Per la seconda puntata della quarta stagione, C’è Spazio torna ad occuparsi di esplorazione spaziale, e lo fa in un modo diverso dal solito: parlando non dei successi, ma dei fallimenti che hanno caratterizzato la corsa verso lo spazio. Perché, nonostante errori e incidenti siano costati nel passato la vita a diversi astronauti e cosmonauti, proprio grazie a questi insuccessi siamo stati in grado di progredire dal punto di vista tecnologico, sviluppando materiali e sistemi di controllo sempre più affidabili e sicuri. Il disastro dell’Apollo I, il difficile rientro dell’equipaggio dell’Apollo 13, le esplosioni degli Shuttle Challenger e Columbia, saranno quindi solo alcune delle storie di cui si discuterà durante la puntata. In studio, insieme a Letizia Davoli all’astronauta italiano Umberto Guidoni, a Giuseppe Pinetti e allo youtuber Adrian Fartade, Tommaso Ghidini, responsabile della sezione tecnologia dei materiali dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA). C’è Spazio è patrocinato dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA), da quella italiana (ASI), dall’Istituto Naziole di astrofisica (INAF) e dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN).”