La storia del celebre missionario, medico ed esploratore disperso alla ricerca della sorgente del Nilo, ritrovato dal giornalista americano Henry Stanley che lo apostrofò con quella frase diventata leggendaria: “Il dottor Livingstone, presumo”. Una storia rivista attraverso le perizie sui suoi diari e raccontata dal documentario “Il diario perduto del dottor Livingstone”. L’esploratore scozzese, ormai senza carta e senza inchiostro, scrisse i suoi appunti sul retro di vecchi assegni e sui margini ormai ingialliti del London Standard, intingendo il suo pennino nel succo di bacche. Parole rimaste illeggibili per quasi un secolo e mezzo, finché le modernissime tecniche del National Reconnaissance Office di Washington non hanno riportato alla vita quegli scritti che il sole dell'Africa aveva prosciugato. Con alcune sorprese.