Il ministro del lavoro, Giuliano Poletti, è al centro di una nuova polemica, con tanto di hashtag, persone che ne chiedono le scuse e opposizioni, da Lega Nord a Forza Italia al Movimento Cinque Stelle, che si dicono pronte a presentare mozioni di sfiducia (che non passeranno, ovviamente). Al centro della protesta l’ennesima “brutta frase” di Poletti in merito ai giovani e al lavoro: un consiglio, rivolto agli studenti di Bologna, affinché si impegnino a “giocare a calcetto” invece che a “mandare curricula” alle aziende. Le parole in questione però, che secondo molti sarebbero da collocare nel problema della mancanza di meritocrazia in Italia, sono state estrapolate dal contesto e modificate; ciononostante questo elemento non sembra fare molta differenza.