Si parla ancora di Tiziana Cantone, ma fortunatamente stavolta è solo un pretesto per sollevare una questione più grande: l’informazione sul web e il racconto che di questo viene fatto nei media tradizionali, senza curarsi minimamente delle personalità, delle opinioni e dei contenuti presenti, ma di fatto facendo di tutta l’erba un fascio. Il risultato? Un web che risulta, nei racconti dei media, crogiolo delle peggiori schifezze e niente più, e creatori che esistono soltanto quando si possono rubar loro i contenuti.