01:23:18 Scoppia un incendio in casa Trao e Don Diego, corso a bussare alla sorella Bianca, scopre che giace con lei suo cugino Ninì Rubiera. Bianca non vuol saperne di quel matrimonio povero e Mastro Don Gesualdo viene designato come suo futuro, riparatore marito.
Mastro Don Gesualdo accetta di sposare Bianca, che in fondo gli piace ed è donna di casa. Don Diego tenta di convincere la sorella a non accettare il matrimonio, ma Bianca è determinata a ritornare in grazia di Dio. Fervono i preparativi per la cerimonia, per la quale Don Gesualdo compera Casa La Gurna, ma il matrimonio è disertato da tutti. Terminata la difficile giornata, egli entra nella camera nuziale speranzoso di cancellare quei brutti ricordi, ma Bianca gli infligge una nuova pena.
Don Gesualdo partecipa all'asta per la gabella delle terre comunali, determinato ad accaparrarsele. Intanto, si lascia coinvolgere nella Carboneria, nonostante i tentativi di Bianca di dissuaderlo. In casa, nottetempo, si presentano dei soldati e Don Gesualdo si rifugia da Diodata, cedendo al marito di lei la chiusa del Carmine in cambio della vita. Intanto, mentre va a dare l'estremo saluto al fratello Diego, Bianca dà alla luce Isabella.
Bianca si ammala del male dei Trao e non riuscirà neppure a riabbracciare la figlia prima di morire. Intanto, Don Gesualdo è invitato a partecipare alle sommosse, ma è stremato dal dolore provato: così tutto il paese gli si rivolta contro ed è costretto a fuggire, ma verrà colto dalla prima crisi di una gravissima malattia e dovrà tornare a casa.
Tutti i medici che avevano curato la moglie si avvicendano al capezzale di Don Gesualdo, ma a nulla servono. Chiede di essere condotto a Mangalavite, nelle sue terre che tanto gli hanno dato. Contemplandole, capisce che per lui è giunta la fine.
Don Gesualdo, dopo aver salutato la sua gente, parte per Palermo. Il duca di Lebra, suo genero, è venuto appositamente per condurlo in capitale dove lo attende la figlia Isabella, nel bel palazzo in cui vive dopo il matrimonio. Don Gesualdo assiste, durante il suo soggiorno, al fallimento del matrimonio della figlia col duca, e vede dilapidare le sue ricchezze. Si sente imprigionato nella gabbia d'oro del palazzo, vorrebbe tornare nelle sue terre, ma è troppo tardi: la morte giunge al mattino presto, in solitudine, dopo una lunga notte di agonia.