Nella notte tra il 25 e il 26 dicembre del 1996, nel canale di Sicilia di fronte a Portopalo, affonda una barca carica di immigrati clandestini. Muoiono quasi 300 uomini provenienti da paesi poveri o in guerra: Pakistan, India, Sri Lanka. Carlo Lucarelli racconta una delle più grandi tragedie del Mediterraneo che inizialmente, tranne alcune eccezioni, passò nell’indifferenza generale dei media, quasi fosse un naufragio fantasma. Una vicenda che affronta una questione di drammatica attualità: la migrazione clandestina e le nuove forme di schiavitù che molto spesso riguardano i soggetti più deboli, le donne e i bambini