L'irruzione dei calabresi si rivela una bolla di sapone, perché il loro boss conosce Marco Conidi fin da bambino, e tutto si risolve a tarallucci e vino, con tanto di esecuzione corale di "Calabrisella". Ma la cosa certa è che l'Orchestraccia e Carolina di Domenico non possono convivere nello stesso studio, così i nostri decidono di rapirla. La imbavagliano in camerino, e danno vita ad una curiosa puntata di autogestione, e tutto sembra andare per il meglio ma… proprio Marzullo, che evidentemente ha in questa storia un ruolo centrale e misterioso, libera Carolina dal camerino dove è prigioniera.