Cesare è un agente di custodia dei detenuti di un penitenziario romano. L'uomo, seppur burbero ed irascibile, ha un animo buono e cerca di non essere troppo severo coi detenuti. Anche per questo atteggiamento permissivo viene spesso perseguitato dal suo superiore.
Tra i detenuti, si distinguono Otello, il quale si è fatto arrestare di proposito perché considera il carcere un paradiso in cui vivere in pace e tranquillità, e Walter, un ingenuo commesso di gioielleria che si è lasciato raggirare ed è finito in galera al posto di una bella truffatrice. Cesare è solito chiedere ad alcuni detenuti di scrivere le loro storie in un quaderno.
Tra quelle riportate, vi è anche l'arresto di Giulio, un giovane che, sotto l'effetto dell'alcol, ha girato mezza Roma importunando guardie notturne, tassisti e prostitute, finendo col restare coinvolto in una rapina. Condotto in commissariato dopo aver smaltito la sbronza, l'uomo tratta con sufficienza il vicecommissario, rivelandosi un folle anche senza essere ubriaco.
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