Muoviamoci con i piedi di piombo, ma nel frattempo facciamoci delle domande: utilizzando il solito sistema di indagine inversa, è emerso che altre pagine e siti gentisti e divulgatori di bufale e notizie false continuino tranquillamente a operare in Italia. Differentemente dalle altre notizie, però, stavolta l’imprenditore delle balle potrebbe essere americano, legato ad altri business di disinformazione, operanti e noti negli stati uniti.