«La storia di Rignano Flaminio è la storia di quello che può succedere quando pensi di avere una vita normale, ti ritrovi ad aprire la porta e improvvisamente ci sono 30 carabinieri che alle 6 di mattina ti portano in caserma, ti interrogano e ti dicono sei un mostro, sei un pedofilo» inizia così il racconto di Claudio Cerasa nella puntata di Ossi di Seppia dedicata al caso di Rignano Flaminio. Nel luglio 2006 un gruppo di genitori residenti nel piccolo paese alle porte di Roma, preoccupati da alcuni strani racconti dei figli, denunciano ai carabinieri i presunti abusi sessuali subiti dai loro bambini. L'accusa ricade su alcune delle insegnanti della locale scuola materna. Iniziano le indagini e con esse un processo mediatico che, ignorando la presunzione di innocenza, punterà fin da subito il dito contro i presunti mostri, sbattendoli in prima pagina. Solo dopo molti anni, di indagini, orrori non comprovati e accuse infamanti, tutti e tre i gradi di giudizio confermeranno che gli imputati sono innocenti perché i fatti non sussistono. Claudio Cerasa, all'epoca dei fatti giovane cronista inviato a Rignano, ripercorre i lati controversi della vicenda e racconta come fin da subito, nonostante tutti fossero già convinti della colpevolezza degli imputati, in lui sorse un dubbio cruciale: e se quei pedofili non esistessero?