1914, Napoli: il sedicenne Teodoro Barrin viene assunto nella lavanderia dove lavorava il padre e stringe amicizia con altri due operai, Marco e Anna. I ritmi lavorativi e l'incontro con un sindacalista suscitano in Teodoro sentimenti di ribellione, non approvati da Marco ed Anna. Nel frattempo, i rapporti fra Anna e Teodoro si fanno più intimi.
Senza rendersene conto, Teodoro si trova a lavorare per un malvivente che riscuote una tangente del 50% dai manovali cui dà lavoro. Amareggiato, vaga per la città finché si ritrova sotto casa di Anna e Maria: stretti nuovamente i rapporti con le due ragazze, Teodoro si convince a restare a vivere con loro, ma entra ben presto in crisi appresa la notizia di una precedente relazione di Maria. Marco e Teodoro decidono di trasferirsi a lavorare a Taranto.
Addolorata per la separazione da Teodoro, Anna si trasferisce a Roma e trova impiego come maschera in un cinema. Teodoro nel frattempo diventa un bellicoso attivista sindacale e le sue battaglie lo portano all'arresto e al fronte. Finita la guerra riprende l'attività di militante socialista a Crotone, dove si scontra con la mentalità dei vecchi sindacalisti e rimane vittima di un agguato.
Anna ha avuto un figlio da un giovane romano, ma il bambino, molto malato, muore in breve tempo. La giovane rivede Teodoro dopo quattro anni nell'estate del 1919, mentre le prime bande di fascisti percorrono le strade di Napoli. Teodoro vorrebbe riprendere la sua attività, ma si rende conto che Anna ha contratto la tubercolosi e decide di affittare con Marco una casa a Torre Annunziata: qui i rapporti fra i tre diventano sempre più tesi.