Massimo Recalcati legge in chiave psicoanalitica l'odio e ne esplora le differenze rispetto ad altri sentimenti oscuri dell'umanità. Con l'aiuto della filosofa Laura Boella, spiega che mentre l'aggressività e la rabbia sono sentimenti impulsivi e disordinati, l'odio è una passione lucida che colpisce al cuore il nemico, l'odio è una pianificazione di annientamento. L'odio mette in atto quello che per la psicoanalisi è il fenomeno della proiezione nei confronti dell'altro, l'io proietta ciò che non accetta di se stesso. L'omofobia o la censura sono paradossalmente forme di negazione dei propri desideri inconsci. L'odio è quindi sospensione della legge della parola, evitamento delle vie tortuose del linguaggio, negazione del dialogo.