Paolo Mieli ci accompagna nel racconto di due popoli, due regimi politici, due capi: Churchill e Mussolini con tre documentari che analizzano questi protagonisti. Si parte con "Parla Mussolini": una breve analisi del duce oratore. Grazie anche all'aiuto della psicologa della comunicazione Isabella Poggi e dell'esperto di comunicazione politica Claudio Velardi capiremo i suoi trucchi oratori, la sua tecnica, il suo indubbio carisma. Un fascino che fece breccia anche nel pubblico anglosassone: attraverso due rarità d'archivio vedremo un Mussolini che si sforza di parlare in inglese in "The man of the hour" del 23 settembre 1927. E poi un duce addirittura celebrato da un film prodotto dalla Columbia Pictures nel 1933, dal titolo "Mussolini Speaks". Se il pubblico straniero è incuriosito il duce, in Italia è senza dubbio l'uomo più desiderato, ammirato, invocato dagli italiani. "Mio Duce, ti scrivo" svela, attraverso uno lungo e minuzioso scavo nel fondo della Segreteria Particolare del Duce conservato all'Archivio Centrale dello Stato di Roma, chi sono gli italiani che scrivono a Mussolini e cosa chiedono. Chiedono favori e in molti casi sussidi; denunciano torti o illegalità, altre volte calunniano solamente il rivale, il concorrente, il vicino; ma i più vogliono soltanto esprimergli, direttamente, la propria devozione. Fino alla fine degli anni Trenta: gli anni del consenso stanno terminando e le lettere cambiano tono. La guerra comincia a fare paura. Terzo film documentario è "Sir Winston Churchill". "La Grande Storia" ripercorre la sua incredibile carriera fatta di luci splendenti, ma anche di ombre improvvise, raccontata attraverso straordinarie immagini a colori, inedite in Italia. Ci aiuta a raccontare questo gigante del Novecento un grande storico inglese, Adrian Lyttelton, che ha conosciuto personalmente Churchill perché suo padre Oliver, visconte di Chandos, è stato uno dei ministri più influenti del governo durante la seconda guerra mondiale.