Una palazzina incendiata nasconde un orribile eccidio. Cinque vittime di cui una è un bambino di due anni. Un solo sopravvissuto che non ha visto e non ricorda nulla. Il caso è ispirato alla strage di Erba, una delle più orribili mattanze della recente cronaca italiana, ma ambientata nelle vicinanze di Parma e con nomi ovviamente diversi. Nel frattempo la Levi conduce le indagini sul mostro delle diciottenni. Tosi ha costretto Venturi a ritirare le dimissioni e lo ha messo in licenza per un paio di settimane. Il capitano ha affittato un appartamentino in un borgo medievale. Nel frattempo si è arrivati alla conclusione che il mostro delle diciottenni è ancora in circolazione e che Tommasi era solo una personalità sottomessa che, molto probabilmente, aveva eseguito i delitti. Ci si trova di fronte quindi ad un serial killer che agisce da "mente superiore" e uno da "braccio". Tommasi era chiaramente affascinato dalla personalità del mostro e si lasciava manipolare psicologicamente per compiere gli omicidi.