In un bistrot di Parigi. Ad uno dei tavolini due giovani, Claude e Pierrot, ed un altro più anziano. Claude e Pierrot si lamentano del lavoro poco gratificante che fanno al giornale, Claude alla cronaca, Pierrot porta i giornali alle edicole. Al bancone del bar c’è un uomo, indossa abiti eleganti, chiede al barman un altro bicchiere che non può pagare. Un altro giovane giornalista entra in quel momento, si siede con gli altri al tavolo e prende in giro l’uomo al bancone. Costui, una decina d'anni prima, era redattore del loro giornale. Dieci anni prima, in una gita in Bretagna con la famiglia, la barca con sua moglie e sua figlia di nemmeno sei anni era misteriosamente scomparsa. Non si ritrovarono i cadaveri delle due donne. Da quel giorno Jacques Arnaud perdette la lucidità, e divenne Diogene, alcolizzato e che farneticava strani discorsi. Nel bistrot c’è un uomo che osserva tutte le persone presenti. Quando Diogene uscirà dal bistrot, lo seguirà e da qui partirà una serie di avventure che portano Claude nel piccolo paese di Blaingirey dove anni prima ci fu una rapina ad un treno portavalori con un ingente bottino mai recuperato. Incontra la giovane Francoise, vittima suo malgrado di alcuni banditi che fanno capo alla setta dei Compagni di Baal. Alla fine dell'episodio il capo della setta riesce a fuggire grazie all’omertà eretta dagli abitanti del paese. Rientrato a Parigi, un indizio porta Claude sull’isola di Saint Louis, da un riservato signore su una sedia a rotelle di nome Hubert de Mauvoloir.