Nel 1968, Stati Uniti, Gran Bretagna e Unione Sovietica firmano un trattato di non proliferazione nucleare, sottoscrivendone una parte segretissima, classificata come "quarto protocollo". Ma c'è qualcuno che briga per violare appunto questa parte, in un'epoca in cui, malgrado ogni inverosimiglianza, l'assemblaggio dei vari elementi componenti di una bomba atomica di un kilotone è operazione non difficile, destinata a far saltare in aria tutto ciò che può esservi su due chilometri quadrati di territorio. Quel qualcuno è un generale, presidente del KGB, per il quale una esplosione in una base americana in terra britannica sarebbe l'incidente ideale a scatenare un'ondata di risentimento contro gli Stati Uniti.
L'incarico di realizzare l'operazione materialmente spettà alla spia Valeri Petrofsky, che assume l'identità di James Edward Ross per poter circolare liberamente in Gran Bretagna; per ordine diretto, Ross/Petrofsky deve anche elminare tutti coloro che sanno anche solo una minuscola frazione del piano, si tratti dei corrieri che portano i pezzi della bomba o dell'autista che lo accompagna alla partenza.
In Inghilterra, Ross sarà contrastato da John Preston, agente dell'MI5 (la sezione dell'intelligence britannica responsabile della sicurezza interna); questi è però ostacolato da Brian Harcourt-Smith, vicedirettore dell'agenzia che lo avversa; così il direttore Sir Bernard Hemmings, malato terminale e costretto a delegare la gestione qoutidiana dell'agenzia al suo vice, lo fa aiutare dal collega Sir Nigel Irvine, direttore dell'MI6 (la sezione che si occupa delle operazioni all'estero); tra agenti doppiogiochisti inconsapevoli, giochi politici e talpe, Preston riuscirà a fermare Ross, ma non a prenderlo vivo; il russo viene ucciso per un tacito accordo tra il direttore Irvine e il generale Karpov, membro del KGB che ha intuito l'operazione clandestina (non autorizzata ufficialmente dai vertici dell'agenzia, poiché il direttore ha nemici nel Politburo e nella
In 1968, an Eastern Bloc-Western Bloc agreement is established to halt nuclear proliferation. One of its clauses, the Fourth Protocol, forbids the non-conventional delivery of a nuclear weapon to a target.
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