Dopo tre lunghi anni trascorsi in Svizzera, lontano dalla famiglia e dagli amici, nell'affannosa ricerca di un'occupazione dignitosa, per Giovanni Garofolo, detto Nino, un cameriere italiano in prova presso un prestigioso ristorante, sembra prospettarsi un futuro benevolo, speranza vanificata da una fotografia consegnata alla polizia che lo ritrae, dietro una donna, ad orinare su un muretto.
Perso il lavoro per tale inezia e dunque espulso, Nino non si dà per vinto e, nonostante ora risieda nel paese come clandestino, cerca di risalire la china. Ospitato per qualche giorno da Elena, rifugiata politica greca - il suo paese era al tempo sotto la dittatura dei Colonnelli - Nino si affida ad un miliardario italiano riparato in Svizzera per reati fiscali ed esportazione illecita di capitali, incontrato una sera quando lavorava ancora presso il ristorante, al quale consegna perfino i suoi scarsi e sudati risparmi, nella speranza di poter essere assunto come suo cameriere personale. L'industriale, sull'orlo della bancarotta, si toglie la vita lasciandolo senza lavoro, denaro e, soprattutto, il permesso di soggiorno.
Nino trova rifugio dapprima presso dei minatori, improvvisando un commovente spettacolo serale di travestiti, poi presso dei clandestini che vivono in un pollaio, condiviso con le stesse galline che devono uccidere e spennare. Scioccato dalla loro esistenza degradata e scrutando dei giovani biondi e benestanti fare un bagno al fiume, schiarendosi i capelli, decide allora di fingersi svizzero. In un bar, tuttavia, assiste alla telecronaca di una partita della Nazionale di Calcio italiana, continuando seppur goffamente, a recitare la parte del biondo elvetico, fino a quando ad una rete degli Azzurri, egli è incapace di trattenere la gioia irrefrenabile, esplodendo in un urlo liberatorio.
Fallito questo tentativo patetico, viene accompagnato dalle autorità e fatto salire sul treno per l'Italia ma sul punto di montare in vettura, viene raggiunto da Elena,
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Riderete fino a spezzarvi il cuore
Like many southern Europeans of the period (1960s to early 1970s), Nino Garofalo (Nino Manfredi) is a migrant "Gastarbeiter" from Ciociaria, working as a waiter in Switzerland. He loses his work permit when he is caught urinating in public, so he begins to lead a clandestine life in Switzerland. At first he is supported by Elena, a Greeks woman. Then he befriends an Italian industrialist, relocated to Switzerland because of financial problems. The industrialist takes him under his wing, only to commit suicide when he squanders his last savings. Nino is constrained to find shelter with a group of clandestine Neapolitans living in a chicken coop, together with the same chickens they tend to in order to survive. Captivated by the idyllic vision of a group of young blonde, Swiss youths, he decides to dye his hair and pass himself off as a local. In a bar, when rooting for the Italian national football team during its transmission, he is found out after Goal celebration scored by Fabio Capello. He is arrested and deported. He embarks on a train and finds himself in a cabin filled with returning Italian guest workers. Amid the songs of "sun" and "sea", he is seen having second thoughts. He gets off at the first stop: better life as an illegal immigrant than a life of misery.
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