È sera. Un uomo è seduto alla scrivania intento a scrivere una lettera a sua figlia Michela. L’inchiostro scorre sulle pagine bianche, il tempo scivola veloce, troppo veloce, quasi non si distinguono le ore e i giorni, come se quella lettera fosse stata scritta per mesi, per anni. I ricordi in casa si intervallano ai dettagli della punta inchiostrata sulla carta, alle lancette dell’orologio che girano veloci senza scandire più il tempo, agli occhi stanchi e lucidi del vecchio uomo; scrive di essere stato abbandonato da tutti, ma soprattutto da lei…
No lists.
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