Don Giuseppe Diana, per tutti Don Peppe, è un sacerdote della forania di Casal di Principe, dove due famiglie, (gli Esposito e i Capuano), si affrontano senza esclusioni di colpi per il controllo del territorio. Per non tradire gli scout che vedono in lui un’alternativa al mondo che li circonda Don Peppe rinuncia all’opportunità di trasferirsi a Roma e diventa Parroco nel suo paese natale. A Don Peppe viene affidato Domenico, il figlio illegittimo di Antonio Esposito, diviso tra il desiderio di far parte del mondo dei camorristi e quello di essere integrato nel gruppo dei ragazzi che fanno riferimento a Don Peppe. Don Peppe compie subito delle azioni per rompere l’omertà che lo circonda: rifiuta i soldi che gli offre un noto camorrista, organizza una fiaccolata in paese, crea in Parrocchia delle occasioni di incontro e divertimento per allontanare dalla strada il maggior numero di bambini e ragazzi. In particolare Don Peppe cerca di essere vicino a Teresa, una giovane del suo gruppo, figlia di un boss, destinata al matrimonio con un ragazzo della famiglia rivale
Il documento letto nelle Parrocchie di Casal di Principe suscita un grande clamore e lo stesso Vescovo appoggia, con la dovuta discrezione, l’iniziativa di Don Peppe Diana. I due clan camorristi, dopo essersi combattuti, cercano di stabilire una tregua per spartire appalti e affari, primo fra tutti quello dei rifiuti. Ma non rinunciano a dare una lezione a Don Diana.