Il signor Akanuma si reca personalmente alla casa degli orfani per avvisare i due giovani fratelli esterrefatti che l'assegno inviatogli copriva solamente metà del debito, questo a causa degli interessi d'usura accumulati: se non dovesse pervenirgli al più presto anche il resto del denaro che gli spetta di diritto egli entrerebbe ufficialmente in possesso del terreno e potrebbe iniziare così a costruirvi un palazzo di lusso.
L'Uomo Tigre si trova intanto ad affrontare il crudele Uomo Lupo il quale riesce anche a strappargli un pezzo di maschera all'altezza degli occhi; Ruriko, che continua ad aver l'impressione che tra il lottatore e Naoto vi sia una strana somiglianza, si ricrede: non possono essere la stessa persona, in quanto Naoto è buono e gentile mentre l'altro dimostra una crudeltà e spietatezza senza limiti. Tornato agli spogliatoi al termine del duro incontro, Uomo Tigre chiude la porta dietro di sé e si toglie la maschera ed ecco apparire proprio il volto di Naoto.
Uno dei dirigenti di Tana delle Tigri, l'organizzazione che l'ha fatto prelevare quel giorno di 10 anni prima allo zoo di Ueno per farne un'imbattibile lottatore, lo sta attendendo: si tratta di Mister X. Egli è venuto ad avvisare e a metterlo in guardia che sta pericolosamente contravvenendo alla ferrea regola che impone lui debba consegnare il 50% di tutti gl'introiti dovuti alle sue vittorie sul ring alla Tana. Naoto, che ha dovuto spendere tutti i soldi guadagnati finora per darli alla casa degli orfani, assicura l'uomo in cilindro con bastone da passeggio che s'è trattato d'un caso eccezionale ma che d'ora in avanti rispetterà con certezza puntualmente la legge di Tana delle Tigri.
Mister X lo consiglia vivamente di non dimenticarsene e di star più attento la prossima volta, se non vuole rischiare d'esser considerato un traditore.