A Tokyo arriva il campione di Formula 1 degli ultimi sei anni, Giuliano, che deve partecipare al Gran Premio del Giappone. Alan e Davide cercano di fargli autografare le loro Mini 4WD all’aeroporto ma a causa di un equivoco il pilota rimane in possesso dei due modelli. Per recuperarli Alan si intrufola al suo ricevimento e gli spiega che le Mini 4WD non sono giocattoli ma auto da corsa, suscitando la curiosità di Giuliano che decide di accompagnarlo a casa con la sua Toyota 2000GT. Il giorno successivo Alan è a vedere le prove del Gran Premio con il pilota, Stella e Francesco (che è suo amico dai tempi in cui era progettista di Formula 1). Giuliano li invita a casa sua e quando i ragazzi si recano sul posto trovano una riproduzione in scala 1:32 del Circuito di Suzuka utilizzabile per correre con le Mini 4WD: considerando la scala, è lungo oltre 184 metri. Alan e Davide decidono di regolare la loro sfida personale iniziata all’aeroporto ma Giuliano li avvisa che la gara sarà sulla distanza di 8 ore e vincerà chi resisterà più a lungo senza ritirarsi. Quando Francesco si rende conto che il circuito ha i guard rail troppo bassi per i modelli, Giuliano vorrebbe interrompere la gara ma i ragazzi proseguono perché bruciano di agonismo e gli fanno capire che lui invece lo sta perdendo, mettendo a repentaglio la sua carriera di pilota. Verso fine gara Alan sembra cedere ma Giuliano lo incita facendolo rialzare e vincere la corsa. Il pilota grazie all’entusiasmo dei ragazzi torna ad avere l’agonismo di un tempo e il giorno successivo si presenta al Gran Premio con la sua Formula 1 equipaggiata come una Mini 4WD con i roller sull’alettone anteriore, arrivando primo al traguardo e dedicando la vittoria ai Nobili Guerrieri.