When Gustavo Adolpho Bécquer writes one too many "Letters from My Cell" the patrol travels to 1864 Trasmoz, where a woman is accused of witchcraft.
Estate del 1864. Gustavo Adolfo Bécquer è nel suo ritiro al Monastero di Veruela, ai piedi del Moncayo. Il suo umore e la sua salute sono peggiorati, dal momento che ha sofferto di tubercolosi per sette anni. Il giovane scrive
le sue nove "Cartas desde mi celda" che manda a Madrid per la pubblicazione sul quotidiano "El Contemporáneo". Un agente della zona ha intercettato una decima lettera che Bécquer non ha mai scritto e che ne ha impedito la pubblicazione. In essa Bécquer descrive una giovane donna di nome Mencía, disegnata da suo fratello Valeriano. Curiosamente, la stessa donna appare in incisioni e disegni di epoche diverse, in alcuni di essi rappresenta l'essere una strega. Un viaggiatore in tempo? Pacino, Amelia e Alonso si recano nella città di Trasmoz nel 1864 per scoprire la verità.
Durante el verano de 1864 Gustavo Adolfo Bécquer se encuentra en su retiro en el Monasterio de Veruela, a los pies del Moncayo. Su ánimo y su salud han empeorado, puesto que sufre tuberculosis desde hace siete años.