Al laboratorio i ragazzi ricordano con tistezza i recenti eventi che hanno visto la scomparsa del loro compagno e amico Hayato. Purtroppo non c'è tempo per restare con le mani in mano: il mostro gigante è ancora in città a far danni ed è necessario contrastarlo.
Nel frattempo alla base nemica arriva un Hitler malconcio, sfuggito per un pelo alla mortale esplosione del suo mezzo, da cui ha tratto in salvo anche Hayato, per usarlo come ostaggio di guerra.
Mikiru intanto sale a bordo del Rygar e assieme a Ryo e Benkei si dirige sul luogo della battaglia, dove l'esercito giapponese sta bombardando a tappeto il mostro. Questo, visto l'arrivo di Getta si separa in tre robot per avere il vantaggio numerico. E' Mikiru che si prende la responsabilità di lottare col nemico a bordo del Rygar: la velocità del robot è determinante e il nemico viene sconfitto senza problemi. Agli altri due rimasti ci pensa Ryo col Dragon che, con una Scarica Luminosa, li spazza via con un colpo solo.
L'Imperatore Brai, giunto a questo punto, decide di giocare l'ultima carta: la base de Demoni prende il volo e come una gigantesca astronave, solca il cielo della città portando altra distruzione prima di raggiungere il laboratorio Saotomè. I ragazzi cercano di tornare in tempo ma i Demoni si abbattono con la loro fortezza sulla base degli eroi, distruggendola definitivamente. Dragon, tornato alla base, cerca di contrastare il colosso senza ottenere effetti rilevanti ma quando la speranza sembra smarrita ecco un'esplosione interna aprire una falla nello scafo: è Hayato che, liberatosi dalla sua prigione, cerca di far più danni possibili alla nave.
Ryo è lesto a sfruttare la breccia aperta nel mezzo nemico e una Scarica Luminosa sparata all'interno della base nemica la fa espolodere in mille pezzi e affondare nell'oceano.
Quando tutto è ormai finito la sorpresa più bella è vedere che Hayato, il compagno che credevano morto, emerge incolume dalle acque, salutandoli con un bracc
