Roberto Klinger era un medico eclettico: luminare di diabetologia della clinica Humanitas, pittore per diletto, consulente della grande Inter di Facchetti e di Helenio Herrera. Amato dai pazienti. Tranne uno: l’uomo che lo aspettò quel mattino sotto casa e, mentre il professore entrava nella Panda – lasciata sul marciapiede per rituale del lavaggio strade del giovedì – gli sparò addosso tre colpi di pistola.