una serie di eventi che portano Pietro in carcere; il controllo del clan passa nelle mani di Imma, moglie di Pietro, diffidente nei confronti di Ciro e di Genny. Dopo un lungo periodo in Honduras Genny torna a Napoli, pronto per prendersi ciò che gli spetta. Ma nell'ombra qualcuno sta tramando per prendere il potere e far ricominciare la guerra con i Conte.
Gabriel Antinori (Claudio Gioè) è un giovane prete e professore universitario di teologia. Amato dai suoi studenti per la sua intelligenza anticonformista, Gabriel si occupa di esplorare i confini fra scienza e fede studiando il mondo dei fenomeni definiti paranormali. Mosso dal desiderio di esplorare i misteri della vita, Gabriel collabora con la Congregazione della Verità, un'istituzione ecclesiastica che verifica eventi razionalmente inspiegabili. Gabriel non è un investigatore dell'occulto ma un uomo di fede, scevro da pregiudizi e chiusure, che vuole comprendere il fenomeno che ha davanti a sé soprattutto da un punto di vista umano. Scoprirà presto sulla sua pelle che è la stessa natura umana ad essere messa in gioco nel paranormale, grazie all'incontro con l'affascinante psicologa Claudia Munari (Claudia Pandolfi). Claudia ha un atteggiamento più scettico di Gabriel, crede nella potenzialità della mente umana più che nel divino. Fra di loro scatta una forte attrazione, e la loro collaborazione creerà un'alchimia speciale, che può nascere solo dal seducente confronto tra razionalità e fede, tra scienza e spiritualità. Insieme scopriranno nuove prospettive per spiegare i misteri che incontreranno sul loro cammino.
Le improbabili avventure di un improbabile ispettore della Polizia italiana nella città di Bologna. Mentre i poliziotti nella narrativa italiana sono solitamente fedeli servitori della legge, l'ispettore Coliandro salva la situazione principalmente grazie a una combinazione di fortuna e intuizione. È ignorante, rozzo e disprezzato da tutti i suoi colleghi tranne questo partner, che è l'unico che lo vede nel modo in cui si vede: come un eroe degno dei bravi ragazzi nei film polizieschi americani.
Roma, fine anni Settanta. Sono anni turbolenti. Il Libanese, ambizioso leader di una piccola ma agguerrita batteria di Trastevere, ha fatto la gavetta maturando una convinzione: se comandano tutti vuol dire che non comanda nessuno. Roma è lì, in attesa di qualcuno che abbia il fegato e la forza di prendersela. Ma coraggio e idee non bastano. Servono uomini e, a parte i fidati Dandi, Bufalo e Scrocchiazeppi, Libano ha pochi effettivi. E poi servono le armi e, soprattutto, i soldi per comprarle. È in questo momento che il Libanese fa un incontro decisivo con Il Freddo e la sua batteria (i fratelli Buffoni e Fierolocchio) che, pure loro, vivacchiano in attesa della grande occasione. Libano e Freddo sono diversi come il sole e la luna, ma si capiscono al primo sguardo. Una stretta di mano e le due batterie diventano una banda, anzi la Banda. Abbastanza forte da mettere a segno il grande colpo che Libano progetta da tempo: rapire il barone Rosellini. Al momento di spartirsi i due miliardi del riscatto Libano e Freddo propongono ai loro compagni di non buttare i soldi in donne, droga e champagne, ma di tenerli insieme e investirli per prendere in mano il mercato della droga. Tutti accettano. La nuova banda deve crescere e, per farlo, ha bisogno di canali, alleanze, accordi. Il primo e più importante viene siglato con uno dei boss più forti della città: il Sardo, uomo della camorra sulla piazza romana. Il Sardo accetta di entrare nel sodalizio criminale alla pari con il Libanese e porta in dote i suoi contatti e i suoi uomini, Ricotta e Trentadenari. Libano e i suoi ora sono liberi di muoversi: decisi, affamati di potere, sanguinari se occorre e gli affari cominciano a girare. Con le buone o con le cattive le bande di Roma chinano il capo davanti ai nuovi arrivati. Tutte a parte quella del Terribile che, tra i tanti ducetti di Roma, è quello più restio ad accettare la loro ascesa. Una dimostrazione di forza che il vecchio boss pagherà con la vita. Ora, davanti al
Basata sull'acclamato romanzo di Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini, la serie è ambientata qualche anno prima dello scandalo politico realmente accaduto a Roma al quale si ispira. Gli interessi di Chiesa, politica, criminalità organizzata, bande locali e imprenditori edili si intrecciano in un groviglio di azioni tra il lecito e l'illecito dando luogo a un thriller poliziesco in cui l'unica cosa che conta davvero è il potere.
Gli episodi raccontano le vicende di una famiglia allargata - i Cesaroni - composta da due ex fidanzati (Lucia, interpretata da Elena Sofia Ricci, e Giulio, ossia Claudio Amendola) che si ritrovano e si sposano a Roma e i loro cinque figli, con i rispettivi parenti e amici.
Cristina ed Emanuele s'innamorano rispettivamente di due fratelli: Raoul, un ragazzo sieropositivo, e sua sorella Viola, studiosa e competitiva. Scoppia l'amore anche tra Adriano e Monica, ma lui è fidanzato da poco con la parrucchiera toscana Bea.
I promessi sposi è uno sceneggiato televisivo prodotto dalla RAI nel 1990, diretto e interpretato da Il Trio - Lopez Marchesini Solenghi, è la parodia dei precedenti sceneggiati tratti dall'omonimo romanzo di Alessandro Manzoni (I promessi sposi con la regia di Sandro Bolchi e I promessi sposi con la regia di Salvatore Nocita). Le riprese degli esterni hanno avuto luogo presso il borgo medioevale del Ricetto di Candelo (Biella).
Lo spin-off di Distretto di Polizia, Roberto Ardenzi, da anni arruolato nella DIA in Sicilia, rientra a Roma: nella capitale sarà a capo di una nuova squadra della quale fanno parte anche il leale Claudio Sabatini (Daniele Liotti) e la sua collega Isabella d’Amato (Valeria Bilello), esperta in casi di stalking. Oltre a loro fanno parte della storia anche Sandro Vitale (Antonio Catania), Giacomo Polena (Pippo Crotti), Valeria Goretti (Serena Rossi) e Roberta Cruciani (la ex ‘Iena’ Elena di Cioccio), il Vice Questore Zaccardo (Marta Zoffoli), Valeria Goretti (Serena Rossi) e Riccardo Pisi (Marco Rossetti, già apparso in R.I.S. Roma e Le mani dentro la città).