18 anni fa è stato presentato per la prima volta il progetto della TAV. Era prevista una spesa di 15 miliardi euro, quasi tutto da capitali privati. I politici dell’epoca, infatti, avevano promesso che l’opera si sarebbe in parte autofinanziata e che il 60 per cento dei quindici miliardi necessari alla sua realizzazione sarebbero arrivati da investitori. La realtà è stata ben diversa: i quindici miliardi sono già diventati 32 e ancora la TAV non è finita. Purtroppo l’alta velocità è tutta a carico del cittadino che la sta pagando con le tasse perché per trovare i fondi lo stato italiano si è indebitato per decenni. Ci vorranno due generazioni per saldare il debito che ha contratto. A Presadiretta Alessandro Sortino ha svelato la lunga catena degli appalti e dei subappalti della TAV per cercare le ragioni di questa vera e propria stangata per i conti pubblici. In questa puntata anche la vicenda della lotta degli operai della INNSE di Milano per salvare il posto di lavoro e la loro fabbrica. Presadiretta è stata accanto ai quattro operai che sono rimasti sette giorni e otto notti su una gru e a quelli che li sostenevano. Un emozionante reportage di Silvia Luzi ci racconta chi sono, cosa vogliono e che fine hanno fatto i lavoratori che per primi hanno scelto una forma di lotta così estrema.