2007 – Tra la Sicilia e Senigallia: In un piccolo paese della Sicilia Elena Di Stefano è stata uccisa dall’ex marito Domenico Romeo. Una morte annunciata. I bambini stanno per essere separati, affidati a case-famiglia diverse. Giovanni, Luca e Claudio, i tre orfani di Elena, cresceranno divisi l’uno dall’altro. C’è solo un cugino della vittima, Roberto Falco, che potrebbe prenderli in affidamento per un anno. E’ un piccolo imprenditore edile. Anche lui è nato in Sicilia. Ma ora vive a Senigallia, nelle Marche. Ha sposato Anna, che lavora in un centro commerciale. Roberto e Anna hanno già due figli. Sono assaliti da mille dubbi prima di prendere la decisione di allargare la loro famiglia, ma una domanda trova una risposta immediata: “come facciamo a dire di no a questi bambini rimasti soli?”. I coniugi Falco sanno perfettamente che dovranno misurarsi con tre ragazzini difficili, che non sanno nemmeno la verità sulla fine della madre. Hanno vissuto ogni istante del dramma familiare, ma non sanno dell’omicidio. Pensano che la madre sia morta in un incidente stradale e il padre sia all’estero per lavoro, mentre in realtà è stato arrestato. Per Anna e Roberto non è facile gestire la convivenza dei nuovi arrivati con i loro figli naturali. Nascono e si rafforzano conflitti e competizioni. Intanto Roberto cerca di incrementare gli affari della sua azienda, ma sotto i colpi della crisi economica la sua attività fallisce. Anna rincorre senza risparmiarsi i tanti impegni familiari e fa i lavori più umili perché i soldi non bastano mai. E’ una vita difficile, quella della famiglia Falco, costretta ogni giorno a inventarsi qualcosa per andare avanti. Ma anche piena di allegria, affetto, vitalità. E proprio quando Anna e Roberto decidono di procedere legalmente con la richiesta di adozione dei tre bambini siciliani, i tre fratellini vengono a sapere la terribile verità sulla morte di Elena. E’ uno shock che rischia di rovinare i mille sacrifi