Il primo lottatore inviato da Tana delle Tigri per assassinare Uomo Tigre è Pitone Nero; come dimostrazione della propria stretta sovrumana appena sceso dalla scaletta dell'aereo malmena violentemente una feroce tigre in gabbia. Nel match che vede affrontarsi i due contendenti sono ammessi falli di gioco, e vengono permessi anche l'uso di morsi e armi contundenti. Assistono in trepidazione ai bordi del ring anche Inoki e Baba.
Incoraggiato da Kenta, unico spettatore che lo sosteneva ad alta voce in tutto il palazzetto, riesce ad evitare gli attacchi più micidiali sferratigli dall'avversario. Ruriko, accorsa alla ricerca del bambino che era fuggito per far il tifo al proprio eroe, appare anche lei ai bordi del ring: aggrappatosi alle sbarre che lo delimitano, Kenta afferma a gran voce di voler anche lui divenire un giorno un combattente cattivo e crudele.
Allora la giovane donna supplica il lottatore mascherato di insegnare invece al ragazzino la via dell'onestà e della giustizia. A queste parole l'Uomo Tigre si blocca di colpo; Pitone coglie al volo l'occasione e passa al contrattacco.