C’è la fede spiegata a tutti, anche ai non credenti. C’è il viaggio nella profondità umana. C’è lo spettacolo di grande maestria, a tratti duro e intransigente. Roberto Benigni s’immerge totalmente nelle religione, spiazza tutti e vola alto nella prima puntata de I dieci comandamenti, su Rai Uno: il comico toscano è riuscito in un’impresa che solo ad un grande artista poteva centrare, ovvero rende pop - nel senso di popolare, adatto a tutti - le Tavole della Legge. Del resto, come ha spiegato il comico toscano “i dieci comandamenti sono semplicissimi e vertiginosi: sono comandi, regole, leggi che hanno a che fare con i sentimenti, l’amore, la bontà, la fedeltà”.
È un volo leggero ma al tempo stesso inteso la seconda puntata de I 10 Comandamenti. Scandaglia il senso profondo della vita Roberto Benigni, ma con l’ironia e la levità di cui sono capaci solo i grandi maestri. Forte degli oltre nove migliori di ascoltatori che l’hanno visto lunedì sera e dopo aver incassato il plauso della Chiesa, il premio Oscar si concede qualche battuta in apertura - “voglio ringraziare chi ci ha visto ieri sera: gli manderei un regalino, un prosciutto, un mazzo di fiori, 80 euro…” – poi entra nel vivo raccontando alla sua maniera i sette comandamenti ancora non analizzati, in un crescendo avvolgente che mescola cuore e ironia, sorriso e riflessione.