Rettangoli seghettati, gigantesche lande desolate tagliate a metà, australiani improbabili, un confine tra un Paese nordamericano e uno europeo, e un altro tra due acerrimi nemici. In questo quarto episodio di confini brutti capiremo ancora una volta quanto le frontiere siano decise da follie, ripicche e convenienza politica, più che dalla logica e dalla storia di un popolo. Perché i confini, spesso, non sono altro che convenzioni militarizzate.