Valerio Magrelli, attraverso l'analisi metrica e strutturale di una poesia poco conosciuta di Gabriele D'Annunzio, dal titolo: " Qui giacciono i miei cani", consente di apprezzare l'opera e il genio del grande e controverso poeta. Lo studioso ci aiuta quindi a comprendere il motivo per cui la figura di Gabriele D'Annunzio è da considerarsi " fondamentale nello sviluppo della nostra lingua".